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Il libro dell'amicizia
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Indice dei contenuti
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Informazioni sul libro
Circa duecento brani, in prosa e in versi, poetici e narrativi, teatrali e autobiografici, epistolari e saggistici, su quel "filo d'oro" che lega l'uomo all'uomo, suggerendogli le più disparate reazioni: dall'affetto alla gratitudine, dalla fraternità alla confidenza, dal cameratismo alla devozione, dalla solidarietà alla concordia. Questo di Davico Bonino è un testo di lettura per tutti, pensato anche come regalo, che con estrema libertà attinge al patrimonio letterario italiano e, a ritroso, a quello latino e greco. Tra gli autori citati figurano Cicerone, Epicuro, Sant'Ambrogio, Gabriele D'Annunzio ma anche Enzo Biagi, Montanelli, don Giussani e Mogol.
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Informazioni
Argomento
Scienze socialiCategoria
SociologiaAPPENDICE
L’AMICIZIA OGGI
dp n="522" folio="520" ? dp n="523" folio="521" ?Vittorino Andreoli (1940)
Dentro un barbone
Vittorino Andreoli ha saputo imporsi, oltreché per l’autorità che gli deriva dall’essere uno dei più affermati psichiatri italiani, per una straordinaria capacità di «comunicare», che si è imposta al largo pubblico in tutta una serie di preziosi interventi televisivi e radiofonici, in articoli e rubriche su quotidiani e periodici, e soprattutto in libri: ricordiamo Cronaca dei sentimenti, Lettera a un’adolescente, Istruzioni per essere normali, Dietro lo specchio, Un posto in platea.
In una delle sue plaquettes, solo in apparenza «minori», ha ricreato la vita di un barbone torinese, il quarantenne Flash, trovato morto nell’autunno 1988 su una panchina dei Giardini Reali. Anche i barboni hanno le loro amicizie, tanto più gelose quanto più esclusive. Quella di Flash si chiamava Lucia, barbona naturalmente, e morta poco prima di lui.
dp n="524" folio="522" ? Era ora al campo B fossa 607, nel cimitero generale.
Si mise in cammino, con passo lento, confuso.
Arrivò in corso Novara ch’era già buio e quando trovò il cimitero aveva perso ogni altro riferimento.
Il cimitero era chiuso: là dentro dormiva Lucia.
Non lontano, dalla parte dell’ingresso, vide un’ampia tettoia che immetteva in una grande fioreria. Qui, in un angolo, vicino al cassonetto, passò la notte tra il profumo dei fiori appassiti e il vociare della Dora che correva verso ponte Washington per perdersi nel Po.
Entrò per primo dal cancello del cimitero generale.
Vide subito le grandi tombe, rivestite d’antico e di potenza. Ricorda ognuna una chiesa, talvolta una cattedrale o un palazzo. Marmi velati solo dal tempo, porte sicure come fortezze.
Erano le cappelle di famiglia, costeggiano il grande viale che si perde lontano.
Dovevano essere ampie quanto le sale dei palazzi di corso Vittorio, corso Re Umberto. Erano le regge della morte, disposte con i criteri di architettura di una città per vivi, con spazi verdi, piazzali e panchine: per facilitare gli incontri e scambiare ospitalità. Vengono così rispettate tutte le convenienze d’una vita di società, per i morti che contano.
Non avrebbe mai immaginato tanto lusso in un cimitero. E mai aveva pensato che la morte avesse le esigenze dell’esistenza.
Cercò Lucia agli angoli di quei boulevard, spiò dentro qualche portoncino.
Il campo B era più avanti. Molto più avanti.
Seguendo il viale centrale notò che l’ampiezza delle tombe si riduceva, sia pure insensibilmente. Le cupole rimpicciolivano, i portali d’ingresso si restringevano, gli spazi verdi d’intorno andavano scomparendo.
Alle ville facevano seguito gli appartamenti di lusso, poi, i residences fino ai grandi sarcofaghi di pietra lavorata, poi di pietra intagliata, poi liscia, via via più piccoli, fino a scomparire.
Giunti a un certo punto del viale, si notava, di fronte, un grande campo, piatto, immenso. Un prato incolto, concimato di povertà.
I mausolei d’ingresso, in qualche chilometro si erano cancellati, fattisi terra, zolla, coperta di cielo.
Flash era giunto ai campi A, B, C, D, E...
