Un esercito contro il male
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Un esercito contro il male

  1. 280 pagine
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Un esercito contro il male

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Ciascuno, il più distante dalla fede come il più fervido credente, si è senza dubbio interrogato sulla veridicità delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, che si susseguono ininterrotte dal lontano 1981, fra le tematiche più delicate che hanno suscitato non poco scompiglio dentro e fuori le mura vaticane e su cui la Chiesa cattolica tuttora si esprime con cautela. Fin da principio convinto della totale sincerità dei veggenti è padre Gabriele Amorth, esorcista tra i più agguerriti nella lotta al Maligno e anche fine mariologo, devoto alla Vergine, uno dei primi a recarsi a più riprese nella cittadina bosniaca, mischiandosi alle folle di migliaia di pellegrini. Questo libro raccoglie le catechesi predicate dal sacerdote paolino in una serie di incontri mensili tenuti in una parrocchia romana, e dedicati proprio ai messaggi trasmessi durante le apparizioni. Ripercorrono temi religiosi e di attualità, intimi e collettivi, fra terra e cielo: la paura e la misericordia, l'immigrazione e le guerre, il perdono e la preghiera, il peccato e il tempo. In un mondo in crisi, si può ancora lasciarsi stupire e mettere in discussione da questi instancabili appelli di Maria alla pace, alla fratellanza, alla speranza, all'amore - trasposti e tradotti con semplicità nel quotidiano delle nostre vite, per scuotere le coscienze e sconfiggere il male, senza piegarsi alle sue seduzioni. Una lettura che è anche occasione per scoprire un padre Amorth forse meno conosciuto, ma certo non meno intenso: un uomo saldo nella fede che si è posto in ascolto e in cammino, prima di mettersi con coraggio al servizio del bene nelle lotte di liberazione degli esorcismi e nell'attività pastorale. Un invito per tutti alla meditazione e alla crescita spirituale, se non alla conversione, del cuore.

