La democrazia del sorteggio
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La democrazia del sorteggio

  1. 192 pagine
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La democrazia del sorteggio

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La crescita recente di settori dove viene applicato il sorteggio è andata di pari passo con il declino della responsabilità politica, innanzitutto perché l'attenzione verso l' audience rende i politici timorosi di scontentare con le loro decisioni una parte della popolazione; e poi perché la democrazia elettorale, partigiana e associata alla discrezionalità di giudizio, non riscuote piú fiducia. In un contesto segnato da esigenze di contrasto alla corruzione, questo calo di fiducia investe anche i livelli professionali e amministrativi, cui vengono sottratti spazi di autonoma decisione, a favore di comportamenti vincolati o di soluzioni affidate, appunto, a sorteggi. Il declino di legittimità morale dei partiti sembra poter essere interrotto grazie al sorteggio: il caso viene accettato come condizione di imparzialità e rigenerazione della politica.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2020
ISBN
9788858433188
Parte seconda

La lotteria istituzionale.

Sorteggiare è meglio che decidere?
di Luciano Vandelli
Capitolo ottavo

Il sorteggio nel sistema attuale

Ma sí, affidiamoci all’azzardo! Sorteggiamo, sorteggiamo i senatori, come vuole Grillo1; sorteggiamo il presidente della Rai, come sostiene Di Maio; o anche i giudici della Corte costituzionale2, o i membri del Consiglio superiore della magistratura3… e anche il premier, secondo le proposte avanzate, nel protrarsi della interminabile attesa di un governo dopo le elezioni del 2018, da qualche protagonista della vicenda4. Anzi, no, scusate: quest’ultima, a differenza delle altre, è solo una boutade, come segnalano i media che ne danno notizia. Una battuta, in realtà, non molto efficace, se deve essere spiegata all’ingenuo lettore, chiamato a divertirsi soltanto in seguito ad apposita spiegazione5.
D’altronde, proposte di questo tipo non hanno mancato di sollevare ironie e sarcasmi. Anche nelle file del Movimento 5 Stelle; ove si è reagito con qualche sorriso: «Questo deve valere anche per il direttivo. E ovviamente anche per il governo… E, perché no, anche per il leader politico. Cosí sí che sarebbero rappresentativi»6.
Eppure, non si tratta soltanto di battute.
Come evidenzia il dibattito, riaperto recentemente, nel giugno 2019, sulla estrazione a sorte di membri del Consiglio superiore della magistratura; proposta non piú sostenuta da qualche comico dedicatosi alla politica o da qualche politico in vena di provocazioni, ma ora – nel contesto del clamore di indagini che vanno interessando alcuni membri dell’organo – anche da persone che ricoprono (o hanno ricoperto) ruoli rilevanti nelle istituzioni e nella stessa magistratura, vedendo nel sorteggio un fondamentale strumento di contrasto all’influenza delle correnti e dei partiti politici nelle decisioni del Csm7. Idee, queste, contornate, affiancate e rapidamente seguite da una serie di commentatori, opinionisti e rilevanti esponenti politici, non solo del M5S8. Gli stessi ministri (per la Giustizia, Bonafede; per la Pubblica amministrazione, Bongiorno) non hanno mancato di avanzare proprie proposte di ricorso alla sorte. Cosí, il sorteggio per risolvere i problemi dell’organo di autogoverno dei giudici viene invocato dalle parti piú varie, e nelle forme piú diverse: ora prevedendone l’applicazione a tutti i componenti, ora limitandone l’ambito a una parte9; ora tendendo a estendere a tutti i giudici la platea dei sorteggiabili, ora restringendone l’ambito secondo criteri di merito10; ora applicando il sorteggio come sistema esclusivo per la composizione, ora mescolandolo con una fase di elezione tra i sorteggiati11, mentre non mancano proposte che, invertendo la sequenza, prevedono l’elezione in una fase preliminare, cui seguirebbe un sorteggio tra i maggiormente votati12; ora estraendo i nomi in un collegio unico nazionale, ora in collegi territoriali, in cui sarebbero presentate piú candidature, tra cui effettuare il sorteggio13. Insomma, una pletora di ipotesi che, tra l’altro, cercano in qualche modo anche mediazioni per evitare soluzioni che contrastino troppo apertamente con la Costituzione che, con nettezza, afferma che i componenti del Consiglio superiore della magistratura sono eletti14.
