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  1. 112 pagine
  2. Italian
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Informazioni sul libro

Dopo l'importante punto di arrivo raggiunto col poemetto Il mondo sia lodato, la nuova raccolta di Franco Marcoaldi prosegue nel percorso interiore dell'autore tra ricerca sapienziale e piccoli gesti salvifici, mentre il mondo esterno sembra sempre piú dominato dalla brutalità. Il libro si apre con una scena di "perdita di tempo": l'imbucarsi in un cinema semivuoto per vedere un vecchio film, «due ore | rubate al lavoro, una sposa tradita». Il tema del perdere tempo, ripreso in altre poesie («Perdo il mio tempo guardando | il gatto che fissa l'infinito | come nessuno di noi saprebbe fare?»), è uno dei fili conduttori della raccolta: perdere tempo per trovare se stessi, lasciar cadere le maschere, far tacere i tamburi del narcisismo quotidiano, conquistare uno spazio di silenzio. Questo tipo di esercizi zen richiede prima di tutto professione di umiltà. Ai potenti, agli arroganti, ai troppo sicuri è preclusa qualsiasi via che porti a un momento di autenticità. Umiltà e arroganza però possono presentarsi fuse insieme, e dunque: «Come tenere a bada quella metà | avariata di me stesso che reclama | di continuo voce e combina | di continuo danni?» Quest'ultimo di Marcoaldi è un libro di "esercizi spirituali" per laici, un prezioso breviario per attraversare i dissidi interiori alla ricerca di una piú umana armonia con la natura.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2017
ISBN
9788858425954
Argomento
Letteratura
Categoria
Poesia

La busta

Ora che con fraterno rispetto
e buona educazione ci siamo
divisi i beni immobili e assieme
ad essi pure quelli mobili –
“io prenderei quel quadro, io sono
interessato all’angoliera,
ti piacerebbe la vecchia oliera
cristallo e argento che viene
dalla casa di Sudorno?”
Ora che i miei genitori
sono definitivamente morti,
mi trovo in mano questa busta
e nell’aprirla avverto il colpo
netto della frusta. Dentro
ci sono svariate foto e due
miei messaggi: uno, succinto,
scritto sul retro di una cartolina –
per mio padre. L’altro, piú lungo
ed espansivo, scritto su un foglio
a sé stante – per mia madre.
Ma il turbamento vero
nasce dalle foto, viste e riviste
in successione: prima quei due ragazzi
innamorati, al Pincio – la mamma
in pelliccia e guanti, il babbo
(bello come il sole) in uniforme.
La seduzione è in scena, ma
non si sono ancora abbracciati
né baciati – Eros non ha aperto le sue ali.
La seconda foto li ritrae ormai
adulti, seduti su un divano.
Tranquilli e sorridenti, fanno
famiglia adesso e il frutto arriva
nella terza foto, col sottoscritto
in primo piano in occasione
del primo compleanno:
torta gigante e fiammeggiante
candelina che brilla nello sguardo
raggiante del bambino.
Solo, nella sua felicità.
Dentro questo libro c’è un uomo,
dentro questo uomo c’è un libro.
Come sciogliere il grumo di carne
e di carta in soffio, in respiro?
Combattere è virile,
dispiega la potenza
e fa sentire vivi.
Ritrarsi porta pace, e bene,
sgombrando il campo
da inutili tossine.
Combattere scatena mille
e mille desideri – ritrarsi,
invece, quei desideri
elude, smorza, cancella.
Combattere stimola, agita,
smuove e rimuove, sporca.
Ritrarsi ama l’immunitas,
perciò chiude finestre e porta.
Combattere o ritrarsi?
Imporsi o scomparire?
Inutile cercare un’univoca risposta:
da bravi pendolari,
su treni traballanti,
andiamo avanti e indietro – senza sosta.