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Informazioni

Editore
RIZZOLI
Anno
2018
ISBN
9788858692196

II

PIÙ FORTI DEL MALE

L’Inferno

«Soffro molto per i non credenti. Anche loro sono figli miei! Non sanno quale tremendo destino li aspetta! Tutto quello che vi ho confidato si realizzerà. Anche gli ammonimenti che ho dato al mondo si verificheranno. Però non dovete pensare per questo che Dio abbia un cuore duro. Guardatevi attorno e vi renderete conto di quanto siano immersi nel peccato, e gli uomini di oggi. E così non direte più che Dio ha un cuore duro. Piuttosto, voi dovreste pregare di più per i non credenti e per i peccatori.»
La Madonna distingue queste due categorie: i non credenti, cioè coloro che non credono a niente, e i peccatori. Andate, predicate il Vangelo a ogni creatura, chi crederà sarà battezzato e sarà salvo, chi non crederà sarà condannato. Questo vale per i non credenti. I peccatori sono quelli che in teoria credono, sono stati battezzati, magari vanno a messa la domenica, ma vivono nel peccato.
«Soffro molto per i non credenti. Anche loro sono figli miei e non sanno quale tremendo destino li aspetta» dice la Madonna che sta apparendo in tutte le parti del mondo, anche se il centro principale, non c’è dubbio, è Medjugorje. E quante lacrime!
«Tutto quello che vi ho confidato si realizzerà.» Certamente la Madonna ha inteso riferirsi ai dieci segreti: «Anche gli ammonimenti al mondo si verificheranno, però non dovete pensare che Dio abbia un cuore duro». Guardate com’è bello questo passaggio: da una parte vedere come un Dio giusto premierà e castigherà, ma non è il Dio giudice, duro, cattivo che a volte ci si immagina. Il profeta Osea diceva: «Io li traevo con legami di bontà, con vincoli di amore. Ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia» (Os 11,4). Poi ecco l’osservazione della Madonna: «Non dovete pensare che questo Dio abbia un cuore duro, piuttosto guardatevi attorno e vi renderete conto di quanto siano immersi nel peccato gli uomini di oggi». In sostanza si è costruita una cultura contro Dio. Vi dicevo altre volte i tre princìpi su cui si basa il satanismo:
1.Fai tutto quello che vuoi;
2.Nessuno ha il diritto di comandarti;
3.Sei tu il Dio di te stesso.
Vedete che razza di princìpi? Ed è esattamente quello che accade ogni giorno nella nostra società. Anzi: è l’idea di libertà che la anima. Ci si allontana completamente da Dio, non lo si sente nemmeno più come Creatore. Guardatevi attorno, quanti sono immersi nel peccato, quanti non osservano i comandamenti. Se pensate a questo, a come gli uomini di oggi non vivono i comandamenti di Dio, non direte più che Dio ha un cuore duro, piuttosto, ecco la conclusione: «Voi dovreste pregare di più per i non credenti e per i peccatori».
Sono riproposte quelle tremende considerazioni, anche se espresse in modo così semplice, che la Madonna diede a Fatima a quei tre bambini: Lucia dieci anni, Francesco nove anni, Giacinta sette anni. Bisogna pregare di più. Oltre a pregare per la conversione dei peccatori e dei non credenti è necessario sacrificarsi, offrire le sofferenze di ogni giorno per loro. Tutto questo è prezioso. Possiamo fare tante preghiere per salvare le anime. Abbiamo le armi per salvare le anime. La preghiera e la sofferenza sono due armi che, se offerte al Signore, salvano le anime.
In ogni caso i due punti importanti di questo messaggio sono: «Soffro molto per i non credenti». Maria, la nostra Madre, soffre, piange lacrime di sangue. E inoltre: «Tutto quello che io vi ho confidato si realizzerà, anche gli ammonimenti dati al mondo si verificheranno».
Il Signore non scherza, non c’è durezza se Dio condanna, ma giustizia. E guardatevi attorno. Se vogliamo basarci sull’apparenza direi che nel mondo d’oggi sono immensamente più numerosi coloro che sono lontani da Dio rispetto a coloro che sono vicini. Però è un’osservazione superficiale perché è anche vero quel proverbio cinese che dice: «Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce». Vediamo tutti i giorni persone uccise, cristiani uccisi; guardate in Medio Oriente cosa continua ad avvenire tutti i giorni e sempre con il pericolo di un aggravamento della situazione senza alcuna possibilità di accordo. E allora ecco, pregate di più per i non credenti e per i peccatori.
Dio giudica, assolve e condanna. Mi è stato chiesto una volta: ma se un papà e una mamma sono in Paradiso e vedono che un loro figliolo è all’Inferno soffriranno? Credete che soffrano? No, perché vedranno nei minimi dettagli la perfidia di quel figlio, vedranno nei minimi dettagli gli sforzi che per tutta la loro vita Gesù ha fatto per richiamarlo alla conversione. Vedranno tutto quello che è stato fatto perché ritornasse sulla via buona. E allora diranno: ha scelto secondo la sua volontà.
Qualche mese fa ho commentato il messaggio in cui la Madonna ha detto che sono molte le anime che vanno all’Inferno. Gesù è chiaro: «Chi non è con me è contro di me». E chi è contro Gesù? Chi è il suo nemico? Il suo nemico ha un nome: si chiama Satana, che vuole combattere Dio e portarci all’Inferno. Mi fanno compassione quelle tante persone che non credono nell’esistenza del demonio e io dico che coloro che non credono a Satana… Satana li ha tutti in saccoccia. O si è con Gesù o si è con Satana. Ci sono tanti che vorrebbero delle vie di mezzo: «Satana? No, non credo nel demonio, non c’è. Gesù? Nutro rispetto per lui però lui vada per i fatti suoi e io penso ai miei». Tante persone vorrebbero la via di mezzo: non essere né con Satana né con Cristo. Non è possibile: la via di mezzo non esiste.
Come si fa a stare con Gesù? «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui» (Gv 14,21). Come ci si salva? Gesù lo dice anche a quel giovane che gli domanda come si fa ad andare in Paradiso: «Se vuoi entrare nella vita eterna osserva i comandamenti» (Mt 19,17). Come ci si salva? Amando, amando, amando senza eccezioni. Il Signore vuole portare l’amore nel mondo. Ecco la conversione personale; non essere più egoisti, non guardare solo a se stessi e ai propri interessi, guardare invece il prossimo, aiutare, spendersi per gli altri.
Maria ci invita sempre alla conversione. È importante. Conosco delle famiglie praticanti, buone, in cui tutti pregano, ma ognuno per conto proprio. La preghiera insieme non c’è. E ricordo quando da ragazzino, verso sera, mentre attraversavo le strade di campagna, vedevo una luce accesa nelle case e si sentiva il rosario. In tutte le famiglie alla sera si diceva il rosario. Erano unite! Il televisore, internet e tante altre cose non c’erano. Maria ci invita sempre alla preghiera in famiglia, e la famiglia la si ricostruisce incominciando dalla preghiera. La Madonna ci indica la via, il punto di partenza, ovvero l’invito alla conversione personale e alla preghiera in famiglia. Si può anche meditare insieme una frase di Gesù, una frase tratta dalla Sacra Scrittura.
Messaggio della Madonna di Medjugorje del 25 ottobre 1985
Catechesi di padre Amorth del 23 febbraio 2013

