Come avere quello che vuoi e volere quello che hai
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Come avere quello che vuoi e volere quello che hai

Le regole vincenti per essere artefici del proprio successo

  1. 320 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Come avere quello che vuoi e volere quello che hai

Le regole vincenti per essere artefici del proprio successo

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Volete sapere come raggiungere il successo nella vita? Sognate da mesi una promozione, ma non avete il coraggio di chiederla? State cercando l'amore ma non sapete come e dove trovarlo? Vi piacerebbe lavorare in proprio, ma siete assaliti dai dubbi? In questo libro John Gray - psicologo, terapeuta e autore del bestseller mondiale Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere - propone una nuova strada per essere felici e sicuri di sé; un metodo che, attraverso le quattro fasi per raggiungere il successo personale, insegna a gestire i propri "serbatoi dell'amore" grazie ai quali scoprire la vera felicità nascosta dentro di noi. Scritto con la chiarezza e la semplicità che hanno reso Gray un autore di culto in tutto il mondo, Come avere quello che vuoi e volere quello che hai è ricco di storie vere ed esercizi pratici grazie ai quali potrete imparare a cambiare in meglio la vostra vita.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2018
ISBN
9788858694183
1

I soldi non fanno la felicità

Sono molti quelli che, pur avendo realizzato molto, non conoscono la pace. Il mondo è pieno di miliardari infelici, incapaci di conservare rapporti affettivi durevoli. Ciononostante, sia loro sia chi li emula si ostinano a pensare che più denaro, o comunque più di “qualcosa”, è quello che ci vuole per sentirsi meglio con se stessi.
Come sappiamo, con il denaro non si comperano né la felicità né l’amore. Si tratta di una massima ben nota, eppure succede spesso di rimanere impigliati nella fallace illusione che il successo esteriore possa renderci felici. Ma più ce ne convinciamo più rinunciamo alla nostra capacità di essere felici senza di esso.
È probabile che mentre leggete queste righe pensiate: sicuro, so che il denaro non fa la felicità, ma certamente aiuta. Una considerazione ragionevole, tuttavia è importante riconoscerla come un’idea sbagliata che sottrae potere. Per dare una direzione nuova alla vostra vita, per avanzare sulla strada del successo personale, dovete prendere atto del fatto che i soldi non possono darvi la felicità. Credere diversamente è un’illusione.

La natura dell’illusione

Esaminiamo in breve la natura dell’illusione. Quando avete l’impressione che il sole si sposti da un punto all’altro dell’orizzonte, una parte di voi è consapevole del fatto che in realtà non si sta muovendo. Benché i sensi registrino il movimento, la vostra coscienza sa che il sole non si muove. Avete la sensazione di restare fermi, ma sapete che la terra ruota intorno al suo asse. La mente sa che il movimento del sole è un’illusione e che di fatto siete voi a muovervi.
La comprensione di tale illusione presuppone l’uso del pensiero astratto. I bambini non lo possiedono, e non a caso gli insegnanti individuano nel passaggio dal pensiero concreto a quello astratto una delle prime fasi dell’evoluzione. Nella maggior parte dei casi, questo passaggio si verifica praticamente nel giro di una notte: un giorno lo scolaro è incapace di capire un’equazione algebrica, ed ecco che l’indomani, ossia quando il suo cervello è pronto, tutto cambia. Ma se il cervello non è ancora pronto, nessuna lezione basterà.
PER COMPRENDERE O RICONOSCERE UN’ILLUSIONE, IL CERVELLO DEVE AVER RAGGIUNTO UN CERTO GRADO DI SVILUPPO.
Di solito il passaggio dal pensiero concreto (il mondo è quello che vedi) al pensiero astratto (anche i concetti sono reali) ha luogo nella pubertà. Verso i dodici, tredici anni, il cervello si è sviluppato quanto basta per penetrare i concetti che un adulto dà per scontati. Idee che nel corso dei secoli hanno impegnato le menti più geniali, ora sono accessibili a studenti quattordicenni.

