Intelligenza emotiva per la coppia
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Intelligenza emotiva per la coppia

  1. 247 pagine
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Intelligenza emotiva per la coppia

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Che cosa fa sì che alcune relazioni funzionino per tutta la vita e altre no? Quali sono i meccanismi di un amore felice? Perché il matrimonio a volte è così difficile? Dopo anni di studi e ricerche nel campo dell'intelligenza emotiva e della vita matrimoniale, il noto psicologo John Gottman raccoglie in questo libro le strategie più efficaci per costruire una relazione stabile e appagante, in cui i sentimenti positivi possano avere la meglio sulle tensioni che naturalmente emergono nella vita quotidiana. Appoggiandosi a numerosi esempi e a una vivida raccolta di storie vere, l'autore mostra in che modo rafforzare giorno dopo giorno l'empatia, l'autocontrollo e l'attenzione all'altro e ai suoi sentimenti, sia nei periodi più felici sia nei momenti di conflitto e difficoltà. La sua è un'indagine profonda e documentata capace di far emergere le forze che minano o consolidano un'unione, un'efficace guida pratica che mette a disposizione di tutti noi le soluzioni per un felice rapporto d'amore.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2013
ISBN
9788858661420

1

Dentro il Love Lab di Seattle:
la verità sui matrimoni felici

Il cielo mattutino è sorprendentemente limpido su Seattle quando Mark e Janice Gordon, sposati di fresco, siedono a tavola per la prima colazione. Fuori dalla finestra panoramica dell’appartamento, le acque del Montlake sono di un bel blu scuro, la gente fa jogging e le anatre sguazzano lungo le sponde del parco lacustre. Mark e Janice si godono la vista mentre mangiano il loro toast e si dividono le pagine del quotidiano domenicale. Più tardi forse Mark si sintonizzerà sulla partita di football, mentre Janice farà due chiacchiere al telefono con sua mamma che vive a St. Louis.
Tutto sembra abbastanza normale all’interno di questo appartamento, a meno che non abbiate notato le tre video-camere appese alla parete, i microfoni simili a quelli dei talk-show assicurati ai colletti di Mark e Janice e i monitor Holter attaccati con il cerotto attorno ai loro petti. Il grazioso appartamento con vista di Mark e Janice in realtà non è affatto il loro appartamento: è un laboratorio dell’università di Washington a Seattle dove per sedici anni ho condotto la ricerca più esauriente e innovativa mai effettuata sul matrimonio e il divorzio.
In quanto parte di questi studi, Mark e Janice (come anche altre quarantanove coppie scelte a caso) si sono offerti volontari per trascorrere un giorno e una notte nel nostro appartamento fittizio, affettuosamente noto come Love Lab (laboratorio dell’amore). Era stato detto loro di comportarsi con la maggiore naturalezza possibile, nonostante vi fosse una squadra di scienziati che li osservava da dietro uno specchio finto collocato nella cucina, telecamere che registravano ogni loro parola ed espressione facciale e sensori che segnalavano sintomi corporei di stress o di rilassamento, come, per esempio, la frequenza dei battiti cardiaci. (Per mantenere la necessaria riservatezza, le coppie sono state controllate dalle nove di mattina alle nove di sera, e mai quando andavano in bagno.) L’appartamento è fornito di un divano pieghevole, una vera cucina, telefono, televisione, videoregistratore e lettore di CD. Alle coppie è stato detto di portare qualcosa da mangiare, giornali, computer portatili, il cucito, i pesi e persino i loro animali da casa, se ne avevano – insomma, tutto quello che serviva loro per trascorrere un tipico weekend casalingo.
Il mio scopo era niente di meno che quello di scoprire la verità sul matrimonio – di rispondere finalmente alle domande che hanno incuriosito le persone da tempo immemorabile. Perché il matrimonio certe volte è così difficile? Perché alcune relazioni funzionano come orologi per tutta una vita, mentre altre esplodono letteralmente come una bomba a orologeria? E come si può impedire che un matrimonio vada male o salvarne uno che è già fallito?

