Le regole dell'eleganza
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Le regole dell'eleganza

  1. 60 pagine
  2. Italian
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  4. Disponibile su iOS e Android
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Le regole dell'eleganza

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L'eleganza è innata, è un atteggiamento, una dote. Ma è davvero così? Quel che è certo è che non dipende da un capo firmato né dai soldi spesi per acquistarlo. Un insieme di loghi non è uno stile e nemmeno un guardaroba, solamente un'esibizione cafona del proprio potere di spesa. L'eleganza d'altronde non è nemmeno l'acquisto compulsivo, l'accumulo prodotto dal miraggio del prezzo stracciato. Uno dei segreti è comprare meno ma meglio. Gli altri? Li scoprirete nelle pagine appassionanti che Albertina Marzotto dedica alla moda, all'eleganza e allo stile.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2012
ISBN
9788852029905
Argomento
Design
CHAPTER
VIII

Un guardaroba per ogni donna

Scopo di questo vademecum, lo abbiamo detto più volte, è fornire un metodo che ciascuna potrà interpretare in modo personale. Le verità assolute, buone per tutte, da prendere per oro colato, non esistono più. Ciò nonostante, non per gusto di contraddizione, ma per spirito di concretezza, potrà essere utile qualche dritta sul guardaroba ideale – un occhio al portafoglio, due all’effetto – condita da suggerimenti per inventare uno stile. Imparare facendo, del resto, funziona sempre.
La varietà delle donne è infinita: su questo non c’è dubbio. Volendo semplificare al massimo, però, sono tre i tipi principali:
– la signora, che immagineremo giovane di spirito, consapevole del proprio ruolo, della propria posizione, della propria età;
– la donna che lavora, sia essa la manager in carriera o l’impiegata, che vive in pieno le eccitanti contraddizioni della vita moderna;
– la fashionista sfegatata, che ama la moda e la divora.
Tre tipi, tre guardaroba, infiniti stili.

LA SIGNORA: L’ELEGANZA CHE DURA

Moglie, madre, impegnata a mandar avanti la famiglia e la casa, a far quadrare tutto con la professione, qualunque essa sia, la signora di oggi ha un’intensa vita sociale, che richiede appropriatezza e verve in ogni occasione. Il suo guardaroba sarà snello, cangiante, chic con un pizzico di shock, composto di pezzi dal disegno essenziale e dal forte impatto di immagine, che la signora si divertirà a mescolare in modi sempre nuovi e sempre imprevisti.
La chiave per far funzionare questo guardaroba è spezzare tutto, infatti, evitando di puntare sulla rigidità monolitica del completo perfettamente coordinato, indossato come lo si è comprato in negozio o, peggio, come lo si è visto in vetrina e sul giornale: non c’è niente di più vecchio. Quindi, bando al tailleur con la gonna – al massimo, se proprio lo trovate indispensabile, sarà bouclé, bianco, nero, o bianco & nero, mai pastello per non ridursi a cloni della Thatcher usciti dalla macchina del tempo – e sì all’abitino sotto la giacca.
Sarà anzi proprio la giacca il pezzo forte su cui puntare. Non necessariamente la classica giacca dal piglio maschile, ma una giacca lunga, quasi un soprabito, che sceglierete come più vi aggrada: tinta unita e severa, in un colore acceso che ben si mescola, a mo’ di accento, con il resto del vostro guardaroba, stampata per un tocco di eccentricità, di maglia – un lungo cardigan – per un effetto dinamico e disinvolto. Sarà una giacca leggera e svelta, d’estate come d’inverno, che si presta a infinite combinazioni: ladylike sul little black dress; garbatamente anni Cinquanta sul vestitino coordinato; disinvolta sui jeans e la t-shirt; garbatamente sexy sui pantaloncini sartoriali, con una camicia bianca; esatta sui pantaloni a sigaretta. Chiusa da una cinturina e indossata a pelle sulla sottoveste, la giacca lunga si trasformerà persino nell’intramontabile robe-manteau, sempre sofisticato e seducente.
Altro pezzo indispensabile è il piccolo cardigan di cashmere leggerissimo, buono d’inverno e d’estate: sul vestitino da sera è dannatamente chic, sui pantaloni sportivi regala un tocco femminile.
Il guardaroba della signora contemplerà poi diversi vestitini, scelti secondo il gusto e la voglia, con l’accortezza che uno sia nero, per i cocktail. Un abito lungo a colonna da sera, meglio se blu notte anziché nero, farà faville, con i gioielli giusti, nelle serate importanti. Un paio di camicie maschili, bianche – una di popeline finissimo o di oxford, una di crêpe de Chine – un paio di pantaloni ampi a vita alta e una gonna dritta, a matita, tolgono d’impiccio in parecchie situazioni. La t-shirt bianca, quanto di più semplice ed economico ci sia, può essere un’imprevista alleata: la signora ne potrà avere una scelta, in scollature e taglie le più diverse, dal piccolo top sottogiacca alla maxi t-shirt che diventa abito, magari giocando per contrasto con la preziosità del filo di perle e lo scintillio delle scarpe gioiello.
Fondamentali gli accessori. I gioielli, in allegra mescolanza, saranno veri e finti (mai sottovalutare mercatini e bottegucce, quando si cercano collane e orecchini sensazionali). Le scarpe verranno scelte con la massima cura, senza lesinare: un paio di mocassini rasoterra, o di stivali da amazzone per le occasioni sportive, tacchi d’ogni genere per tutte le altre. Se sugli stiletto da dieci centimetri non vi sentite a vostro agio, scegliete i tacchetti da gattina che regalano quell’ancheggiare sexy e femminile, evitando invece i mezzi tacchi da vecchia insegnante. No secco alle ballerine che fanno tanto studentessa con i piedi a papera.
I foulard sono un vero toccasana: legati in vita, sulla borsa, indossati a mo’ di turbante. Razziate bauli e cassetti: se ne trovano sempre, e più sono vintage, meglio è. Gli occhiali da sole, e quelli da vista se li portate, sceglieteli con cura: che siano sobri, efficaci e senza troppi lustrini, di una forma armonica al disegno del volto.
Infine, la borsa. Sarà compatta e contenuta, in modo da equilibrarsi alla statura, e meglio se di un colore non troppo classico: la borsa nera è di una noia mortale. A meno di non voler fare la figura delle fuggiasche, le sporte sovradimensionate e i borsoni sono da intendere come bagagli da viaggio, non accessori quotidiani.

LA DONNA CHE LAVORA: PROFESSIONISTA SENZA RINUNCIARE A ELEGANZA E FEMMINILITÀ

Ne è passato di tempo da quando lotte e conquiste hanno portato le donne fuori dai tinelli, via da una vita da brave massaie, ottime mogli, ineccepibili madri, assicurando loro una realizzazione non solo famili...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Le regole dell’eleganza
  4. Introduzione
  5. I. Risparmiare è un bene, ma non vuol dire spendere poco
  6. II. Uno stile, un guardaroba: massima resa, minima spesa
  7. III. Conosci te stessa: il successo dello stile comincia allo specchio
  8. IV. Lo stile non è il buon gusto né la griffe: districarsi nella giungla delle possibilità
  9. V. Le età dello stile: c’è un momento per ogni cosa
  10. VI. Abito e occasione: risparmiare su cattive figure e imbarazzi
  11. VII. I luoghi dello shopping: cosa fare per risparmiare davvero
  12. VIII. Un guardaroba per ogni donna
  13. Conclusione
  14. Copyright