Suddivisione di quello spazio che non pareva più cimitero, ma un tratto incolto di periferia.
Là dentro doveva essere Lucia: nella fossa 607 del campo B. Forse non valeva la pena di cercarla, era tutto uguale. Un numero per indicare l’identico; una sigla per denominare l’ignoto.
Vide altra gente guardare per terra, alla ricerca d’un numero, e un breve corteo al seguito di una bara: entrato da via Zanella era diretto a un invisibile buco nella terra.
Non aveva, dunque, dovuto percorrere il viale: dalla periferia della città subito nella baraccopoli della morte senza disturbare i quartieri alti.
Campo B, fossa 607: Flash ripeteva a se stesso questa formula diventata litania.
Si fece indicare i...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- INTRODUZIONE
- Sant’Agostino (354-430) - Perdita di un amico carissimo
- Leon Battista Alberti (1404-1472) - Com’è difficile scegliersi amici onesti
- Vittorio Alfieri (1749-1803) - Amicizia è lo stesso pensare e sentire
- Petrus Alfonsi (1062-1110) - L’amico intero
- Dante Alighieri (1265-1321) - I soavi piaceri dell’amicizia
- Sant’Ambrogio (339 ca.-397) - Saper correggere l’amico in errore
- Cecco Angiolieri (1260 ca.-1310) - Gli amici dell’uomo senza denari
- Sant’Anselmo (1033-1109) - Preghiera per gli amici
- Pietro Aretino (1492-1556) - L’invidia, nemica acerrima dell’amicizia
- Ludovico Ariosto (1474-1533) - Cloridano e Medoro, due amici tra prudenza e audacia
- Aristofane (445 ca.-388 ca. a.C.) - La pace, amicizia tra i popoli
- Aristotele (384-322 a.C.) - Le tre specie d’amicizia
- Artemidoro di Daldi (II sec.) - Sognare amici e nemici è brutto indizio
- Atti degli Apostoli (64 ca.) - L’amicizia come comunanza dei beni presso i primi Cristiani
- Massimo d’Azeglio (1798-1866) - Il Signor Contino e il suo Pilade matematico
- Giorgio Baffo (1694/96-1768) - Si è poeti per far felici gli amici
- San Basilio (329-379) - Diventare amici a distanza
- Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863) - Vecchie amicizie di quartiere
- Pietro Bembo (1470-1547) - Un’e-mail (del Cinquecento) tra amici (in versi)
- San Bernardino (1380-1444) - L’amico come bocca della verità
- San Bernardo (1091-1153) - Due fratelli-amici
- Francesco Berni (1497/98-1535) - Ad un amico rintanato in campagna
- Giovanni Boccaccio (1313-1375) - Tingoccio e Meuccio: due amici, la stessa donna
- Severino Boezio (480 ca.-524) - La sorte avversa svela i sentimenti degli amici
- Matteo Maria Boiardo (1440/1441-1494) - Brandimarte, un tesoro d’amico
- Giovanni Boine (1887-1917) - Il Sofo, l’amico delle rose
- Poggio Bracciolini (1380-1459) - L’avaro non ha amici
- Michelangelo Buonarroti (1475-1564) - Ad un amico troppo generoso
- Domenico di Giovanni detto il Burchiello (1404-1449) - Preparativi per un convito amicale
- Callimaco (310 ca.-240 ca. a.C.) - In morte di un amico prediletto
- Dino Campana (1885-1932) - Un amico, con cui fuggire
- Luigi Capuana (1839-1915) - Il pastorello Scurpiddu e la tàccola Paola
- Gerolamo Cardano (1501-1576) - La riservatezza, dote precipua del vero amico
- Giosue Carducci (1835-1907) - Progetto di un’estate poetica ed amicale
- Baldesar Castiglione (1478-1529) - La prudenza del cortegiano nella scelta delle amicizie
- Marco Porcio Catone (234-149 a.C.) - Tre detti sull’amicizia
- Gaio Valerio Catullo (84-54 ca. a.C.) - La fedeltà dell’amico è sorvegliata dagli dèi
- Guido Cavalcanti (1258 ca.-1300) - Rimproveri di un amico e maestro
- Benvenuto Cellini (1500-1571) - Messer Benvenuto «inimico degli uomini»
- Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.) - Amicizia, perfetto accordo tra i «buoni»
- Carlo Collodi (1826-1890) - Pinocchio e l’amico Lucignolo verso il Paese dei balocchi
- Sergio Corazzini (1887-1907) - Per l’amico degli asfodeli, che non c’è più
- Francesco Dall’Ongaro (1808-1873) - Il santo abbraccio dell’amicizia tra esuli
- Gabriele D’Annunzio (1863-1938) - L’amicizia, il nero fiume e il fiume chiaro
- Edmondo De Amicis (1846-1908) - Il mio amico Garrone
- Giovanni Della Casa (1503-1556) - L’amicizia esige comportamenti rispettosi
- Emilio De Marchi (1851-1901) - I due amici (da La Fontaine)
- Carlo Dossi (1849-1910) - Dalle amiche mi guardi Iddio!
