allergene: sostanza estranea all’organismo (per esempio il polline e la polvere) che, fungendo da antigene (vedi) induce la produzione, da parte del sistema immunitario, di anticorpi specifici (IgE) che reagiscono all’antigene stesso, causando allergia (vedi).
allergia: reazione eccessiva e immediata del sistema immunitario al contatto con un allergene (vedi)
anticorpo: detto anche immunoglobulina, è una proteina prodotta dai linfociti B, in grado di combinarsi con l’antigene corrispondente durante una reazione immunitaria. Gli anticorpi si trovano all’interno dei liquidi biologici, come il sangue, e sulla superficie delle cellule B. Sono classificati in IgA, IgD, IgE, IgG e IgM in base alla loro funzione, struttura e distribuzione.
anticorpi monoclonali (mAb): anticorpi caratterizzati da un’alta specificità nei confronti di un dato antigene. Possono essere prodotti in quantità illimitata grazie a tecniche di immunologia cellulare e ingegneria genetica. Prodotti da uno specifico linfocita B, gli anticorpi monoclonali sono identici tra loro.
antigene: sostanza estranea all’organismo, in grado di indurre una risposta immunitaria specifica, stimolando la produzione di anticorpi (vedi anticorpo) che reagiscono all’antigene stesso.
autoimmunità: risposta anomala del sistema immunitario, diretta contro alcuni dei propri componenti e alla base delle cosiddette malattie autoimmuni (vedi).
batterio: microrganismo unicellulare capace di riprodursi in modo autonomo, per divisione della cellula madre in due cellule figlie. Riesce a vivere nella terra, nell’acqua, nell’aria, negli esseri viventi e negli alimenti. Nell’uomo la presenza di alcuni batteri (per esempio quelli della flora intestinale, vedi) è fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo. Altri batteri, invece, sono causa di malattia, e perciò definiti patogeni.
cellula dendritica: cellula del sistema immunitario, della famiglia dei globuli bianchi. Ricopre un ruolo di sentinella: quando avverte la presenza di un patogeno nell’organismo, stimola la risposta immunitaria dei linfociti B e T, specifica contro quel patogeno. Il suo nome deriva dal greco (déndron, “albero”) ed è legato alle braccia che la caratterizzano, simili appunto ai rami di un albero.
cellule T regolatorie: linfociti T (vedi) particolari, capaci di inibire le risposte immunitarie; sono caratterizzati dall’espressione di FoxP3, un gene del cromosoma X.
chemochine: famiglia di cellule appartenente alle citochine, svolgono una funzione fondamentale nella risposta immunitaria, regolando il “traffico” di alcune cellule immunitarie, fra cui i globuli bianchi.
citochine: proteine capaci di legarsi a specifici recettori posti sulla membrana cellulare. Hanno la specifica funzione di fornire precise istruzioni alle cellule, comunicando con loro e inducendo specifiche reazioni. Le citochine possono essere classificate in diversi gruppi: emopoietine (fattori di crescita, come l’eritropoietina e diverse interleuchine (vedi), fattori di necrosi tumorale (TNF, vedi), chemochine (vedi) e interferoni.
DNA: sigla utilizzata per indicare l’acido desossiribonucleico presente nei cromosomi degli organismi viventi e portatore dell’informazione genetica, ovvero responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari. È formato da due filamenti avvolti a spirale così da formare una doppia elica.
epigenetica: disciplina scientifica che, all’interno della biologia molecolare, studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di caratteri ereditari non attribuibili direttamente al dna.
estradiolo: uno degli ormoni estrogeni (vedi) presente negli organi genito-urinari femminili e maschili.
estrogeni: principali ormoni sessuali femminili, prodotti principalmente dalle ovaie. Svolgono una funzione fondamentale per la comparsa e il mantenimento dei caratteri sessuali femminili. L’estrogeno più conosciuto ed importante è l’estradiolo (vedi).
farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): una classe di farmaci ampiamente diffusi che hanno effetti anti-infiammatori, anti-dolorifici e anti-piretici; seppure esistano molti tipi di FANS, questi condividono gli effetti collaterali a carico dell’apparato digerente e del rene.
