Enrico IV
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Enrico IV

  1. 128 pagine
  2. Italian
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«La burla di un giorno! Fare che diventasse per sempre, non più una burla, no; ma una realtà, la realtà di una vera pazzia..» – LUIGI PIRANDELLO (1867 - 1936) Premio Nobel nel 1934, tradotto in tutto il mondo, Pirandello è autore capitale della letteratura, non solo italiana, del Novecento, di cui ha rispecchiato, in modo tormentato e geniale, evoluzione e crisi. In una vasta produzione fatta di novelle, romanzi, opere teatrali, Pirandello si presenta come il creatore di un mondo di inesauribile vigore fantastico e di sorprendente modernità. Enrico IV, scritto nel 1922, è tra i più intensi testi teatrali pirandelliani, e l'unico di ambientazione storica.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2013
ISBN
9788858665329

ATTO PRIMO

Salone nella villa rigidamente parato in modo da figurare quella che poté essere la sala del trono di Enrico IV nella casa imperiale di Goslar. Ma in mezzo agli antichi arredi due grandi ritratti a olio moderni, di grandezza naturale, avventano dalla parete di fondo, collocati a poca altezza dal suolo su uno zoccolo di legno lavorato che corre lungo tutta la parete (largo e sporgente in modo da potercisi mettere a sedere come su una lunga panconata), uno a destra e uno a sinistra del trono che, nel mezzo della parete, interrompe lo zoccolo e vi si inserisce col suo seggio imperiale e il suo basso baldacchino. I due ritratti rappresentano un signore e una signora, giovani entrambi, camuffati in costume carnevalesco, l’uno da «Enrico IV» e l’altra da «Matilde di Toscana». Usci a destra e a sinistra.

Al levarsi della tela i due valletti, come sorpresi, balzano dallo zoccolo su cui stanno sdraiati, e vanno a impostarsi come statue, uno di qua e uno di là ai piedi del trono, con le loro alabarde. Poco dopo dal secondo uscio a destra entrano Arialdo, Landolfo, Ordulfo e Bertoldo: giovani stipendiati dal marchese Carlo di Nolli perché fingano le parti di «Consiglieri segreti», vassalli regali della bassa aristocrazia alla Corte di Enrico IV. Vestono perciò in costume di cavalieri tedeschi del secolo XI. L’ultimo, Bertoldo, di nome Fino, assume ora per la prima volta il servizio. I tre compagni lo ragguagliano, pigliandoselo a godere. Tutta la scena va recitata con estrosa vivacità.

LANDOLFO
(a Bertoldo come seguitando una spiegazione) E questa è la sala del trono!
ARIALDO
A Goslar!
ORDULFO
O anche, se vuoi, nel Castello dell’Hartz!
ARIALDO
O a Worms.
LANDOLFO
Secondo la vicenda che rappresentiamo, balza con noi, ora qua, ora là.
ORDULFO
In Sassonia!
ARIALDO
In Lombardia!
LANDOLFO
Sul Reno!
UNO DEI VALLETTI (senza scomporsi, movendo appena le labbra) Ps! Ps!
ARIALDO
(voltandosi al richiamo) Che cos’è?
PRIMO VALLETTO (sempre come una statua, sottovoce ) Entra o non entra? (Allude a Enrico IV.)
ORDULFO
No no. Dorme; state pur comodi.
SECONDO VALLETTO
(scomponendosi insieme col primo, rifiatando e andando a sdraiarsi di nuovo sullo zoccolo) Eh, santo Dio, potevate dircelo!
PRIMO VALLETTO
(accostandosi ad Arialdo) Per favore, ci avrebbe un fiammifero?
LANDOLFO
Ohi! La pipa no, qua dentro!
PRIMO VALLETTO
(mentre Arialdo gli porge un fiammifero acceso) No, fumo una sigaretta. (Accende e va a sdrajarsi anche lui, fumando, sullo zoccolo.)
BERTOLDO
(che è stato a osservare, tra meravigliato e perplesso, guardando in giro la sala, e poi guardando il suo abito e quello dei compagni) Ma, scusate... questa sala... questo vestiario... Che Enrico IV? ...Io non mi raccapezzo bene: È o non è quello di Francia?

A questa domanda, Landolfo, Arialdo e Ordulfo scoppiano a ridere fragorosamente.
LANDOLFO
(sempre ridendo e indicando ai compagni, che seguitano anch’essi a ridere, Bertoldo, come per invitarli a farsi ancora beffe di lui) Quello di Francia, dice!
ORDULFO
(c.s.) Ha creduto quello di Francia!
ARIALDO
Enrico IV di Germania, caro mio! Dinastia dei Salii!
ORDULFO
Il grande e tragico imperatore!
LANDOLFO
Quello di Canossa! Sosteniamo qua, giorno per giorno, la spaventosissima guerra tra Stato e Chiesa! Oh!
ORDULFO
L’Impero contro il Papato! Oh!
ARIALDO
Antipapi contro i Papi!
LANDOLFO
I re contro gli antiré!
ORDULFO
E guerra contro i Sassoni!
ARIALDO
E tutti i principi ribelli!
LANDOLFO
Contro i figli stessi dell’Imperatore!
BERTOLDO
(sotto questa valanga di notizie riparandosi la testa con le mani) Ho capito! Ho capito! Perciò non mi raccapezzavo, vedendomi parato così ed entrando in questa sala! Ho detto bene: non era vestiario, questo, del mille e cinquecento!
ARIALDO
Ma che mille e cinquecento!
ORDULFO
Qua siamo tra il mille e il mille e cento!
LANDOLFO
Puoi farti il conto: se il 25 gennaio del 1071 siamo davanti a Canossa...
BERTOLDO
(smarrendosi più che mai) Oh Dio mio, ma allora è una rovina!
ORDULFO
Eh già! Se credeva d’essere alla Corte di Francia!
BERTOLDO
Tutta la mia preparazione storica...
LANDOLFO
Siamo, caro mio, quattrocent’anni prima! Ci sembri un ragazzino!
BERTOLDO
(arrabbiandosi) Ma me lo potevano dire, per Dio santo, che si trattava di quello di Germania e non d’Enrico IV di Francia! Nei quindici giorni che m’accordarono per la preparazione, lo so io quanti libri ho scartabellato!
ARIALDO
Ma scusa, non lo sapevi che qua il povero Tito era Adalberto di Brema?
BERTOLDO
Ma che Adalberto! Sapevo un corno io!
LANDOLFO
No, vedi com’è? Morto Tito, il marchesino di Nolli...
BERTOLDO
È stato proprio lui, il marchesino! Che ci voleva a dirmi...?
ARIALDO
Ma forse credeva che lo sapessi!
LANDOLFO
Non voleva più assumere nessun altro in sostituzione. Tre, quanti restavamo, gli pareva che potessimo bastare. Ma lui cominciò a gridare: «Cacciato via Adalberto» (perché il povero Tito, capisci? non gli parve che morisse, ma che nella veste del vescovo Adalberto gliel’avessero cacciato via dalla Corte i vescovi rivali di Colonia e di Magonza).
BERTOLDO
(prendendosi e tenendosi con tutte e due le mani la testa) Ma non ne so una saetta, io, di tutta questa storia!
ORDULFO
...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. NOTIZIE SU PIRANDELLO
  5. PERCORSI DI LETTURA
  6. Personaggi
  7. ATTO PRIMO
  8. ATTO SECONDO
  9. ATTO TERZO