Benessere

...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. TUTTO QUI
  4. «Il lusso è una piccola cosa – due ore»
  5. «Dal volto è scivolato un occhio»
  6. «Fuori di qui si spara, e non a salve»
  7. «Chiude gli occhi chi dorme»
  8. Nel viaggio di un giorno, una vita
  9. «Imbellettarsi, pavoneggiarsi»
  10. «Perdo il mio tempo se resto»
  11. «Leggo e trascrivo, cambiando»
  12. «E dimmi, dimmi – tu, cosa ne pensi?»
  13. «Prima o poi Lucifero ritorna»
  14. «Da quanti luoghi siamo stati strappati»
  15. «Vivere nel terrore di commettere»
  16. «Ci crederai? Batto e ribatto»
  17. «La storia si ripresenta»
  18. Hotel Capri, Camaiore
  19. «Un tempo di notte cantavo»
  20. «Che ridicole, le pose vanitose»
  21. «Quanto piú la scena vitale»
  22. «Corre senza guinzaglio la poesia»
  23. Il punteruolo rosso
  24. «Come uscire da questo soffocante»
  25. «Bianche le margherite, bianche»
  26. «Raggiunta finalmente la postura»
  27. Emotion recollected in tranquillity
  28. «Tra il grembo e la bara, soltanto»
  29. «Come tenere a bada quella metà»
  30. «Dovessi nominare una virtú – l’unica»
  31. «Nel pieno della notte»
  32. «Nel cielo imporporato»
  33. Leggendo Pasolini
  34. «Forse perché siamo in novembre»
  35. «Quante teste cadono dentro»
  36. «È il dilagare degli umori»
  37. «Sarebbe bello se per una volta»
  38. «Quando arriva quella stagione»
  39. «Il vero Natale prevede»
  40. «Promettono olio, i fiori»
  41. «Su panchine scrostate che mai ci hanno»
  42. «Tempo perso, energie sprecate»
  43. «Maligna e tenebrosa»
  44. Confusione naturale
  45. «Se il desiderio testardo lavora»
  46. «Poeta è chi torna sui nomi»
  47. La busta
  48. «Dentro questo libro c’è un uomo»
  49. «Combattere è virile»
  50. Benessere
  51. La tregua
  52. «Bambino e adulto mano»
  53. «Non mi è chiaro perché l’estate»
  54. «Vado cercando un’altra legge»
  55. «Va bene amare un’ombra»
  56. «Quando lo scettro finisce in mano»
  57. «Però capisco chi si danna»
  58. «I morti non tornano mai soli»
  59. «Il mondo intorno si presenta»
  60. Giornale
  61. «Vuoi dare una lezione alla tua hybris?»
  62. «In compagnia di Waldo sono entrato»
  63. «Se finalmente si capisse»
  64. «Non cercate corrispondenze»
  65. «La pioggia si scarica sui lecci»
  66. «Fabrica, faber: opera, costruisci»
  67. «Quel che di vero c’è, è quanto sfugge»
  68. Piazza del Popolo
  69. «Casamatta o casa matta? Se si»
  70. «In una, mille case matte»
  71. «La casa matta accoglie soprattutto»
  72. «I matti vanno matti per le case»
  73. «Vicino a casa matta c’è»
  74. «La dove c’era un campo coltivato»
  75. «Si fa largo nel cuore un’ombra»
  76. «Vorrei una chiave che apre tutte»
  77. Bliss
  78. «Nelle diverse sale d’attesa»
  79. «Quand’è che l’idea»
  80. «The star… the star… mormora tremante»
  81. «E farmi cielo e aria e farmi»
  82. «Il potente se ne nutre, la sfrutta, la divora»
  83. «Forse la vita è piú elementare»
  84. «Quante femmine, nel sogno di stanotte»
  85. «Un urlo lungo e grave, un violento»
  86. «Flettiti come il bambú di fronte»
  87. «Se nessuno piú parlasse, se venisse»
  88. «Quando ti prende un crampo nel pieno»
  89. «Servono i nomi a nominare»
  90. «Sensazioni controverse, improvvise»
  91. «Né buona novella né tragedia»
  92. «Come il bambino pensoso e taciturno»
  93. Nota
  94. Il libro
  95. L’autore
  96. Dello stesso autore
  97. Copyright