Non tutto è risolto
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Non tutto è risolto

  1. 48 pagine
  2. Italian
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Non tutto è risolto

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Informazioni sul libro

Una vecchia signora con un lungo e molto vario passato, sempre in bilico tra realtà e finzione, e una segretaria viceversa ossessionata dall'esigenza di chiarezza: due personaggi in realtà inscindibili, due facce della stessa medaglia, forse una proiezione scissa dell'autrice.
E poi un figlio (forse), una cameriera e una stufa di maiolica. Questi i personaggi del più recente lavoro teatrale scritto da Franca Valeri.
Una commedia allo stesso tempo comica e metafisica, quasi beckettiana, sull'ambiguità della vita (e del teatro) anche all'approssimarsi delle ultime scadenze.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2014
ISBN
9788858412497
Argomento
Letteratura
Categoria
Teatro

Non tutto è risolto

Una stanza vuota con resti di una sontuosa tappezzeria. Solo una grande stufa di maiolica. Contro una parete una cosa come un mobile o un grande baule, con sopra una coperta grandissima. Porta alta a destra. Angèle è in tailleur pantaloni, due borse. La «Contessa» con un gran pelliccione e un cappello assurdo.
CONTESSA Angèle, fa un gran freddo.
ANGÈLE Mancano i mobili, ma non le stufe.
CONTESSA Spenta. La rilevanza era per suggerire di accenderla.
ANGÈLE Come?
CONTESSA Con le mani.
ANGÈLE Di chi?
CONTESSA Le sue. Si metta i guanti.
Angèle gira come un fantasma parlando da sola.
ANGÈLE Lo sa che ci vuole la legna, e magari anche il fiammifero… e magari della carta… e che io non l’ho mai fatto in vita mia…
CONTESSA Angèle… la vedo nella sua abituale abulia… chiami un domestico.
ANGÈLE Domestici?
CONTESSA La vita mi ha privato di molte cose. Mai di domestici.
ANGÈLE (fra sé) Questa volta ce l’ha fatta.
CONTESSA Cara, non parli da sola. Non lo faccio neanche io che sono una vecchia quasi simbolica.
ANGÈLE Lei è una vecchia signora, non una vecchia.
CONTESSA Questo è vero. (Una pausa). C’è differenza?
ANGÈLE L’educazione passa anche per la bocca.
CONTESSA Lapidaria (ride).
Angèle si guarda intorno muovendosi lentamente, l’altra la osserva ferma.
CONTESSA Cosa si sta chiedendo? Sento il ticchettio dei suoi pensieri come una sveglia sul comodino.
ANGÈLE Speravo come lo scorrere di un fiume. (Pausa). I suoi famosi fiumi… l’Adige, la Senna, il Danubio…
CONTESSA … l’Orinoco. Vuol dire che ho le idee confuse?
ANGÈLE Certamente no. Si possono avere ricordi confusi ma le idee chiare. Per quanto…
CONTESSA Siií…
ANGÈLE C’è uno stretto rapporto fra i ricordi e le idee. Sa quanti se ne inventano le persone di ricordi?
CONTESSA Le persone? Non ne faccio parte. Ma anche a-vendo un passato piuttosto lungo…
ANGÈLE … si può sempre scegliere quello che si vuole ricordare.
CONTESSA Esatto. Comunque fa freddo. Cerchi un domestico o qualcuno che potrebbe esserlo.
ANGÈLE (sorride) In questo caso vedrò di materializzarlo. (Esce).
CONTESSA Si comporta come un’intellettuale. Nell’uso della parola. (Si guarda attorno con ironia). Non ti riconosco, non ti rimpiango, non so chi sei… da quel po’ di tappezzeria si capisce che era costosa, ma non bella (la tocca), seta, oibò… mantenuta da ricchi? La bella di casa è certamente lei (accarezza la stufa), austriaca cara? Ho ado-rato l’Austria, ma non le cose per cui è famosa, Vienna, i valzer, quella torta… Destino crudele, cosí bella e spenta. A me non è toccato mai, non bella e sempre accesa. Il tuo caso è piú frequente però. Mi chiedi chi mi ha sovvenzionato?… Cosa, per il fuoco? Che parola… ma la mia testa mi ha sovvenzionato, per dirla con te. Questa sotto il cappello… lo porto sempre per tenerla calda… d’estate di paglia (ride), per tenerla fresca. Mi serve ancora. Sai, mia cara panciona gelida, che chi ha una testa accesa, oh!, crede di essere invidiato. No, è compianto. Non dico che sia facile gestirla, effettivamente, sfugge, discute, si diventa amici solo con gli anni, molti anni… quando si è stancata, quando è contenta di avere il cappello… cinquant’anni fa me lo buttava… una volta… uno stupendo, un feltro nero di Balenciaga, bieco e fatale come li faceva lui, toh, nel tuo Danubio… e quando si è tagliata i capelli? Io dormivo, mi sono trovata due metri di capelli neri sul cuscino, uno per parte… lei rideva e le cameriere piangevano per la disperazione…
Ne avevo quattro, credo… spente come te… (Cammina veloce lungo le pareti e torna alla stufa). Una confidenza… Chi l’ha messa questa tappezzeria? Bisogna dire che il tempo la vede lunga… zitto zitto… distrugge… chissà come gli stavano sulle scatole quei gigli… (ride), c’è voluto un po’, ma ce l’ha fatta… ma chi li aveva messi? La vecchia maman… eh, addirittura un lavoro di cento e piú anni per distruggerli… il tempo quando ha in mente una cosa, la fa… Ma qualcuno ti ha accesa qualche volta? Il conte forse? No, perché lui le stufe le accendeva… le stufe. Oh, Angèle, alla buonora…
È entrata Angèle, con una donna vestita con modesta bizzarria.
ANGÈLE Contessa, in fatto di domestici è tutto quanto ho trovato.
CONTESSA Dove? Al mercato?
ANGÈLE In portineria.
MILLI S’intende che non sono la portiera… che qui non c’è. Mi chiamo Milli, se vogliamo parlare.
CONTESSA Allora… Millí?
MILLI Sí, ma senza l’accento. Viene da un altro nome di quelli che si può immaginare, ma non mi ricordo quale. Tanto non l’ho portato mai.
ANGÈLE Ha un documento?
MILLI Non so dove li ha messi mia madre. Non ho avuto occasione di usarli, e lei è morta.
ANGÈLE Ma se vogliamo instaurare un rapporto domestico… ci vogliono dei documenti… sapere piú o meno chi è lei.
CONTESSA Angèle, la legalità la ossessiona… io non sono mai stata in regola… benissimo Milli… io non la inquadro adesso… da quanto tempo è al mio servizio, che è un termine che non uso mai, non per rispetto umano o per remore sociali…
MILLI Infatti. Da mai.
ANGÈLE La contessa per ragioni personali inerenti alla sua età e al suo stato nobiliare… ha bisogno…
CONTESSA L’età non vedo cosa c’entri… ho avuto cameriere anche a vent’anni e… se le dicessi che non so...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Non tutto è risolto
  4. Il libro
  5. L’autrice
  6. Della stessa autrice
  7. Copyright