(LA SCENA HA LUOGO DI PRIMA MATTINA A NEW YORK, NEI PRESSI DELLA BOWERY, IN PIEDI IN CUCINA, UNA CUCINA DA POCO, CI SONO UN UOMO DI COLORE CHIAMATO JULE E UN BIANCO CHIAMATO BUCK, I QUALI STANNO ALZANDO BICCHIERI DI VINO, BICCHIERI PICCOLI, E BUCK STA DICENDO:)
BUCK D’accordo, Jule, facciamocene uno
JULE Mi chiedo quanto lo paghi il vinaiolo, se anche solo la metà di quanto lo vende...
BUCK Wow!...versane un altro...Ehi, bevi alla svelta, tu!
JULE Bevi! che domani potresti ritrovarti gli ultimi 7000 anni sul groppone...
BUCK Ma così non è mica giusto, non l’hai capita bene tutta. non è che ce ne hai delle altre?
JULE Non adesso...siediti, amico
BUCK D’accordo Jule...Ecco che me ne sto seduto nella cucina di Jullius Chaunchey in una fresca limpida mattina d’ottobre 1955, la freschezza del primo cicchetto della giornata, ugh.. Lo sai, Jule, non c’è niente, non c’è modo di ricreare l’effeto di quel primo bicchiere che ti fai al mattino quando ti svegli, bene, in tutto il globo i bevitori fanno glu glu e giù...e vogliono di più e di più e di più di quello che possono avere, perché puo’ succedere solo una volta...giusto o no?..Facciamocene un altro, Jule
JULE No, sono stanco
BUCK Bene eccoci qua, facciamocene un altro (BEVENDO)...Mi chiedo dov’è Milo
(LA PORTA SI APRE ED ECCO CHE ENTRA MILO, CHE È UN TIZIO DI MEDIA STATURA DAI CAPELLI SCURI IN DIVISA COMPLETA DA FRENATORE, ELMETTO, CAPPELLO, UNIFORME BLU, MODULO DELL’IPPODROMO IN UNA TASCA, LA BIBBIA E ALTRI LIBRI IN UN’ALTRA TASCA, E ALCUNI SCONTRINI CHE SPORGONO DAL TASCHINO, SEGUITO DA UN ALTRO FRENATORE MA QUESTO È ALTO UN METRO E NOVANTA VESTITO ELEGANTEMENTE E RASATO, IN DIVISA COMPLETA DA MANOVRATORE, SEGUITO DA UN TIZIETTO ALTO UN METRO E DIECI CHE NON È PROPRIO UN NANO IN ABITO INTERO CON PANCIOTTO, SENZA CAPPELLO...SONO MILO, SLIM E TOMMY)
BUCK Eccoti qua, lo sapevo che venivi...Bene bene bene guarda un po’ tutte queste divise da frenatori...Ubriaconi e frenatori che se la fanno la mattina presto, ehi?
TOMMY Ehilà Buck, che si dice, amico?...Di’ un po’, posso sedermi al tavolo Vicki?
(—UNA RAGAZZA, UNA RAGAZZA BIANCA, ENTRA DALL’ALTRA STANZA, AVENDO UDITO I VISITATORI ARRIVARE—)
Posso sedermi al tavolo e dare una pompata a questi cavalli? Oggi ho un paio di cavalli che corrono a Jamaica e darei il braccio sinistro pur di andare a scommettere giù all’ippodromo ma c’è quella piccola faccenda del turno delle due di notte a Riker
MILO D’accordo Tommy...muoviti laggiù Tommy ragazzo mio, ecco giusto Buck si siede per terra in modo che io e il vecchio alto smilzo Slim Summerville qui possiamo riprendere la nostra migliore partita di campionato del mondo di scacchi a quattro partite su sette (GUARDANDO VICKI)..Ah proprio quello che mi piace vedere di prima mattina, ragazzi e ragazze. Ce ne hai del caffè Vicki?
VICKI Sì un po’ ce n’ho, gli do una scaldata
MILO Appena un po’ di zucchero in quel caffè Vicki mia cara
VICKI Sì signore
MILO Bene adesso senti a me, Buck vecchio amico (TIRA FUORI LA SCACCHIERA E I PEZZI), quindi è vero come dici tu, che Dio è noi, è proprio noi, proprio qui, adesso, esattamente come dici tu, che non dobbiamo correre noi da Dio perché siamo già qui, eppure Buck sul serio parliamoci chiaro vecchio amico quella strafottuta scarpinata fino al Paradiso è una lunga marcia...
BUCK Be’ solo parole...
MILO Senti cominciamo nei nostri corpi astrali, amico, e tu lo sai com’è che si muove un fantasma quando se ne va lassù in linea retta verso quella limpida notte vuota, ecco, e poi, mentre continua a vagabondare, appena nato dagli astri e nuovo del gioco, che si agita e se ne va da una parte all’altra, in quel modo lì, per esplorare, proprio come dice H.G. Wells quando parla di una serva che scopa il pavimento da una parte all’altra, nel modo in cui avanzano le migrazioni?...
VICKI Ma di cos’è che parli ancora!
MILO E così Astrale, mentre lui ne se ne va a migrare lassù fino al prossimo livello marziano finisce che va a cozzare con tutti quei livelli, capisci, ma con quella speciale spettrale astrale interprenazione...com’è che la pronunci, velocità di inter-pe-ne-trazione
BUCK Parole
MILO Vero...vero...ma dopo questo—te adesso sistemale queste cose qua, Slim, io prendo il—te lo dico io come fare, io prendo il nero, tu prendi il bianco, oggi ti do il vantaggio per cui ora stammi a sentire Buck, c’era questo tipo che aveva tutto attorno una tale aura pesante di tradimento, infatti era l’entità che dopo sarebbe diventata Giuda, lui la sentiva, e anche la gente la sentiva e si girava nelle strade e diceva “Chi è quel traditore che è appena passato?” e lui ha sofferto per tutta la vita a causa di una qualche maledizione che la gente gli aveva scaricato addosso, che era quel debito karmico che doveva pagare per essersi venduto Gesù per una manciata di monete d’argento...
BUCK Parole...Io continuo a dire “parole” Milo e dico sul serio, sto cercando di farti dire “Dio è Parola”...Ma è ancora solo una parola, o no?
MILO No no no no no no no no no no no...Quando quel corpo astrale raggiunge Saturno certe condizioni là possono cercare..potrebbero provare a tramutarlo in una roccia e così via, te devi farci attenzione ragazzo, vuoi che diventi una roccia?
BUCK Dimmi seriamente Milo, l’entità non va forse da Dio in Paradiso?
MILO Ci va questo sì, dopo lunga tribolazione e tribolazione, capisci...hmm (SI ACCENDE UNA SIGARETTA CON ARIA RILASSATA)
BUCK Ah parole
MILO Parole come ti pare
BUCK O uccelli...
MILO Fino a qua...