- (Libro dell’)Ecclesiastico (167 a.C. ca.) - L’amico fedele e segreto
- Claudio Eliano (170 ca.-235 ca.) - L’amicizia tra l’uomo e l’animale
- Empedocle (490 ca.-435 ca a.C.) - Contesa ed Amicizia nell’universo
- Epicuro (341 a.C.-270 a.C.) - L’amicizia corre danzando la terra
- Epitteto (55 ca.-135) - La divinazione non serve all’altruismo
- Erasmo da Rotterdam (1496 ca.-1536) - «Tra amici tutto è comune»
- Esiodo (sec. VIII-VII a.C.) - Tra vicini e amici
- Esopo (VII-VI sec. a.C.) - Le disgrazie e la bontà degli amici
- Euripide (485 ca.-406 a.C.) - Oreste e Pilade, l’amico perfetto
- Salvatore Farina (1846-1918) - Il mio amico Tarchetti
- Fedro (15 ca. a.C.-50 ca. d.C.) - Socrate e la casa degli amici veri
- Agnolo Firenzuola (1493-1543) - Tra amore e amicizia v’è qualche differenza
- Teofilo Folengo (1491-1544) - Che c’è di meglio dell’amicizia?
- Folgòre da San Gimignano (1270 ca.-1330 ca.) - Giugno, il mese dell’amicizia
- Ugo Foscolo (1778-1827) - Quando l’amicizia confina con l’amore
- Ferdinando Galiani (1728-1787) - «Non si sopravvive agli amici!»
- Veronica Gàmbara (1485-1550) - Il prestigio sociale non può offuscare l’amicizia
- Aulo Gellio (130 ca.-180 ca.) - Si può per salvare un amico agire contro giustizia?
- Libro della Genesi (sec. XIII a.C.) - Abramo, «l’amico di Dio»
- San Gerolamo (347 ca.- 420 ca.) - Tra amici si discute per imparare
- Giuseppe Giacosa (1847-1906) e Luigi Illica (1857-1919) - Confessione d’amore a un amico
- Giamblico (275 ca.-330 ca.) - I Pitagorici e la discordia, nemica prima dell’amicizia
- Libro di Giobbe (VI sec. a.C.?) - Sull’incomprensione degli amici
- San Giovanni (I sec.) - Gesù fa risorgere l’amico Lazzaro
- Decimo Giunio Giovenale (50/65-140 ca.) - Sia lode agli dèi per l’amico scampato a morte
- Giuseppe Giusti (1809-1850) - Il mio «nuovo amico»
- Piero Gobetti (1901-1926) - Quando l’amicizia si fa intimità
- Carlo Goldoni (1707-1793) - Ridolfo, amico riconoscente e generoso
- Guido Gozzano (1883-1916) - Un amico perduto, un figlio ritrovato
- Gasparo Gozzi (1713-1786) - «Se vuoi essere amato, ama»
- Graffiti latini (datazione incerta) - Saluti quotidiani e postremi agli amici lontani
- Anton Francesco Grazzini (1503-1584) - Tre epitaffi per amici di baldorie
- Francesco Guicciardini (1483-1540) - Riflessioni sull’amicizia
- Vittorio Imbriani (1840-1886) - Il sogno dei tre amici
- Ipponatte (VI sec. a.C.) - Maledizione ad un amico traditore
- Iscrizione funeraria romana (I sec.) - In memoria di un amico scomparso
- Isocrate (436-338 a.C.) - Le grandi feste nazionali dell’amicizia
- Brunetto Latini (dopo il 1220-1294 ca.) - L’amicizia e la ruota della Fortuna
- Giacomo Leopardi (1798-1837) - Due pensieri di un giovane sull’amicizia
- Tito Livio (59 a.C.-17 d.C.) - L’amicizia come costitutiva dell’alleanza tra i popoli
- San Luca (I sec.) - Dall’amicizia all’amore del prossimo
- Marco Anneo Lucano (39-65) - Terze nozze tra coniugi-amici
- Niccolò Machiavelli (1469-1527) - Amichevoli confidenze erotiche
- Manifesto elettorale romano (I sec.) - Voti per un amico «forte e onesto»
- Alessandro Manzoni (1785-1873) - Renzo Tramaglino ritrova un amico
- Giuseppe Manzoni (1742-1811) - La paglia e la legna: amici leggeri e amici sodi
- Marco Aurelio Antonino (121-180) - L’amicizia come forza di coesione del cosmo
