La scintilla
eBook - ePub

La scintilla

Quando l'Italia, con la guerra di Libia, fece scoppiare il primo conflitto mondiale

,
  1. 216 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

La scintilla

Quando l'Italia, con la guerra di Libia, fece scoppiare il primo conflitto mondiale

,
Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

All'inizio di agosto del 1914 scoppia la prima guerra mondiale. L'Italia rimane estranea alle ostilità fino al 24 maggio 1915, ma le sue responsabilità in relazione al conflitto sono molto gravi e risalgono a qualche tempo prima.
Nel 1911 l'Europa è infatti in un sostanziale equilibrio, lo sviluppo economico è tumultuoso e le grandi potenze hanno risolto quasi tutti i loro contrasti coloniali: l'unico elemento di instabilità viene dall'impero ottomano, il cui collasso porterebbe a conseguenze imprevedibili. In particolare è preoccupante la situazione nei Balcani, dove i nazionalismi serbo, bulgaro, greco e rumeno aspirano a un riassetto generale della regione a spese dei territori appartenenti a Costantinopoli. Dopo oltre un quarantennio di pace fra le potenze del continente, è l'Italia che riapre la stagione dei conflitti, invadendo le province ottomane di Tripolitania e Cirenaica.
Giolitti, indifferente ai problemi continentali, è alla ricerca di una vittoria militare di prestigio che taciti le opposizioni di destra e rifiuta ogni offerta di cessione di fatto dei territori avanzata da Costantinopoli, conservandone la sovranità nominale, sull'esempio dell'Egitto e dell'Algeria, da anni protettorati inglese e francese. Nasce così l'impresa di Libia, inutile e proditorio attacco all'impero ottomano. La mancanza di una visione strategica da parte dello stato maggiore italiano fa sì che la guerra si trascini per più di un anno e questo induce gli Stati balcanici, Serbia, Bulgaria, Grecia e Montenegro, ad attaccare a loro volta l'impero ottomano. L'esito delle guerre balcaniche porta alla nascita della Grande Serbia, la cui stessa esistenza destabilizza l'Austria-Ungheria, già in crisi per le tensioni nazionalistiche che la attraversano. L'equilibrio europeo è compromesso in modo irrimediabile e a Sarajevo viene accesa la miccia della bomba che l'Italia ha innescato, l'occasione attesa dal governo di Vienna per tentare di ridimensionare l'avversario serbo.
Mentre l'Europa si prepara a celebrare i cento anni trascorsi dallo scoppio della prima guerra mondiale, Franco Cardini e Sergio Valzania ricostruiscono la catena di eventi che condusse alla tragedia, evidenziando il ruolo chiave svolto dalla guerra di Libia. Spetta dunque all'Italia l'avere «dato il la» alla finis Europae e al «tramonto dell'Occidente»? «Se è così» scrivono Cardini e Valzania «non vanno comunque dimenticati i molti e gravi problemi ai quali, nel '14, si cercò di rispondere con le armi: quello sociale anzitutto, insieme con quello rappresentato dallo sfruttamento colonialistico al quale la scienza positivistica porgeva l'alibi della superiore civiltà occidentale e del "fardello dell'Uomo Bianco", tanto simile al fagotto del ladro.»

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a La scintilla di in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Storia e Storia militare e marittima. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
ISBN
9788852046476