Come prevedere il divorzio con una precisione del 91 per cento

Dopo anni di ricerche sono finalmente in grado di rispondere a queste domande. Anzi, sono in grado di prevedere se una coppia vivrà felicemente unita o si perderà per strada. Posso farlo dopo aver ascoltato l’interazione di coppia nel nostro Love Lab per meno di cinque minuti! Il mio tasso di accuratezza in queste previsioni è, in media, del 91 per cento in tre diversi studi. In altre parole nel 91 per cento dei casi nei quali ho previsto che un matrimonio sarebbe finito bene o male, il tempo mi ha dato ragione. Queste previsioni non si basano sulla mia intuizione e su nozioni preconcette relative a come «dovrebbe» essere il matrimonio, ma sui dati che ho accumulato in anni di ricerche.
Forse vi verrà la tentazione di considerare le mie ricerche come le tante altre che sono state effettuate nel campo dei rapporti di coppia. Certo, è facile essere cinici quando qualcuno ti viene a dire di aver scoperto ciò che fa durare veramente i matrimoni e può dimostrarti come salvare il tuo dal divorzio. Molte persone si considerano esperte di matrimoni – e più che felici di darvi la loro opinione su come creare un’unione perfetta.
Ma è proprio questa la parola chiave: un’opinione. Prima delle innovazioni fornite dalle mie ricerche, un’opinione era perlopiù tutto quello su cui chiunque cercava di aiutare una coppia poteva basarsi. E con questo intendo dire tutti i consulenti matrimoniali qualificati, di talento e ben preparati. Di solito l’approccio di un terapeuta responsabile si basa sulla propria formazione personale e sulle proprie esperienze, sull’intuizione, sulla storia familiare e forse perfino sulle convinzioni religiose. Ma una cosa su cui non si basa è una seria prova scientifica. Perché fino a oggi non ci sono stati veri e rigorosi dati scientifici sul motivo per cui alcuni matrimoni riescano e altri falliscano.
Nonostante tutte le attenzioni che mi sono guadagnato con la mia capacità di prevedere i divorzi, le scoperte più soddisfacenti ricavate dai miei studi sono i sette principi che impediranno a un matrimonio di guastarsi.

Matrimoni emotivamente intelligenti

È sorprendentemente semplice quel che fa funzionare un matrimonio. Le coppie felicemente sposate non sono più intelligenti, più ricche o più psicologicamente astute delle altre, ma nelle loro vite quotidiane hanno messo in moto una dinamica che impedisce ai loro pensieri e sentimenti negativi (che tutte le coppie hanno) di avere la meglio su quelli positivi. Cioè sono in quello che chiamo un matrimonio emotivamente intelligente.
Di recente gli studiosi hanno ampiamente riconosciuto il ruolo dell’intelligenza emotiva come importante fattore di previsione del successo di un bambino nella vita adulta. Più è in contatto con le emozioni e più è capace di capire e di andare d’accordo con gli altri, più radioso sarà il suo futuro, indipendentemente dal suo quoziente d’intelligenza. Lo stesso vale per i rapporti tra coniugi. Più una coppia è emotivamente intelligente – cioè più è capace di comprendere, onorare e rispettare in assoluta reciprocità il proprio matrimonio – più vivrà la relazione con grande felicità. Come i genitori possono insegnare ai figli l’intelligenza emotiva, così anche nella coppia si può insegnare questa peculiarità. Per quanto possa sembrare semplicistico, contribuirà a tenere la coppia a distanza dalle probabilità di divorzio.

