Guarda dentro, guarda all’esterno, e se lo incontri
uccidilo istantaneamente;
Se incontri il Budda uccidilo;
Se incontri i genitori uccidili;
Se incontri i parenti uccidili;
Soltanto cosí potrai ottenere la salvazione dell’anima tua,
soltanto cosí sfuggirai l’intrico della materia e ti
affrancherai.
RINSAIROKU
Prima rappresentazione: Vicenza, Teatro Astra, marzo 2006, con Fulvio Falzarano, regia dell’autore.
– a man in his forties
– tavolo, sedia, lampada da tavolo, posacenere, sigarette, telefono, carta stradale della città di Vicenza, carta, penna, euroconvertitore di stato; sul tavolo, o sotto il tavolo, o di fianco al tavolo, o dove cazzo volete, una borsa; dentro la borsa, un martello, una Stanley a lama intercambiabile, una pistola Beretta mod. 1934 calibro nove corto, un’accetta, un pacco di giornali e ritagli di giornale
Pausa
Allora
tenendo conto che ci vado tutti i venerdí del mese
e ogni primo mercoledí del mese
vuol dire una media di cinque volte al mese
Cinque volte al mese per dodici mesi vuol dire
Cinquanta piú dieci
sessanta volte l’anno
Pausa
Sessanta per sette
Sei per sette quarantadue
quattrocentoventi
Pausa
Facciamo quattrocentocinquanta
Per cinquantamila lire ogni volta fa
cinque per quattro venti
cinque per cinque venticinque
Due zeri piú tre zeri fanno cinque zeri
Ventiduemilionicinquecentomila
Che sono
undicimiladuecentocinquanta euro
Pausa
Pensavo di piú
Naturalmente niente ricevuta
Scontrini fatture
Niente di niente
Tutti soldi neri
Meglio cosí
Pausa
Tutti questi nostalgici delle case chiuse proprio non li capisco
Meglio i miei interminabili giri in macchina
piuttosto che uno schifoso spermodromo di stato
Pausa
E quanti chilometri avrò fatto
Sette anni su e giú per queste strade del cazzo
tutti i venerdí del mese e tutti i primi mercoledí del mese
Meglio non pensarci
Di giorno non sarebbe stato possibile
La città
di notte
una città completamente diversa
Pausa
Le strade
completamente diverse
Corso San Felice
Corso Uruguay
E quest’angolo qui
Angolo Montevideo
Da Ponte alto in su
fino a Creazzo
viale Belgrado
Tutte serbe
Tutte bionde
tutte alte
tacchi a spillo e borsette a tracolla
Da Creazzo in su
Africa
viale Lagos
strada delle Mangrovie
Largo Port Haucourt
Poliritmia di tacchi battuti sull’asfalto
Pausa
La statale per Verona è una strada orribile
Quella per Treviso non è meglio
Di notte però
tutto diverso
Pausa
Li vedi subito
in macchina da soli
che vanno ai trenta all’ora guardandosi intorno
che girano senza mettere la freccia
perché all’improvviso decidono che quella bionda là è proprio quella che stanno cercando
Oppure si girano al primo spiazzo per tornare indietro e fare un altr...