Troppa medicina
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Troppa medicina

Un uso eccessivo può nuocere alla salute

  1. 168 pagine
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Troppa medicina

Un uso eccessivo può nuocere alla salute

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La fragilità della natura umana davanti al dolore, alla malattia e alla morte ha assicurato ai medici un potere di cui spesso hanno abusato. Con il capitalismo la salute è diventata un vero business dominato dalle industrie farmaceutiche che strumentalizzano i medici. Marco Bobbio, attraverso la vivida narrazione della sua esperienza quotidiana, analizza gli stadi di questo scandalo e mostra tutte le difficoltà di sfuggire alla logica del sistema e di praticare la Slow Medicine nello spirito della decrescita. Ci invita alla resistenza e alla dissidenza contro l'ipermedicalizzazione e lo sperpero che aumentano le disuguaglianze e riducono il diritto alla salute.
Serge Latouche La medicina ha ottenuto straordinari successi: guarire malattie letali, ridurre sofferenze, prolungare la vita. Il nostro benessere però dipende anche da fattori non indagabili con esami e non curabili con farmaci. Il disagio di convivere con l'incertezza, il bisogno di oggettivare la propria salute, l'esagerata fiducia nelle potenzialità della tecnologia e ingenti interessi economici ci spingono verso una medicina che può essere inutile o addirittura dannosa.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2017
ISBN
9788858424834
Argomento
Politica e relazioni internazionali
Categoria
Storia e teoria politica

Note

INTRODUZIONE.

1. A. S. Brett e J. D. Levine, The case against identifying carotid stenosis in asymptomatic patients, JAMA Intern Med, 2014, n. 174, pp. 2004-8.
2. J. D. Carroll, J. L. Saver, D. E. Tharel et al., Closure of patent foramen ovale versus medical therapy after cryptogenic stroke, N Engl J Med, 2013, n. 368, pp. 1092-100; D. B. Kramer e A. S. Kesselheim, The Watchman saga – closure at last?, N Engl J Med, 2015, n. 372, pp. 994-95; H. P. Mattle, S. Evers, D. Hildick-Smith et al., Percutaneous closure of patent foramen ovale in migraine with aura, a randomized controlled trial, Eur Heart J, 2016, n. 37, pp. 2029-36.
3. P. Tyrer, T. Eilenberg, P. Fink et al., Health anxiety: the silent, disabling epidemic, BMJ, 2016, n. 353, p. i2250.
4. C. K. Meador, The last well person, N Engl J Med, 1994, n. 330, pp. 440-41.
5. L. Howard, S. Wessley, M. Leese et al., Are investigations anxiolytic or anxiogenic? A randomized controlled trial of neuroimaging to provide reassurance in chronic daily headache, J Neurosurg Psych, 2005, n. 76, pp. 1558-64; K. Kroenke, Diagnostic testing and the illusory reassurance of normal results, JAMA Intern Med, 2013, n. 173, pp. 416-17.
6. A. Rolfe e C. Burton, Reassurance after diagnostic testing with a low pretest probability of serious disease, JAMA Intern Med, 2013, n. 173, pp. 407-16.
7. E. Hoefman, K. R. Boer, H. C. P. M. Van Weert, J. B. Reitsma, R. W. Koster e P. J. P. Bindels, Continuous event recorders did not affect anxiety or quality of life in patients with palpitations, J Clin Epidemiol, 2007, n. 60, pp. 1060-66.
8. R. L. Logan e P. J. Scott, Uncertainty in clinical practice: implications for quality and costs of health care, Lancet, 1996, n. 347, pp. 595-98.
9. A. Sen, Health: perception versus observation, BMJ, 2002, n. 324, pp. 860-61.
10. A. J. Barsky, The paradox of health, N Engl J Med, 1988, n. 318, pp. 414-18.
11. D. Callahan, La medicina impossibile. Le utopie e gli errori della medicina moderna, Baldini & Castoldi, Milano 2000.
12. R. Smith, The NHS: possibilities for the endgame. Think more about reducing expectations, BMJ, 1999, n. 318, pp. 209-10.
13. A. Bonaldi, I veleni dell’intervento fast e gli antidoti di slow medicine: trattamenti medici e qualità della vita nel paziente anziano, Psicogeriatria, 2013, n. 8 (suppl. 1), pp. 147-52.
14. G. Welch, Sovradiagnosi. Come gli sforzi per migliorare la salute possono renderci malati, Il Pensiero Scientifico, Roma 2013.
15. Id., Less Medicine, More Health: 7 Assumptions that Drive Too Much Medical Care, Beacon Press, Boston 2015.
16. Citato da I. Heath, Contro il mercato della salute, Bollati Boringhieri, Torino 2016, p. 21.
17. S. Latouche, Usa e getta. Le follie dell’obsolescenza programmata, Bollati Boringhieri, Torino 2013.