Il male non viene da Dio

«Cari figli! Oggi vi invito tutti: pregate per le mie intenzioni. La pace è in pericolo perciò, figlioli, pregate e siate portatori della pace e della speranza in questo mondo inquieto, nel quale Satana attacca e vi prova in tutti i modi. Figlioli, siate saldi nella preghiera e coraggiosi nella fede. Io sono con voi e intercedo davanti a mio figlio Gesù per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.»
Nei primi anni in cui appariva a Medjugorje, la Madonna parlava continuamente del demonio. Qui riprende il discorso con decisione. In questi giorni ho terminato di leggere una serie di messaggi della Madonna che appare nell’isola di Malta: messaggi stupendi, molto forti, molto duri. Mi hanno detto che l’autorità ecclesiastica ha messo tutto sotto silenzio, perché ci sono stati dei grossi inconvenienti. La Madonna nelle prime apparizioni a Medjugorje disse questa frase: «Quando vado in un posto c’è sempre con me Gesù, ma subito accorre anche Satana». Si vede che anche lì è accorso lui. Intanto le autorità ecclesiastiche stanno approfondendo e cercano di capire la situazione. Però siamo certi di una realtà: in questi casi non c’è da mettere a tacere, c’è invece da distinguere quello che viene dalla Madonna e quindi nel nome di Gesù, e quello che viene da Satana: questo è lo sforzo da fare in casi simili.
«Vi prova in tutti i modi.» Lo sappiamo bene, ognuno di noi è attaccato dal demonio. Voi sapete che l’ultima frase del Padre Nostro è tradotta male, anzi le ultime due frasi sono tradotte male. «Non ci indurre in tentazione» mi sembra un insulto fatto a Dio. La Lettera di Giacomo lo dice chiaramente: «Nessuno quando è tentato dica “sono tentato da Dio”, perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno» (Gc 1,13), è Satana che ci tenta. Il nuovo Catechismo corregge il Padre Nostro e sostituisce «non ci indurre in tentazione» con «non abbandonarci nelle tentazioni», e un’altra traduzione simile è: «Aiutaci nelle tentazioni». Subito dopo c’è la frase: «Liberaci dal male». No, dice il nuovo Catechismo, non è il male in generale: è il Maligno, è la persona di Satana, è lui che ci dà le tentazioni, e il Signore molte volte ce ne libera. Quante colpe avremmo, oltre a quelle che già abbiamo, se il Signore non avesse allontanato Satana da noi e non gli avesse impedito di tentarci? Anche questo è importante per renderci conto dell’azione di Dio che ci preserva dal male.
«Figlioli, siate saldi nella preghiera e coraggiosi nella fede.» Occorre essere saldi nella preghiera, da lì dipende tutto il resto. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori diceva: «Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna». Ecco perché la Madonna insiste tanto sulla preghiera. Il punto di partenza è tornare a Dio con la preghiera. Saldi nella preghiera, quindi, e coraggiosi nella fede.
Ma perché Dio permette il male?
Abbiamo visto la Lettera di Giacomo: Dio non manda mai il male, i mali non vengono da Dio. Dio ha creato l’uomo e la donna immortali. Per colpa del demonio e della tentazione è entrata la morte nel mondo. Anche le malattie sono entrate in parte per colpa del demonio, ma in gran parte per colpa dell’uomo che ha usato male il libero arbitrio, che è invece la sua grandezza. Il Signore ci ha creati con il libero arbitrio, con la capacità di vedere il bene e il male e con la possibilità di fare sempre il bene. L’uomo però ha inquinato gli oceani, l’atmosfera, il cibo e quanto produce. Ha usato male tante cose che sono belle e buone, facendone un uso cattivo. Altre volte vi ho detto che Padre Pio fin dal principio aveva capito l’uso perverso che l’uomo avrebbe fatto della televisione. Anche internet è la rovina di tanta gioventù e non solo, ma anche della gente adulta, matura e vecchia. Anche quello è un mezzo magnifico, ci sono anche tante cose buone, però guardate che uso ne fanno. E quante sono le cose cattive che ci sono dentro, per cui insisto sempre con i genitori che non devono impedire l’uso delle nuove tecnologie ai loro figli, ma devono sapere insegnare loro a scegliere, a vedere ciò che è bene e ciò che è male, a saper distinguere.