CRONOLOGIA

13 luglio 1878, chiusura del congresso di Berlino e firma dell’omonimo trattato.
1880-1881, prima guerra boera.
11 maggio 1881, lo «schiaffo di Tunisi», truppe francesi sbarcano in Tunisia e la occupano.
12 maggio 1881, trattato del Bardo con il quale la Tunisia diviene protettorato francese.
12 aprile 1882, firma della Triplice Alleanza fra Germania, Austria-Ungheria e Italia.
1882, la Convenzione di Costantinopoli assegna alla Gran Bretagna il controllo dell’Egitto.
1884-1885, conferenza di Berlino.
20 febbraio 1887, rinnovo della Triplice Alleanza.
20 marzo 1890, il giovane kaiser Guglielmo II costringe Bismarck a dimettersi da cancelliere, anche in seguito alla sua sconfitta elettorale.
6 maggio 1891, rinnovo della Triplice Alleanza con un anno di anticipo sulla scadenza del trattato.
1o marzo 1896, sconfitta italiana a Adua.
3 aprile 1896, rinnovo della Triplice Alleanza.
1896-1897, guerra vinta dall’impero ottomano contro la Grecia, che rivendicava l’annessione di Creta.
1898, guerra ispano-americana.
1898, incidente di Fashoda, contrasto fra Francia e Gran Bretagna.
Ottobre 1899 - maggio 1902, seconda guerra boera.
20 giugno 1902, firma della convenzione franco-italiana con la quale si chiudeva il contenzioso relativo alla Tunisia.
28 giugno 1902, rinnovo della Triplice Alleanza.
9 febbraio 1904, inizio della guerra russo-giapponese.
8 aprile 1904, stipula formale dell’intesa anglo-francese.
5 settembre 1905, firmata a Portsmouth, negli Stati Uniti, la pace fra Russia e Giappone.
9 gennaio 1906, scoppia a San Pietroburgo la prima rivoluzione russa, i moti terminano solo a dicembre.
Gennaio-aprile 1906, conferenza internazionale di Algeciras per decidere l’assetto istituzionale del Marocco.
13 agosto 1907, firma della convenzione anglo-russa di San Pietroburgo.
6 luglio 1908, pronunciamento dei Giovani Turchi a Salonicco.
6 ottobre 1908, il Regno di Bulgaria si proclama indipendente, comprendendo la Rumelia orientale.
7 ottobre 1908, l’imperatore Francesco Giuseppe estende unilateralmente i propri diritti di sovranità sulla Bosnia-Erzegovina.
28 ottobre 1908, pubblicazione sul «Daily Telegraph» di un’intervista rilasciata dal kaiser Guglielmo II. Lo scalpore che essa suscita costringe alle dimissioni il cancelliere tedesco Bülow.
1908, rinnovo senza modifiche del trattato della Triplice Alleanza.
24 ottobre 1909, uno scambio di lettere garantisce il sostegno russo all’Italia per lo sviluppo dei suoi interessi in Tripolitania e Cirenaica.
21 maggio 1911, un corpo di spedizione francese raggiunge e occupa Fez, la capitale del Marocco. L’intervento è stato richiesto dal sultano, minacciato da alcune tribù ribelli.
20 luglio 1911, la cannoniera tedesca Panther getta l’ancora nelle acque di Agadir.
28 luglio 1911, il ministro degli Esteri San Giuliano consegna a Giolitti un promemoria nel quale lo avverte dei rischi che una guerra combattuta in Nordafrica contro l’impero ottomano avrebbe comportato in relazione agli equilibri balcanici.
14 settembre 1911, Giolitti e il ministro degli Esteri San Giuliano decidono l’invasione di Tripolitania e Cirenaica.
17 settembre 1911, in un colloquio a Racconigi il re Vittorio Emanuele III autorizza la guerra.
23 settembre 1911, Francia e Germania firmano i preliminari degli accordi conclusivi della crisi di Agadir.
23 settembre 1911, richiamo sotto le armi della classe 1888.
24 settembre 1911, gli incrociatori Pisa e Amalfi raggiungono le acque di Tripoli.
24 settembre 1911, il re autorizza Giolitti a inviare un ultimatum alla Sublime Porta.
25 settembre 1911, il gran visir dichiara all’ambasciatore italiano la disponibilità del suo governo a effettuare qualsiasi concessione relativa a Tripolitania e Cirenaica, salvaguardando solo la sovranità formale della Sublime Porta su tali regioni.
26 settembre 1911, il Consiglio dei ministri italiano decide l’invio dell’ultimatum alla Sublime Porta.
27 settembre 1911, sciopero generale contro la guerra proclamato dal Partito socialista. Nei giorni precedenti nel forlivese avvengono moti di piazza nel corso dei quali vengono arrestati Nenni e Mussolini.
Ore 14.30 del 28 settembre 1911, consegna dell’ultimatum italiano al governo sultaniale.
29 settembre 1911, dichiarazione di guerra italiana all’impero ottomano.
Ore 15 del 3 ottobre 1911, la corazzata Benedetto Brin inizia a sparare contro le fortificazioni di Tripoli.
4 ottobre 1911, un contingente di fanteria di marina si impadronisce simbolicamente del forte Sultanié, a Tripoli.
4 ottobre 1911, 400 marinai italiani sbarcano a Tobruk.
11 ottobre 1911, arrivano a Tripoli i piroscafi veloci America e Verona, che sbarcano i 4800 uomini dell’84o reggimento di fanteria, rinforzato da due battaglioni del 40o e da uno dell’11o bersaglieri; sono i primi reparti dell’esercito italiano ad arrivare in Libia.
17 ottobre 1911, viene occupata Derna.
19 ottobre 1911, viene occupata Bengasi.
21 ottobre 1911, viene occupata Homs.
23 ottobre 1911, battaglia di Sciara Sciat, alla periferia di Tripoli, nella quale muoiono 412 soldati e ufficiali italiani.
26 ottobre 1911, secondo attacco turco-arabo contro Tripoli, cadono 112 italiani.
