Il Terzo Reich al potere
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Il Terzo Reich al potere

1933 - 1939

  1. 856 pagine
  2. Italian
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Il Terzo Reich al potere

1933 - 1939

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Per la sua rovinosa e devastante incidenza sul corso del XX secolo, la Germania nazista ha posto e continua a porre agli storici numerosi interrogativi, che hanno avuto finora risposte solo parziali o non del tutto convincenti. Come ha potuto il regime hitleriano, nella sua breve vita (appena dodici anni) e nella patria di Goethe e Beethoven, allestire praticamente indisturbato una mostruosa macchina di sterminio che ha annientato milioni di ebrei e di altri individui di razze "inferiori"? Come ha potuto una nazione uscita distrutta dalla prima guerra mondiale dotarsi di una forza militare in grado di occupare quasi tutto il Vecchio Continente e minacciare la conquista dell'intero pianeta?
Dopo La nascita del Terzo Reich, in cui ha individuato e indagato le radici del nazionalsocialismo come ideologia politica, Richard J. Evans esamina ora l'evoluzione del regime nazista nel periodo cruciale che va dal suo insediamento al potere all'invasione della Polonia e, quindi, all'inizio del secondo conflitto mondiale. Attingendo a un'impressionante quantità di materiale documentario, fonti bibliografiche e testimonianze dirette, l'autore dimostra come i nazisti siano riusciti a piegare ogni aspetto dell'organizzazione sociale e della vita quotidiana - struttura economica, ordinamento giuridico e scolastico, mezzi di comunicazione, politica eugenetica e razziale, attività culturale, ricerca scientifica e fede religiosa - a un unico, vero obiettivo: la preparazione di una violenta offensiva bellica su scala internazionale. Così, ogni iniziativa del governo hitleriano viene osservata alla luce della sua intrinseca e diabolica doppiezza. Il tanto celebrato programma di piena occupazione (al pari dell'impetuoso sviluppo dell'industria automobilistica e aeronautica) fu in realtà l'altra faccia di una forsennata corsa al riarmo; il proclamato rafforzamento della comunità contadina tedesca, ipotetica custode dei genuini valori germanici, costituì il pretesto per una ben più prosaica e brutale ricerca di uno "spazio vitale" a est; la pomposa retorica della costruzione di un "nuovo tipo d'uomo", fisicamente perfetto e pronto all'azione, nascondeva il molto meno nobile scopo di irreggimentare la gioventù tedesca, facendone carne da cannone per le mire espansionistiche del Führer.
In una felice combinazione di vigore narrativo e lucidità d'analisi, Il Terzo Reich al potere rappresenta non solo la più completa ricostruzione della struttura e del funzionamento, nonché delle insanabili contraddizioni, del regime creato da Adolf Hitler e dalla sua cerchia nel cuore dell'Europa, ma anche una penetrante e imparziale indagine sulla vasta gamma di pensieri e sentimenti dei tedeschi comuni, e sulla spaventosa complessità delle scelte che si trovarono ad affrontare.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2010
ISBN
9788852015496
Argomento
Storia

