- 96 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
In questo sorprendente libro testimoniale, Mario Benedetti sembra volerci dire, con la sua sensibilissima e concreta parola, che una luce piana e discreta, una luce di umana verità, vive, sempre, anche nel dolore, nel senso acuto della perdita, nell'osservazione diretta o nel presagio stesso della morte. Utilizza elementi di un'esperienza personale radicata in luoghi e figure di una realtà intima e familiare, e li fa vibrare, nella loro semplicità materica e opaca, oltre i confini naturali, come emblemi vissuti di una condizione umana universale. Istituisce l'immagine di un suo doppio, di un sosia coinvolto nella cronaca infelice che si porta via nel tempo, o in un breve tempo, o in un tempo che è comunque sempre troppo breve, gli esseri umani che incarnavano i suoi maggiori legami affettivi, come la madre, il padre e un fratello, e riconduce tutto a un quadro di umile autenticità in cui si «impara a vivere poveramente», in cui il primo attore o sosia riesce, o vi è costretto da necessità, a «vedere nuda la vita». Nei suoi tremori, nei suoi umori cupi o risentiti, nella malinconia che lo pervade, pronuncia parole di saggezza persuasiva, di sofferta accettazione, affermando a malincuore che è comunque «giusto che io non veda questo mai più». Il dissolversi delle umane cose implica, inevitabilmente, anche il loro allontanarsi nel già stato, nel passato, della morte, e dunque, anche, «evapora il morire», mentre intorno l'inerzia dell'esistere prosegue il suo cammino nel «continuo affaccendarsi».
Mario Benedetti sembra aver ascoltato, in Tersa morte, le celebri parole di Mario Luzi, «Quel che verrà verrà da questa pena», e dopo la potente orizzontalità di Umana gloria e i sigilli vertiginosi di Pitture nere su carta, verticalizza qui con energia sinistra e coinvolgente la nostra quotidiana avventura terrena, nel suo strenuo, eroico ripetersi nell'ininterrotta vicenda del coesistere di vita e morte, di incerto presente e di frammentata memoria.
Domande frequenti
Informazioni
PRIMAVERA, INVERNO
Indice dei contenuti
- Copertina
- Tersa morte
- TRANSIZIONE
- ROBERTO NON CERCA I FUNGHI
- MADRE
- IL SOSIA GUARDA
- VE NE SIETE ANDATI CON IL VISO INERTE
- PRIMAVERA, INVERNO
- ALTRE DATE
- IDIOT BOY
- NON DISTRARTI
- NELL’ORA DELL’AZZURRO CUPO
- ORE ASSENTI
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