Il libro dell'amicizia
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Il libro dell'amicizia

  1. 580 pagine
  2. Italian
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Il libro dell'amicizia

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Circa duecento brani, in prosa e in versi, poetici e narrativi, teatrali e autobiografici, epistolari e saggistici, su quel "filo d'oro" che lega l'uomo all'uomo, suggerendogli le più disparate reazioni: dall'affetto alla gratitudine, dalla fraternità alla confidenza, dal cameratismo alla devozione, dalla solidarietà alla concordia. Questo di Davico Bonino è un testo di lettura per tutti, pensato anche come regalo, che con estrema libertà attinge al patrimonio letterario italiano e, a ritroso, a quello latino e greco. Tra gli autori citati figurano Cicerone, Epicuro, Sant'Ambrogio, Gabriele D'Annunzio ma anche Enzo Biagi, Montanelli, don Giussani e Mogol.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2013
ISBN
9788858659366
Categoria
Sociologia

APPENDICE

L’AMICIZIA OGGI

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Vittorino Andreoli (1940)

Dentro un barbone
Vittorino Andreoli ha saputo imporsi, oltreché per l’autorità che gli deriva dall’essere uno dei più affermati psichiatri italiani, per una straordinaria capacità di «comunicare», che si è imposta al largo pubblico in tutta una serie di preziosi interventi televisivi e radiofonici, in articoli e rubriche su quotidiani e periodici, e soprattutto in libri: ricordiamo Cronaca dei sentimenti, Lettera a un’adolescente, Istruzioni per essere normali, Dietro lo specchio, Un posto in platea.
In una delle sue plaquettes, solo in apparenza «minori», ha ricreato la vita di un barbone torinese, il quarantenne Flash, trovato morto nell’autunno 1988 su una panchina dei Giardini Reali. Anche i barboni hanno le loro amicizie, tanto più gelose quanto più esclusive. Quella di Flash si chiamava Lucia, barbona naturalmente, e morta poco prima di lui.
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Era ora al campo B fossa 607, nel cimitero generale.
Si mise in cammino, con passo lento, confuso.
Arrivò in corso Novara ch’era già buio e quando trovò il cimitero aveva perso ogni altro riferimento.
Il cimitero era chiuso: là dentro dormiva Lucia.
Non lontano, dalla parte dell’ingresso, vide un’ampia tettoia che immetteva in una grande fioreria. Qui, in un angolo, vicino al cassonetto, passò la notte tra il profumo dei fiori appassiti e il vociare della Dora che correva verso ponte Washington per perdersi nel Po.
Entrò per primo dal cancello del cimitero generale.
Vide subito le grandi tombe, rivestite d’antico e di potenza. Ricorda ognuna una chiesa, talvolta una cattedrale o un palazzo. Marmi velati solo dal tempo, porte sicure come fortezze.
Erano le cappelle di famiglia, costeggiano il grande viale che si perde lontano.
Dovevano essere ampie quanto le sale dei palazzi di corso Vittorio, corso Re Umberto. Erano le regge della morte, disposte con i criteri di architettura di una città per vivi, con spazi verdi, piazzali e panchine: per facilitare gli incontri e scambiare ospitalità. Vengono così rispettate tutte le convenienze d’una vita di società, per i morti che contano.
Non avrebbe mai immaginato tanto lusso in un cimitero. E mai aveva pensato che la morte avesse le esigenze dell’esistenza.
Cercò Lucia agli angoli di quei boulevard, spiò dentro qualche portoncino.
Il campo B era più avanti. Molto più avanti.
Seguendo il viale centrale notò che l’ampiezza delle tombe si riduceva, sia pure insensibilmente. Le cupole rimpicciolivano, i portali d’ingresso si restringevano, gli spazi verdi d’intorno andavano scomparendo.
Alle ville facevano seguito gli appartamenti di lusso, poi, i residences fino ai grandi sarcofaghi di pietra lavorata, poi di pietra intagliata, poi liscia, via via più piccoli, fino a scomparire.
Giunti a un certo punto del viale, si notava, di fronte, un grande campo, piatto, immenso. Un prato incolto, concimato di povertà.
I mausolei d’ingresso, in qualche chilometro si erano cancellati, fattisi terra, zolla, coperta di cielo.
Flash era giunto ai campi A, B, C, D, E...
Suddivisione di quello spazio che non pareva più cimitero, ma un tratto incolto di periferia.
Là dentro doveva essere Lucia: nella fossa 607 del campo B. Forse non valeva la pena di cercarla, era tutto uguale. Un numero per indicare l’identico; una sigla per denominare l’ignoto.
