INTRODUZIONE.
1. I dati sulle gang di Salford, compresi quello sui bambini a rischio, sono citati nel programma della serie «Panorama» della Bbc Gangs, Guns and the Police, 8 febbraio 2016 (vedi http://www.bbc.co.uk/programmes/b070rnw4).
2. Riguardo all’operazione di polizia contro i parcheggiatori abusivi si veda, per esempio, Police smash Manchester United match day illegal car park racket: http:// www.manchestereveningnews.co.uk/news/greater-manchester-news/police-smash-manchester-united-match-679255.
3. Peter Hook, The Haçienda. How Not to Run a Club, Simon & Schuster, London 2010, descrive il ruolo delle gang nel celebre club. La citazione è a p. 257.
4. Della morte di Paul Massey ha dato ampiamente notizia la stampa del Regno Unito. Si veda per esempio: Helen Pidd, Funeral for Salford’s “Mr Big” takes place with armed police on standby, in «The Guardian», 28 agosto 2015, disponibile qui: http://www.theguardian.com/uk-news/2015/aug/28/funeral-salfords-mr-big-paul-massey-armed-police-on-standby. Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta e il conflitto con gli A-Team sono discussi da John Scheerhout, The gangster ‘who ordered Paul Massey shooting’ and the handshake in Dubai that could end a deadly feud, in «Manchester Evening News», 18 giugno 2017. Sul rapporto tra le gang di Salford e Salman Abedi, vedi Salman Abedi had connections to gangs and terrorists in Manchester, in «The Guardian», 25 maggio 2017.
5. Ho intervistato Don Brown, ex poliziotto dell’area metropolitana di Manchester e leader di Project Gulf, il 6 aprile 2016. Il 21 aprile 2016 ho intervistato anche un giornalista e una persona impegnata nel sociale di Salford che preferiscono rimanere anonimi.
6. La Pms non è piú in attività. Qualsiasi riferimento ad aziende esistenti con lo stesso nome o le stesse iniziali è del tutto casuale.
7. L’importanza della reputazione nel mondo criminale è stata sottolineata per la prima volta da Peter Reuter, The Value of a Bad Reputation. Cartels, Criminals, and Barriers to Entry, Rand Corporation, Santa Monica (CA) 1982. Vedi anche Diego Gambetta, La mafia siciliana, Einaudi, Torino 1992, pp. 46-52, e in particolare p. 48.
8. L’omicidio nel pub è quello di Lee Headman. Nazir Afzal, l’ex procuratore capo della regione nord-occidentale dell’Inghilterra, che include anche Manchester, discute insieme alla madre della vittima nel già citato programma di «Panorama» della Bbc, Gangs, Guns and the Police, 8 febbraio 2016.
9. Sulla Salford Firm e piú in generale sui gangster come figure che si pongono come autorità alternative alle istituzioni legittime si veda: Peter Walsh, Gang War. The Inside Story of the Manchester Gangs, Milo Books, Preston 2006, pp. 130-32.
10. Per i risultati delle elezioni comunali di Salford del 2012: https://www.salford.gov.uk/elections-2012.htm. Sul rapporto tra sistemi elettorali e controllo del voto da parte delle mafie in Italia, vedi Salvatore Sberna, Accesso politico, mafie e corruzione elettorale in Italia. Alcune ipotesi ed evidenze preliminari, in Enzo Ciconte, Francesco Forgione e Isaia Sales (a cura di), Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura, vol. V, Rubbettino, Soveria Mannelli 2017, in corso di pubblicazione. Sul rapporto tra sistema elettorale proporzionale e violenza mafiosa, vedi Francesco N. Moro, Andrea Petrella e Salvatore Sberna, The Politics of Mafia Violence. Explaining Variation in Mafia Killings in Southern Italy (1983-2008), in «Terrorism and Political Violence», XXVIII (2016), n. 1, pp. 90-113.
11. Salford non è un caso unico in Gran Bretagna. Alcune bande di Londra, secondo un recente studio di James Densley, «proteggono i residenti della comunità locale dalla violenza e dallo sfruttamento, forniscono loro sostegno economico, organizzano attività ricreative e “sono al servizio” della comunità, come certe gang americane di maggiori dimensioni» (James Densley, How Gangs Work. An Ethnography of Youth Violence, Palgrave Macmillan, London 2013, p. 65). Anche le comunità cinesi del Fujian in Gran Bretagna sono vittime dei racket locali. Vedi Jack Dees, Claws of the dragon. Chinese organised crime in the UK, in «Papers from the British Criminology Conference», XII (2012), pp. 61-78. http://britsoccrim.org/volume12/pbcc_2012_Dees.pdf. Nel 2014, l’ispettore capo di polizia Tom Winsor ha affermato che alcune comunità, nel Regno Unito, non si rivolgono mai o molto raramente alle forze dell’ordine per denunciare reati. I residenti di queste zone, ha proseguito, «amministrano da sé la giustizia... Si va dai piccoli reati fino all’omicidio». Tom Winsor: “Some parts of Britain have their own form of justice”, in «The Times», 18 gennaio 2014; e Communities “taking law into their own hands”, says police chief inspector, in «The Guardian», 18 gennaio 2014.