farmaci biologici: proteine complesse, prodotte in laboratorio grazie a tecniche di ingegneria genetica. Vengono definiti “biologici” perché il loro principio attivo deriva da una fonte biologica, come le cellule. Sono farmaci biologici per esempio gli anticorpi, gli interferoni e i recettori solubili. Oggi sono comunemente utilizzati nella terapia contro il cancro, le malattie reumatologiche e le patologie autoimmuni.
flora batterica: batteri non nocivi che vivono in diversi distretti anatomici dell’organismo: intestino, cute, albero respiratorio. La flora batterica svolge un ruolo importante nella maturazione del sistema immunitario, nei processi metabolici e in quelli di digestione. Oltre alla flora batterica intestinale, la più nota, i batteri possono per esempio essere presenti sulla cute e nell’albero respiratorio.
gemelli: individui nati durante lo stesso parto, anche se non nello stesso istante. Possono essere di due tipi.
– monozigoti (ossia mono-ovulari, derivano da un’unica cellula uovo): condividono lo stesso patrimonio genetico e sono quindi identici per sesso e caratteri somatici (colore di occhi e capelli) oltre che per gruppo sanguigno;
– dizigoti (gemelli biovulari, ossia semplici fratelli nati contemporaneamente): più comuni, (circa i due terzi dei parti gemellari), sono fratelli che condividono l’utero materno durante lo stesso periodo di gravidanza, e possono dunque essere anche molto diversi tra loro.
genere: insieme di persone o cose contraddistinte da caratteristiche fondamentali comuni; indica la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
globuli bianchi: detti leucociti, sono cellule del sistema immunitario coinvolti nella risposta immunitaria. Hanno il compito di difendere l’organismo dalle infezioni (virus, batteri, parassiti...). Si trovano nel sangue e si distinguono in sei tipologie, con funzioni specifiche: basofili, cellule dendritiche, eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili.
Valori alti o bassi di globuli bianchi nel sangue periferico sono detti rispettivamente leucocitosi e leucopenia.
glucocorticoidi: detti anche cortisonici, sono farmaci immunosoppressori che agiscono come gli ormoni steroidei (derivati dal colesterolo) che, nell’uomo, sono prodotti in particolare della corticale del surrene e che rispondono allo stress nell’organismo sia in condizioni fisiologiche sia patologiche. Devono essere usati per brevi periodi se non strettamente necessario per prevenirne gli effetti indesiderati metabolici, ossei, cardiovascolari e infettivi.
HLA (Human Leucocyte Antigen): con questo termine si definiscono i geni del complesso maggiore di istocompatibilità (vedi MHC, Major Histocompatibility Complex) nell’uomo, che regolano la compatibilità dei tessuti.
immunità: capacità dell’organismo di difendersi dagli agenti patogeni. Si distingue in innata e acquisita. L’immunità innata, presente fin dalla nascita, è la prima linea difensiva contro le infezioni. Appartengono all’immunità innata i basofili, le cellule dendritiche (vedi), gli eosinofili, i linfociti NK (Natural Killer, vedi), i macrofagi (vedi), i mastociti, i neutrofili (vedi).
L’immunità acquisita, detta anche adattativa o specifica, è l’insieme delle risposte specifiche che il sistema immunitario attiva in presenza di patogeni. Ha due caratteristiche fondamentali, la specificità e la memoria: è in grado di riconoscere un particolare agente estraneo ma non altri, e di ricordare i patogeni o i vaccini con cui entra in contatto.
immunizzazione: acquisizione di uno stato di immunità contro un determinato antigene. Quando il processo di immunizzazione viene effettuato grazie alla somministrazione di un vaccino si parla di immunizzazione attiva: questa ha una lunga durata nel tempo e protegge da malattie epidemiche quali influenza, morbillo, rosolia... Quando il processo è attivato attraverso gli anticorpi si parla invece di immunizzazione passiva: ha una durata più breve ed è efficace nel trattamento di malattie virali o batteriche, (varicella, epatite, rabbia...).
immunodeficienza: ridotta efficienza del sistema immunitario, che espone maggiormente l’organismo alle infezioni. Si distingue in primitiva, ossia dovuta a un difet...