Vide altra gente guardare per terra, alla ricerca d’un numero, e un breve corteo al seguito di una bara: entrato da via Zanella era diretto a un invisibile buco nella terra.
Non aveva, dunque, dovuto percorrere il viale: dalla periferia della città subito nella baraccopoli della morte senza disturbare i quartieri alti.
Campo B, fossa 607: Flash ripeteva a se stesso questa formula diventata litania.
Si fece indicare i...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. INTRODUZIONE
  4. Sant’Agostino (354-430) - Perdita di un amico carissimo
  5. Leon Battista Alberti (1404-1472) - Com’è difficile scegliersi amici onesti
  6. Vittorio Alfieri (1749-1803) - Amicizia è lo stesso pensare e sentire
  7. Petrus Alfonsi (1062-1110) - L’amico intero
  8. Dante Alighieri (1265-1321) - I soavi piaceri dell’amicizia
  9. Sant’Ambrogio (339 ca.-397) - Saper correggere l’amico in errore
  10. Cecco Angiolieri (1260 ca.-1310) - Gli amici dell’uomo senza denari
  11. Sant’Anselmo (1033-1109) - Preghiera per gli amici
  12. Pietro Aretino (1492-1556) - L’invidia, nemica acerrima dell’amicizia
  13. Ludovico Ariosto (1474-1533) - Cloridano e Medoro, due amici tra prudenza e audacia
  14. Aristofane (445 ca.-388 ca. a.C.) - La pace, amicizia tra i popoli
  15. Aristotele (384-322 a.C.) - Le tre specie d’amicizia
  16. Artemidoro di Daldi (II sec.) - Sognare amici e nemici è brutto indizio
  17. Atti degli Apostoli (64 ca.) - L’amicizia come comunanza dei beni presso i primi Cristiani
  18. Massimo d’Azeglio (1798-1866) - Il Signor Contino e il suo Pilade matematico
  19. Giorgio Baffo (1694/96-1768) - Si è poeti per far felici gli amici
  20. San Basilio (329-379) - Diventare amici a distanza
  21. Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863) - Vecchie amicizie di quartiere
  22. Pietro Bembo (1470-1547) - Un’e-mail (del Cinquecento) tra amici (in versi)
  23. San Bernardino (1380-1444) - L’amico come bocca della verità
  24. San Bernardo (1091-1153) - Due fratelli-amici
  25. Francesco Berni (1497/98-1535) - Ad un amico rintanato in campagna
  26. Giovanni Boccaccio (1313-1375) - Tingoccio e Meuccio: due amici, la stessa donna
  27. Severino Boezio (480 ca.-524) - La sorte avversa svela i sentimenti degli amici
  28. Matteo Maria Boiardo (1440/1441-1494) - Brandimarte, un tesoro d’amico
  29. Giovanni Boine (1887-1917) - Il Sofo, l’amico delle rose
  30. Poggio Bracciolini (1380-1459) - L’avaro non ha amici
  31. Michelangelo Buonarroti (1475-1564) - Ad un amico troppo generoso
  32. Domenico di Giovanni detto il Burchiello (1404-1449) - Preparativi per un convito amicale
  33. Callimaco (310 ca.-240 ca. a.C.) - In morte di un amico prediletto
  34. Dino Campana (1885-1932) - Un amico, con cui fuggire
  35. Luigi Capuana (1839-1915) - Il pastorello Scurpiddu e la tàccola Paola
  36. Gerolamo Cardano (1501-1576) - La riservatezza, dote precipua del vero amico
  37. Giosue Carducci (1835-1907) - Progetto di un’estate poetica ed amicale
  38. Baldesar Castiglione (1478-1529) - La prudenza del cortegiano nella scelta delle amicizie
  39. Marco Porcio Catone (234-149 a.C.) - Tre detti sull’amicizia
  40. Gaio Valerio Catullo (84-54 ca. a.C.) - La fedeltà dell’amico è sorvegliata dagli dèi
  41. Guido Cavalcanti (1258 ca.-1300) - Rimproveri di un amico e maestro
  42. Benvenuto Cellini (1500-1571) - Messer Benvenuto «inimico degli uomini»
  43. Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.) - Amicizia, perfetto accordo tra i «buoni»
