- 136 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
L'estrema acutezza intellettuale, inquieta e curiosa, di Andrea Zanzotto lo condusse a sperimentare le più diverse forme, a percorrere con successo i più vari sentieri, a entrare nel corpo espressivo di lingue e dialetti. Negli anni Ottanta questa sua capacità - o meglio necessità - di aprirsi al molteplice del reale lo portò alla composizione di una serie di frammenti lirici in inglese, una lingua per lui tutt'altro che abituale. Ma quei versi non furono abbandonati alla spontaneità della loro crescita, bensì composti secondo le forme di un genere quanto mai affascinante e insieme, per noi, in parte misterioso, e cioè l'haiku giapponese. Successivamente Zanzotto decise di autotradursi in italiano, realizzando testi, come testimonia Marzio Breda, «inaspettatamente "cantabili", rispetto a quella che fino ad allora era la sua cifra letteraria», e trovando nella forma-haiku incanto fonico e limpidezza di pensiero racchiusi in movimenti di nitida essenzialità e di sintesi lirica dall'efficacia memorabile. Il tutto in piena coerenza con la presenza attiva e vigile, tipicamente sua, nel paesaggio, dove «un "Io" rifà come film il suo "Io"», e dove il poeta avvista, restituendoli nella sua inconfondibile pronuncia, «Vulcanelli, papaveri qua e là, / doni per devastate dimenticate colline— / per la nostra dimenticanza, i doni più dolci». Il messaggio che Zanzotto ci trasmette con questa raccolta, pubblicata nel 2012 negli Stati Uniti, ci appare oggi di una sorprendente attualità, per il coraggio e l'estro, per la capacità di andare al cuore delle cose con lo strumento vivo di una parola che si fa immagine e pensiero nella fulminea concisione della più alta poesia.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- NOTA DEI CURATORI
- Haiku for a Season
- Haiku per una stagione
- Sono cresciuto tra mille
- Profilo di lampioni
- Il ramo accarezza
- Una nebbia dentro al mondo ranocchi
- Cercando una via d’uscita
- Stretto inizio della vallata
- Roccioso blu a nord
- Gialla gioia
- In blu e in grigio
- Timidi-perduti petali sui vetri
- Mai mancante neve di metà maggio
- Onde di nebbia e certezza
- Come, perché il maggio più cupo
- Erba, allodole e un sole debole
- Lanuginose incertezze, grigie
- “Trovo trovo oh io trovo”
- Non follia ma dolcezza in lontananza
- Va bene accettare tutte le sfide
- Forse api di ghiaccio in sottili
- Il ragazzo grandine, congelato ma
- Neve-grandine cieli scuri rimescola
- Cupo elettrico manto di nubi
- Il cattivo profeta con l’ombrello
- Acuto sguardo, se possibile, entro il paesaggio
- Beati istanti, margherite
- Stanchezza della sanguinante
- Furioso fumoso verde di giugno
- Haiku di un’alba inattesa
- Come cristalli risucchiati dal loro fascino
- Un papavero solitario
- Papaveri, non gocce di sangue innocente
- Papavero, profumo assente, profumo mentale?
- Dopo la tempesta il frumento inginocchiato
- Risentendo le parole di giugno
- Vulcanelli, papaveri qua e là
- Papaveri, buoni compagni
- La sorella segreta—forse—della fanciulla
- Tu, vento, confidente dell’orecchio
- Ancora qui? Anche nelle faglie, nella forra?
- Maturità dei venti che
- Lago, grigio-blu, una pienezza nel
- Dov’è il potere della fanciulla streghina?
- Gioia del luglio, fonte di ogni gioia
- Vantaggi del sonno—inimmaginabili
- Penna e inchiostro insistono entro
- Altri prati, desideri, emozioni
- I grew in a thousand
- Borderline of street-lamps
- The bough caresses
- An interior world-fog generates
- Seeking a way out
- Thin start of the valley
- Rocky blue in the north
- Yellow joy
- “No more May” they say
- Lost-shy petals on panes
- Never-lacking snow of half-May
- Waves of mist and certitude
- What, why the dirtiest May
- Grass, larks and weak sun
- Downy incertitudes, gray
- “I find I find oh I find”
- No madness but sweetness in a distance
- It is fine to accept all challenges
- Maybe bees of ice in subtle
- The hail-kid, frozen but
- Snow-hail sooty skies mixes
- Black-electric cloud-blanket
- The bad prophet with umbrella
- Insight, if possible, into landscape
- Blessed instants, daisies
- Tiredness of the bleeding
- Furious smoky green of June
- Haiku of an unforeseen daybreak
- Like glass sucked by its glamour
- Alone the poppy
- Poppies, no drops of innocent blood
- Poppy, absent smell, mental smell?
- After the storm the wheat keeled over
- Replaying the words of June
- Mini-volcanoes, poppies down here up there
- Poppies, good fellows
- The secret sister—maybe—of the maid
- You, wind, trustful in ears
- Still here? Even in the ravine, in the fault?
- Ripeness of winds which
- Gray-blue, lake, an appeasement in
- Where is the power of the naughty girl?
- Joy of July, source of all joys
- Benefits of sleep—unthinkable
- Pen and ink insist across and beyond
- Other meadows, wishes, feeling
- NOTE
- PREFAZIONE A «CENTO HAIKU». di Andrea Zanzotto
- ALCHIMISTA DELLA PAROLA. di Marzio Breda
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