CAPITOLO PRIMO.

1. M. C. Becker, J. M. Galla e S. E. Nissen, Left main trunk coronary artery dissection as a consequence of inaccurate coronary computed coronary angiography, Arch Intern Med, 2011, n. 171, pp. 698-701.
2. P. Carraro e M. Plebani, Errors in a stat laboratory: types and frequencies 10 years later, Clin Chem, 2007, n. 53, pp. 1338-42.
3. G. Rose, Epidemiology in Medical Practice, Churchill Livingston, London 1976.
4. Standards of Medical Care in Diabetes 2015. Summary of revisions, Diabetes Care, 2015, n. 38 (suppl. 1), p. S4.
5. N. J. Stone, J. Robinson, A. H. Lichtenstein et al., 2013 ACC/AHA guideline on the treatment of blood cholesterol to reduce atherosclerotic cardiovascular risk in adults: a report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines, J Am Coll Cardiol, 2014, n. 63, pp. 2889-934.
6. National Cholesterol Education Program (NCEP) Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults (Adult Treatment Panel III). Third report of the National Cholesterol Education Program (NCEP) Expert Panel on detection, evaluation, and treatment of high blood cholesterol in adults (Adult Treatment Panel III) final report, Circulation, 2002, n. 106, pp. 3143-421.
7. M. J. Pencina, A. M. Navar-Boggan, R. B. D’Agostino, K. Williams, B. Neely, A. D. Sniderman e E. D. Peterson, Application of new cholesterol guidelines to a population-based sample, N Engl J Med, 2014, n. 370, pp. 1422-31.
8. L. Getz, A. L. Kirkengen, I. Hetlevik et al., Ethical dilemmas arising from implementation of the European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice. A descriptive epidemiological study, Scand J Prim Health Care, 2004, n. 22, pp. 202-8.
9. R. N. Moynihan, G. P. Cooke, J. A. Doust, L. Bero, S. Hill et al., Expanding disease definitions in guidelines and expert panel ties to industry. A cross-sectional study of common conditions in the United States, PLoS Med, 2013, n. 10.
10. R. Bodei, Il limite, il Mulino, Bologna 2016.
11. G. Bert, A. Gardini e S. Quadrino, Slow medicine. Perché una medicina sobria, rispettosa e giusta è possibile, Sperling & Kupfer, Milano 2013.
12. L. S. Feldman, Choosing wisely: things we do for no reason, J Hospital Med, 2015, n. 10, p. 696.
13. E. Kidd, First Steps to Seeing. A Path Towards Living Attentively, Floris Book, Edinburgh 2015.
14. L. Mazzeri, Tra due vite. L’attesa, il trapianto, il ritorno, Giunti, Firenze 2015, p. 140.
15. S. N. Etkind e J. Koffman, Approaches to managing uncertainty in people with life-limiting conditions: role of communication and palliative care, Postgrad Med J, 2016, n. 92, pp. 412-17.
16. J. P. Kassirer, Our stubborn quest for diagnostic certainty. A cause of excessive testing, N Engl J Med, 1989, n. 320, pp. 1489-91.
17. D. J. Hunter, Uncertainty in the era of precision medicine, N Engl J Med, 2016, n. 375, pp. 711-13.
18. G. Bert, Medicina narrativa. Storie e parole nella relazione di cura, Il Pensiero Scientifico, Roma 2007; V. Alastra e F. Batini, Pensieri circolari. Narrazione, formazione e cura, Pensa MultiMedia, Lecce 2015; A. Zuppiroli, Le trame della cura. Le narrazioni dei pazienti e l’esperienza di un medico per ri...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Troppa medicina
  4. Introduzione
  5. I. La ricerca della certezza
  6. II. Aspettative irrealistiche
  7. III. Curarsi o non curarsi
  8. IV. Screening utili e inutili
  9. V. Informazioni condizionate
  10. VI. Difendersi dagli esami e dalle denunce
  11. VII. Sprechi
  12. VIII. Conclusioni
  13. Note
  14. Ringraziamenti
  15. Il libro
  16. L’autore
  17. Dello stesso autore
  18. Copyright