  44. Carlo Collodi (1826-1890) - Pinocchio e l’amico Lucignolo verso il Paese dei balocchi
  45. Sergio Corazzini (1887-1907) - Per l’amico degli asfodeli, che non c’è più
  46. Francesco Dall’Ongaro (1808-1873) - Il santo abbraccio dell’amicizia tra esuli
  47. Gabriele D’Annunzio (1863-1938) - L’amicizia, il nero fiume e il fiume chiaro
  48. Edmondo De Amicis (1846-1908) - Il mio amico Garrone
  49. Giovanni Della Casa (1503-1556) - L’amicizia esige comportamenti rispettosi
  50. Emilio De Marchi (1851-1901) - I due amici (da La Fontaine)
  51. Carlo Dossi (1849-1910) - Dalle amiche mi guardi Iddio!
  52. (Libro dell’)Ecclesiastico (167 a.C. ca.) - L’amico fedele e segreto
  53. Claudio Eliano (170 ca.-235 ca.) - L’amicizia tra l’uomo e l’animale
  54. Empedocle (490 ca.-435 ca a.C.) - Contesa ed Amicizia nell’universo
  55. Epicuro (341 a.C.-270 a.C.) - L’amicizia corre danzando la terra
  56. Epitteto (55 ca.-135) - La divinazione non serve all’altruismo
  57. Erasmo da Rotterdam (1496 ca.-1536) - «Tra amici tutto è comune»
  58. Esiodo (sec. VIII-VII a.C.) - Tra vicini e amici
  59. Esopo (VII-VI sec. a.C.) - Le disgrazie e la bontà degli amici
  60. Euripide (485 ca.-406 a.C.) - Oreste e Pilade, l’amico perfetto
  61. Salvatore Farina (1846-1918) - Il mio amico Tarchetti
  62. Fedro (15 ca. a.C.-50 ca. d.C.) - Socrate e la casa degli amici veri
  63. Agnolo Firenzuola (1493-1543) - Tra amore e amicizia v’è qualche differenza
  64. Teofilo Folengo (1491-1544) - Che c’è di meglio dell’amicizia?
  65. Folgòre da San Gimignano (1270 ca.-1330 ca.) - Giugno, il mese dell’amicizia
  66. Ugo Foscolo (1778-1827) - Quando l’amicizia confina con l’amore
  67. Ferdinando Galiani (1728-1787) - «Non si sopravvive agli amici!»
  68. Veronica Gàmbara (1485-1550) - Il prestigio sociale non può offuscare l’amicizia
  69. Aulo Gellio (130 ca.-180 ca.) - Si può per salvare un amico agire contro giustizia?
  70. Libro della Genesi (sec. XIII a.C.) - Abramo, «l’amico di Dio»
  71. San Gerolamo (347 ca.- 420 ca.) - Tra amici si discute per imparare
  72. Giuseppe Giacosa (1847-1906) e Luigi Illica (1857-1919) - Confessione d’amore a un amico
  73. Giamblico (275 ca.-330 ca.) - I Pitagorici e la discordia, nemica prima dell’amicizia
  74. Libro di Giobbe (VI sec. a.C.?) - Sull’incomprensione degli amici
  75. San Giovanni (I sec.) - Gesù fa risorgere l’amico Lazzaro
  76. Decimo Giunio Giovenale (50/65-140 ca.) - Sia lode agli dèi per l’amico scampato a morte
  77. Giuseppe Giusti (1809-1850) - Il mio «nuovo amico»
  78. Piero Gobetti (1901-1926) - Quando l’amicizia si fa intimità
  79. Carlo Goldoni (1707-1793) - Ridolfo, amico riconoscente e generoso
  80. Guido Gozzano (1883-1916) - Un amico perduto, un figlio ritrovato
