Posseduti

Massimo Centini

• Editore: EDIZIONI PIEMME
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788858522073
• Argomento: Theologie & Religion
• Categoria: Kirchengeschichte

«Che il diavolo abbia qualcosa a che vedere con i tribunali - non solo quelli dell'Inquisizione - non è una novità, e che potesse anche essere il motivo per sorreggere una causa di separazione, ci stupisce ancora meno, se però ci rivolgiamo al passato. La questione si fa più problematica se il tribunale è quello della IX sezione civile di Milano e la causa risale al mese di marzo del 2017!
In quella occasione un marito ha chiesto che l'addebito della separazione fosse in carico alla moglie, i cui comportamenti andrebbero ascritti alla "possessione diabolica"».
Quando all'unanimità specialisti e psichiatri escludono la malattia mentale, si torna ancora oggi a chiamare in causa il Diavolo, con tutti gli annessi legati alla stregoneria, allo spiritismo, allo sciamanesimo, al vudu, alla fede, alla devozione e alla superstizione.
Massimo Centini realizza un'avvincente inchiesta sul demoniaco oggi e sulla storia delle possessioni diaboliche attraverso racconti, testimonianze e documenti. Perché il fenomeno attraversa culture, etnie e mondi che meritano di essere indagati con la lucida lente dell'antropologo.
All'alba del Terzo Millennio i posseduti sono ancora tra noi, e i molti casi di satanismo ed esorcismo riportati e descritti in questo libro lo dimostrano.

QUANDO I DEMONI ENTRANO IN SCENA

Posseduti, possessioni ed esorcismi

Nel precedente capitolo ci siamo soffermati sulla possessione guardando il fenomeno trasversalmente, osservandone cioè le implicazioni sul piano antropologico ed etnologico, quindi considerando quella particolare condizione anche al di fuori dell’esclusivo ambito cristiano. Infatti, nella nostra cultura, la possessione, in particolare per la dominanza della tradizione cattolica e anche per una serie di luoghi comuni, risulta correlata alla figura del diavolo, che nell’immaginario collettivo è modellato su stereotipi da cui tutti, in un modo o nell’altro, dipendiamo¹.

La presenza del diavolo costituisce certamente, dal punto di vista laico, l’aspetto più inquietante e misterioso della fenomenologia definita possessione che assume tonalità spesso difficili da collocare tout court sulla scia delle psicopatologie, anche per il non credente. In effetti la casistica, quella costituita da una percentuale che sembrerebbe presentare una fisionomia tale da renderla degna di attenzione da parte della scienza, frequentemente appare di una complessità tale da creare molte perplessità anche tra gli stessi esorcisti. Insomma, non è facile certificare senza incertezze la presenza del diavolo, poiché sono numerose le strade che il Principe delle tenebre può attuare per trascinare gli uomini nel suo gorgo; così come sono molteplici i disturbi del comportamento che possono sembrare originati dalla possessione.

In linea con la dottrina cristiana, il diavolo interferisce con la vita degli uomini agendo a due livelli: nel primo Satana è una sorta di promotore del male, che induce al peccato e sparge odio al fine di determinare divisioni e creare disordine, oltre a ciò cerca di provocare azioni che possano offendere Dio. Il secondo è quello relativo all’attività straordinaria e comprende numerosi fenomeni: infestazione, dolori fisici, ossessione, possessione contrassegnata da molteplici manifestazioni finalizzate a sconvolgere la vita dell’uomo, conducendolo anche a condizioni che possono avere come risultato la pazzia e addirittura la morte del soggetto posseduto.

Teologi, esorcisti e in misura diversa gli psichiatri, pongono in evidenza che tra le manifestazioni determinate dall’attività straordinaria dei demoni è necessario separare la possessione dall’ossessione. Quest’ultima è estrinseca alla persona che ne soffre gli effetti, mentre nella possessione il demonio sarebbe invece “dentro” alla vittima.

