Fidel Castro, autobiografia a due voci
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Fidel Castro, autobiografia a due voci

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Fidel Castro, autobiografia a due voci

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Ignacio Ramonet ha vissuto a Cuba accanto a Castro per alcune settimane e dalle loro lunghe conversazioni è nata quella che può essere considerata l'autobiografia definitiva del líder máximo, il testamento politico e umano di un grande rivoluzionario e, allo stesso tempo, di un dittatore nel momento del suo declino. "El Comandante" racconta di sé e del mondo che ha conosciuto, dei grandi della terra, delle crisi internazionali in cui ha svolto un ruolo di primo piano. Ripercorre i più recenti eventi di politica internazionale che lo hanno visto coinvolto e offre un punto di vista di grande lucidità sulla difficile fase che il nostro mondo sta attraversando. Il risultato è un documento storico di importanza straordinaria, l'ultima testimonianza lasciata al suo tempo e ai posteri da un protagonista, nel bene e nel male, del Novecento.

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Informazioni

Cronologia

13 agosto 1926:

a Birán, Mayarí, nella provincia già denominata di Oriente (oggi provincia di Holguín) nasce Fidel Alejandro Castro Ruz.

14 giugno 1928:

A Rosario de Santa Fe, in Argentina, nasce Ernesto Guevara de la Serna; sarà universalmente conosciuto come «Che».

24 ottobre 1929:

«giovedì nero», il crac della borsa di New York scatena una profonda crisi economica negli Stati Uniti che si ripercuote su Cuba; decine di migliaia di operai rimangono disoccupati.

Settembre 1930:

il piccolo Fidel inizia a frequentare la scuola pubblica a Birán.

Settembre 1932:

i genitori lo mandano a Santiago de Cuba, a casa dell’insegnante Eufrasia Feliu.

30 gennaio 1933:

Adolf Hitler sale al potere in Germania.

12 agosto 1933:

a Cuba, il dittatore Gerardo Machado è costretto a farsi da parte in seguito a disordini e scioperi, e un governo provvisorio gli subentra al potere.

4 settembre 1933:

il governo provvisorio è destituito dalla cosiddetta «rivoluzione dei sergenti», capeggiata da Fulgencio Batista. Ramón Grau San Martín diventa presidente.

14 gennaio 1934:

Batista, capo di stato maggiore dell’esercito, destituisce il presidente Grau San Martín; da quel giorno e per ben venticinque anni, con la complicità degli Stati Uniti, dominerà in un modo o nell’altro la vita politica di Cuba, dapprima nominando dei presidenti fantoccio – Carlos Mendieta (1934-1935), José A. Barnet (1935-1936), Miguel Mariano Gómez (1936), Federico Laredo Bru (1936-1940) –, poi facendosi poi eleggere presidente lui stesso (1940-1944), infine ottenendo la presidenza mediante un colpo di Stato (10 marzo 1952).

Marzo 1934:

Castro entra nel collegio La Salle, retto dai salesiani, a Santiago.

29 maggio 1934:

nel contesto della politica di «buon vicinato», l’amministrazione del presidente Franklin D.Roosevelt revoca l’Emendamento Platt che permetteva agli Stati Uniti di intervenire a Cuba.

18 ottobre 1934:

in Cina ha inizio la Lunga Marcia. Per sfuggire all’accerchiamento nemico, Mao Zedong conduce centomila comunisti alla volta della regione dello Shaanxi, per tredicimila chilometri. Vi arriveranno in ventimila.

3 ottobre 1935:

le truppe italiane di Benito Mussolini invadono l’Abissinia.

18 luglio 1936-1 aprile 1939:

guerra civile spagnola.

23 agosto 1939:

Germania e Unione Sovietica firmano a Mosca un Patto di non aggressione.

1o settembre 1939:

l’esercito del Terzo Reich tedesco invade la Polonia. Ha inizio la Seconda guerra mondiale. Germania e URSS si spartiscono la Polonia.

Settembre 1939:

Castro entra nel collegio Dolores, retto dai gesuiti, a Santiago de Cuba.

20 agosto 1940:

Lev Trotzkij muore in Messico assassinato dallo stalinista spagnolo Ramón Mercader.

22 giugno 1941:

la Germania invade l’Unione Sovietica.

Settembre 1942:

Castro entra nel prestigioso collegio di Belén, retto dai gesuiti, all’Avana.

10 ottobre 1944:

Grau San Martín, leader del Partito rivoluzionario cubano, detto anche Partito «autentico», vincitore delle prime elezioni libere tenutesi nel paese, assume di nuovo la presidenza della Repubblica.

8 maggio 1945:

fine della Seconda guerra mondiale in Europa.

26 giugno 1945:

i rappresentanti di cinquanta paesi, tra cui Cuba, fondano l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).

Giugno 1945:

Castro si diploma.

6 agosto 1945:

gli Stati Uniti lanciano la prima bomba atomica su Hiroshima, la seconda su Nagasaki; muoiono più di centomila persone. Ha inizio l’era nucleare e il 2 settembre finisce la Seconda guerra mondiale in Asia.

