- 272 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Il 1° settembre 2007 un gruppo di imprenditori siciliani si riunisce a Caltanissetta su invito di Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia. Da Palermo a Catania, la mafia ha colpito negozi e cantieri, tutte spie inequivocabili del racket. Cosa Nostra stringe la morsa al punto da innescare una reazione inaspettata e inimmaginabile: gli imprenditori dicono basta. Decidono di fare pulizia e di prendere una posizione netta. Stabiliscono soprattutto di denunciare la mafia, i mafiosi, le richieste di pizzo. Non è una dichiarazione di principio, ma una nuova regola, valida per chi vuole fare impresa in Sicilia. Chi l'accetta resta nel sistema confindustriale, altrimenti ne è fuori. Da cosa nasce questa ribellione? È solo il frutto della generale esasperazione oppure l'economia siciliana ha avviato un processo di sviluppo che rende intollerabile l'imposizione del pizzo? La risposta è nella storia dei protagonisti di questo cambiamento. Non eroi, ma interpreti di un atto di ribellione e di riscatto. Nel loro racconto c'è il segnale di una trasformazione, personale e collettiva: di un processo di liberazione dal ricatto mafioso. In Sicilia come altrove.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- L'isola civile
- Introduzione
- Ringraziamenti
- L’isola civile
- I. L’anno della sovversione
- II. L’isola nell’Isola
- III. L’inizio
- IV. Imprese, politica e coppole all’ombra delle logge
- V. Messina impalpabile
- VI. Un mare di cemento
- VII. I silenzi sotto il vulcano
- VIII. Generazione legalità
- IX. Vengo per la «messa a posto»
- X. Domani
- Bibliografia
- Elenco dei nomi
- Il libro
- L’autore
- Copyright