È vero che Satana è il principe di questo mondo?
San Paolo addirittura afferma che «il dio di questo mondo ha accecato loro la mente perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo» (2Cor 4,4). Il Vangelo di Giovanni parla di Satana come del «principe di questo mondo» (Gv 12,31). Nella Prima lettera di Giovanni si legge: «Noi sappiamo che siamo da Dio mentre tutto il mondo giace sotto il potere del Maligno» (1Gv 5,19). Naturalmente si intende per mondo la parte negativa, quello che c’è di negativo, per cui san Paolo più volte invita, come nella Lettera ai Romani (12,2): «Non conformatevi a questo mondo».
L’Inferno è eterno?
L’Inferno è eterno, il diavolo non cambia e anche i dannati non cambiano. Mirjana una volta chiese alla Madonna (eravamo nei primi tempi delle apparizioni, nel 1981): «Mamma cara, non potrebbe un dannato dall’Inferno pentirsi, chiedere perdono a Dio e Dio non potrebbe prenderlo dall’Inferno e metterlo in Paradiso?». La Madonna sorridendo: «Sì, Dio potrebbe, ma sono loro che non vogliono». Quando uno è intestardito nel male, come i dannati e più ancora i demoni, non torna indietro, non si pente. Io posso dirvi che varie volte, durante gli esorcismi, i demoni mi hanno detto: «Ho avuto il coraggio di ribellarmi a lui, e quindi sono superiore a lui!». Voi capite quanta superbia. È impossibile che si pentano. Il loro Inferno è eterno. Per questo bisogna pregare per la conversione dei peccatori.
Dio odia i demoni? Odia i dannati?
No. Dio ama tutte le sue creature. Sono i demoni e i dannati che odiano Dio. Dio no, Dio ama, e tutto ciò che lui ha creato è stato fatto per amore.
Allora chi ha creato l’Inferno?
Io chiedo: è mai possibile che sia stato Dio che ha creato solo cose belle e buone a creare l’Inferno? Un giorno il mio maestro, padre Candido Amantini, stava cacciando via il demonio da un posseduto e gli ha detto con la sua ironia (padre Candido era un grande umorista): «Vai, vai, che il Signore ti ha preparato una bella casetta riscaldata». Il demonio con rabbia ha replicato: «Tu non sai niente». Quando il demonio interrompe l’esorcista con una frase così vuol dire che Dio gli comanda di dire la verità. «Non è stato Dio a creare l’Inferno, ma siamo stati noi diavoli a realizzarlo. Lui non ci aveva neppure pensato.» Nei piani di Dio e della creazione non c’era un progetto per l’Inferno e varie volte ho chiesto al diavolo nelle persone da lui possedute: «Anche tu hai realizzato l’Inferno?». Il diavolo in loro mi ha sempre risposto: «Abbiamo collaborato tutti. L’Inferno l’hanno fatto i demoni».
Se Satana è il principe di questo mondo, mi chiedo come mai è stato conferito ai demoni, che non potranno mai pentirsi, un così immenso potere?
C’è anche un’altra domanda che completa un po’ questa: che rapporto c’è tra il diavolo e il libero arbitrio? Adesso non vi scandalizzerò perché vi devo solo parlare del Vangelo. Gesù sette volte chiama Satana «Principe di questo mondo». E quando – ricordate le tentazioni di Gesù nel deserto – Satana porta Gesù «sopra un monte altissimo» e gli fa vedere «tutti i regni del mondo» e la loro potenza, gli dice: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria perché a me è stata data e la do a chi voglio. Se ti prostrerai in adorazione davanti a me tutto sarà tuo» (Lc 4,6-7). Ebbene, Gesù