- 420 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Arcaica e stracciona, dedita alla sopraffazione e al sopruso, la Picciotteria calabrese di fine Ottocento sembrava destinata a rimanere ancorata ai miti, ai riti e ai codici di comportamento nati nelle carceri borboniche sul calco di quelli delle società segrete risorgimentali. E invece, proprio allora, inizia una rivoluzione silenziosa che trasformerà il suo volto rurale in quello imprenditoriale della 'ndrangheta odierna, spregiudicata e spietata multinazionale del crimine, capace di adeguarsi alle mutevoli sfide del mercato globale.
A innescare questa metamorfosi a cavallo dei due secoli è la «scoperta» dell'America. Sbarcati nel Nuovo Mondo insieme a decine di migliaia di onesti braccianti, i «maffiosi» calabresi, a differenza dei meno accorti confratelli siciliani e campani, scelgono il basso profilo per ricostituire la loro rete malavitosa, fatta di capi, gregari e leggende (su tutte, quella del «brigante» Musolino), che lucra lauti profitti sulla pelle dei lavoratori italiani (come i minatori di Carbondale, in Pennsylvania) e di centinaia di giovani immigrate indotte a prostituirsi nei resort di Manhattan e di Chicago, prima di reggere le fila del commercio clandestino di alcolici e del narcotraffico.
Nasce così la 'ndrangheta imprenditrice d'oltreoceano, che stringe mani, stipula accordi e riesce a infiltrarsi nel sancta sanctorum delle élite sociali, a partire da Tammany Hall, potente macchina elettorale del Partito democratico nonché padrona incontrastata di New York, con la quale instaura un rapporto di mutua assistenza: voti in cambio di protezione e favori. Fino a proiettare pesantemente la sua ombra sulla scena del delitto Petrosino.
Una volta tornati in Calabria, saranno gli «americani» a imporre all'organizzazione la nuova strategia criminale (controllo del territorio e collusione con politica e istituzioni), avviando quel processo che, in pochi decenni, farà della 'ndrangheta una delle mafie più potenti e pervasive al mondo.
Dopo un lungo lavoro di ricerca condotto su una vastissima mole di documenti, in gran parte inediti, Antonio Nicaso, Maria Barillà e Vittorio Amaddeo ricostruiscono per la prima volta la storia di questa mutazione criminale della 'ndrangheta in terra americana, in pagine che alternano efficacemente la cadenza e il colore dei più avvincenti romanzi d'appendice al registro iperrealistico, talvolta raccapricciante, dei dispositivi di sentenza e delle carte processuali.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- PREFAZIONE. di Nicola Gratteri
- I. LA STRAGE DI PELLARO
- II. «LA FAMI CU’ LA PALA SI PÌGGHIA E CU’ LA ZZAPPA…»
- III. L’AGGUATO CONTRO FELICE AMODEI
- IV. DUE BOSS CALABRESI A MANHATTAN
- V. LA RESA DEI CONTI
- VI. LA FUGA
- VII. I FILASTÒ E I MUSOLINO: LA NASCITA DI UN’ALLEANZA
- VIII. L’EPOPEA DEL «BRIGANTE» MUSOLINO VARCA L’OCEANO
- IX. L’ORDINANZA «LIBERA TUTTI»
- X. FRANK FILASTÒ, IL CUGINO «AMERICANO» DI MUSOLINO
- XI. LA RETE DI FILASTÒ: CAPI E GREGARI
- XII. GIOVANNI IATÌ E ROCCO RACCO
- XIII. IL TRAFFICO DI SCHIAVE BIANCHE
- XIV. I CADETS DI FILASTÒ AL LAVORO
- XV. IL CERCHIO SI STRINGE
- XVI. GLI ORRORI AMERICANI
- XVII. RITORNO IN CALABRIA
- XVIII. «DON CICCIO» FILASTÒ NON PERDONA
- XIX. IL SISTEMA DI POTERE DELLA NUOVA ’NDRANGHETA DEGLI «AMERICANI»
- XX. LA MAFIA CALABRESE NELL’AMERICA DEL PROIBIZIONISMO
- XXI. I PADRONI DELL’ASPROMONTE
- XXII. LA FINE DELLA TREGUA
- XXIII. LA STAGIONE DEI PROCESSI
- XXIV. IL DELITTO PETROSINO E LA STRAGE DI PELLARO
- NOTE
- Elenco delle abbreviazioni
- RINGRAZIAMENTI
- Copyright