Perché salvare il vostro matrimonio

A proposito di probabilità di divorzio, le statistiche sono tuttora spaventose. Le possibilità che un primo matrimonio finisca in un divorzio lungo un periodo di quarant’anni sono del 67 per cento. Metà di questi divorzi si avranno nei primi sette anni. Alcuni studi hanno scoperto che il tasso di divorzio di unioni in seconde nozze è maggiore del 10 per cento rispetto ai divorzi nell’ambito del primo matrimonio. Le possibilità di divorziare rimangono talmente alte che tutte le coppie sposate – comprese quelle che sono contente del loro matrimonio – dovrebbero fare uno sforzo ulteriore per mantenere saldo il legame.
Uno dei motivi più tristi per cui un matrimonio finisce è che i coniugi capiscono che non funziona solo quando è troppo tardi. Solo dopo aver firmato i documenti, diviso il mobilio e affittato gli appartamenti, gli ex coniugi si rendono davvero conto di tutto quello a cui hanno rinunciato quando hanno deciso di rinunciare a se stessi. Troppo spesso un buon matrimonio è dato per garantito e non si fa nulla per alimentarlo e rispettarlo nel modo che merita o di cui ha un disperato bisogno. Certe persone potrebbero pensare che divorziare o languire in un matrimonio infelice non sia un grande problema – anzi, magari pensano che sia di moda. Ma ora abbiamo una cospicua documentazione che prova come questo atteggiamento possa essere dannoso per tutte le persone coinvolte.
Grazie al lavoro di ricercatori come Lois Verbrugge e James House, entrambi dell’università del Michigan, ora sappiamo che un matrimonio infelice può aumentare le vostre probabilità di ammalarvi di circa il 35 per cento e può persino abbreviarvi la vita, in media, di quattro anni. Il rovescio della medaglia: le persone felicemente sposate vivono più a lungo, godono di una maggiore salute rispetto ai divorziati o a chi non è contento del proprio matrimonio. Gli scienziati sono sicuri dell’esistenza di queste differenze, ma non sono certi del motivo.
Una risposta potrebbe essere che in un matrimonio infelice la gente sperimenta una sorta di irritazione cronica fisiologicamente pervasiva – in altre parole si sente stressata dal punto di vista fisico e di solito anche da quello emotivo. Questo non fa che aggiungere logoramento al corpo e alla mente e può presentarsi sotto forma di varie patologie, tra cui pressione alta e malattie cardiache, o come una serie di disturbi psichici: ansia, depressione, desideri suicidi e omicidi, violenza, psicosi e abuso di farmaci o altre sostanze.
Non sorprende, quindi, che le coppie felicemente sposate abbiano un tasso molto inferiore di queste patologie. Non solo, ma hanno la tendenza a stare più attente al loro benessere. I ricercatori sostengono che questo accade perché i coniugi si impongono regolari controlli, prendono le medicine, mangiano in modo corretto e così via.
Di recente il mio laboratorio ha effettuato certe prove entusiasmanti e decisive secondo le quali un buon matrimonio vi mantiene in buona forma influendo direttamente e beneficamente sul vostro sistema immunitario, il sistema cioè che regola le difese del corpo contro le malattie. I ricercatori sanno già da dieci anni che il divorzio può diminuire la funzionalità del sistema immunitario. In teoria questa diminuzione della capacità del sistema di combattere ospiti indesiderati potrebbe lasciarvi maggiormente esposti al cancro e alle malattie infettive. Attualmente abbiamo scoperto che può essere vero anche il contrario. Non solo le persone felicemente sposate evitano questo calo della funzione immunitaria, ma il loro sistema immunitario può ricevere un ulteriore impulso.
Quando abbiamo testato le reazioni del sistema immunitario delle cinquanta coppie che hanno trascorso un giorno e una notte nel nostro Love Lab, abbiamo scoperto una notevole differenza tra quelli che erano soddisfatti del loro matrimonio e quelli la cui reciproca reazione emotiva era neutra o addirittura di scontento. In particolare, abbiamo usato campioni di sangue di ogni soggetto per verificare la reazione dei loro globuli bianchi – le armi difensive più importanti del sistema immunitario. In generale i soggetti sposati felicemente mostravano una maggiore proliferazione dei globuli bianchi quando venivano esposti a un attacco dall’esterno rispetto ai soggetti scontenti del loro matrimonio.
Abbiamo verificato anche l’efficacia di altri componenti del sistema immunitario – le cellule killer le quali, fedeli al proprio nome, uccidono le cellule del corpo che sono state danneggiate o alterate (come quelle infette o cancerogene) e, com’è noto, limitano la proliferazione delle cellule tumorali. Anche in questo test i soggetti soddisfatti del loro matrimonio avevano più cellule killer degli altri tipi di soggetti.
Ci vorranno altri studi prima che gli scienziati possano confermare che questa accentuazione delle funzioni del sistema immunitario è un meccanismo dal quale il vostro matrimonio trarrà salute e longevità. Ma l’importante è che adesso sappiamo con certezza che un buon matrimonio ne trae sicuramente beneficio. In effetti, penso che se i fanatici della forma fisica trascorressero anche solo il 10 per cento del tempo che dedicano ogni settimana al benessere fisico – per esempio una ventina di minuti al giorno – a occuparsi del loro matrimonio, otterrebbero tre volte i benefici che traggono dal fare jogging o altre attività fisiche.
Quando un matrimonio fallisce, i coniugi non sono gli unici a soffrirne; ne soffrono anche i figli. In uno studio da me eseguito su sessantatré bambini in età prescolare, quelli allevati in case in cui c’era una notevole ostilità tra i coniugi avevano livelli elevati di ormone dello stress in paragone ad altri bambini esaminati. Non sappiamo quali saranno le conseguenze a lungo termine per la loro salute. Sappiamo tuttavia che questo indicatore biologico di un estremo stato di stress si ripercuoteva sul loro comportamento. Li abbiamo seguiti fino all’età di quindici anni e abbiamo scoperto che, confrontati con altri adolescenti della loro età, soffrivano molto di più e lo manifestavano marinando la scuola, oltre che con depressione, rifiuto dei coetanei, problemi comportamentali (in particolare, aggressività), scarso impegno a scuola e persino bocciature.
C’è un importante messaggio in questi dati: non è sensato tirare in lungo un matrimonio non riuscito solo per il bene dei bambini. È decisamente dannoso allevare bambini in una casa in cui si scatenano le dinamiche di ostilità dei genitori. Un tranquillo divorzio è meglio di un matrimonio conflittuale. Sfortunatamente i divorzi avvengono di rado in modo pacifico. La reciproca ostilità si prolunga anche dopo la rottura. Per questo motivo non è raro che i figli di genitori divorziati ottengano scarsi risultati a scuola o nella vita, proprio come succede a quelli sottoposti al fuoco incrociato di un matrimonio infelice.

