HISTORIAE
eBook - ePub

HISTORIAE

  1. 104 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

La poesia di Antonella Anedda è caratterizzata da sempre da una specie di sguardo a raggi infrarossi, da una capacità percettiva in grado di illuminare figure dell'invisibile, di evocare assenze e mancanze. E anche in questo libro, raccontando le tragedie dei migranti affogati nei nostri mari o la vita di chi va a cercare qualche avanzo nei cassonetti dei rifiuti, sono soprattutto le immagini a far procedere le «historiae». Immagini che riportano alla luce ciò che non si vuole vedere. Il rimosso storico è dunque al centro del libro, ma intrecciato con incursioni nella lingua sarda ed elaborazioni di lutti personali. Come se non ci fosse differenza tra pubblico e privato e l'angoscia fosse tutt'una. Ma oltre alla storia, piú della storia, ci sono la geografia e la geologia. La prima e l'ultima sezione, che incorniciano il nucleo piú politico del libro, sono dedicate a paesaggi allo stesso tempo concreti e metafisici, e alle ossa dei morti che ci ricordano l'appartenenza alla natura pietrosa dell'universo.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a HISTORIAE di Antonella Anedda in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Literatura e Poesía. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2018
ISBN
9788858429358
Argomento
Literatura
Categoria
Poesía

Historiae

Ci sono tracce? O sento solo io i perduti, gli stranieri,
i prigionieri tempestati di spine, le loro voci
murate in questi templi i loro lividi prima neri poi gialli
sulle pelle delle colonne, il sangue
rappreso mentre le fontane spalancano le fauci
indisturbate dalle feci di cavalli e cani.

Annales

Rileggendo Tacito durante questa estate di massacri
il conforto veniva dal latino, la nudità dei fatti,
l’assenza o quasi di aggettivi,
il gerundio che evita inutili giri di parole.
Confrontando la traduzione con l’originale,
il testo italiano colava piú lentamente sulla pagina.
In giorni pieni d’insegne levate in diversi schieramenti
la sintassi agiva come un laccio emostatico,
frenava enfasi e lacrime.
Sestilia, la madre dei Vitelli, non esultò ci dice Tacito,
mai per la fortuna, sentí soltanto le sventure familiari.
Il grigio libro di Tacito
scritto quando il suo autore aveva sessant’anni
dice soltanto ciò che deve. Sul grigio orizzonte
degli Annales non c’è posto per i paesaggi o per l’amore:
Ci cura questa forma lapidaria:
«La radicata cupidigia dei mortali,
i premi ai delatori non meno abominevoli dei crimini,
il metallo che decreta l’oro».

Esilii

... plenum exiliis mare, infecti caedibus scopuli.
TACITO, Historiae, I,2
Oggi penso ai due dei tanti morti affogati
a pochi metri da queste coste soleggiate
trovati sotto lo scafo, stretti, abbracciati.
Mi chiedo se sulle ossa crescerà il corallo
e cosa ne sarà del sangue dentro il sale.
Allora studio – cerco tra i vecchi libri
di medicina legale di mio padre
un manuale dove le vittime
sono fotografate insieme ai criminali
alla rinfusa: suicidi, assassini, organi genitali.
Niente paesaggi solo il cielo d’acciaio delle foto,
raramente una sedia, un torso coperto da un lenzuolo,
i piedi sopra una branda, nudi.
Leggo. Scopro che il termine esatto è livor mortis.
Il sangue si raccoglie in basso e si raggruma
prima rosso poi livido infine si fa polvere
e può – sí – sciogliersi nel sale.

Lesbos, 2015

Potrebbero essere a caccia – ma non portano fucili
avanzano con cautela dentro gli uliveti
se sono stanchi dormono
appoggiando la schiena contro i muri.
La città è crollata, da qui non si vede piú il bagliore
tra le case – non stoppie, ma micce,
con brande arroventate, e pneumatici in fiamme.
Potrebbero essere a caccia, se avessero un luogo
dove ritornare, coperte per le ossa e un fuoco
in un camino, fuoco vero non quello che hanno chiamato
fuoco-amico, ignaro come quello nemico di bambino.

Nel freddo

I.

Pensa i morti e questi vivi che vanno verso casa
tra la pioggia e i lampioni, osservali
solo per un momento quando i gesti si fermano
dentro il suono del traffico e dei tuoni,
seguili nelle stanze ora dense di offese,
ora di amore, atomi che pensiamo perdurino
e che invece si perdono nel vuoto
che ci scuote al vento delle stelle e dei pianeti.

II.

La pelle delle mani sfavilla vicino alla fiamma dei fornelli
le parole sulla carta troppo povere
chiedono un lavoro immediato. Impegnarsi
a preparare il mattino come si prepara il caffè
premere polvere nera sull’acciaio,
per poi soffiare sull’amaro.
Nella radio ronza l’inferno.
Tendo l’orecchio a Morte, a come arriva.
Sparano alle grandi porte dell’Est
raccolgono corpi nei mercati del Sud.

III.

Dalla finestra osservo l’acacia ancora nera, le luci
ancora accese del Gasometro. Il ferro, l’aria, il legno,
gli esseri umani che fendono la notte
fissi verso il loro futuro
mentre rifanno i letti e accendono il gas nelle cucine.
Come si spalancano le case, come diventano scarlatte
prima di spegnersi al mattino, come si riempiono
di mani e braccia che si toccano,
come dentro quest’ora:

8:00

scendiamo in ascensore
ignari del libeccio sulle coste,
dei corpi già stretti nelle tele cerate e nella juta.

10:00

La radio manda in onda un concerto di Bach
il solo sembra che permetta anche ascoltando,
di montare le tende su una scala o cucinare,
concentrandoci dunque nonostante il piacere.
Eppure il cranio può colmarsi di lacrime
o il sangue colare giú dalle narici.
Sono avvisi del cor...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. HISTORIAE
  4. Osservatorio
  5. Historiae
  6. Occidente
  7. Animalia
  8. Anatomie
  9. Futuro anteriore
  10. Nota
  11. Il libro
  12. L’autrice
  13. Copyright