Tre delitti

Agatha Christie

• Editore: Mondadori
• Anno: 2018
• ISBN:
  9788852089794
• Argomento: Literatura
• Categoria: Arte dramático

Una collana di smeraldi rubata in spiaggia. Una donna paralizzata deve rivelare chi la vuole uccidere. Una coppia clandestina viene attirata in una trappola... Tre delitti ( Rule of Three, 1962) raccoglie tre brevi pièces: Topi ( The Rats ), La paziente ( The Patient ) e Pomeriggio al mare ( Afternoon at the Seaside ).

Tre delitti

Topi

Personaggi

Sandra Grey

Jennifer Brice

David Forrester

Alec Hanbury

Rule of Three

The Rats

Presentato per la prima volta al Duchess Theatre di Londra il 20 dicembre 1962

Siamo nell’appartamento di Michael Torrance a Hampstead, negli anni Sessanta. È una bella sera d’estate, e sono più o meno le sei e mezzo.

L’appartamento è un moderno monolocale. Una finestra lunga, che corre sul fondo, si affaccia sui tetti degli altri edifici. A destra della finestra, attraverso una porta, si accede a un balconcino. In fondo a sinistra un’altra porta conduce al cucinotto e al bagno. La porta d’ingresso è a destra, verso il proscenio. Al centro, davanti alla finestra, c’è un’imponente cassapanca nuziale tipica del Medio Oriente, un mobile di legno scuro decorato con borchie e placche di ottone e rame martellati. Nella stanza spiccano una fila di caffettiere di Baghdad dai lunghi becchi, un paio di pezzi di ceramica persiana o islamica, un coltello curdo e un martelletto sempre di Baghdad, di quelli che servono per spaccare lo zucchero. Per il resto i mobili sono di una modernità severa. A sinistra c’è un grande divano senza schienale coperto di cuscini, e a destra un tavolo basso in compensato con due poltrone agili e stilizzate. Sul tavolo troviamo un vassoio con delle bottiglie e qualche bicchiere. Al centro verso il proscenio un pouf e più in fondo un pappagallino in gabbia. A terra, tappeti moderni.

Quando si apre il sipario, la stanza è vuota. Le luci salgono dal buio. Si sente il suono di un campanello. C’è qualcuno che bussa alla porta d’ingresso. E che ribussa poco dopo, impaziente. Poi si sente la voce di Sandra che chiama:

SANDRA C’è qualcuno? C’è qualcuno a casa?

Bussa ancora, e mentre apre si lascia scappare un’esclamazione di stupore. Entra. È una donna sulla trentina, elegante, seducente e consapevole di esserlo.

SANDRA Pat? Michael?

Attraversa la stanza, esce dalla porta a sinistra, torna indietro, apre la porta a destra e va a guardare fuori dal balconcino. Poi rientra, appoggia la stola sullo schienale di una poltrona, si siede, si toglie i guanti e se li mette in borsetta. Si allunga per prendere la scatola delle sigarette dal tavolo, la apre, vede che è vuota. Prende le sue dalla borsetta, prende l’accendino e se ne accende una. Poi rimette accendino e portasigarette nella borsetta e appoggia la borsetta sulla poltrona.

SANDRA Da non credere, veramente.

Si alza di scatto e va su e giù per la stanza, aspirando frementi boccate dalla sigaretta e buttando occhiate all’orologio. Sempre più nervosa, stizzita. Irritata.

SANDRA Bell’educazione!

Esce sul balcone. Contemporaneamente si sente il rumore di una chiave nella serratura della porta d’ingresso. Come se qualcuno cercasse di farla scattare. Poi arriva la voce di Jennifer, che ha un tono stupefatto.

JENNIFER Ma è aperta...

Spinge la porta ed entra. È una donna sulla trentina, con un’espressione fatua. Dispettosa, maligna ma non stupida come può sembrare a prima vista, ha dei modi costruiti, un po’ falsi. Jennifer toglie la chiave dalla serratura, se la infila in borsa, si avvicina alle poltrone e vede la stola appoggiata. Si ferma improvvisamente e guarda verso il balcone.

JENNIFER Ciao, Sandra.

Sandra rientra.

SANDRA Jennifer... erano secoli che non ci vedevamo.

JENNIFER Come mai sei qui?

SANDRA Anch’io come te... sono arrivata troppo presto, credo. È sempre imbarazzante arrivare in anticipo a una festa, no?

Si va a sedere in poltrona.

JENNIFER Cosa? Ma di che festa parli? E chi l’avrebbe organizzata?

SANDRA Be’, diciamo che non è proprio una festa. I Torrance mi hanno invitato a bere qualcosa, tutto qui.

Jennifer gironzola per la stanza, sorpresa.

JENNIFER Ti hanno invitato a un drink oggi?

SANDRA Sì, e allora? Non sei qui anche tu per la stessa cosa?

Sandra è brusca. Jennifer le volta le spalle, divertita.

JENNIFER Non esattamente.

SANDRA E perché i Torrance non dovrebbero invitarmi a casa loro?

JENNIFER Infatti, sarebbe normalissimo...

Fa una pausa.

JENNIFER ... se fossero qui in Inghilterra.

SANDRA Cioè? Non sono in Inghilterra?

Jennifer fa cenno di no con la testa.

JENNIFER Sono a Juan-les-Pins.

Jennifer appoggia la borsetta sul divano e si siede.

SANDRA Ma Pat Torrance mi ha telefonato l’altro ieri. Mart...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• Introduzione di Julius Green
• Nota del traduttore
• Tre delitti
• Copyright