Ricerche innovative e risultati rivoluzionari

Quando si tratta di salvare un matrimonio, la posta è sempre molta alta per tutti i membri della famiglia. Eppure, nonostante l’importanza documentata della soddisfazione coniugale, la quantità di serie ricerche scientifiche sul mantenimento della stabilità e della felicità dei matrimoni è sorprendentemente esigua. Quando ho cominciato le mie ricerche sul matrimonio nel 1972, gli studi scientifici «validi» sull’argomento si contavano sulle dita di una mano. Per «validi» intendo dati raccolti usando metodi scientifici rigorosi come quelli della medicina. Per esempio, molti studi sulla felicità coniugale sono stati condotti facendo riempire questionari ai due della coppia. Questo approccio è chiamato «metodo autoreferente» e benché sia di qualche utilità, è anche piuttosto limitato. Come si fa a sapere se una moglie è felice solo perché ha barrato la casella con quella parola nel questionario? Le donne che hanno rapporti in cui domina la violenza, per esempio, ottengono punteggi molto alti nei questionari dedicati alla soddisfazione coniugale. Solo quando la donna si sente al sicuro e viene interrogata in privato rivela il proprio dolore.
Per risolvere questa carenza di valide ricerche, io e i miei colleghi abbiamo incrementato gli approcci tradizionali allo studio del matrimonio con metodi innovativi e più onnicomprensivi. Stiamo seguendo settecento coppie in sette diversi studi. Non ci siamo limitati solo agli sposini, ma abbiamo esteso le indagini anche a coppie sposate da tempo, attorno alla quarantina o alla sessantina. Abbiamo anche studiato coppie che avevano appena avuto un figlio e coppie in piena interazione con i loro figli, sia in età prescolare sia adolescenti.
Come parte di questa ricerca ho intervistato le coppie sulla storia del loro matrimonio, sulla loro filosofia matrimoniale, su come vedevano il matrimonio dei loro genitori. Li ho ripresi con la telecamera portatile mentre parlavano tra di loro di come era andata la giornata, discutendo gli ambiti in cui il disaccordo era più profondo, oppure anche quando parlavano di argomenti piacevoli. E per ottenere una lettura fisiologica di quanto si sentissero stressati o rilassati, ho misurato il loro battito cardiaco, la pressione sanguigna e la funzione immunitaria minuto per minuto. In tutti questi studi ho fatto poi rivedere il nastro alle coppie e ho chiesto loro di espormi quello che pensavano e sentivano quando, per esempio, la loro pressione sanguigna o il battito cardiaco aumentavano improvvisamente durante una discussione coniugale. E ho mantenuto i contatti con queste coppie, controllando ad anni alterni il modo con cui funzionava il rapporto tra di loro.
A tutt’oggi, io e i miei colleghi siamo gli unici ricercatori a condurre un’analisi e un’osservazione così esauriente delle coppie sposate. I nostri dati offrono il primo vero sguardo sul funzionamento interiore – l’anatomia – del matrimonio. I risultati di questi studi e non le mie opinioni formano la base dei sette principi che fanno funzionare un matrimonio. Questi principi a loro volta sono la pietra angolare di una terapia a breve termine di notevole efficacia per le coppie, terapia sviluppata insieme a mia moglie, la psicologa clinica Julie Gottman. Questa terapia, oltre ad alcuni seminari che seguono gli stessi principi, è stata studiata per le coppie il cui matrimonio è in pericolo o che vogliono semplicemente assicurarsi che funzioni.
Il nostro approccio è in netto contrasto con quello classico offerto dalla maggior parte dei terapeuti della coppia. Ecco perché, quando le mie ricerche hanno cominciato a svelare la vera storia del matrimonio, ho dovuto liberarmi di alcune convinzioni da troppo tempo radicate sul matrimonio e sul divorzio.