NOTE

I. La «Notte dei lunghi coltelli»
1 Karl-Heinz Minuth (a cura di), Akten der Reichskanzlei. Die Regierung Hitler 1933-1934, 2 voll., Boppard, 1983, vol. I, pp. 630-31 (la citazione abbina due fonti diverse del medesimo discorso).
2 Kurt Werner e Karl-Heinz Biernat, Die Köpenicker Blutwoche, Juni 1933, Berlin, 1958.
3 Cit. in Martin Broszat, Der Staat Hitlers. Grundlegung und Entwicklung seiner inneren Verfassung, München, 1969, pp. 251-52.
4 Richard J. Evans, La nascita del Terzo Reich, trad. it. Milano, Mondadori, 2005, pp. 377-82.
5 Richard Bessel, Political Violence and the Rise of Nazism. The Storm Troopers in Eastern Germany 1925-1934, London, 1984, p. 97; Peter Longerich, Die braunen Bataillone. Geschichte der SA, München, 1989, p. 184.
6 R. Bessel, Political Violence and the Rise of Nazism, cit., pp. 119-22; per un quadro generale, cfr. Wolfgang Sauer, Die Mobilmachung der Gewalt, in Karl Dietrich Bracher et al., Die nationalsozialistische Machtergreifung. Studien zur Errichtung des totalitären Herrschaftssystems in Deutschland 1933/34, 3 voll., Frankfurt am Main, 1974, vol. III, pp. 255-324.
7 Peter H. Merkl, Political Violence under the Swastika. 581 Early Nazis, Princeton (NJ), 1975, pp. 472-73 (la testimonianza di Abel è la n. 58).
8 Norbert Frei, National Socialist Rule in Germany. The Führer State 1933-1945, Oxford, 1993, p. 13.
9 Ivi, p. 126.
10 P. Longerich, Die braunen Bataillone, cit., pp. 179-88.
11 Heinz Höhne, Mordsache Röhm. Hitlers Durchbruch zur Alleinherrschaft, 1933-1934, Reinbek, 1984, pp. 127-28.
12 Cfr. John W. Wheeler-Bennett, La nemesi del potere. Storia dello Stato Maggiore tedesco dal 1918 al 1945, trad. it. Milano, Feltrinelli, 1957, p. 320.
13 Immo von Fallois, Kalkül und Illusion. Der Machtkampf zwischen Reichswehr und SA während der Röhm-Krise 1934, Berlin, 1994, pp. 105-08.
14 H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 59-122 (per le sfrenate ambizioni di Röhm), e pp. 177-206 (per la crescente inquietudine dei vertici militari). Cfr. anche R.J. Evans, La nascita del Terzo Reich, cit., pp. 348-50.
15 I. von Fallois, Kalkül und Illusion, cit., p. 131; Robert J. O’Neill, The German Army and the Nazi Party 1933-1939, London, 1966, pp. 38-42.
16 K.-H. Minuth (a cura di), Akten der Reichskanzlei, cit., vol. I, pp. 1156-58.
17 R. Bessel, Political Violence and the Rise of Nazism, cit., pp. 130-32. Si cita il dossier su Max Heydebreck, conservato al Bundesarchiv di Berlino.
18 Heinrich Bennecke, Die Reichswehr und der «Röhm-Putsch», München, 1964, pp. 43-44; Paul Sauer (a cura di), Die Schicksale der jüdischen Bürger Baden-Württembergs während der nationalsozialistischen Verfolgungszeit 1933-1945, Stuttgart, 1969, sottolinea la vaghezza e la superficialità politica delle idee rivoluzionarie di Röhm (pp. 338-39); cfr. anche H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 207-26.
19 K.-H. Minuth (a cura di), Akten der Reichskanzlei, cit., vol. II, p. 1393.
20 N. Frei, National Socialist Rule in Germany, cit., pp. 15-16; Edmund Forschbach, Edgar J. Jung. Ein konservativer Revolutionär 30. Juni 1934, Pfullingen, 1984.
21 Elke Fröhlich (a cura di), Die Tagebücher von Joseph Goebbels. Sämtliche Fragmente, pt. I, Aufzeichnungen 1924-1941, München, 1987-96, vol. II, p. 472 (21 maggio 1934).
22 H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 227-38.
23 Klaus Behnken (a cura di), Deutschland-Berichte der Sozialdemokratischen Partei Deutschlands (Sopade) 1934-1940, 7 voll., Frankfurt am Main, 1980, vol. I, pp. 99-117, 187.
24 K.-H. Minuth (a cura di), Akten der Reichskanzlei, cit., vol. II, pp. 1197-200; Max Domarus (a cura di), Hitler. Speeches and Proclamations 1932-1945. The Chronicle of a Dictatorship, 4 voll., London, 1990-, vol. I, pp. 442-46.
25 H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 218-24.
26 M. Domarus (a cura di), Hitler, cit., vol. I, p. 447.
