Il Terzo Reich in guerra

Come il Nazismo ha portato la Germania dal trionfo al disastro

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• Editore: Mondadori
• Anno: 2014
• ISBN:
  9788852049132
• Argomento: Historia
• Categoria: Historia del mundo

Il 1° settembre 1939, varcando il confine polacco, la Germania di Hitler iniziò a dispiegare in tutta la sua devastante potenza la macchina bellica che aveva allestito con una feroce politica di corsa al riarmo e ad attuare - in nome della pretesa superiorità della «razza ariana» - l'aberrante progetto di sterminare milioni di esseri umani, innanzitutto gli ebrei. Nel capitolo conclusivo della trilogia dedicata all'ascesa e al declino del Terzo Reich, Richard J. Evans affronta gli anni cruciali che vanno dal 1939 al 1945. Alla luce di un'imponente mole documentaria - carte ufficiali, ma anche e soprattutto private (pagine di diario, lettere di soldati al fronte, memoriali di sopravvissuti ai lager) - l'autore rivisita le fasi salienti del conflitto attraverso le parole di chi, per scelta o per costrizione, di quegli eventi fu testimone oculare: dalle iniziali vittorie lampo dell¿esercito tedesco alla guerra aerea contro la Gran Bretagna e all'invasione del'Unione Sovietica, dalla disfatta della Wehrmacht a Mosca e a Stalingrado alla progressiva ma inesorabile ritirata delle truppe del Führer da tutti i fronti e all'insensata ecatombe della battaglia di Berlino. A rendere l'opera di Evans un unicum nella sterminata letteratura sulla seconda guerra mondiale è la sua capacità -frutto di una felice sintesi fra rigore storico e talento narrativo - di ricreare le atmosfere quotidiane di uno dei periodi più bui della storia umana: quello in cui un intero popolo ha aderito, con convinzione ed entusiasmo, a un'ideologia votata al sopruso e alla violenza, che avrebbe trascinato nel baratro l'Europa e il mondo. Così, via via che il racconto di quegli anni procede in tutta la sua drammaticità, sempre più chiara appare la vera natura del Terzo Reich: non l'ennesima incarnazione del male assoluto, partorita dalle menti criminali di un folle e del suo manipolo di seguaci, ma l'espressione della volontà di potenza di una «comunità di popolo» concreta e coesa, che, come scrive Evans, «evoca nella forma più acuta le potenzialità e i frutti dell¿odio e della distruttività che albergano dentro ciascuno di noi». E che nessuna civiltà è finora riuscita a sradicare

NOTE

I. Vittoria lampo

¹ Dati essenziali ricavati da Paul Latawski, Polish Campaign, in Ian C.B. Dear (a cura di), The Oxford Companion to World War II, Oxford, 2005, pp. 705-08; e Ian C.B. Dear, Animals, ivi, pp. 28-29; per un resoconto dettagliato, cfr. Horst Rohde, Hitler’s First Blitzkrieg and Its Consequences for North-eastern Europe, in Militärgeschichtliches Forschungsamt (a cura di), Germany and the Second World War, 10 voll., Oxford, 1990- (d’ora in poi GSWW), vol. II, pp. 67-150 (schema dello spiegamento militare tedesco a p. 92). Per gli ordini di Hitler, cfr. Walther Hubatsch (a cura di), Hitlers Weisungen für die Kriegführung 1939-1945. Dokumente des Oberkommandos der Wehrmacht, Frankfurt am Main, 1962, pp. 17-19.

² P. Latawski, Polish Campaign, cit.; H. Rohde, Hitler’s First Blitzkrieg, cit., pp. 101-18; vivace resoconto in Gerhard L. Weinberg, Il mondo in armi. Storia globale della Seconda Guerra mondiale, trad. it. Torino, UTET, 2007, pp. 58-74; cfr. anche Józef Garlinski, Poland in the Second World War, London, 1985, pp. 11-24; Wolfgang Jacobmeyer, Der Überfall auf Polen und der neue Charakter des Krieges, in Christoph Klessmann (a cura di), September 1939. Krieg, Besatzung, Widerstand in Polen: Acht Beiträge, Göttingen, 1989, pp. 16-37, in part. pp. 19-20; per le presunte cariche di cavalleria polacche, cfr. Patrick Wright, Tank: The Progress of a Monstrous War Machine, London, 2000, pp. 231-37.

³ William L. Shirer, Diario di Berlino. 1934-1947, trad. it. Torino, Einaudi, 1967 (ed. or. 1941), p. 112.

