Divino amore
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Divino amore

  1. 180 pagine
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Divino amore

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È una gelida sera di gennaio quando Lucia invita a cena le sue collaboratrici per annunciare che le cose si mettono male: c'è troppa concorrenza, le agenzie di wedding planning spuntano come primule a marzo, e se non si trova un'idea vincente il Palazzo degli Sposi non avrà futuro. Lei un'idea ce l'avrebbe, peccato che sia un reato. Per Gemma, Stella e Carolina, però, questo non sembra essere un problema. Tra spose in tutú taglia forte e spose arcobaleno, spose pentite e spose vendicative, scrittrici incapaci, fotografi coreani e vivaisti insensibili, tutti, ma proprio tutti, tentano di dare forma all'imprendibile Divino Amore. Il Palazzo degli Sposi è un edificio dagli stucchi rosa tra centro e periferia che Lucia Lombardi ha avuto in regalo dal suo ex, il calciatore e playboy Tony Cosenza. Per anni è stata un'agenzia di wedding planning di successo, ma ultimamente gli affari si stanno mettendo male e Lucia, occhi da cerbiatta e voluttuosa fumatrice, deve assolutamente trovare cinquantamila euro, o sprofonderà nell'abisso. Come fare? Lei un'idea ce l'avrebbe: sono tutti d'accordo a commettere un reato? Mentre spose, madri di spose, sorelle, cognate, cugine e amiche di spose vanno e vengono dal Palazzo, Lucia porta avanti il suo piano, circondata dalle sue aiutanti, ragazze per nulla avverse al crimine e alle prese con vite che di lineare hanno ben poco. Gemma, trent'anni traboccanti di energia, ha intravisto l'amore della sua vita all'aeroporto di Fiumicino, ma di lui sa soltanto che gira con uno zainetto rosso. Stella crea abiti bianchi fatti con la materia dei sogni in attesa che il Divino Amore si accorga di lei. Carolina, che scrive improbabili Storie di noi due per le coppie di fidanzati, il Divino Amore l'ha trovato, ma gravi minacce sono dietro l'angolo. E poi ci sono le sorelle Corbani, Maria Elisabetta, premiata autrice di La vera storia di Vera Storia, e Maria Vittoria, che abbina la passione per le tragedie greche a un fidanzato parecchio elusivo...Un romanzo romanticissimo ma soprattutto esilarante e spudorato, che gioca con l'amore, quel divino zeffiretto che soffia a volte sulle nostre vite.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2019
ISBN
9788858431139

Quella sera di gennaio

13.

Chi si ricorda di Valentina Macrí?

