Il Vangelo di Luca

Anonimo, Giancarlo Gaeta

• Editore: EINAUDI
• Anno: 2013
• ISBN:
  9788858407592
• Argomento: Teologia e religione
• Categoria: Pratiche e rituali cristiani

Luca stabilisce un rapporto tra i fatti narrati, l'ordine in cui sono disposti e il loro significato salvifico che non ha equivalenti nella letteratura del primo cristianesimo, al punto che la concezione stessa del racconto evangelico e la sua funzione ne risultano mutate rispetto a Marco e a Matteo. Anticipazioni e parallelismi sono giocati strategicamente per amplificare le sequenze della Passione e delle Resurrezione, climax drammatico e spirituale di tutta la narrazione.

I.

Prologo

 (1,1-4) ^[1]

1 Poiché molti hanno provato a comporre un racconto degli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi^[2], ² cosí come ce li hanno tramandati coloro che dall’inizio furono testimoni oculari e servitori della parola^[3], ³ è parso bene anche a me, che ho investigato diligentemente ogni cosa dalle origini, di scrivertene con ordine, illustre Teofilo^[4], ⁴ affinché tu riconosca la solidità delle parole in cui fosti istruito^[5].

^[1] L’intento teologico che presiede alla costruzione del Vangelo è stato esplicitato da Luca in un sintetico prologo in forma di dedica, improntato alla letteratura contemporanea del mondo greco romano (cfr. At 1,1).

^[2] 1. Lc colloca la sua opera in linea con quella di quanti lo hanno preceduto nell’esposizione ordinata degli avvenimenti relativi a Gesú; dunque sicuramente Mc e altre ampie tradizioni, come la Fonte dei detti.

^[3] 2. «... coloro che dall’inizio furono testimoni»: Lc riconosce l’esistenza di un gruppo di tradenti la cui autorità si fonda sull’essere stati sia testimoni degli eventi relativi alla vita di Gesú a partire dal battesimo di Giovanni, sia propagatori della sua parola (cfr. At 1,21 sg.).

^[4] 3. Teofilo, a cui è indirizzato anche At, appare come un personaggio di alto rango che aveva già ricevuto una completa istruzione catechetica.

^[5] 4. Lo scritto di Lc ha anche uno scopo apologetico: l’«illustre Teofilo» potrà rafforzare la sua credenza grazie alle documentate informazioni storiche fornitegli dall’evangelista.

II.

L’annuncio a Zaccaria

(1,5-25) ^[1]

⁵ C’era nei giorni di Erode, re di Giudea, un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, e sua moglie, delle figlie di Aronne, si chiamava Elisabetta. ⁶ Erano ambedue giusti davanti a Dio, procedendo irreprensibili in tutti i comandamenti e i precetti del Signore. ⁷ Ma non avevano un figlio, perché Elisabetta era sterile, e ambedue erano avanzati negli anni^[2].

⁸ Ora, avvenne che mentre adempiva le sue funzioni sacerdotali davanti a Dio nel turno della sua classe^[3], ⁹ secondo l’uso del servizio divino gli toccò in sorte di bruciare l’incenso entrando nel santuario del Signore. ¹⁰ E tutta la moltitudine del popolo era in preghiera, fuori, nell’ora dell’incenso. ¹¹ E gli apparve un angelo del Signore, in piedi, alla destra dell’altare dell’incenso. ¹² Vedendolo, Zaccaria fu sbigottito e il timore cadde su di lui. ¹³ Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, perché è stata esaudita la tua preghiera; e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e lo chiamerai col nome di Giovanni^[4]. ¹⁴ E tu ne avrai gioia e allegrezza, e molti gioiranno per la sua nascita. ¹⁵ Infatti sarà grande dinanzi al Signore, e non berrà vino né bevanda inebriante, e sarà riempito di Spirito santo fin dal ventre di sua madre, ¹⁶ e molti dei figli di Israele ricondurrà al Signore Dio loro. ¹⁷ E andrà innanzi a Lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli al sentire dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto»^[5]. ¹⁸ E Zaccaria disse all’angelo: «Da che cosa conoscerò questo? Perché io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». ¹⁹ E, rispondendo, l’angelo gli disse: «Io sono Gabriele, che sto davanti a Dio, e sono stato mandato per parlarti e annunciarti questa buona novella. ²⁰ Ed ecco sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui si verificheranno queste cose, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».

²¹ E il popolo stava attendendo Zaccaria e si meravigliava per il suo indugio nel santuario. ²² Ora, uscito, non poteva parlare loro, e capirono che aveva avuto una visione nel santuario. Ed egli faceva loro dei segni, e rimase muto. ²³ Quando poi furono compiuti i giorni del suo servizio, se ne andò a casa sua.

²⁴ Ora, dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta concepí e rimase nascosta per cinque mesi, dicendo: ²⁵ «Cosí ha fatto a me il Signore nei giorni in cui gli piacque togliere la mia vergogna fra gli uomini»^[6].

^[1] L’annuncio dell’angelo a Zaccaria è la prima parte di una leggenda personale redatta nello stile della storiografia veterotestamentaria, che si conclude con il racconto della nascita di Giovanni (1,57-80).

