non ho mai visto un uomo
morire per amore
ne ho visto uno una volta (che tra l’altro era mio amico)
svenire
ma mai morire morire
poi so di gente
che s’è ammazzata per amore
ma non è la stessa cosa
a me al massimo
è venuto (oltre al pianto)
il vomito e il mal di pancia
comunque
soffro
beh, anni fa
mio padre aveva una berlina due porte nera
modello 1934
ecco,
lui mi ha raccontato…
c’era una ragazza molto carina, vedi…
uscivano spesso in macchina assieme,
e quando lui andava a prenderla,
scendeva sempre per aprirle lo sportello…
quando era salita e lui aveva chiuso lo sportello,
girava dietro l’auto per mettersi al posto di guida,
ma prima di arrivarci
lei si spostava
e schiacciava il bottone chiudendolo fuori…
poi se ne stava lì
ad arricciare il naso
e a fargli delle smorfie…
ecco che cos’è l’amore secondo me…
Charlie Brown
è una poesia della buona notte
questa è una poesia della
buona
notte
buonanotte a me
non ad altri
buonanotte a me
che ne ho un po’ bisogno
ho bisogno di dormire bene
questa notte
fammi sognare
notte
sii buona
fammi sognare quella ragazza
che mi sorrida
che mi baci
che mi baci alcuni baci
sulle labbra
che mi baci sorridendomi
sii buona
notte
fammela sognare
è bionda
ricordati
è bionda
e quando sorride
poi bacia
“ti amo come amo le nuvole”
“come cosa” mi disse
“come le nuvole”
mi guardò come a dire: “idiota”
“le nuvole? tu ami le nuvole?”
un sorriso
e se ne andò
un bel sorriso, s’intende
effettivamente
io
le nuvole
mica le ho mai amate
eventualmente tu
daresti in dono a me
le labbra tue
sol anche per un poco?
sarebbe a dire un bacio
sarebbe a dire
sarebbe a dir ciò che ti chiedo
è un bacio?
eventualmente tu daresti a me
in dono
daresti
eventualmente
tu?
conosco uno che gli è capitato nel prato
conosco uno che gli è capitato nel letto
conosco uno che gli è capitato in cucina
a un altro che conosco
gli è capitato sul traghetto
e c’è quell’altro che gli è successo in macchina
poi conosco quello là
che gli è capitato nel bosco
di meli
in fiore
e c’era quel tipo…
Gennaro si chiamava
gli è successo allo stadio
e a quell’altro su un’isola
nel mare
e poi
c’era quello basso biondo, che gli è capitato al cinema
io t’ho sentita nel telefono che non m’amavi più
notevole femmina
ti guardo camminare
ed hai le gambe lunghe lunghe
ed un bel culo
ed hai le gambe lunghe lunghe
ed un bel culo
notevole femmina
i tuoi capelli lunghi
tu li porti tutti sciolti e lunghi e neri
notevole
notevole femmina
e gli occhi grandi tuoi
che guardano all’intorno
a dire “vedetemi, guardatemi, son bella!”
hai tette grandi e tonde
e fianchi prosperosi
e bella, per esser bella è vero
sei bella
notevole femmina
i cazzi s’addurano al tuo passaggio
Tiziana
io ti ricordo
che sbucciavi il pompelmo
ho dimenticato
quasi tutto di te
Tiziana
puranco il colore
dei tuoi occhi
ma quel pomeriggio
freddo
seduti sul letto
e tu
a sbucciare il pompelmo…
beh Tiziana…
no
beh
no
quello no Tiziana
no Tiziana
il pompelmo no
no
il pompelmo
no
siamo lì seduti a bere
io una birra
lei un negroni
e a fumare
una sigaretta dietro l’altra
una dietro l’altra
e io la guardo molto
siamo lì seduti
e io la guardo
e le parlo
e l’ascolto
che quel che dice
– e la guardo –
mi piace
e intanto che la guardo
passano le ore
e le ore fanno la notte
e le sue labbra sono rosso scuro
e i suoi occhi sono verde chiaro
ed io vorrei baciarla
ma non posso
darle il primo bacio
è impossibile
allora la guardo
e la bacio
con
gli occhi
mi hai detto che non m’ami più
sì, così mi hai detto
“io non t’amo più”
ci siamo guardati un po’
per nove minuti
che ho guardato l’orologio
tu mi hai chiesto
“piangi?”
“no”
t’ho risposto
“son solo gocciole d’acqua, escono dai miei occhi”...