28 ottobre 1911, firma del trattato franco-tedesco che chiude la crisi di Agadir.
5 novembre 1911, l’Italia proclama l’annessione di Tripolitania e Cirenaica.
Novembre 1911, si aprono a Sofia i negoziati formali fra Serbia e Bulgaria in vista di un’alleanza militare antiottomana.
Dicembre 1911, nuovi colloqui serbo-bulgari in vista di un’alleanza militare antiottomana.
7 gennaio 1912, vittoria italiana nell’azione navale di Kunfida, nel Mar Rosso.
15 gennaio 1912, l’incrociatore italiano Agordat blocca e costringe ad attraccare nel porto di Cagliari il piroscafo francese Carthage.
18 gennaio1912, l’Agordat blocca e costringe a fermarsi a Cagliari un altro piroscafo francese, il Manouba.
Gennaio 1912, nuovi colloqui serbo-bulgari in vista di un’alleanza militare antiottomana.
Febbraio 1912, ulteriori colloqui serbo-bulgari.
Febbraio 1912, messa a punto del progetto di alleanza greco-bulgaro, nel corso di una visita del presidente del Consiglio bulgaro Gešov ad Atene.
24 febbraio 1912, gli incrociatori italiani Garibaldi e Ferruccio penetrano nel porto di Beirut e affondano l’incrociatore Avnyllah e la torpediniera Angora.
7 marzo 1912, l’Italia comunica alle potenze che si riserva libertà d’azione contro tutte le coste dell’impero ottomano, con l’unica eccezione per quelle che si affacciano sullo Ionio e sull’Adriatico.
Metà di marzo 1912, viene sottoscritto un trattato serbo-bulgaro di amicizia e alleanza. A fianco del documento reso pubblico un allegato segreto comprensivo di carte geografiche stabilisce i termini esatti della ripartizione concordata dei territori che Serbia e Bulgaria intendono strappare all’impero ottomano.
17 e 18 aprile 1912, taglio dei cavi telegrafici che collegano le isole di Imbros e Lemnos al continente, e bombardamento di Samos.
18 aprile 1912, gli incrociatori italiani Varese, Ferruccio e Garibaldi bombardano le fortificazioni costiere all’imboccatura dei Dardanelli.
28 aprile 1912, gli italiani si impadroniscono di Astipalea, nelle Cicladi, che funge da base logistica per la flotta nel corso dell’occupazione del Dodecanneso.
29 aprile 1912, Serbia e Bulgaria stipulano una convenzione di cooperazione militare.
4 maggio 1912, inizia lo sbarco italiano a Rodi, nei giorni successivi vengono occupate anche Haichi, l’8, e poi il 12 Kos, Karpathos, Nisyros, Piscopi, Kasos, Leros e Pathmos, Simi e Kalimnos.
23 maggio 1912, le truppe turche presenti a Rodi si arrendono. La campagna dell’Egeo è conclusa.
29 maggio 1912, viene firmato fra Grecia e Bulgaria un trattato di alleanza difensiva, in previsione di un attacco congiunto all’impero ottomano da sferrare entro tempi brevissimi.
12 luglio 1912, si aprono a Losanna i colloqui di pace fra Regno d’Italia e impero ottomano.
Notte fra il 18 e il 19 luglio 1912, il capitano di fregata Enrico Millo forza i Dardanelli con una squadriglia di cacciatorpediniere.
28 luglio 1912, a Costantinopoli il governo detto del «Grande Gabinetto», presieduto da Ahmet Muhtar Pascià, scioglie l’Assemblea nazionale.
13 agosto 1912, riprende a Caux la trattativa italo-turca.
Agosto 1912, Ivan Gešov, primo ministro bulgaro, stipula con il re del Montenegro un accordo verbale in base al quale, in cambio della partecipazione alla guerra, viene concesso al piccolo Stato il mantenimento di tutte le conquiste territoriali che esso fosse riuscito a realizzare.
4 settembre 1912, la trattativa italo-turca si trasferisce a Ouchy, nei pressi di Losanna.
30 settembre 1912, Bulgaria, Serbia, Grecia e Montenegro proclamano la mobilitazione dei loro eserciti in preparazione della guerra contro l’impero ottomano.
2 ottobre 1912, l’Italia consegna un ultimatum ai rappresentanti della Sublime Porta presenti a Ouchy intimando di concludere la trattativa entro la settimana. Con un secondo e definitivo ultimatum, destinato a scadere alle 21.30 del 15 ottobre, l’Italia minaccia di bombardare le fortificazioni di Smirne e di interrompere il nodo ferroviario di Dedeagatch, indispensabile all’impero ottomano per organizzare la propria mobilitazione in risposta a quella della Lega balcanica, in caso di mancata conclusione della pace.
6 ottobre 1912, firmato a Lucerna un trattato di alleanza fra la Serbia e il Montenegr...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. La scintilla
  3. Degli stessi autori
  4. Introduzione
  5. I. I cannoni d’agosto
  6. II. I malati d’Europa
  7. III. Amicizie interessate
  8. IV. I «Grandi» cercano la pace
  9. V. Trent’anni di diplomazia italiana
  10. VI. La guerra di Giolitti
  11. VII. Volere la guerra e ottenerla
  12. VIII. Un nemico sconosciuto
  13. IX. Un nemico con molti problemi
  14. X. Una guerra senza strategia
  15. XI. Lo sbarco e le trincee
  16. XII. I nodi e il pettine
  17. XIII. La repressione e lo stallo
  18. XIV. Interviene la flotta
  19. XV. La guerra italo-turca si trasferisce nei Balcani
  20. XVI. La prima guerra balcanica
  21. XVII. Dalla prima alla seconda guerra balcanica
  22. XVIII. La seconda guerra balcanica
  23. XIX. Tutto è pronto per la Grande Guerra
  24. Conclusione
  25. Bibliografia
  26. Cronologia
  27. Copyright