La scena è buia.
Silenzio.
ANDREA Allora?
Silenzio.
ANDREA Non mi rispondi piú?
Silenzio.
ANDREA Sei pronto?
Silenzio.
ANDREA Ohi! Ti sei addormentato?
Silenzio.
ANDREA Mi ascolti quando ti parlo?
Silenzio.
ANDREA Ti senti pronto, sí o no?
GIACOMO (dopo un po’) Non so.
ANDREA Come?
GIACOMO Non so s’io mi sia pronto.
ANDREA Non ti succede niente. Non preoccuparti.
GIACOMO Allora non ne val la pena.
ANDREA Perché?
GIACOMO Perch’io spero che m’accada qualcosa. Altrimenti qual senso vi ha?
ANDREA Ti succede, ma non troppo.
GIACOMO Quanto?
ANDREA Eh, vedrai!
GIACOMO È una promessa? O una minaccia?
ANDREA Boh.
GIACOMO Vi esprimete in guise bizzarre. Che significa, cotesto «boh»?
ANDREA Dipende da te.
GIACOMO Da me?
ANDREA Tu come ti senti?
GIACOMO In allarme. Sul chi va là.
ANDREA Non come ti senti adesso. Come ti senti di solito.
GIACOMO Né bene, né male.
ANDREA No, perché tu a me mi dài l’idea di uno che non ne puoi piú di te.
Silenzio.
ANDREA Ti sei offeso?
Silenzio.
ANDREA Non volevo offenderti. È l’idea che mi sono fatto di te.
Silenzio.
ANDREA Ci sei ancora?
GIACOMO Ogni volta che mi persuado della necessità e perpetuità del mio stato infelice, concepisco un odio furioso di me stesso, giacché l’infelicità ch’io odio non risiede se non in me stesso.
ANDREA Lo vedi!
GIACOMO È il pensiero che mi fa star male.
ANDREA Il pensiero di cosa?
GIACOMO Il pensiero. Il pensiero che alberga dentro di me.
ANDREA Alberga! Come un inquilino.
GIACOMO Come un tiranno. Son tormentato dal mio pensiero.
ANDREA Tormentato! Addirittura.
GIACOMO Io spero che voi sappiate, ma spero che non abbiate provato, in che modo il pensiero possa martirizzare una persona che pensi alquanto diversamente dagli altri, quando l’ha in balía...
ANDREA Io quando mi sento un po’ giú penso alle ragazze. (Pausa). Fighe.
GIACOMO Voglio dire quando la persona non ha alcuno svagamento o distrazione...
ANDREA Se hai bisogno di distrarti, ci sono qua io. Sono un professionista della distrazione!
GIACOMO Io ho solamente lo studio, il quale perché fissa la mente e la ritiene immobile, piú nuoce di quello che giovi...
ANDREA Giustissimo! Studiare fa male! Su questo con me sfondi una porta aperta.
GIACOMO A me il pensiero ha dato per lunghissimo tempo e dà tali martíri, per questo solo, che m’ha avuto sempre e m’ha intieramente in balía, e vi ripeto, senza alcun desiderio...
ANDREA Davvero? Non ti viene mai voglia di gnocca?
GIACOMO Il pensiero m’ha pregiudicato evidentemente, e m’ucciderà, se io prima non muterò condizione.
ANDREA Ci penso io a mutarla.
GIACOMO Abbiate per certissimo che io stando come sto, non mi posso divertire piú di quello che fo, che non mi diverto niente.
ANDREA Eh, ma tu lascia fare a me!
GIACOMO Debbo fidarmi di voi, allora.
ANDREA Sí. Fídati.
GIACOMO Che m’attende?
ANDREA Tanto per cominciare, una cosa che non te l’aspetti. Ma è solo l’inizio!
GIACOMO Una cosa spaventevole?
ANDREA Potrebbe. Se non ci sei abituato può essere un po’ impressionante.
Silenzio.
ANDREA Hai paura?
GIACOMO Un poco.
ANDREA È che se ti dico tutto prima, poi ti rovino la sorpresa.
GIACOMO Sta bene.
ANDREA Vedrai che ci resti a bocca aperta.
GIACOMO La state tirando troppo lunga.
ANDREA (soddisfatto) Allora non vedi l’ora!
GIACOMO Mi avete messo curiosità.
ANDREA Perfetto! Vuol dire che sei pronto.
Silenzio.
ANDREA Sei pronto?
Silenzio.
ANDREA Ti stai cagando addosso?
GIACOMO Non siate triviale, per cortesia.
ANDREA È un modo di dire. Allora io vado, eh? Al mio tre, va bene? Uno, due, due e mezzo...
GIACOMO Ma... dite d’avermi preparato a dovere?
ANDREA Ah, ma allora non sei pronto!
GIACOMO No, gli è che...
ANDREA Hai paura!
GIACOMO Non son tranquillo.
ANDREA Non devi es...