LIBRO PRIMO
1. molte figlie e due figli: Quando Marco Aurelio, nel 161, assunse il titolo di Augusto, aveva generato già otto figlie. In seguito nacquero, a quanto sappiamo, tre figli e un’altra figlia.
2. Verissimo: Fu chiamato Marco Annio Vero (n. 162-163 - m. 169); si ritiene che E., per errore, lo designi qui con un soprannome del padre. Nulla vieta di credere, però, che il soprannome del padre sia stato realmente applicato anche al figlio.
3. Commodo: Marco Aurelio Commodo Antonino (che alla fine del suo regno preferí farsi chiamare Lucio Elio Aurelio Commodo) nacque nel 161, salí al trono nel 180, e fu ucciso nell’ultima notte del 192.
4. Quando … inalienabili: Annia Lucilla sposò prima lo zio Lucio Vero, e successivamente Tiberio Claudio Pompeiano (su cui vedi I 6,4; 8,3-4); un’altra figlia di Marco, che potrebbe essere Fadilla (I 13,1) ovvero Annia Galeria Faustina, sposò Gneo Claudio Severo, due volte console, pontefice, filosofo aristotelico.
5. ricoprivo … principe: Circa le cariche pubbliche ricoperte da E. sono state fatte diverse ipotesi, ma nessuna è convincente. Può solo affermarsi che si trattò di cariche modeste: ὑπηρεσίαι; altrimenti l’autore avrebbe usato il termine ἀρχαί.
6. Pannonia: E. usa costantemente l’etnico Παίονες (Peoni), in luogo di Παννόνιοι (Pannoni): egli però non è il solo fra gli scrittori greci a commettere questo errore. I Peoni vivevano a nord della Macedonia; la Pannonia invece corrisponde all’Ungheria occidentale (sulla destra del Danubio), alla Slavonia (territorio della Drava e della Sava) e all’Austria orientale, compresa Vindobona, cioè l’odierna Vienna. È incerto se Marco Aurelio sia morto a Vienna o a Sirmio.
7. Dionigi … crudeltà: Si noti l’ingenuo sfoggio di cultura scolastica. Dionigi: Allude a Dionigi II, tiranno di Siracusa, detto il giovane, che quando successe al padre nel 367 a.C. aveva poco piú di 25 anni. Lasciò fama di uomo debole e vizioso. diadochi: Si noti che il termine diadochi è qui usato in senso lato: indica cioè (come in altri autori antichi) anche la seconda generazione dei successori di Alessandro, detti oggi, comunemente, gli epigoni. Infatti il primo dei Tolemei a sposare una sorella fu Tolemeo II Filadelfo; dopo di lui Tolemeo IV Filopatóre. L’incesto, nella dinastia tolemaica, si spiega con l’adesione alle tradizioni faraoniche. Antigono: Antigono Monoftalmo, diadoco della Frigia Maggiore, fu il piú ardito e geniale fra i successori di Alessandro. Morí a Ipso nel 301 a.C., combattendo contro Lisimaco e Seleuco: la sua intraprendenza, infatti, aveva indotto gli altri diadochi a coalizzarsi contro di lui. causia: La causia è un cappello a larghe tese, che fu considerato indumento nazionale dei Macedoni. Alessandro non se ne staccava mai (vedi IV 8,2). La causia regia era purpurea; il diadema era un nastro bianco, trapunto d’oro, che cingeva il cappello e ricadeva sulle spalle.
8. celebrò … imperatore: Anche per gli altri imperatori E. ricorderà costantemente i sacrifici celebrati nell’assumere il potere. A questo proposito si tenga presente che fin dai tempi di Ottaviano Augusto l’imperatore rivestiva la carica di pontefice massimo.
9. Oceano: Com’è ovvio, per Oceano si devono intendere qui il Baltico e il Mare del Nord.
10. Pompeiano: Tiberio Claudio Pompeiano era originario di Antiochia. Secondo l’Historia Augusta (Pertinax, IV 10), Pertinace gli offrí di partecipare al potere imperiale (vedi II 3,3 e nota 2, p. 253); Giuliano l’Apostata scrisse che Marco Aurelio avrebbe dovuto lasciare erede il genero, anziché il figlio (Iuliani Imp. Caesares, Lipsiae 1696, p. 312b).