^[2] 7. Nonostante la loro pietà, Dio non li ha benedetti concedendo loro dei figli. La sterilità di Elisabetta e l’osservazione che ambedue erano anziani sono le premesse per la ...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Il Vangelo di Luca
• Prefazione
• Sigle dei Libri della Bibbia citati
• I. Prologo (1,1-4)
• II. L’annuncio a Zaccaria (1,5-25)
• III. L’annuncio a Maria (1,26-38)
• IV. Maria ed Elisabetta(1,39-56)
• V. Nascita di Giovanni Battista (1,57-80)
• VI. Nascita di Gesú (2,1-21)
• VII. Presentazione di Gesú al tempio (2,22-40)
• VIII. Nella casa del Padre (2,41-52)
• IX. La predicazione di Giovanni(3,1-22)
• X. Genealogia di Gesú (3,23-38)
• XI. La prova (4,1-13)
• XII. Automanifestazione e ripulsa di Gesú a Nazaret (4,14-30)
• XIII. Una giornata a Cafarnao (4,31-44)
• XIV. Pesca miracolosa: primi discepoli (5,1-11)
• XV. Purificazione di un lebbroso (5,12-16)
• XVI. Guarigione di un paralitico (5,17-26)
• XVII. Il pasto con i peccatori e il digiuno (5,27-39)
• XVIII. Il signore del sabato (6,1-11)
• XIX. La scelta dei Dodici (6,12-19)
• XX. Il discorso inaugurale (6,20-49)
• XXI. Il centurione di Cafarnao e la vedova di Nain (7,1-17)
• XXII. Giovanni Battista e Gesú (7,18-35)
• XXIII. Il Fariseo e la peccatrice (7,36-50)
• XXIV. La parabola della semente (8,1-21)
• XXV. Il potere sulla natura e sugli spiriti impuri (8,22-39)
• XXVI. Il potere sulla malattia e la morte (8,40-56)
• XXVII. L’invio dei Dodici (9,1-6)
• XXVIII. Il convivio miracoloso (9,7-17)
• XXIX. Confessione di Pietro e sequela della croce (9,18-27)
• XXX. La trasfigurazione (9,28-36)
• XXXI. Ammaestramento dei discepoli (9,37-50)
• XXXII. L’inospitalità dei Samaritani e la sequela di Gesú(9,51-62)
• XXXIII. Invio dei settantadue discepoli (10,1-20)
• XXXIV. L’evangelo rivelato ai piccoli (10,21-24)
• XXXV. Il Samaritano misericordioso (10,25-37)
• XXXVI. Marta e Maria (10,38-42)
• XXXVII. La preghiera (11,1-13)
• XXXVIII. Gesú, un indemoniato (11,14-28)
• XXXIX. Il segno di Giona (11,29-36)
• XL. Contro i Farisei e i dottori della legge (11,37-54)
• XLI. Confessare la propria fede (12,1-12)
• XLII. Il ricco stolto (12,13-21)
• XLIII. I beni del mondo (12,22-34)
• XLIV. Vigilanza e fedeltà (12,35-48)
• XLV. Il tempo della fine (12,49-59)
• XLVI. Il fico sterile (13,1-9)
• XLVII. La donna curva (13,10-21)
• XLVIII. La porta stretta (13,22-30)
• XLIX. Il destino dei profeti (13,31-35)
• L. Gli invitati al banchetto (14,1-24)
• LI. Le esigenze assolute del discepolato (14,25-35)
• LII. Gioia per il pentimento (15,1-10)
• LIII. Il figlio perduto e il figlio fedele (15,11-32)
• LIV. L’amministratore astuto (16,1-13)
• LV. L’uomo ricco e il povero Lazzaro (16,14-31)
• LVI. La vita del discepolo (17,1-10)
• LVII. I dieci lebbrosi (17,11-19)
• LVIII. Il giorno del Figlio dell’uomo (17,20-37)
• LIX. Il giudice iniquo e il gabelliere pentito (18,1-14)
• LX. Ricchezza e sequela (18,15-30)
• LXI. Il mendicante cieco (18,31-43)
• LXII. Zaccheo il gabelliere (19,1-10)
• LXIII. I denari affidati (19,11-28)
• LXIV. L’arrivo a Gerusalemme (19,29-44)
• LXV. L’autorità di Gesú (19,45 - 20,8)
• LXVI. I vignaioli omicidi (20,9-19)
• LXVII. Il tributo (20,20-26)
• LXVIII. La risurrezione dei morti e il Figlio di David (20,27-44)
• LXIX. Gli scribi e la povera vedova (20,45 - 21,4)
• LXX. La parusia del Figlio dell’uomo (21,5-38)
• LXXI. Il tradimento di Giuda (22,1-6)
• LXXII. Il banchetto pasquale (22,7-23)
• LXXIII. Discorso di commiato (22,24-38)
• LXXIV. Sul Monte degli Ulivi: l’arresto (22,39-53)
• LXXV. Il processo (22,54-71)
• LXXVI. La condanna (23,1-25)
• LXXVII. La crocifissione (23,26-49)
• LXXVIII. La sepoltura (23,50-56)
• LXXIX. L’annuncio della risurrezione (24,1-12)
• LXXX. La cena a Emmaus (24,13-35)
• LXXXI. Apparizione a Gerusalemme (24,36-53)
• Il libro
• Copyright