- Giambattista Marino (1569-1625) - Lettera burlesca a una cara amica
- Marco Valerio Marziale (40 ca.-104) - Un trio di amici-modello
- Masuccio Salernitano (1410-1475) - Due amici fraterni divisi dall’amore
- San Matteo (I sec.) - Dall’amicizia all’amore del nemico
- Lapo Mazzei (1350-1412) - Tra amici il pregio del dono non conta
- Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico (1449-1492) - L’Età dell’Oro e l’amicizia tra gli animali
- Menandro (342/341-291/290 a.C.) - Dalla misantropia all’amicizia
- Pietro Metastasio (1698-1782) - Un amico fedele non può capire
- Vincenzo Monti (1758-1828) - Achille dinanzi alla morte di Patroclo
- Giovanni Morelli (1371-1444) - Le caute amicizie del mercante
- «Motti e facezie del piovano Arlotto» (sec. XV) - Quando si è a tavola con un amico avaro
- Ada Negri (1870-1945) - Il saluto fraterno
- Cornelio Nepote (99 ca.-24 ca. a.C.) - Epaminonda e la comunanza amicale dei beni
- Niceta Eugeniano (1100 c.-1170 ca.) - Quando la scure della Morte abbatte l’albero dell’Amicizia
- Ippolito Nievo (1831-1861) - Carlino e la Pisana, due piccoli amici
- «Novellino» (1281 ca.-1300 ca.) - La vera amicizia è salda e generosa
- Quinto Orazio Flacco (65-8 a.C.) - L’amicizia non bada alla nascita illustre
- Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-17/18 d.C.) - Quando gli amici ti abbandonano
- Anonimo dell’Antologia Palatina (IV sec. a.C.-X sec. d.C.) - Quando l’amicizia è impossibile
- Pietro Sforza Pallavicino (1607-1667) - L’inimicizia a parole, cioè la maldicenza
- Agnolo Pandolfini (1360-1446) - La vita in campagna rafforza l’amicizia
- San Paolo (5/15-67 ca.) - Cristo ha ucciso in se stesso l’inimicizia
- Giuseppe Parini (1729-1799) - Le pie pratiche dell’amistà
- Giovanni Pascoli (1855-1912) - Due bimbi-cugini, tra amicizia e amore
- Gian Carlo Passeroni (1715-1803) - A proposito dell’«amico dell’uomo»
- Silvio Pellico (1789-1854) - Il prigioniero e la rischiosa scelta di un amico
- Aulo Persio Flacco (34-62) - L’amicizia esige libertà interiore
- Francesco Petrarca (1304-1374) - Francesco piange la morte dell’amico Cino
- Gaio Petronio Arbitro (?-66) - Due opposti fratelli e l’amicizia
- Pindaro (518-438 a.C.) - Il poeta dona agli amici il canto
- Ippolito Pindemonte (1753-1828) - Il mendicante Ulisse ritrova l’amico Eumeo
- Platone (428/27-347 a.C.) - Il filosofo e le peripezie dell’amicizia
- Tito Maccio Plauto (259/251-184 ca. a.C.) - Un amico generoso è accusato a torto
- Plinio il Giovane (61/62-112/113) - L’amicizia somma è quella verso i poveri
- Plutarco (46/50-dopo il 120) - Epaminonda e Pelopida fulgidi amici
- Agnolo Ambrogini detto il Poliziano (1454-1494) - Conforto all’amico in amorose ambasce
- Marco Polo (1254-1324) - Quando l’amicizia si fa un po’ troppo generosa
- Sesto Properzio (50 ca. a.C.-dopo il 15 a.C.) - Un amico invidioso dell’amore
- Antonio Pucci (1310 ca.-1388) - Gli amici restituiscano il maltolto
- Luigi Pulci (1432-1484) - Margutte e Morgante amici di taverna
- Marco Fabio Quintiliano (35 ca.-95 ca.) - Pensieri sull’amicizia nel mondo della scuola
- Giovanni Rajberti (1805-1861) - Cane e gatto, due «diversi» amici dell’uomo
- Francesco Redi (1626-1698) - Gli amici e il «desio di bere»
- Giovanni Battista Roberti (1719-1786) - Si può esser davvero amico di tutti?