4 settembre 1945:

Castro si iscrive alla facoltà di Diritto e Scienze sociali dell’Università dell’Avana.

5 marzo 1946:

Winston Churchill tiene un discorso antisovietico a Fulton in cui parla per la prima volta della «cortina di ferro» che divide l’Europa. Ha inizio la Guerra fredda.

11 marzo 1947:

il presidente statunitense Truman spiega la sua dottrina di «contenimento» del comunismo.

Luglio-settembre 1947:

Castro partecipa alla spedizione di Cayo Confites nella Repubblica Dominicana per rovesciare il dittatore Trujillo, che però si risolve in un insuccesso.

31 marzo 1948:

va a Bogotá, in Colombia, per partecipare a un congresso studentesco.

9 aprile 1948:

l’assassinio a Bogotá di Jorge Eliecer Gaitán causa un sollevamento popolare noto come il «Bogotazo», al quale partecipa anche Fidel Castro.

10 ottobre 1948:

Carlos Prío Socarrás, del Partito rivoluzionario cubano «autentico», vincitore delle elezioni, assume la presidenza della Repubblica. Sarà destituito il 10 marzo 1952 dal generale Batista.

12 ottobre 1948:

Fidel sposa Mirta Díaz-Balart, di famiglia ricca e politicamente influente, dalla quale divorzierà nel 1955. Durante il loro viaggio di nozze a New York, soggiornano al 156 West, nell’ottantaduesima strada a Manhattan. Fidel è tentato di iscriversi all’università di Harvard per terminare i suoi studi di Diritto.

4 aprile 1949:

viene firmato il Trattato dell’Atlantico del Nord e nasce la NATO.

1o settembre 1949:

nasce il suo primo figlio, Fidel Félix Castro Díaz-Balart, detto «Fidelito».

1o ottobre 1949:

le forze comuniste di Mao Zedong, che occupano Pechino dal 1° di gennaio, proclamano la Repubblica popolare cinese.

14 febbraio 1950:

Mao Zedong e Stalin firmano a Mosca il trattato di amicizia cino-sovietico.

Giugno 1950:

Castro si laurea in giurisprudenza e diventa avvocato.

25 giugno 1950:

ha inizio la guerra di Corea.

30 giugno 1950:

in Cina si estende la riforma agraria.

Aprile 1951:

in Iran, il primo ministro Mossadeq nazionalizza il petrolio.

16 agosto 1951:

si suicida il senatore Eduardo Chibás, fondatore, nel 1947, del Partito del popolo cubano «ortodosso», nato dalla scissione del Partito del popolo cubano «autentico», in quel momento al governo.

10 marzo 1952:

secondo colpo di Stato del generale Batista, che scalza il presidente Prío Socarrás.

9 aprile 1952:

in Bolivia, rivoluzione sociale. Espropriazione di miniere e latifondi. Il Movimento nazionale rivoluzionario governerà il paese fino al 1964.

5 marzo 1953:

a Mosca muore Iosif Stalin.

26 luglio 1953:

alla guida di un gruppo di giovani ribelli, Castro tenta di dare l’assalto alla caserma Moncada a Santiago de Cuba, ma fallisce lo scopo.

27 luglio 1953:

termina la guerra in Corea. La penisola rimane divisa tra un Nord comunista, alleato di URSS e Cina, e il Sud sotto l’influenza degli Stati Uniti.

1° agosto 1953:

Fidel Castro, che si era rifugiato sulle montagne dopo il fallimento dell’assalto alla caserma Moncada con l’intenzione di proseguire la lotta armata, viene arrestato da una pattuglia militare.

3 settembre 1953:

a Mosca Nikita Kruscev viene eletto primo segretario del Partito comun...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Fidel Castro, autobiografia a due voci
  4. Cento ore con Fidel
  5. I. Antecedenti della Rivoluzione
  6. II. L’infanzia di un leader
  7. III. La nascita di un ribelle
  8. IV. L’ingresso in politica
  9. V. L’assalto al Moncada
  10. VI. «La storia mi assolverà»
  11. VII. Che Guevara
  12. VIII. Sulla Sierra Maestra
  13. IX. Lezioni di guerriglia
  14. X. La Rivoluzione: primi passi, primi problemi
  15. XI. Iniziano le cospirazioni
  16. XII. Playa Girón
  17. XIII. La crisi dell’ottobre 1962
  18. XIV. La morte di Che Guevara
  19. XV. Cuba e l’Africa
  20. XVI. Le crisi migratorie con gli Stati Uniti
  21. XVII. Il crollo dell’Unione Sovietica
  22. XVIII. Il caso Ochoa e la pena di morte
  23. XIX. Cuba e la globalizzazione neoliberale
  24. XX. La visita del presidente James Carter
  25. XXI. Arresto di dissidenti nel marzo 2003
  26. XXII. I sequestri dell’aprile 2003
  27. XXIII. Cuba e la Spagna
  28. XXIV. America Latina
  29. XXV. Cuba oggi
  30. XXVI. Il dopo Fidel
  31. Note
  32. Cronologia
  33. Bibliografia
  34. Ringraziamenti
  35. Inserto fotografico
  36. Copyright