11. discendeva … bisavolo: La famiglia paterna di Commodo apparteneva alla nobiltà senatoria, e aveva dato molti consoli. La madre, Annia Galeria Faustina minore, moglie di Marco Aurelio, era figlia di Antonino Pio e di Anna Galeria Faustina maggiore. In realtà ella non aveva alcuna parentela con Traiano e Adriano, per cui l’affermazione del nostro storico viene citata fra i suoi errori. Ritengo però che egli alluda qui alla parentela di adozione; da questo punto di vista Faustina, come figlia di Antonino Pio, poteva considerarsi nipote di Adriano e bisnipote di Traiano. Naturalmente per interpretare in questo modo si dovrebbe espungere κατὰ θηλυγονίαν: vedi Nota critica.
12. nominò … Perenne: In origine il prefetto al pretorio era solo il comandante della guardia imperiale (pretoriani); con il tempo però assunse importanti funzioni amministrative e giudiziarie. Tigidio Perenne (non Perennio, come E. scrive erroneamente nell’originale greco) fu prefetto al pretorio dal 182 al 185. È una figura discussa: lo storico Dione Cassio cerca di riabilitarlo (LXXIII 9,1; 10,1), ma si ritiene che il suo giudizio sia influenzato da qualche beneficio personalmente ricevuto.
13. Ma quando … per sé: La congiura di Lucilla ebbe luogo, probabilmente, nel 182. Piú tardi anche l’imperatrice Bruttia Crispina fu esiliata e uccisa sotto accusa di adulterio. Sembra però che essa abbia lasciato un buon ricordo presso i Romani; infatti nelle iscrizioni onorifiche fu cancellato il nome di Commodo, mentre veniva rispettato quello di Crispina (H. DESSAU, Inscriptiones latinae selectae, Berolini 1892, 405, 1117).
14. Quadrato: Marco Ummidio Quadrato, figlio (di primo letto) di Gneo Claudio Severo (vedi nota 4, p. 247), divenne poi figlio adottivo di Ummidio Quadrato, nipote di Marco Aurelio; egli era quindi doppiamente legato alla famiglia imperiale.
15. Quinziano: Claudio Pompeiano Quinziano, secondo alcuni, sarebbe un figlio di primo letto di Tiberio Claudio Pompeiano; pertanto Lucilla sarebbe stata sua matrigna. Secondo altri invece era nipote di Pompeiano. È certo comunque che sposò la figlia di primo letto di Lucilla, e che anch’egli, come Quadrato, fu considerato amante di Lucilla stessa.
16. anfiteatro: Allude naturalmente all’anfiteatro Flavio, che poi fu detto Colosseo (vedi I 15,2).
17. non appena … Commodo: Alcuni mettono in dubbio la storicità della congiura; ma è certo che Perenne, nel corso del 185, fu messo a morte.
18. agone … Giove Capitolino: L’agone capitolino era stato istituito da Domiziano, e si svolgeva ogni quattro anni. Era una festa di tipo greco. In realtà, tuttavia, l’episodio si svolse durante i Ludi Capitolini, festa molto piú antica, e annuale (cfr. F. GROSSO, La lotta politica al tempo di Commodo, Torino 1964).
19. monete … effigie: Nessuna di queste monete è pervenuta fino a noi; ma ciò non basta per negare la veridicità della notizia erodianea.
20. due prefetti al pretorio: Nominando due prefetti al pretorio Commodo non fece alcuna innovazione; ritornò piuttosto alla prassi instaurata da Ottaviano Augusto e quasi sempre seguita dagli altri imperatori.
21. Trascorso … briganti: Questa sommossa ebbe luogo nel 186, e venne pure designata come «bellum desertorum». Secondo l’Historia Augusta (Pescennius Niger, III 4-5), la repressione dei moti nella Gallia fu opera di Pescennio Nigro, il futuro imperatore (vedi libri II-III); ma oggi molti studiosi respingono questa notizia.
22. Ogni anno … dèi: Le feste cui qui si allude (Hilaria) avevano luogo il 25 marzo. Sul culto della «Madre degli dèi», o Magna Mater, vedi sotto, le note 23, 25 e 26.
23. Pessinunte: Il toponimo Pessinunte è certamente estraneo al greco, e pertanto non può collegarsi al verbo ἔπεσον. Tuttavia l’opinione che l’emblema della dea fosse disceso dal cielo risponde a verità, in quanto l’oggetto del culto era una pietra meteoritica.
24. Tantalo … Ilo … Ganimede: Ilo e Ganimede erano figli di Troo. Secondo il mito piú diffuso Ganimede fu rapito da Zeus. La leggenda secondo cui il rapimento fu opera di Tantalo, che si era invaghito del giovanetto, può essere sorta piú tardi, come interpretazione razionalistica; ovvero (poiché Tantalo è probabilmente una divinità anatolica antichissima) può rappresentare la forma originaria del mito: i Greci avrebbe...