– Ecco. Le cose stanno cosí.
Lucia ha appena finito di illustrare la situazione alla tavolata, e la tavolata riflette.
– Quindi sono saltati sia il matrimonio Corsi che quello di Benedetta e Patti.
– Esatto. Perdiamo contratti a un ritmo insostenibile.
– C’è troppa concorrenza, è questo il guaio. Ormai le wedding planner sono un esercito, e tutte offrono tutto. Lo sai che dal Sogno di Cristallo propongono il matrimonio «Vecchio West» in Sardegna e fanno venire dei veri indiani Cherokee dall’America?
– Ecco. Appunto. Abbiamo bisogno di poter investire, di poter aggiungere qualcosa di esclusivo alla nostra offerta.
– Beh… – Carolina esita, è l’ultima arrivata nel Palazzo degli Sposi e non vuole strafare, però… – Siamo gli unici ad avere la Storia di noi due…
– Brava. È proprio lí che volevo arrivare. La Storia di noi due potrebbe funzionare, ma solo se a scriverla fosse un nome dal forte impatto mediatico. Ad esempio, Valentina Macrí.
Quel nome è accolto in silenzio. Kevin non ha idea di chi sia Valentina Macrí, ma le donne presenti sí, conoscono tutte la misteriosa autrice senza volto della popolarissima serie Dany Delizia. Gemma sospira.
– E perché la Macrí dovrebbe scrivere la Storia di noi due? Carolina, non ti offendere, ma giusto un’anonima redattrice editoriale può aver voglia di farlo.
– Piú che voglia, necessità, – precisa Carolina.
– Infatti, – Lucia conferma, soddisfatta. – Perché mai la Macrí, o Camilleri, dovrebbero farlo? E ve lo dico io perché. Per tanti, tanti soldi. Allora vedi come si chinerebbero sulle loro tastiere a scrivere la Storia di Cuccumerla e Gesualdo.
– Anche Camilleri? – chiede Carolina, che da sempre nutre stima per quell’autore.
– E di corsa, lascia fare. Il punto è che per potenziare la Storia di noi due coinvolgendo scrittori visibili avrei bisogno di una somma da investire. Come vi dicevo, cinquantamila euro per cominciare. E dove li prendo?
– Facendo ricorso al crimine? – Kevin è interessato.
– Esatto. Vedete, io ho sempre pensato che il reato a me piú congeniale fosse l’omicidio. Spesso ho accarezzato l’idea di uccidere alcune delle fidanzate o mogli di Tony Cosenza. Invece in questo caso sempre di Tony si tratta, ma il crimine è un altro.
Si concede il lusso di una piccola pausa, poi chiarisce:
– Ricatto.
Purtroppo la parola le è sfuggita un filo troppo forte, e cosí dagli altri tavoli si girano parecchie teste.
– Io ho dell’ottimo materiale – continua lei diminuendo il volume – per ricattare Tony Cosenza e farmi dare cinquantamila euro.
– E allora fallo! – Gemma è entusiasta dell’idea. – Non è neanche un reato secondo me. Voglio dire, tu sei la sua ex…
– E per lui cinquantamila euro non sono niente! Vuoi sapere una cosa? Una coincidenza fantastica: ho pensato un sacco di volte di scrivere a dei calciatori per farmi mandare dei soldi. E non sono neanche una loro ex, – precisa Carolina.
Anche Stella annuisce convinta.
– È un’ottima idea, Lucia.
Kevin sembra perplesso.
– Non so. Questi ex calciatori spesso sono pericolosi. E Tony Cosenza, con quella faccia da boss… Se fosse legato alla criminalità organizzata? Pensiamo qualcos’altro. Potrei aiutarvi io.
– Hai cinquantamila euro? – Carolina è giustamente sorpresa.
– Ma no, certo. Però mi è venuta in mente una cosa interessante che potremmo proporre agli sposi. Un archetto personalizzato che riproduce i momenti salienti della loro vita. Lo potrei intagliare io. Da mettere in chiesa sopra l’altare, o in comune… Sarebbe pieghevole, si può portare dappertutto… – Kevin sta già disegnando su un tovagliolo. Il disegno consiste appunto in un arco nuziale che illustra qualcosa che a prima vista sembra la fine dell’Impero romano d’occidente.
– Kevin… – Gemma guarda con disilluso affetto suo cognato. – La sposa media non ha interesse per l’intaglio del legno, e non ha momenti salienti nella vita.
– E poi non è che si può fare tutto pieghevole. Sei proprio in fissa, eh? – gli ricorda Stella col tipico malanimo da sorella. – E allora già che ci siamo proponiamo anche l’auto pieghevole. Potrebbero metterla nel trolley e portarsela a Bali per girare l’isola durante il viaggio di nozze.
– Spiritosa… potrebbero benissimo, infatti, e quando avrò brevettato l’auto pieghevole non venire poi a chiedermi soldi in prestito, perché te li puoi scordare!
– Illuso!
– Oca!
– Kevin. Stella. Siete due adulti –. Lucia ha alzato la voce, con grande gioia degli avventori, che ormai si sono trasformati stabilmente in pubblico. – Allora? Ho il vostro sostegno per questo finanziamento coatto?
– Per me fai pure. Ma poi non lamentarti se vengono quelli di Gomorra e ti danno fuoco al Palazzo degli Sposi.
– E smettila. Sono sicura che Tony Cosenza non è un mafioso –. Gemma parla a nome di tutte le ragazze. – E poi pensate a quanti soldi ha, ancora adesso fra spot e una cosa e l’altra, i marchi eccetera, incasserà milioni di euro. Davvero, non se ne accorge neanche, se gliene chiedi cinquantamila.
– E cosa sarebbe, questo materiale con cui ricattarlo?
Sono tutti curiosi, ma a parlare è stato Kevin.
– Questo lo dirò soltanto a lui. Mi porta una mousse al triplo cioccolato? – chiede alla cameriera, per distrarla, mentre spegne la terza sigaretta.
14.