⁴ Informazioni coeve in Alcuin (pseud.), I Saw Poland Suffer, by a Polish Doctor Who Held an Official Position in Warsaw under German Occupation, London, 1941, p. 15; testimonianze oculari in Dieter Bach e Wieslaw Lesiuk, Ich sah in das Gesicht eines Menschen: Deutsch-polnische Begegnungen vor und nach 1945, Wuppertal, 1995, pp. 81-104.

⁵ Chaim A. Kaplan, Scroll of Agony: The Warsaw Diary of Chaim A. Kaplan, London, 1966, p. 20 (28 settembre 1939); scene analoghe erano attestate altresì da Adam Czerniaków, Diario. 1939-1942. Il dramma del ghetto di Varsavia, trad. it. Roma, Città Nuova, 1989, annotazione del 28 settembre 1939.

⁶ Zygmunt Klukowski, Diary from the Years of Occupation 1939-44, Urbana (IL), 1993 (1958), pp. VII-X, 16-17.

⁷ Ivi, p. 17.

⁸ Ivi, p. 22.

⁹ Richard J. Evans, Il Terzo Reich al potere. 1933-1939, trad. it. Milano, Mondadori, 2010, pp. 636-42.

¹⁰ H. Rohde, Hitler’s First Blitzkrieg, cit., pp. 118-26. Weinberg (Il mondo in armi, cit., pp. 70-73) illustra nel dettaglio questi aggiustamenti territoriali e i negoziati che li precedettero.

¹¹ H. Rohde, Hitler’s First Blitzkrieg, cit., pp. 122-26; J. Garlinski, Poland, cit., p. 25.

¹² Ian Kershaw, Hitler, 1936-1945, trad. it. Milano, Bompiani, 2001, pp. 376-80.

¹³ W.L. Shirer, Diario di Berlino, cit., p. 116.

¹⁴ Klaus Behnken (a cura di), Deutschland-Berichte der Sozialdemokratischen Partei Deutschlands (Sopade) 1934-1940, 7 voll., Frankfurt am Main, 1980, vol. VI: 1939, pp. 980-82.

¹⁵ Heinz Boberach (a cura di), Meldungen aus dem Reich: Die geheimen Lageberichte des Sicherheitsdienstes der SS 1938-1945, 17 voll., Herrsching, 1984, vol. II, p. 339 (Bericht zur innenpolitischen Lage, Nr. 2), 11 ottobre 1939; W.L. Shirer, Diario di Berlino, cit., pp. 125-26.

¹⁶ Martin Broszat, Nationalsozialistische Polenpolitik, Frankfurt am Main, 1965, pp. 46-48.

¹⁷ Melita Maschmann, Account Rendered: A Dossier on my Former Self, London, 1964, pp. 58-60.

¹⁸ Helmut Krausnick, Hitlers Einsatzgruppen: Die Truppen des Weltanschauungskrieges 1938-1942, Frankfurt am Main, 1985, p. 267, n. 140; M. Broszat, Nationalsozialistische Polenpolitik, cit., p. 51.

¹⁹ I. Kershaw, Hitler, 1936-1945, cit., pp. 384-86; Wlodzimierz Jastrzebski, Der Bromberger Blutsonntag: Legende und Wirklichkeit, Poznań, 1990; Günter Schubert, Das Unternehmen «Bromberger Blutsonntag»: Tod einer Legende, Köln, 1989. I dati ufficiali sulle presunte atrocità polacche forniti dal ministero degli Esteri tedesco parlavano di un totale di 5437 tedeschi assassinati: Auswärtiges Amt (a cura di), Die polnischen Greueltaten an den Volksdeutschen in Polen, Berlin, 1940, p. 5.

²⁰ Cfr. il material...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Il Terzo Reich in guerra
• Traduzione di Alessio Catania - Cartine di Andras Bereznay
• Il Terzo Reich In Guerra
• Prefazione
• Parte prima - «BESTIE IN SEMBIANZE UMANE»
• Parte seconda - VICENDE DI GUERRA
• Parte terza - LA SOLUZIONE FINALE
• Parte quarta - IL NUOVO ORDINE
• Parte quinta - «L’INIZIO DELLA FINE»
• Parte sesta - VALORI TEDESCHI
• Parte settima - TRACOLLO
• Note
• Bibliografia
• Referenze iconografiche
• INSERTO FOTOGRAFICO
• Copyright