  81. Gasparo Gozzi (1713-1786) - «Se vuoi essere amato, ama»
  82. Graffiti latini (datazione incerta) - Saluti quotidiani e postremi agli amici lontani
  83. Anton Francesco Grazzini (1503-1584) - Tre epitaffi per amici di baldorie
  84. Francesco Guicciardini (1483-1540) - Riflessioni sull’amicizia
  85. Vittorio Imbriani (1840-1886) - Il sogno dei tre amici
  86. Ipponatte (VI sec. a.C.) - Maledizione ad un amico traditore
  87. Iscrizione funeraria romana (I sec.) - In memoria di un amico scomparso
  88. Isocrate (436-338 a.C.) - Le grandi feste nazionali dell’amicizia
  89. Brunetto Latini (dopo il 1220-1294 ca.) - L’amicizia e la ruota della Fortuna
  90. Giacomo Leopardi (1798-1837) - Due pensieri di un giovane sull’amicizia
  91. Tito Livio (59 a.C.-17 d.C.) - L’amicizia come costitutiva dell’alleanza tra i popoli
  92. San Luca (I sec.) - Dall’amicizia all’amore del prossimo
  93. Marco Anneo Lucano (39-65) - Terze nozze tra coniugi-amici
  94. Niccolò Machiavelli (1469-1527) - Amichevoli confidenze erotiche
  95. Manifesto elettorale romano (I sec.) - Voti per un amico «forte e onesto»
  96. Alessandro Manzoni (1785-1873) - Renzo Tramaglino ritrova un amico
  97. Giuseppe Manzoni (1742-1811) - La paglia e la legna: amici leggeri e amici sodi
  98. Marco Aurelio Antonino (121-180) - L’amicizia come forza di coesione del cosmo
  99. Giambattista Marino (1569-1625) - Lettera burlesca a una cara amica
  100. Marco Valerio Marziale (40 ca.-104) - Un trio di amici-modello
  101. Masuccio Salernitano (1410-1475) - Due amici fraterni divisi dall’amore
  102. San Matteo (I sec.) - Dall’amicizia all’amore del nemico
  103. Lapo Mazzei (1350-1412) - Tra amici il pregio del dono non conta
  104. Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico (1449-1492) - L’Età dell’Oro e l’amicizia tra gli animali
  105. Menandro (342/341-291/290 a.C.) - Dalla misantropia all’amicizia
  106. Pietro Metastasio (1698-1782) - Un amico fedele non può capire
  107. Vincenzo Monti (1758-1828) - Achille dinanzi alla morte di Patroclo
  108. Giovanni Morelli (1371-1444) - Le caute amicizie del mercante
  109. «Motti e facezie del piovano Arlotto» (sec. XV) - Quando si è a tavola con un amico avaro
  110. Ada Negri (1870-1945) - Il saluto fraterno
  111. Cornelio Nepote (99 ca.-24 ca. a.C.) - Epaminonda e la comunanza amicale dei beni
  112. Niceta Eugeniano (1100 c.-1170 ca.) - Quando la scure della Morte abbatte l’albero dell’Amicizia
  113. Ippolito Nievo (1831-1861) - Carlino e la Pisana, due piccoli amici
  114. «Novellino» (1281 ca.-1300 ca.) - La vera amicizia è salda e generosa
  115. Quinto Orazio Flacco (65-8 a.C.) - L’amicizia non bada alla nascita illustre
  116. Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-17/18 d.C.) - Quando gli amici ti abbandonano