La formazione del buon senso

Appena cinquecento anni fa, tutti pensavano che la terra fosse piatta e che il sole si spostasse nel cielo: gli uomini non erano pronti a comprendere la natura di questa semplice illusione. Il loro cervello non era in grado di afferrare i concetti astratti necessari a riconoscere che era la terra a muoversi intorno al sole. Quando Copernico descrisse tale fenomeno, nel 1543, furono in tanti a rifiutare la sfida che veniva mossa alle più radicate convinzioni, e Copernico fu definito pericoloso dalla Chiesa.
Ma, dopo pochi anni, quella scoperta fu generalmente accettata. Il genere umano aveva compiuto un grande passo avanti. Ciò che per i più era impossibile capire divenne un fatto accertato. Attualmente, l’umanità sta facendo un ulteriore progresso verso la comprensione del successo personale. Tutti i grandi insegnamenti e le religioni l’hanno condotta fino a questo punto, e mentre ci avventuriamo sempre più lontano, queste importanti tradizioni resteranno ben salde. Per progredire, lo studente di algebra dovrà sempre fare assegnamento su fondamentali capacità matematiche basate sul “pensiero concreto”.
In questo stimolante periodo storico, sono molte le illusioni che vengono riconosciute come tali… pensiamo, per esempio, a quelle che caratterizzano i rapporti fra uomini e donne. La gente mi chiede in continuazione: «Perché non ha scritto prima Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere? È tutto talmente ovvio! Si tratta di semplice buon senso».

L’idea giusta al momento giusto

La risposta a tale domanda è che per quell’idea era arrivato il momento giusto. Cinquanta o perfino vent’anni fa non sarebbe diventata così popolare. Quando cominciai a insegnare i concetti contenuti in Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, nei primi anni Ottanta, ci fu chi si arrabbiò con me, chi male interpretò e male comprese quanto avevo da dire. Molti erano incapaci di afferrare il concetto che uomini e donne sono diversi e che sono entrambi meritevoli allo stesso grado. Se c’è diversità, pensavano, uno deve necessariamente essere superiore all’altro. E dato che sono un uomo, diedero per scontato che io ritenessi superiori gli appartenenti al mio stesso sesso. Nel corso dei quindici anni successivi, le idee illustrate in Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere sono state accettate come espressioni del buon senso, in America e nel resto del mondo. L’atteggiamento, cioè, è mutato a livello globale.
Il buon senso di una generazione è sempre una scoperta nuova per quella che l’ha preceduta. Appena cinquant’anni fa, il movimento femminista sosteneva che siamo tutti uguali perché fra i due sessi non c’è differenza: le donne non sono diverse dagli uomini. Per arrivare all’uguaglianza, le donne hanno dovuto dimostrare di essere pari agli uomini. Oggigiorno è di nuovo cognizione comune che donne e uomini siano diversi, ma ora capiamo che differenza non significa che gli uni sono meglio delle altre.
IL BUON SENSO DI UNA GENERAZIONE È SEMPRE STATO UNA NUOVA SCOPERTA PER QUELLA CHE L’HA PRECEDUTA.
Siamo sul punto di riconoscere l’uguaglianza dei sessi senza pensare, sbagliando, che uno dei due è intrinsecamente migliore dell’altro; una percezione che ci sta piano piano portando a lasciar perdere anche ogni forma di discriminazione razziale. È ormai comunemente accettato che Dio non discrimina a causa della diversa religione. La sua grazia è accessibile a chiunque, agnostici, atei, cristiani, ebrei, hindu o musulmani. Egli ci ama a prescindere dalla fede. Ora che il mondo va facendosi sempre più piccolo, abbiamo l’opportunità di sperimentare di prima mano la bontà che esiste in popoli diversi di diversa religione. Il riconoscimento di tale bontà ha permesso a molti di liberarsi di convinzioni riduttive ereditate dal passato.
L’umanità sta cominciando ad accettare la nozione che ogni religione può insegnare la verità. E grazie a Dio! Quanti milioni di vite sono state sprecate solo perché l’uomo era incapace di comprendere che i messaggi spirituali possono essere diversi e al tempo stesso paritari? Nel nuovo millennio, è ormai opinione comune che «le vie sono molte, ma conducono tutte nel medesimo luogo». Riusciamo a vedere oltre l’illusione che vuole ci sia una sola via praticabile, un solo popolo eletto, una sola religione superiore. Siamo consapevoli della speranza che è in tutte le religioni, e quindi riusciamo ad apprezzare maggiormente le verità della nostra via individuale.