27 E. Fröhlich (a cura di), Die Tagebücher von Joseph Goebbels, cit., pt. I, vol. II, pp. 472-73 (29 giugno 1934).
28 Franz von Papen, Memoirs, London, 1952, pp. 307-11; Hans-Adolf Jacobsen et al. (a cura di), Ausgewählte Dokumente zur Geschichte des Nationalsozialismus, 3 voll., Bielefeld, 1961.
29 M. Domarus (a cura di), Hitler, cit., vol. I, pp. 463-64.
30 F. von Papen, Memoirs, cit., pp. 310-11.
31 J.W. Wheeler-Bennett, La nemesi del potere, cit., p. 363; H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 239-46.
32 P. Longerich, Die braunen Bataillone, cit., pp. 215-16.
33 M. Domarus (a cura di), Hitler, cit., vol. I, p. 466.
34 R.J. O’Neill, The German Army…, cit., pp. 72-76; P. Longerich, Die braunen Bataillone, cit., pp. 215-17; Ian Kershaw, Hitler. 1889-1936, trad. it. Milano, Bompiani, 1999, pp. 767-69; M. Domarus (a cura di), Hitler, cit., vol. I, pp. 466-67; R. Bessel, Political Violence and the Rise of Nazism, cit., pp. 131-33; H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 239-46.
35 Ralf Georg Reuth, Goebbels. Eine Biographie, München, 1990, p. 313.
36 M. Domarus (a cura di), Hitler, cit., vol. I, pp. 468-69.
37 Herbert Michaelis ed Ernst Schraepler (a cura di), Ursachen und Folgen. Vom deutschen Zusammenbruch 1918 und 1945 bis zur staatlichen Neuordnung Deutschlands in der Gegenwart, 25 voll., Berlin, 1965-79, vol. X: Das Dritte Reich. Die Errichtung des Fuhrerstaates, die Abwendung von dem System der kollektiven Sicherheit, pp. 168-72, documento n. 2378 (ricordi di Erich Kempka, pubblicati per la prima volta in Germania sul settimanale illustrato «Quick», 24, 1954).
38 P. Longerich, Die braunen Bataillone, cit., pp. 216-17; M. Domarus (a cura di), Hitler, cit., vol. I, pp. 470-71.
39 P. Longerich, Die braunen Bataillone, cit., pp. 217-18; M. Domarus (a cura di), Hitler, cit., vol. I, pp. 472-77; I. Kershaw, Hitler. 1889-1936, cit., pp. 774-75; K. Behnken (a cura di), Deutschland-Berichte…, cit., vol. I, pp. 194-95; sugli ordini di Hitler alle SA, cfr. «Völkischer Beobachter», Sondernummer, 1° luglio 1934, p. 1; per l’omicidio di Röhm, Karl Buchheim e Karl Otmar von Aretin (a cura di), Krone und Ketten. Erinnerungen eines bayerischen Edelmannes, München, 1955, pp. 365-66, con estratto tradotto in inglese in Jeremy Noakes e Geoffrey Pridham (a cura di), Nazism 1919-1945, 4 voll., Exeter, 1983-98, vol. I, p. 10.
40 Per un resoconto particolareggiato, cfr. H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 247-96.
41 Rapporto su Schleicher in «Erste Beilage der Germania», 180, 2 luglio 1934, Schleicher und sieben SA-Führer erschossen; dettagli in H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 247-96, anche per i paragrafi seguenti.
42 H. Höhne, Mordsache Röhm, cit., pp. 247-96.
43 R. Bessel, Political Violence and the Rise of Nazism, cit., pp. 133-37.
44 Göring dichiarò in seguito di aver «esteso il mio compito andando a colpire anche questi malcontenti». Che lo avesse fatto di sua propria iniziativa una volta ricevuta notizia dei fatti di Monaco, come sostenuto da alcuni storici, è poco plausibile vista la cura con cui era stato preparato il resto dell’operazione e la veemenza con cui Hitler aveva denunciato Papen e i suoi alleati, qualche giorno prima. Sull’ipotesi che l’azione fosse stata «improvvisa», cfr. P. Longerich, Die braunen Bataillone, cit., p. 218 (benché il suo principale dato a riscontro, l’affermazione dello stesso Göring, di fatto non dimostri che la decisione fu presa spontaneamente e senza consultarsi con altri; la necessità di render conto era evidente, se si pensa che a giustificare l’operazione erano le presunte attiv...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Colophon
  4. Indice
  5. Prefazione
  6. Prologo
  7. Parte prima
  8. Parte seconda
  9. Parte terza
  10. Parte quarta
  11. Parte quinta
  12. Parte sesta
  13. Parte settima
  14. Note
  15. Bibliografia
  16. Referenze iconografiche
  17. Indice dei nomi