L’ossessione può manifestarsi già con la tentazione anche se, la tentazione, può comunque avere altre cause; si parla di ossessione – naturalmente siamo a un livello di approccio alla fenomenologia che implica la fede – quando la presenza del diavolo avrebbe come effetto l’orientamento del soggetto in direzione di attività negative, sollecitandolo al male.

«L’ossessione è l’attacco del nemico, che si sforza di entrare in una piazzaforte della quale non è ancora padrone; e questa piazzaforte da conquistare è l’anima. La possessione è invece la presenza del nemico nel cuore stesso della piazzaforte che governa in modo dispotico; e questa piazzaforte invasa e ridotta in schiavitù è il corpo. C’è, come si vede, una notevole differenza tra questi due interventi diabolici: uno è esterno, l’altro interno; uno si dirige al corpo, che muove e agita; l’altro all’anima.²»

Oggettivamente, anche rimanendo fermi al piano teorico, non è facile determinare con precisione fino a dove giunga la semplice tentazione e dove abbia inizio l’ossessione: gli esempi sono innumerevoli soprattutto nelle biografie di quei santi che ebbero esperienze di tentazione / ossessione, combattendo con ogni mezzo contro questi attacchi alle loro anime.

Quindi abbiamo compreso che mentre la tentazione e l’ossessione sono attività esterne, che attentano all’equilibrio fisico e spirituale dell’uomo, la possessione invece presuppone la presenza del demone nel corpo della vittima e il suo dominio su di esso.

Nelle pagine che seguono cercheremo di capire il senso della possessione diabolica e i suoi aspetti teorici e pratici, inoltre guarderemo anche in direzione dell’esorcista e della sua attività che, all’occhio dell’uomo della strada, si presenta velata da un’aura che potremmo definire quasi “magica”. Per effettuare questo percorso conoscitivo, dobbiamo postulare l’esistenza di Satana e delle sue schiere, ma soprattutto considerarlo dotato del potere del male, inteso principalmente nella sua essenza spirituale, o se si preferisce metafisica.

Preliminarmente, tanto per farci un’idea del tema affrontato in questo capitolo prima di procedere nella descrizione tecnica, proviamo a vedere schematicamente gli aspetti salienti che riguardano la possessione diabolica in ambito cristiano.

Posseduto (o presunto tale):

– Forza superiore alla norma.

– Avversione al sacro.

– Uso di lingue sconosciute o se esistenti non note al soggetto.

– Premonizione, conoscenza di fatti che non dovrebbero essere noti al soggetto.

– Fenomenologie rientranti nella dimensione psicofisica che apparentemente può essere correlata a disturbi e patologie.

Esorcismo:

– Il rito dell’esorcismo può essere effettuato solo da un sacerdote che abbia ricevuto il mandato dal proprio vescovo.

– Il rito è costituito da un insieme di pratiche per scacciare una presunta presenza demoniaca da una persona, animale o luogo.

– Il primo passaggio fondamentale da parte dell’esorcista è stabilire se il posseduto soffra di disturbi psichiatrici, o se sia effettivamente posseduto dal maligno.

– Indagine preliminare costituita da un dialogo tra esorcista e posseduto, anche in ragione di tale necessità oggi gli esorcisti hanno una preparazione in campo medico-spichiatrico.

– Analisi di esami medici necessari (già disponibili o effettuati ad hoc).

– Dialogo con i familiari del posseduto, al fine di acquisire informazioni sui comportamenti del soggetto.

– Preghiere di liberazione.

– Gesti simbolici.

– Formule prestabilite dal manuale.

– Applicazione del De exorcismis et supplicationibus quibusdam, adottato nel 1998 in sostituzione di quello preconciliare.