non lo contraddice, ma gli risponde: «Vattene Satana, sta scritto infatti: “Il Signore Dio tuo adorerai. A lui solo renderai culto”» (Mt 4,10). Il diavolo cerca di farci peccare per trascinarci all’Inferno. Può solo tentare l’uomo al male e ci tenta tutti, dalla nascita alla morte, anche Maria, anche Gesù hanno subito per tutta la vita le tentazioni di Satana, ma le hanno sempre vinte. Attenzione, quindi, Satana non ha il potere di farci peccare. Il peccato dipende da noi e questo è il libero arbitrio. Noi abbiamo sempre la possibilità di scegliere tra il bene e il male. Leggete le vite dei santi e guardate quanto e come sono stati tentati dal demonio. Il demonio tenta loro più di tutti gli altri, perché per lui sono «bocconi grossi» se riesce a trascinarli nel peccato e nell’Inferno. Però, e qui bisogna fare attenzione, i santi e i Padri della Chiesa ci dicono anche che il demonio è un santificatore delle anime. Non certo per sua volontà, naturalmente. Ma perché tentandoci ci dà l’occasione di dimostrare la nostra fedeltà a Dio. E più uno è tentato, più ha occasioni di mostrarsi fedele a Dio e quindi avvicinarsi a lui sulla strada della santità. Ecco perché i Padri lo chiamano santificatore delle anime. E questo ci fa capire anche che nonostante la sua potenza noi abbiamo strumenti (la grazia che ci viene da Dio attraverso la preghiera) per essere più forti di lui. C’è purtroppo una grande ignoranza sull’esistenza del demonio.
Paolo VI – ve l’ho detto e lo ripeterò ancora – nel famoso discorso sul demonio del 15 novembre del 1972 ci dice che chi non crede alla sua esistenza è fuori dall’insegnamento della Sacra Scrittura ed è fuori dall’insegnamento della Chiesa.
È singolare che un sacerdote abbia il potere di consacrare l’Eucaristia, il miracolo più grande che esista e abbia il potere di perdonare i peccati, potere che solo Dio ha, come ci dice il Vangelo. Il sacerdote ha il potere divino che non hanno neanche gli angeli, che non ha neanche la Madonna, eppure per fare una semplice preghiera di esorcismo deve avere il permesso del vescovo. Ma quello di cacciare i demoni è un dovere che la Chiesa ha l’obbligo di esercitare, come la confessione. Ho anche scritto sia a Papa Ratzinger che a Papa Francesco perché diano la facoltà a tutti i sacerdoti del mondo di fare gli esorcismi.
Per grazia del cielo, e grazie anche ai protestanti pentecostali e ai laici, si sono formati gruppi di preghiera nel Rinnovamento carismatico cattolico che fanno preghiere di guarigione e di liberazione: e liberano! Alle persone che mi scrivono dall’estero e anche dall’Italia che non trovano esorcisti dico: «Rivolgetevi ai gruppi di preghiera del Rinnovamento» perché sono sparsi dappertutto e credo che sia proprio provvidenziale la loro presenza per supplire a questa carenza vergognosa di esorcisti. Vi dico queste cose e certamente voi direte: «Non dipende da noi», avete ragione! Potete però anche pregare per questo e farvi ascoltare con determinazione.
Messaggio della Madonna di Medjugorje del 25 novembre 2015
Catechesi di padre Amorth del 28 novembre 2015

Il digiuno e i segni dal cielo

«Vi invito cari figli a pregare e a digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante i nove giorni affinché col vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho incominciato a Fatima… Vi invito a comprendere l’impo...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Introduzione di Paolo Rodari e Roberto I. Zanini
  4. Antefatto di Paolo Rodari e Roberto I. Zanini
  5. I. COSA PENSO DELLE APPARIZIONI
  6. II. PIÙ FORTI DEL MALE
  7. III. IL PIANO DI MARIA
  8. Domande sulla fede
  9. Le mie prime impressioni sui veggenti
  10. Postfazione di Giovanni D’Ercole
  11. Indice