12. Ho approfondito i legami tra criminalità organizzata e comunità locali nel Regno Unito in: Paolo Campana e Federico Varese, Illegal Governance in Communities in the United Kingdom, 2017, saggio non pubblicato in corso di referaggio.
13. Alcune mie riflessioni sull’etnografia sono state pubblicate in Federico Varese, The Russian Mafia, Oxford University Press, Oxford 2001, 2005, pp. 9-13, in particolare pp. 11-12. Sull’uso sistematico delle intercettazioni di polizia vedi Paolo Campana e Federico Varese, Listening to the Wire. Criteria and Techniques for the Quantitative Analysis of Phone Intercepts, in «Trends in Organized Crime», XV (2012), n. 1, pp. 13-30. «Piccolo osservatore di un enorme mondo» è una citazione da una poesia di Auden del maggio 1929 (W. H. Auden, Poesie scelte, Adelphi, Milano 2016, p. 31).
14. Riguardo l’uso delle prove giudiziarie per la ricerca storica, e il loro «valore di verità», si veda lo studio fondamentale di Carlo Ginzburg, Il giudice e lo storico. Considerazioni in margine al processo Sofri, Einaudi, Torino 1991. Timothy Garton Ash, The File. A Personal History, Flamingo, London 1997 [trad. it. Il dossier: la mia vita a Berlino Est raccontata dalla polizia segreta, Mondadori, Milano 1998] è un’esplorazione raffinata e stimolante della tensione tra documenti ufficiali e ricordi personali.
15. Il desiderio umano di raccontare la propria storia è stato sottolineato anche da Massimiliano De Simone, un sacerdote diventato confidente di un collaboratore di giustizia. Vedi Alessandra Dino, A colloquio con Gaspare Spatuzza. Un racconto di vita, una storia di stragi, il Mulino, Bologna 2016, p. 18. Vedi Giovanni Falcone e Marcelle Padovani, Cose di Cosa Nostra, Bur, Milano 1992, p. 83: «Ma se vogliamo combattere efficacemente la mafia, non dobbiamo trasformarla in un mostro... Dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia».
1. NASCITA.
1. Sulla Russia degli anni Novanta, si veda il mio The Russian Mafia cit. Sul periodo iniziale della transizione russa, ho consultato anche David E. Hoffman, The Oligarchs. Wealth and Power in the New Russia, Public Affairs, New York 2003, 2011; il recente progetto coordinato da Irina Prokhorova, 1990: opyt izucheniya nedavnei istorii, pubblicato dalla rivista accademica «Novoe literaturnoe obozrenie» (2007); e Cesare Martinetti, Il padrino di Mosca, Feltrinelli, Milano 1995.
2. La citazione è tratta da Arkadij Vaksberg, La mafia sovietica, Baldini & Castoldi 1992, p. 293, cui faccio riferimento in Federico Varese, Is Sicily the Future of Russia? Private Protection and the Rise of the Russian Mafia, in «Archives Européennes de Sociologie», XXXV (2009), n. 2, p. 224.
3. In queste pagine presento materiale sulla storia e i rituali dei vory già pubblicato in The Russian Mafia, dove si possono trovare ulteriori informazioni su Maximilien de Santerre, i rimandi ai saggi di Varlam Šalamov sul mondo criminale russo e altre notizie su Zykov.
4. Per la traduzione del termine vory-v-zakone, Serio e Razinkin propongono «ladri che professano il codice». Vedi Joseph D. Serio e Vyacheslav Razinkin, Thieves professing the code. The traditional role of «vory v zakone» in Russia’s criminal world and adaptations to a new social reality, in «Low Intensity Conflict and Law Enforcement», IV (1995), n. 1, pp. 72-88. Piú in generale, si veda Mark Galeotti (a cura di), Russian and Post-Soviet Organized Crime, Routledge, London 2002. Galeotti è stato autore dei primi articoli di ricerca accademica sulla mafia russa, pubblicati nel 1992.
5. Il vor diventato ministro del governo Shevardnadze è Džaba Ioseliani (1926-2003). Capo della milizia Mkhedrioni, guidò il colpo di stato contro il presidente Zviad Gamsakhurdia e risultò fondamentale per l’ascesa di Eduard Shevardnadze alla presidenza.
6. La descrizione di Jurjatin/Perm´ da parte di Pasternak è in Il dotto...