Anime nella tempesta

Domenica pomeriggio, cielo a picco sulla città. Carolina osserva la bici di Kevin che sfreccia lungo via Catania (FERMATI ALLO STOP PERÒÒÒ) diretto a una festa peruviana in un capannone di corso Grosseto.
Lei è rimasta a casa, per smaltire il lavoro e, non appena Kevin sparisce all’orizzonte, si siede al tavolo della cucina, accompagnata da Penny Lane, che le salta in braccio, ansiosa di dare un contributo alle attività letterarie. Carolina ha di fronte a sé una scelta. Niente di memorabile, intendiamoci, ma sempre una scelta è: iniziare a trasformare gli appunti che ha preso durante l’incontro con Eloisa e un successivo incontro con Marco (sí, è un fil di fumo) in una Storia di noi due, o dare una bella botta al testo di Vera Storia, che marcia sciagurato verso la data di consegna?
Gli appunti sono lí, sul lenzuolino candido del Mac. Li ha copiati, riordinati, sistemati, e adesso eccoli qui, i fatti puri e semplici che hanno trasformato questi due sconosciuti in promessi sposi. Se ci pensate, è incredibile. Noi fragili esseri umani, che in pochi anni o addirittura pochi mesi compiamo un percorso tanto aspro e ardito.
I fatti.
Dopo la gita parrocchiale, Eloisa e Marco hanno iniziato a frequentarsi secondo la ben nota progressione classica: cinema, pizza, sesso.
I tre pilastri si sono dimostrati solidi: entrambi amano i film d’azione tratti da fumetti (non è vero, a Eloisa piacciono le commedie, ma quelle va a vederle con le amiche). Entrambi amano la pizza, gli hot dog e gli hamburger (Eloisa ordina sempre anche un’insalata per ingannare quella sempliciotta della sua coscienza). Entrambi amano il sesso un po’ pericoloso, tipo se in casa c’è qualcuno che potrebbe entrare da un momento all’altro.
Di conseguenza, dopo qualche mese si sono fidanzati.
Da allora sono passati due anni durante i quali gli eventi piú salienti sono stati:
– il dottor Costa, principale di Eloisa, l’ha invitata a cena, pur essendo sposato. Eloisa ha rifiutato e l’ha raccontato a Marco, che ha minacciato di andare a prendere a pugni il dottor Costa ma alla fine non ci è andato;
– una signora che ha chiamato Marco per sostituire la caldaia si è fatta trovare in camicia da notte e, lamentandosi del freddo, ha cercato di farsi scaldare da lui. Marco lo ha raccontato a Eloisa dicendo che lui si è negato (come Giuseppe con la moglie di Putifarre, ma questo né Marco né Eloisa lo sanno), ma Eloisa non è certa che sia la verità e da allora non ha mai smesso di rinfacciargli la cosa;
– Eloisa, nonostante la ferma opposizione di Marco, ha partecipato a un casting per Italia’s Got Talent, come ballerina di Dog Dance, ma il suo cane Geremi non si è dimostrato all’altezza. Marco l’ha lasciata per una settimana, sostenendo che se vuole entrare nel mondo dello spettacolo, faccia pure, ma non è la donna per lui. Dopo una settimana Eloisa ha implorato il suo perdono, rinunciando per sempre ai casting;
– due giorni piú tardi hanno fissato la data delle nozze. Una volta fissata la data delle nozze non è successo piú niente di memorabile.
A fronte di questa realtà, Eloisa ha indicato come modello di riferimento per la Storia di noi due il romanzo Anime nella tempesta di Leona Winsperton che lei, avida lettrice d’amore, ha divorato durante le vacanze al villaggio Il Girasole, mentre Marco occhieggiava le mature avvenenti che facevano aquagym. Cosí Carolina si è dovuta leggere Anime nella tempesta e adesso ha davanti a sé sia i fatti che il modello di riferimento. Inconciliabili. Eppure, conciliarli bisogna. In un qualche modo.
Con un sospiro, chiude il file di Eloisa e apre La vera storia di Vera Storia. Com’è possibile, si chiede ancora una volta, segnando una consecutio temporum sbagliata, che Maria Elisabetta Corbani sia un’autrice cult della letteratura italiana? Infinito mistero. Cioè, le hanno dato il Premio Isolabella! Ma perché, se scrive come uno psicopatico analfabeta che abbia appena preso una mattonata in testa?
Davanti al banco carico di vestiti colorati, Vera provava un senso di emicrania solforosa. Vedeva Taminda che frugava avida fra i gilet di Armani a poco prezzo che...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Divino Amore
  4. Una sera di gennaio
  5. Tre giorni prima
  6. Quella sera di gennaio
  7. Il libro
  8. L’autrice
  9. Dello stesso autrice
  10. Copyright