Come sarei felice

Storia con padre

Tommaso Giartosio

• Editore: EINAUDI
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788858430859
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

La raccolta poetica di Tommaso Giartosio è una mappa autobiografica che indaga i legami sotterranei fra le generazioni e le epoche, interrogandosi su come si formano le linee di un destino. È un percorso in due tappe. La prima genealogica, dedicata al padre, un ufficiale di marina ormai scomparso ma presenza continua e pressante anche da morto; un rapporto fatto di vuoti da colmare, di ricordi, di sogni soprattutto, e di eros. Le poesie della seconda parte costituiscono un romanzo di formazione e d'amore. Riannodando i fili di viaggi giovanili, di paure e desideri di quell'età di passaggio, l'autore sperimenta stili e scritture per costruirsi un'identità di uomo e di poeta. Ma l'amore arriva con la maturità, la fa esplodere in tutti i sensi, ne mette in crisi gli equilibri faticosamente raggiunti. Le due parti si integrano perfettamente anche grazie a un poemetto-cerniera, in eccentrici endecasillabi («riciclo | creativo costellato di licenza»): La stellina. Sviluppato sulla metafora del titolo, metafora vorticosamente cangiante, incastona la biografia del padre nella cornice di un video porno. Alla ricerca di un incantesimo che trattenga la vita fra legge ed eccezione, fra durata e istante.

La stellina

Il ritmo è il ritardo.

C’è un momento (hai presente, papà?

l’avrai visto, dal terzo cielo) quando

il roscetto dall’aria riflessiva ha

appena cominciato a fare onore

al pastorale, come lo vuoi chiamare,

del bel moretto che trattiene il fiato

quasi sorpreso che non sia un film,

quasi dimenticando che è un film,

sospeso al filo di quel vero bacio

sulla sua mandorla – e per un minuto

lo lascia fare, ostaggio del piacere,

conscio che presto verrà preso…

ma

all’improvviso, di soprassalto

(rivalsa? voluttà? complicità?)

flette i forti femori, sfila lo slip

che ormai non ha piú nulla da nascondere,

e tendendone l’elastico a fionda glielo

schizza in faccia, al roscetto; e ride; e anche l’altro,

colpito, ride.

Poi hanno ripreso

doverosamente a spompinarsi

vorticando sotto il segno dei pesci.

Ma questa loro metafora estrosa

era il raro momento di verità

nel trionfo d’alacre indifferenza

di un set porno, papà; questo sogno

è il loro beneficio d’innocenza

prima della ritualità del sesso.

È ciò che anche tu, papà puro,

troppo puro adesso che non ci sei piú,

pur disapprovando dovresti tacere,

e pur tacendo, approvare.

Se hai amato, e hai amato, e chiunque

tu abbia amato, l’amore fu questo.

La verità talvolta sta nel cuore

del fingere, del fingere si nutre la passione,

la regola conferma l’eccezione.

E quando quel brunetto poi si china

a inghiottire la vita dell’amico, la

riconosci là nell’ombra la stellina

nera tatuata sulla natica? È stata

tua, tutta tua, tanto tempo fa…

Non ricordi? La ricordo io per te,

quella stella cadente: nel ’20

o ’22 sembrava rotolare

sulle sue cinque punte proprio fino a te,

all’alzo dei tuoi occhi. Era cucita

in fondo al solino dell’ordinanza

(un ciclope di Annibale Carracci, ma

tu avresti detto il genio di Aladino)

che a tuo padre, ufficiale di marina

molto prima di te (ma quale padre

non è ufficiale?), doveva obbedienza

(come te, diversamente da te);

e che per questo motivo si trovava

inginocchiata a insinuarti un bottone

in ogni occhiello del cappottino

che ti stringeva cosí caldo e forte

da non farti p...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• COME SAREI FELICE
• Stemma
• Vivere
• Cristallizzarsi
• Le notti bianche
• La stellina
• I viaggi immaginari
• Trovare
• Perdersi
• Stigma
• Nota
• Il libro
• L’autore
• Copyright