- Niccolò de’ Rossi (1289/90-prima del 1348) - Se hai denari, non avrai nemici
- Quirico Rossi (1696-1760) - In crociera con gli amici verso l’isola di Cuccagna
- Emilio Salgari (1863-1911) - Kammamuri, il modello del servo-amico
- Gaio Sallustio Crispo (86-35 a.C.) - «Volere, rifiutare le stesse cose: è questa la vera amicizia»
- Libro dei Salmi (III sec. a.C.) - L’amicizia, la solidarietà, l’unità di un popolo
- Anton Maria Salvini (1663-1729) - Essere amico al mondo
- Primo libro di Samuele (V sec. a.C?) - La perfetta amicizia di Gionata e Davide
- Iacopo Sannazzaro (1455-1530) - L’amicizia umana nell’Età dell’Oro
- Paolo Segneri (1624-1694) - I nemici e le ferite dell’ingiusto biasimo
- Giovan Leone Sempronio (1603-1646) - Fidi amici, lieti amanti
- Lucio Anneo Seneca (4 ca a.C. – 65 d.C.) - Invito alla vera amicizia
- Sofocle (496-406 a.C.) - Un dono del nemico è sempre pericoloso
- Publio Papinio Stazio (45 ca.-96) - Opleo e Dimante, amici dei loro re sino alla morte
- Caio Svetonio Tranquillo (70 ca.-140 ca.) - Augusto e la sua equità verso gli amici
- Italo Svevo (1861-1928) - Zeno e Guido, amici «di convenienza»
- Publio Cornelio Tacito (55 ca.-120 ca.) - Quando i doni agli amici coprono un delitto
- Luigi Tansillo (1510-1568) - Avere nemico un vicino in campagna
- Torquato Tasso (1544-1595) - Ugone in sogno consiglia l’amico Goffredo
- Pieraccio Tedaldi (prima del 1300 ca.-1350) - I cosiddetti «amici di starnuto»
- Teocrito (310 ca.-250 ca. a.C.) - Un dono per la consorte dell’amico
- Teodoro Prodromo (1100 ca.-1158/1170) - Elogio dell’Amicizia cosmica
- Teofrasto (371/70-288/285 a.C.) - L’adulazione, nemica giurata dell’amicizia
- Teognide (secc. VI-V a.C.) - Cirno ammaestrato sull’amicizia
- Publio Terenzio Afro (190 ca.-159 ca. a.C.) - Tra un padre-padrone e uno zio-amico
- Laura Terracina (1519-1577) - Gli amici tra invidia e odio
- Claudio Tolomei (1492-1557) - Quando un amico non risponde
- Trattato di fisiognomica (IV sec.) - Amici, guardatevi dall’ipocrita!
- Federigo Tozzi (1883-1920) - Amicizie d’adolescenti, tra amor proprio e gelosia
- Tucidide (460 ca.- 400 ca. a.C.) - Farsi degli amici, beneficandoli
- Gaio Valerio Flacco (?-93 ca. d.C.) - Ercole cerca invano il piccolo amico Ila
- Benedetto Varchi (1503-1565) - È morto un grande amico e un grande pittore
- Giorgio Vasari (1511-1574) - La compagnia del Paiuolo, fiorentini amici ghiottoni
- Caio Velleio Patercolo (20 ca. a.C.- dopo 30 d.C.) - Le premure amicali di un imperatore
- Giovanni Verga (1840-1922) - Rosso Malpelo e Ranocchio, o l’amicizia tra due disperati
- Pietro Verri (1728-1797) - L’amicizia è forse una chimera
- Publio Virgilio Marone (70-19 a.C.) - Eurialo e Niso, amici per la vita, amici nella morte
- Vincenzo Viviani (1622-1703) - Galileo e la gioia di ricevere amici
- APPENDICE - L’AMICIZIA OGGI