Fatta questa essenziale schematizzazione è necessario suggerire alcune riflessioni: per cominciare dobbiamo considerare, per esempio, che le prime due caratteristiche (forza superiore alla norma e avversione al sacro) atte a suggerire la possibile presenza di un fenomeno di possessione, in realtà sono segnalate anche in soggetti sofferenti di patologie neuro-psichiatriche e quindi non esclusivo segno di presenza del diavolo “dentro” il soggetto ritenuto posseduto.

Per quanto riguarda il terzo punto, va ricordato che sono noti casi di soggetti patologici i quali all’improvviso iniziano a parlare lingue che avevano studiato e poi dimenticato, oppure che avevano sentito parlare da altri per un certo periodo di tempo.

Per quanto concerne la rivelazione di cose occulte è evidente che ci troviamo al cospetto di esperienze destinate a sottrarsi alla valutazione scientifica: infatti, per la scienza, fenomeni come la premonizione non possono essere considerati soprannaturali e devono rientrare tra quelli normali. In tal caso si ritiene che possono essere fortuiti, se non addirittura frutto di artifici e trucchi. È noto che la fenomenologia paranormale, anche al di fuori del ristretto ambito della possessione, costituisce una materia da sempre al centro di scontri tra positivisti e credenti nel soprannaturale: un accordo continua a essere una meta che pare irraggiungibile.

Quando tutto ebbe inizio

Le scritture vetero e neotestamentarie costituiscono un’importante documentazione per individuare le basi sulle quali si sorregge la tradizione cristiana, sia per quanto riguarda la possessione che l’esorcismo. Per esempio nel libro del profeta Zaccaria vi è un passo che è stato avvicinato alla pratica esorcistica: si tratta dell’intervento dell’«angelo del Signore» il quale, rivolgendosi a Satana, afferma «che il Signore ti reprima»³.

Nell’Apocrifo della Genesi di Qumrân troviamo Abramo che esorcizza lo «spirito di purulenza» penetrato nel faraone (20,1. 28-29).

Vi sono casi, nell’Antico Testamento, in cui la possessione diabolica induce le persone che ne hanno subìto la potenza devastatrice a compiere azioni contro i propri simili: ne abbiamo un esempio quando Saul, primo re degli israeliti, subendo l’influenza dello spirito malvagio che lo possiede profetizza contro il proprio volere e lancia un giavellotto in direzione di Davide⁴. Saul, inoltre, manifestò un atteggiamento che è affine a quello registrato nei casi di possessione: «uno spirito malvagio di Dio irruppe in Saul e questi si mise a delirare in mezzo alla casa»⁵.

Nel Primo libro dei Re troviamo «uno spirito di menzogna» che con la sua potenza fu in grado di «sedurre» Acab: «diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti»⁶.

È importante non dimenticare che nell’Antico Testamento sono evidenti le influenze della demonologia mesopotamica: secondo la quale gli spiriti malvagi determinavano fenomeni di “possessione” che producevano calamità naturali e malattie. Un esempio indicativo è costituito dal caso di Giobbe: «Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• POSSEDUTI
• Possessione Diabolica. Un mistero senza tempo
• La possessione nelle diverse culture. Religione e antropologia
• Quando i demoni entrano in scena. Posseduti, possessioni ed esorcismi
• Possessione demoniaca di massa. Le suore ossesse di Loudun
• Processo al diavolo. Il caso di Issime (Valle d’Aosta)
• Le ambiguità della possessione. Implicazioni psichiche e psicopatologiche
• Nella cultura animista. Posseduti da uno spirito animale
• Cavalcati dagli spiriti. Macumba, riti vodù e zombi
• Esorcista o psichiatra?. La possessione come disturbo psichico-neurologico
• Quando la possessione È “femmina”. Le isteriche di Charcot
• Freud, il diavolo e il pittore depresso. Il caso di Christoph Haizmann
• Esorcismi tra fede e superstizione. Tarantate, lunatiche, invasati ed epilettici
• Il multiforme universo dello spiritismo. Medium e veggenti
• Posseduti tra noi. Casi recenti di possessione ed esorcismo
• Bibliografia
• Copyright