- 600 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Ispirata dalla plastica contrapposizione fra la Torre del Mangia e la Piazza del Campo a Siena, potente metafora urbanistica delle due forme antitetiche in cui si è incarnato il potere nella società umana - quella verticale e centralistica delle strutture gerarchiche e quella orizzontale e distribuita delle reti -, la rilettura dell'età moderna e contemporanea proposta da Niall Ferguson è intesa a restituire al modello organizzativo «reticolare» quel valore di forza propulsiva del cambiamento che gli storici hanno a lungo misconosciuto o, comunque, sottovalutato.
Pur prendendo nettamente le distanze dai teorici della cospirazione, che attribuiscono a élite e sette segrete (i massoni, gli Illuminati, i banchieri ebrei) il ruolo di effettivi manovratori delle leve del potere, Ferguson mostra come la storia umana sia caratterizzata dall'alternarsi di lunghe epoche segnate dal predominio delle gerarchie e di periodi più brevi, ma straordinariamente intensi e dinamici, di egemonia delle reti, favorite anche da radicali innovazioni tecnologiche. Guardando poi all'epoca moderna, l'autore considera più da vicino le due grandi «ere delle reti»: i tre secoli che dall'invenzione della stampa, dalle importanti scoperte geografiche e dalla Riforma sono culminati nel crollo dell' ancien régime a fine Settecento, e gli ultimi cinquant'anni che, a partire dagli anni Settanta del Novecento, hanno visto l'impetuosa espansione della tecnologia digitale e la rapida diffusione delle reti sociali odierne, che hanno letteralmente rivoluzionato la vita di gran parte dell'umanità.
Ma al riconoscimento e alla rivalutazione del ruolo delle reti nella storia Ferguson associa, contestualmente, una sferzante critica dell'utopia libertaria di «netizen» liberi e uguali nell'ultrademocratico e paritario regime del web, che gli appare caratterizzato piuttosto dagli eccessi di violenza sui social e dall'estrema vulnerabilità a ogni tipo di propaganda, compresa quella terroristica, e a ogni forma di «fake news». Al punto che, per lui, solo il modello gerarchico può garantire un qualche principio di stabilità geopolitica perché «la lezione della storia è che affidarsi alle reti per governare il mondo è una ricetta perfetta per l'anarchia».
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Prefazione. Lo storico in rete
- Parte prima. INTRODUZIONE: RETI E GERARCHIE
- Parte seconda. IMPERATORI ED ESPLORATORI
- Parte terza. LETTERE E LOGGE
- Parte quarta. LA RESTAURAZIONE DELLA GERARCHIA
- Parte quinta. I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA
- Parte sesta. EPIDEMIE E PIFFERAI
- Parte settima. POSSEDERE LA GIUNGLA
- Parte ottava. LA BIBLIOTECA DI BABELE
- Parte nona. CONCLUSIONE: AFFRONTARE CIBERIA
- Postfazione. All’origine della piazza e della torre: reti e gerarchie nella Siena del Trecento
- Appendice. Rappresentazione in forma di grafi delle reti sociali nell’epoca Nixon-Ford
- Note
- Bibliografia
- Referenze iconografiche
- Copyright