Naturalmente, non sono mancate reazioni, all’ipotesi del sorteggio: da taluno accusata di «irrazionalità»15; da altri, ritenuta «una retromarcia nella scelta dei migliori», a scapito del merito16; o, ancora, piú drasticamente liquidata come «immonda»17. D’altronde, altri – come il procuratore Edmondo Bruti Liberati – propongono di superare i disagi del Csm con una riforma che operi, in certo modo, in senso contrario al sorteggio, vale a dire rafforzando il rapporto tra eletti ed elettori, mediante un sistema elettorale che riduca il peso degli apparati, basandosi su collegi ristretti18.
Ma il sorteggio come metodo per selezionare qualcuno cui attribuire rilevanti funzioni, o comunque per assumere decisioni pubbliche, non è solo al centro di proposte e ipotesi; perché, nella concreta esperienza, è stato seguito da seri legislatori e importanti autorità amministrative, in Italia e altrove. E severi giudici – come vedremo – hanno impegnato tutta la loro scienza giuridica per risolvere intricate controversie sulla legittimità di una estrazione effettuata, ad esempio, da un funzionario non bendato, o con bussolotti di qualche concorrente che non avrebbe dovuto partecipare.
Cosí, in realtà, il ricorso al sorteggio non è affatto una ipotesi ironica, utopistica o provocatoria; ma fa parte, invece, degli strumenti e dei metodi previsti dall’ordinamento giuridico per raggiungere una decisione.
Del sorteggio, anzi, leggi, regolamenti e bandi hanno fatto un uso sempre piú frequente e rilevante, in epoca recente, particolarmente in Italia. Magari per scegliere i controllori di enti pubblici o per selezionare i partecipanti a un appalto, oppure per comporre le commissioni chiamate a valutare i futuri professori universitari19.
1. La proposta di Grillo – reperibile nella stampa quotidiana del 29 giugno 2018 – è stata peraltro preceduta e affiancata da commentatori diversi, come i filosofi Lorenzo Del Savio e Matteo Mameli, il costituzionalista Michele Ainis o l’economista Antonio Martino.
2. M. AINIS, Ora scegliamo con il sorteggio i tre giudici della Consulta, in «Corriere della Sera», 2 dicembre 2015.
3. La proposta di introdurre il sorteggio per la selezione di membri del Csm si inserisce in un dibattito contro le correnti della magistratura (particolarmente contro quelle di sinistra, secondo una gaffe del sottosegretario leghista alla Giustizia, Jacopo Morrone); e in questo dibattito è stata giudicata come «unico sistema in grado di risolvere il problema della degenerazione correntizia» (A. ESPOSITO, Csm, il sorteggio a garanzia di imparzialità, in «il Fatto Quotidiano», 26 luglio 2018). A fronte, peraltro, della considerazione che la Costituzione stessa (art. 104) prevede che i membri siano “eletti”, si ricorre al sistema a due fasi: con una prima selezione, appunto per sorteggio, per procedere quindi a un’elezione tra i magistrati estratti (cosí ivi. Cfr. G. PAVICH, Riforma del Csm, il Pdl si spacca sul sorteggio dei togati, in «ItaliaOggi», 11 agosto 2009).
4. Cfr., tra le altre, le proposte riportate dai media alla fine di giugno 2018, ad esempio, G. SANTAMARIA, Proposta-choc. Senatori a sorteggio, l’ultima “visione” di Grillo, in «Avvenire», 29 giugno 2018; Grillo: “Politici non servono, in Parlamento tirando a sorte”, https://www.dire.it/28-06-2018/216251-grillo-politici-non-servono-parlamento-tirando-a-sorte/