Perché la maggior parte delle terapie fallisce

Se avete avuto problemi nel vostro matrimonio o li avete tuttora, con molta probabilità avrete ricevuto un sacco di consigli. A volte sembra che tutti quelli che sono stati sposati o che conoscono persone sposate pensino di avere il segreto per garantire un amore senza fine. Ma la maggior parte di queste idee, sia suggerite da uno psicologo dallo schermo televisivo o dalla saggia parrucchiera del vostro quartiere, sono sbagliate. Queste teorie, anche quelle accolte inizialmente da teorici di talento, sono state screditate da tempo o almeno meritano di esserlo. Purtroppo si sono talmente radicate nella cultura popolare che si esita a farne a meno.
Il mito forse più sopravvalutato di tutti è che la comunicazione – più specificamente, la capacità di risolvere i propri conflitti – sia la via maestra all’amore e a un matrimonio durevole e felice. Qualunque sia l’orientamento teorico di un terapeuta, sia che decidiate per una terapia a breve termine o per una terapia a lungo termine o addirittura che vi rivolgiate alla posta del cuore di qualche giornale, il messaggio che otterrete sarà sempre lo stesso: imparate a comunicare meglio. Si capisce facilmente il motivo dell’eccezionale popolarità di questo approccio. Quando le coppie si trovano in conflitto (sia che si manifesti come una breve baruffa, un litigio pieno di strilli o un ostinato silenzio), il punto fondamentale è vincere il combattimento. I coniugi si concentrano talmente su quanto si sentono offesi e sulla dimostrazione ribadita delle proprie ragioni e dei torti dell’altro o dell’altra che le linee di comunicazione tra i due possono bloccarsi completamente. Perciò sembra sensato che la calma e un ascolto reciproco e amorevole conduca la coppia a trovare una soluzione di compromesso e a riottenere una certa serenità all’interno del matrimonio.
La tecnica più comunemente usata e raccomandata per la risoluzione dei conflitti – usata in un modo o nell’altro dalla maggior parte dei terapeuti della coppia – è chiamata «ascolto attivo». Per esempio, un terapeuta può invitarvi a provare qualche forma di scambio ...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. Dedica
  5. 1 Dentro il Love Lab di Seattle: la verità sui matrimoni felici
  6. 2 Come riesco a prevedere un divorzio
  7. 3 Primo principio: ampliate la mappa dell’amore
  8. 4 Secondo principio: alimentare la tenerezza e l’ammirazione
  9. 5 Terzo principio: avvicinarsi, non allontanarsi
  10. 6 Quarto principio: lasciate che il vostro partner vi influenzi
  11. 7 I due tipi di conflitti coniugali
  12. 8 Quinto principio: risolvete i problemi risolvibili
  13. 9 Come affrontare i classici problemi risolvibili
  14. 10 Sesto principio: superare il blocco
  15. 11 Settimo principio: creare significati condivisi
  16. Conclusione
  17. Ringraziamenti