Si apre una nuova porta

Grazie a questi progressi lungo la strada del buon senso, per l’umanità si sta aprendo una nuova porta. Ora possiamo abbattere altre illusioni: l’illusione che il mondo esterno sia responsabile di quello che proviamo e che il successo esteriore sia in grado di renderci felici.
No! Gli unici veri responsabili siamo noi! Quando il mondo ci dà più di quello che vogliamo e quindi siamo felici, in realtà proviamo un sentimento fugace, perché continuiamo a pensare che per raggiungere la felicità ci voglia ben altro. La convinzione di dipendere dal mondo esteriore indebolisce il collegamento con il nostro io interiore. Solo nel momento in cui realizziamo, e sperimentiamo, che la felicità non dipende da circostanze esterne la gioia diventa uno stato d’animo persistente. Consideriamo per esempio il denaro.
LA GIOIA DIVENTA UNO STATO D’ANIMO PERSISTENTE QUANDO SPERIMENTIAMO CHE NON DIPENDE DA CIRCOSTANZE ESTERNE.
Non sono i soldi a darci la felicità, ma le nostre convinzioni, i nostri sentimenti e desideri. Quando abbiamo più denaro stiamo bene perché siamo persuasi di poter essere finalmente noi stessi. Ma è il “permettere” a noi stessi di essere quello che siamo a renderci felici, non la ricchezza. Pensiamo: ora ho il potere di essere quello che sono e di fare quello che voglio.
Abbiamo fatto assegnamento sui soldi perché eravamo incapaci di “leggerci” dentro e scoprire che quel potere era nostro da sempre. In questo stesso momento voi avete il potere di guardarvi dentro e percepire la vostra bontà e grandezza intrinseche. Con qualche indicazione e un po’ di esercizio, comincerete a sperimentare la veridicità di questa importante percezione.
In questo stesso momento avete il potere di cominciare a guardarvi dentro e sperimentare la vostra bontà e grandezza intrinseche.
Il denaro ci rende felici perché crediamo che ci permetta di essere, avere o sperimentare ciò che desideriamo. Ma non ci rendiamo conto che gioia, pace, amore e fiducia sono già parte di noi.
La capacità di comprenderlo è accessibile a chiunque. In passato solo in pochi ci arrivavano, e spesso ci impiegavano tutta la vita. Oggi, invece, sono sufficienti pochi passi in una direzione nuova. Ciò che un tempo era a disposizione solo al recluso che abbandonava la società per trovare la pace interiore, oggi è alla portata di tutti, senza che si debba rinunciare a un’esistenza normale.
Quando venne da me, Jim era depresso. A quarantadue anni non era soddisfatto della piega che aveva preso la sua vita. Vedere qualcuno alla guida di un’auto costosa lo faceva star male, come se avesse fallito in qualcosa. Non era stato all’altezza, non era abbastanza bravo. Lo irritava che altri avessero più di lui. Eppure aveva fatto tutte le cose giuste: aveva studiato, lavorato sodo, era andato in chiesa. Perché allora restava indietro? Era risentito e critico nei confronti dei più ricchi, e commiserava se stesso. Dopo aver partecipato a un workshop sul successo personale, il suo atteggiamento verso il denaro mutò radicalmente. Capì che se non aveva molti soldi era perché non se ne era mai curato troppo e, pur continuando a volere di più, si rese conto di non essersela poi cavata tanto male. Cominciò a capire in che modo il rifiuto del denaro lo ostacolava.
La sfida successiva consistette nel continuare a essere felice con meno, ma volendo di più. Ora, quando vedeva un’auto costosa, Jim si diceva: «È fatta apposta per me». A mano a mano che si liberava dai sentimenti negativi nei confronti dei soldi, si concesse di pretendere in maggior misura. Perdonò a se stesso gli errori e le battute d’arresto e riuscì perfino a sentirsi grato per le lezioni apprese.
Imparò che disponeva del potere di avere di più e al tempo stesso di essere perfettamente felice con quello che aveva. Divenne consapevole del fatto che per essere felice non aveva bisogno d’altro, riducendo l’attaccamento al denaro, cominciò a guadagnarne in quantità maggiore. Apprese il segreto dell’ottenere quello che si desidera. Era finalmente in grado di volere di più pur apprezzando quello che già aveva.
Ciò che un tempo era accessibile ai pochi che sceglievano di abbandonare la società per cercare la pace interiore, ora è alla portata di tutti.
Quando cominciai a insegnare i principi che stanno alla base del successo personale, oltre venticinque anni fa, i risultati furono buoni, certo non paragonabili a quelli odierni. Era indubbio che i principi avessero funzionato per me, ma per metterli in pratica avevo impiegato gran parte della mia vita.
Quello che ora la gente acquisisce durante un workshop di due giorni, a me ha richiesto più di vent’anni.
L’umanità sta compiendo un incredibile balzo in avanti. Come per l’algebra, quando la mente dello studente è pronta, nuove comprensioni e percezioni diventano accessibili con un minimo di istruzioni e di pratica.
Nella mia qualità di insegnante, un ruolo che ho ricoperto per più di venticinque anni, ho assistito a questo mutamento. La capacità di capire che la responsabilità dei nostri sentimenti è soltanto nostra è ora alla portata di tutti. Grazie a quest’unica ma significativa percezione, i segreti del successo personale possono finalmente essere compresi e messi in pratica da tutti, e non solo da pochi fortunati.
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Il successo amplifica i sentimenti

