- 112 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Dopo l'importante punto di arrivo raggiunto col poemetto Il mondo sia lodato, la nuova raccolta di Franco Marcoaldi prosegue nel percorso interiore dell'autore tra ricerca sapienziale e piccoli gesti salvifici, mentre il mondo esterno sembra sempre piú dominato dalla brutalità. Il libro si apre con una scena di "perdita di tempo": l'imbucarsi in un cinema semivuoto per vedere un vecchio film, «due ore | rubate al lavoro, una sposa tradita». Il tema del perdere tempo, ripreso in altre poesie («Perdo il mio tempo guardando | il gatto che fissa l'infinito | come nessuno di noi saprebbe fare?»), è uno dei fili conduttori della raccolta: perdere tempo per trovare se stessi, lasciar cadere le maschere, far tacere i tamburi del narcisismo quotidiano, conquistare uno spazio di silenzio. Questo tipo di esercizi zen richiede prima di tutto professione di umiltà. Ai potenti, agli arroganti, ai troppo sicuri è preclusa qualsiasi via che porti a un momento di autenticità. Umiltà e arroganza però possono presentarsi fuse insieme, e dunque: «Come tenere a bada quella metà | avariata di me stesso che reclama | di continuo voce e combina | di continuo danni?» Quest'ultimo di Marcoaldi è un libro di "esercizi spirituali" per laici, un prezioso breviario per attraversare i dissidi interiori alla ricerca di una piú umana armonia con la natura.
Domande frequenti
Informazioni
La busta
Benessere
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- TUTTO QUI
- «Il lusso è una piccola cosa – due ore»
- «Dal volto è scivolato un occhio»
- «Fuori di qui si spara, e non a salve»
- «Chiude gli occhi chi dorme»
- Nel viaggio di un giorno, una vita
- «Imbellettarsi, pavoneggiarsi»
- «Perdo il mio tempo se resto»
- «Leggo e trascrivo, cambiando»
- «E dimmi, dimmi – tu, cosa ne pensi?»
- «Prima o poi Lucifero ritorna»
- «Da quanti luoghi siamo stati strappati»
- «Vivere nel terrore di commettere»
- «Ci crederai? Batto e ribatto»
- «La storia si ripresenta»
- Hotel Capri, Camaiore
- «Un tempo di notte cantavo»
- «Che ridicole, le pose vanitose»
- «Quanto piú la scena vitale»
- «Corre senza guinzaglio la poesia»
- Il punteruolo rosso
- «Come uscire da questo soffocante»
- «Bianche le margherite, bianche»
- «Raggiunta finalmente la postura»
- Emotion recollected in tranquillity
- «Tra il grembo e la bara, soltanto»
- «Come tenere a bada quella metà»
- «Dovessi nominare una virtú – l’unica»
- «Nel pieno della notte»
- «Nel cielo imporporato»
- Leggendo Pasolini
- «Forse perché siamo in novembre»
- «Quante teste cadono dentro»
- «È il dilagare degli umori»
- «Sarebbe bello se per una volta»
- «Quando arriva quella stagione»
- «Il vero Natale prevede»
- «Promettono olio, i fiori»
- «Su panchine scrostate che mai ci hanno»
- «Tempo perso, energie sprecate»
- «Maligna e tenebrosa»
- Confusione naturale
- «Se il desiderio testardo lavora»
- «Poeta è chi torna sui nomi»
- La busta
- «Dentro questo libro c’è un uomo»
- «Combattere è virile»
- Benessere
- La tregua
- «Bambino e adulto mano»
- «Non mi è chiaro perché l’estate»
- «Vado cercando un’altra legge»
- «Va bene amare un’ombra»
- «Quando lo scettro finisce in mano»
- «Però capisco chi si danna»
- «I morti non tornano mai soli»
- «Il mondo intorno si presenta»
- Giornale
- «Vuoi dare una lezione alla tua hybris?»
- «In compagnia di Waldo sono entrato»
- «Se finalmente si capisse»
- «Non cercate corrispondenze»
- «La pioggia si scarica sui lecci»
- «Fabrica, faber: opera, costruisci»
- «Quel che di vero c’è, è quanto sfugge»
- Piazza del Popolo
- «Casamatta o casa matta? Se si»
- «In una, mille case matte»
- «La casa matta accoglie soprattutto»
- «I matti vanno matti per le case»
- «Vicino a casa matta c’è»
- «La dove c’era un campo coltivato»
- «Si fa largo nel cuore un’ombra»
- «Vorrei una chiave che apre tutte»
- Bliss
- «Nelle diverse sale d’attesa»
- «Quand’è che l’idea»
- «The star… the star… mormora tremante»
- «E farmi cielo e aria e farmi»
- «Il potente se ne nutre, la sfrutta, la divora»
- «Forse la vita è piú elementare»
- «Quante femmine, nel sogno di stanotte»
- «Un urlo lungo e grave, un violento»
- «Flettiti come il bambú di fronte»
- «Se nessuno piú parlasse, se venisse»
- «Quando ti prende un crampo nel pieno»
- «Servono i nomi a nominare»
- «Sensazioni controverse, improvvise»
- «Né buona novella né tragedia»
- «Come il bambino pensoso e taciturno»
- Nota
- Il libro
- L’autore
- Dello stesso autore
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