13 luglio 1878, chiusura del congresso di Berlino e firma dell’omonimo trattato.
1880-1881, prima guerra boera.
11 maggio 1881, lo «schiaffo di Tunisi», truppe francesi sbarcano in Tunisia e la occupano.
12 maggio 1881, trattato del Bardo con il quale la Tunisia diviene protettorato francese.
12 aprile 1882, firma della Triplice Alleanza fra Germania, Austria-Ungheria e Italia.
1882, la Convenzione di Costantinopoli assegna alla Gran Bretagna il controllo dell’Egitto.
1884-1885, conferenza di Berlino.
20 febbraio 1887, rinnovo della Triplice Alleanza.
20 marzo 1890, il giovane kaiser Guglielmo II costringe Bismarck a dimettersi da cancelliere, anche in seguito alla sua sconfitta elettorale.
6 maggio 1891, rinnovo della Triplice Alleanza con un anno di anticipo sulla scadenza del trattato.
1o marzo 1896, sconfitta italiana a Adua.
3 aprile 1896, rinnovo della Triplice Alleanza.
1896-1897, guerra vinta dall’impero ottomano contro la Grecia, che rivendicava l’annessione di Creta.
1898, guerra ispano-americana.
1898, incidente di Fashoda, contrasto fra Francia e Gran Bretagna.
Ottobre 1899 - maggio 1902, seconda guerra boera.
20 giugno 1902, firma della convenzione franco-italiana con la quale si chiudeva il contenzioso relativo alla Tunisia.
28 giugno 1902, rinnovo della Triplice Alleanza.
9 febbraio 1904, inizio della guerra russo-giapponese.
8 aprile 1904, stipula formale dell’intesa anglo-francese.
5 settembre 1905, firmata a Portsmouth, negli Stati Uniti, la pace fra Russia e Giappone.
9 gennaio 1906, scoppia a San Pietroburgo la prima rivoluzione russa, i moti terminano solo a dicembre.
Gennaio-aprile 1906, conferenza internazionale di Algeciras per decidere l’assetto istituzionale del Marocco.
13 agosto 1907, firma della convenzione anglo-russa di San Pietroburgo.
6 luglio 1908, pronunciamento dei Giovani Turchi a Salonicco.
6 ottobre 1908, il Regno di Bulgaria si proclama indipendente, comprendendo la Rumelia orientale.
7 ottobre 1908, l’imperatore Francesco Giuseppe estende unilateralmente i propri diritti di sovranità sulla Bosnia-Erzegovina.
28 ottobre 1908, pubblicazione sul «Daily Telegraph» di un’intervista rilasciata dal kaiser Guglielmo II. Lo scalpore che essa suscita costringe alle dimissioni il cancelliere tedesco Bülow.
1908, rinnovo senza modifiche del trattato della Triplice Alleanza.
24 ottobre 1909, uno scambio di lettere garantisce il sostegno russo all’Italia per lo sviluppo dei suoi interessi in Tripolitania e Cirenaica.
21 maggio 1911, un corpo di spedizione francese raggiunge e occupa Fez, la capitale del Marocco. L’intervento è stato richiesto dal sultano, minacciato da alcune tribù ribelli.
20 luglio 1911, la cannoniera tedesca Panther getta l’ancora nelle acque di Agadir.
28 luglio 1911, il ministro degli Esteri San Giuliano consegna a Giolitti un promemoria nel quale lo avverte dei rischi che una guerra combattuta in Nordafrica contro l’impero ottomano avrebbe comportato in relazione agli equilibri balcanici.
14 settembre 1911, Giolitti e il ministro degli Esteri San Giuliano decidono l’invasione di Tripolitania e Cirenaica.
17 settembre 1911, in un colloquio a Racconigi il re Vittorio Emanuele III autorizza la guerra.
23 settembre 1911, Francia e Germania firmano i preliminari degli accordi conclusivi della crisi di Agadir.
23 settembre 1911, richiamo sotto le armi della classe 1888.
24 settembre 1911, gli incrociatori Pisa e Amalfi raggiungono le acque di Tripoli.
24 settembre 1911, il re autorizza Giolitti a inviare un ultimatum alla Sublime Porta.
25 settembre 1911, il gran visir dichiara all’ambasciatore italiano la disponibilità del suo governo a effettuare qualsiasi concessione relativa a Tripolitania e Cirenaica, salvaguardando solo la sovranità formale della Sublime Porta su tali regioni.
26 settembre 1911, il Consiglio dei ministri italiano decide l’invio dell’ultimatum alla Sublime Porta.
27 settembre 1911, sciopero generale contro la guerra proclamato dal Partito socialista. Nei giorni precedenti nel forlivese avvengono moti di piazza nel corso dei quali vengono arrestati Nenni e Mussolini.
Ore 14.30 del 28 settembre 1911, consegna dell’ultimatum italiano al governo sultaniale.
29 settembre 1911, dichiarazione di guerra italiana all’impero ottomano.
Ore 15 del 3 ottobre 1911, la corazzata Benedetto Brin inizia a sparare contro le fortificazioni di Tripoli.
4 ottobre 1911, un contingente di fanteria di marina si impadronisce simbolicamente del forte Sultanié, a Tripoli.
4 ottobre 1911, 400 marinai italiani sbarcano a Tobruk.