  117. Anonimo dell’Antologia Palatina (IV sec. a.C.-X sec. d.C.) - Quando l’amicizia è impossibile
  118. Pietro Sforza Pallavicino (1607-1667) - L’inimicizia a parole, cioè la maldicenza
  119. Agnolo Pandolfini (1360-1446) - La vita in campagna rafforza l’amicizia
  120. San Paolo (5/15-67 ca.) - Cristo ha ucciso in se stesso l’inimicizia
  121. Giuseppe Parini (1729-1799) - Le pie pratiche dell’amistà
  122. Giovanni Pascoli (1855-1912) - Due bimbi-cugini, tra amicizia e amore
  123. Gian Carlo Passeroni (1715-1803) - A proposito dell’«amico dell’uomo»
  124. Silvio Pellico (1789-1854) - Il prigioniero e la rischiosa scelta di un amico
  125. Aulo Persio Flacco (34-62) - L’amicizia esige libertà interiore
  126. Francesco Petrarca (1304-1374) - Francesco piange la morte dell’amico Cino
  127. Gaio Petronio Arbitro (?-66) - Due opposti fratelli e l’amicizia
  128. Pindaro (518-438 a.C.) - Il poeta dona agli amici il canto
  129. Ippolito Pindemonte (1753-1828) - Il mendicante Ulisse ritrova l’amico Eumeo
  130. Platone (428/27-347 a.C.) - Il filosofo e le peripezie dell’amicizia
  131. Tito Maccio Plauto (259/251-184 ca. a.C.) - Un amico generoso è accusato a torto
  132. Plinio il Giovane (61/62-112/113) - L’amicizia somma è quella verso i poveri
  133. Plutarco (46/50-dopo il 120) - Epaminonda e Pelopida fulgidi amici
  134. Agnolo Ambrogini detto il Poliziano (1454-1494) - Conforto all’amico in amorose ambasce
  135. Marco Polo (1254-1324) - Quando l’amicizia si fa un po’ troppo generosa
  136. Sesto Properzio (50 ca. a.C.-dopo il 15 a.C.) - Un amico invidioso dell’amore
  137. Antonio Pucci (1310 ca.-1388) - Gli amici restituiscano il maltolto
  138. Luigi Pulci (1432-1484) - Margutte e Morgante amici di taverna
  139. Marco Fabio Quintiliano (35 ca.-95 ca.) - Pensieri sull’amicizia nel mondo della scuola
  140. Giovanni Rajberti (1805-1861) - Cane e gatto, due «diversi» amici dell’uomo
  141. Francesco Redi (1626-1698) - Gli amici e il «desio di bere»
  142. Giovanni Battista Roberti (1719-1786) - Si può esser davvero amico di tutti?
  143. Niccolò de’ Rossi (1289/90-prima del 1348) - Se hai denari, non avrai nemici
  144. Quirico Rossi (1696-1760) - In crociera con gli amici verso l’isola di Cuccagna
  145. Emilio Salgari (1863-1911) - Kammamuri, il modello del servo-amico
  146. Gaio Sallustio Crispo (86-35 a.C.) - «Volere, rifiutare le stesse cose: è questa la vera amicizia»
  147. Libro dei Salmi (III sec. a.C.) - L’amicizia, la solidarietà, l’unità di un popolo
  148. Anton Maria Salvini (1663-1729) - Essere amico al mondo
  149. Primo libro di Samuele (V sec. a.C?) - La perfetta amicizia di Gionata e Davide
  150. Iacopo Sannazzaro (1455-1530) - L’amicizia umana nell’Età dell’Oro
  151. Paolo Segneri (1624-1694) - I nemici e le ferite dell’ingiusto biasimo
  152. Giovan Leone Sempronio (1603-1646) - Fidi amici, lieti amanti
  153. Lucio Anneo Seneca (4 ca a.C. – 65 d.C.) - Invito alla vera amicizia
  154. Sofocle (496-406 a.C.) - Un dono del nemico è sempre pericoloso
  155. Publio Papinio Stazio (45 ca.-96) - Opleo e Dimante, amici dei loro re sino alla morte
  156. Caio Svetonio Tranquillo (70 ca.-140 ca.) - Augusto e la sua equità verso gli amici
  157. Italo Svevo (1861-1928) - Zeno e Guido, amici «di convenienza»
  158. Publio Cornelio Tacito (55 ca.-120 ca.) - Quando i doni agli amici coprono un delitto
  159. Luigi Tansillo (1510-1568) - Avere nemico un vicino in campagna
  160. Torquato Tasso (1544-1595) - Ugone in sogno consiglia l’amico Goffredo
  161. Pieraccio Tedaldi (prima del 1300 ca.-1350) - I cosiddetti «amici di starnuto»
  162. Teocrito (310 ca.-250 ca. a.C.) - Un dono per la consorte dell’amico
  163. Teodoro Prodromo (1100 ca.-1158/1170) - Elogio dell’Amicizia cosmica
  164. Teofrasto (371/70-288/285 a.C.) - L’adulazione, nemica giurata dell’amicizia
  165. Teognide (secc. VI-V a.C.) - Cirno ammaestrato sull’amicizia
  166. Publio Terenzio Afro (190 ca.-159 ca. a.C.) - Tra un padre-padrone e uno zio-amico
  167. Laura Terracina (1519-1577) - Gli amici tra invidia e odio
  168. Claudio Tolomei (1492-1557) - Quando un amico non risponde
  169. Trattato di fisiognomica (IV sec.) - Amici, guardatevi dall’ipocrita!
  170. Federigo Tozzi (1883-1920) - Amicizie d’adolescenti, tra amor proprio e gelosia
  171. Tucidide (460 ca.- 400 ca. a.C.) - Farsi degli amici, beneficandoli
  172. Gaio Valerio Flacco (?-93 ca. d.C.) - Ercole cerca invano il piccolo amico Ila
  173. Benedetto Varchi (1503-1565) - È morto un grande amico e un grande pittore
  174. Giorgio Vasari (1511-1574) - La compagnia del Paiuolo, fiorentini amici ghiottoni
  175. Caio Velleio Patercolo (20 ca. a.C.- dopo 30 d.C.) - Le premure amicali di un imperatore
  176. Giovanni Verga (1840-1922) - Rosso Malpelo e Ranocchio, o l’amicizia tra due disperati
  177. Pietro Verri (1728-1797) - L’amicizia è forse una chimera
  178. Publio Virgilio Marone (70-19 a.C.) - Eurialo e Niso, amici per la vita, amici nella morte
  179. Vincenzo Viviani (1622-1703) - Galileo e la gioia di ricevere amici
  180. APPENDICE - L’AMICIZIA OGGI