Denaro, riconoscimento sociale, matrimonio, figli, un lavoro fantastico, abiti da sogno, una vincita alla lotteria e qualsiasi altra forma di successo esteriore sono come una lente di ingrandimento che amplifica i vostri sentimenti interiori. Se siete già in pace, la pace aumenterà. Se siete già felici e pieni di amore, lo sarete ancora di più. Se siete già sicuri di voi stessi, la vostra sicurezza crescerà.
In modo analogo, nella misura in cui siete infelici, la gioia, la pace o l’amore diminuiranno. Se non avete ancora raggiunto il successo personale, “l’avere di più” non farà che complicarvi l’esistenza e crearvi nuovi problemi. Se non siete felici, la ricchezza non vi darà la felicità.
Se invece lo siete già e sapete che questo benessere non dipende dall’avere più denaro, una ricchezza ancor maggiore vi renderà immensamente felici...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. COME AVERE QUELLO CHE VUOI E VOLERE QUELLO CHE HAI
  4. Introduzione
  5. 1. I soldi non fanno la felicità
  6. 2. Il successo amplifica i sentimenti
  7. 3. Vendersi al successo esteriore
  8. 4. Come ottenere quello di cui si ha bisogno
  9. 5. I dieci serbatoi dell’amore
  10. 6. La comprensione dei dieci passaggi
  11. 7. Riempire i serbatoi dell’amore
  12. 8. Il valore della meditazione
  13. 9. Come meditare
  14. 10. Come liberarsi dallo stress
  15. 11. Come liberarsi dalle emozioni negative
  16. 12. Come ottenere quello che volete
  17. 13. Trovate la vostra stella magica
  18. 14. Rinunciare a opporsi
  19. 15. Onorare tutti i desideri
  20. 16. Eliminare i dodici blocchi
  21. 17. Esercizi e meditazioni per guarire
  22. 18. Breve storia del successo personale
  23. Ringraziamenti
  24. Copyright