11 ottobre 1911, arrivano a Tripoli i piroscafi veloci America e Verona, che sbarcano i 4800 uomini dell’84o reggimento di fanteria, rinforzato da due battaglioni del 40o e da uno dell’11o bersaglieri; sono i primi reparti dell’esercito italiano ad arrivare in Libia.
17 ottobre 1911, viene occupata Derna.
19 ottobre 1911, viene occupata Bengasi.
21 ottobre 1911, viene occupata Homs.
23 ottobre 1911, battaglia di Sciara Sciat, alla periferia di Tripoli, nella quale muoiono 412 soldati e ufficiali italiani.
26 ottobre 1911, secondo attacco turco-arabo contro Tripoli, cadono 112 italiani.
28 ottobre 1911, firma del trattato franco-tedesco che chiude la crisi di Agadir.
5 novembre 1911, l’Italia proclama l’annessione di Tripolitania e Cirenaica.
Novembre 1911, si aprono a Sofia i negoziati formali fra Serbia e Bulgaria in vista di un’alleanza militare antiottomana.
Dicembre 1911, nuovi colloqui serbo-bulgari in vista di un’alleanza militare antiottomana.
7 gennaio 1912, vittoria italiana nell’azione navale di Kunfida, nel Mar Rosso.
15 gennaio 1912, l’incrociatore italiano Agordat blocca e costringe ad attraccare nel porto di Cagliari il piroscafo francese Carthage.
18 gennaio1912, l’Agordat blocca e costringe a fermarsi a Cagliari un altro piroscafo francese, il Manouba.
Gennaio 1912, nuovi colloqui serbo-bulgari in vista di un’alleanza militare antiottomana.
Febbraio 1912, ulteriori colloqui serbo-bulgari.
Febbraio 1912, messa a punto del progetto di alleanza greco-bulgaro, nel corso di una visita del presidente del Consiglio bulgaro Gešov ad Atene.
24 febbraio 1912, gli incrociatori italiani Garibaldi e Ferruccio penetrano nel porto di Beirut e affondano l’incrociatore Avnyllah e la torpediniera Angora.
7 marzo 1912, l’Italia comunica alle potenze che si riserva libertà d’azione contro tutte le coste dell’impero ottomano, con l’unica eccezione per quelle che si affacciano sullo Ionio e sull’Adriatico.
Metà di marzo 1912, viene sottoscritto un trattato serbo-bulgaro di amicizia e alleanza. A fianco del documento reso pubblico un allegato segreto comprensivo di carte geografiche stabilisce i termini esatti della ripartizione concordata dei territori che Serbia e Bulgaria intendono strappare all’impero ottomano.
17 e 18 aprile 1912, taglio dei cavi telegrafici che collegano le isole di Imbros e Lemnos al continente, e bombardamento di Samos.
18 aprile 1912, gli incrociatori italiani Varese, Ferruccio e Garibaldi bombardano le fortificazioni costiere all’imboccatura dei Dardanelli.
28 aprile 1912, gli italiani si impadroniscono di Astipalea, nelle Cicladi, che funge da base logistica per la flotta nel corso dell’occupazione del Dodecanneso.
29 aprile 1912, Serbia e Bulgaria stipulano una convenzione di cooperazione militare.
4 maggio 1912, inizia lo sbarco italiano a Rodi, nei giorni successivi vengono occupate anche Haichi, l’8, e poi il 12 Kos, Karpathos, Nisyros, Piscopi, Kasos, Leros e Pathmos, Simi e Kalimnos.
23 maggio 1912, le truppe turche presenti a Rodi si arrendono. La campagna dell’Egeo è conclusa.
29 maggio 1912, viene firmato fra Grecia e Bulgaria un trattato di alleanza difensiva, in previsione di un attacco congiunto all’impero ottomano da sferrare entro tempi brevissimi.
12 luglio 1912, si aprono a Losanna i colloqui di pace fra Regno d’Italia e impero ottomano.
Notte fra il 18 e il 19 luglio 1912, il capitano di fregata Enrico Millo forza i Dardanelli con una squadriglia di cacciatorpediniere.
28 luglio 1912, a Costantinopoli il governo detto del «Grande Gabinetto», presieduto da Ahmet Muhtar Pascià, scioglie l’Assemblea nazionale.
13 agosto 1912, riprende a Caux la trattativa italo-turca.
Agosto 1912, Ivan Gešov, primo ministro bulgaro, stipula con il re del Montenegro un accordo verbale in base al quale, in cambio della partecipazione alla guerra, viene concesso al piccolo Stato il mantenimento di tutte le conquiste territoriali che esso fosse riuscito a realizzare.
4 settembre 1912, la trattativa italo-turca si trasferisce a Ouchy, nei pressi di Losanna.
30 settembre 1912, Bulgaria, Serbia, Grecia e Montenegro proclamano la mobilitazione dei loro eserciti in preparazione della guerra contro l’impero ottomano.
2 ottobre 1912, l’Italia consegna un ultimatum ai rappresentanti della Sublime Porta presenti a Ouchy intimando di concludere la trattativa entro la settimana. Con un secondo e definitivo ultimatum, destinato a scadere alle 21.30 del 15 ottobre, l’Italia minaccia di bombardare le fortificazioni di Smirne e di interrompere il nodo ferroviario di Dedeagatch, indispensabile all’impero ottomano per organizzare la propria mobilitazione in risposta a quella della Lega balcanica, in caso di mancata conclusione della pace.
6 ottobre 1912, firmato a Lucerna un trattato di alleanza fra la Serbia e il Montenegr...