5. Si vedano, ad esempio, M. AJELLO, M5S e Lega riflettono (con ironia) sul sorteggio per trovare il Presidente del Consiglio, in «Il Messaggero», 18 maggio 2018; Presidente del consiglio M5S-Lega, l’idea (scherzosa) del sorteggio, https://www.giornalettismo.com/presidente-del-consiglio-m5s-lega-sorteggio/
6. Si vedano le dichiarazioni della senatrice Paola Nugnes: M5S Nugnes: “Sorteggio senatori: allora anche per ministri e leader”, https://www.dire.it/28-06-2018/216323-m5s-nugnes-sorteggio-anche-per-ministri-e-leader-politico/ Dal canto suo, ridimensiona il senso di queste proposte anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro: «Grillo è un libero cittadino, non confondiamo con l’attività di governo» (dichiarazione nella medesima data). È lo stesso Grillo a “postare” su Instagram una foto che lo ritrae sorridente, accompagnata dalla didascalia: «E pensare che io… scherzavo». Certo, come ogni comico ben sa, le battute che richiedono di essere rivelate come tali non sono le meglio riuscite…
7. Cfr. B. TINTI, Componenti Csm e Anm sorteggiati, in «ItaliaOggi», 4 giugno 2019; C. NORDIO, Magistrati e politica. Solo un sorteggio può salvare le toghe dal mal di corrente, in «Il Messaggero», 7 giugno 2019; L. VIOLANTE, Un’idea di sorteggio per il Csm: è in gioco la libertà, in «Il Foglio», 31 maggio 2019; R. RUOCCO, Violante grillino: “Csm per sorteggio”, https://www.articolo21.org/2019/06/violante-grillino-csm-per-sorteggio/
8. Cfr., tra i molti, M. AINIS, Il sorteggio dei migliori, in «la Repubblica», 7 giugno 2019; B. VESPA, Il caso CSM. Magistrati a sorteggio, 8 giugno 2019, https://www.quotidiano.net/commento/csm-magistrati-palamara-1.4635711; V. VALENTINI, Grassi (M5s) spiega perché ora serve una riforma del Csm, “con il sorteggio”, in «Il Foglio», 6 giugno 2019.
9. Cosí Violante, Un’idea di sorteggio per il Csm cit. propone di estrarre a sorte la metà dei membri togati e la metà dei membri laici. Cfr. l’intervista al procuratore De Ficchy, a cura di C. Bonini, De Ficchy “Questo Csm è malato meglio il sorteggio che i lottizzati”, in «la Repubblica», 22 giugno 2019.
10. Ainis (Il sorteggio dei migliori cit.) restringe l’ambito dei sorteggiabili ai magistrati che «si distinguano per laboriosità, o magari per l’indice di decisioni confermate in appello».
11. Sin dal 2018, nel programma di riforma della giustizia, il Movimento 5 Stelle prevede un sistema ad autocandidatura tra i laici in possesso dei requisiti richiesti, con sorteggio di un numero di 20-30 tra cui il Parlamento effettua l’elezione. Analogamente, si procede per i togati, per i quali l’elezione avverrebbe in una rosa di almeno 5 volte il numero dei componenti da eleggere.
12. S. PASSIGLI, Un’idea per cambiare il CSM: mix di elezione e sorteggio, in «Corriere della Sera», 22 giugno 2019. Cfr. l’intervista a G. Carofiglio, a cura di A. Mascali, Perso il senso della vergogna, ora Csm con sorteggio misto, in «il Fatto Quotidiano», 16 giugno 2019.
13. In questo senso, la proposta del ministro della Pubblica amministrazione: M. CREMONESI, Bongiorno e la riforma leghista della giustizia: “Limiti sui tempi dei processi e sulle intercettazioni”, https://www.corriere.it/politica/19_giugno_14/bongiorno-riforma-leghista-giustizia-limiti-tempi-processi-intercettazioni-0c2f8646-8ee2-11e9-aefd-b9bfecbb01f9.shtml
14....

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Avvertenza
  4. La democrazia del sorteggio
  5. Introduzione. Ritorno al sorteggio. di Nadia Urbinati e Luciano Vandelli
  6. Parte prima. Sorteggio. Miti, problemi, opportunità. di Nadia Urbinati
  7. Parte seconda. La lotteria istituzionale. Sorteggiare è meglio che decidere?. di Luciano Vandelli
  8. Conclusione. Il sorteggio tra emergenza e rinuncia. di Nadia Urbinati e Luciano Vandelli
  9. Il libro
  10. Gli autori
  11. Copyright