La guerra verticale
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La guerra verticale

Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918

  1. 576 pagine
  2. Italian
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Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918

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Quando, il 24 maggio 1915, si aprí il fronte italo-austriaco, nessuno di coloro che avevano teorizzato la guerra di montagna avrebbe mai immaginato che cosa sarebbe stata. Tanto meno coloro che si accingevano a combatterla. Non fu guerra lampo, né di movimento, fu guerra di posizione: ma su un terreno sconosciuto, inospitale, e che da lí a poco avrebbe mietuto le sue vittime con il freddo e le valanghe. Gli eserciti dovettero misurarsi anche con quella Natura: sublime alla vista, celebrata, nemica. Lí dove si pensava potessero agire solo piccole pattuglie, si stanziarono ingenti masse d'uomini che, per vivere, dovettero trascinare in quota masse di animali, e una quantità iperbolica di materiali, macchine e armi; sfollare parte delle popolazioni e militarizzarne altra; allestire un esercito parallelo di lavoratori civili e prigionieri. La guerra di montagna fu molte guerre: di masse sugli altopiani, alpinistica sulle Dolomiti e sui ghiacciai, sotterranea in tutti i settori, tecnologica e di saperi. Infine, si fece sistema che si autoregolava, sovrapponendosi e sostituendosi a quello alpino. Il libro di Leoni racconta come tutto ciò poté accadere, di come la sfida militare fosse stata preannunciata da quella turistico-alpinistica fin dalla seconda metà dell'Ottocento; di come vissero e raccontarono quell'esperienza i combattenti, ma anche i prigionieri, i civili; di come cambiarono le relazioni fra uomo e ambiente. Lo fa mettendo in campo al pari degli eserciti, molte discipline, molti saperi, molte voci e molti corpi.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2015
ISBN
9788858420928
Argomento
History

Note

Capitolo primo, Il campo da gioco dell’Europa.
1 A. BERTI, Le Dolomiti orientali, vol. I, Club Alpino Italiano (CAI) - Touring Club Italiano (TCI), Milano 1971, parte I, pp. 29-31.
2 P. GROHMANN, Wanderungen in den Dolomiten, Carl Gerold’s Sohn, Wien 1877 (trad. it. La scoperta delle Dolomiti 1862, Nuovi Sentieri, Bologna 1982, p. 3). Salvo diversa indicazione le traduzioni sono dell’autore.
3 Ibid., pp. 20-21.
4 F. BRAUDEL, Civiltà e imperi nell’età di Filippo II, Einaudi, Torino 1976, p. 22. Ma sul rapporto montagna-città, cfr. anche P. GUICHONNET (a cura di), Storia e civiltà delle Alpi. Destino umano, Destino storico, Jaca Book, Milano 1984; P. P. VIAZZO, Comunità alpine. Ambiente, popolazione, struttura sociale nelle Alpi dal XVI secolo a oggi, il Mulino, Bologna 1990; J. MATHIEU, Storia delle Alpi. Ambiente, sviluppo e società, Casagrande, Bellinzona 2000; e Il mondo alpino. Storia, culture e rappresentazioni, in «Memoria e Ricerca», maggio-agosto 2005, n. 19.
5 D. W. FRESHFIELD, Le Alpi italiane. Schizzi delle montagne del Trentino, Società degli Alpinisti Tridentini, Trento 1972, p. 211.
6 Ibid., pp. 299, 323.
7 Ibid., p. 195.
8 Ibid., p. 309.
9 Ibid., p. 319.
10 Ibid., pp. 169-70.
11 G. P. MOTTI, La storia dell’alpinismo, vol. I, L’Arciere - Vivalda, Cuneo-Torino 1994, p. 125.
12 Cfr. C. ARTONI, La Valle di Fassa nei secoli della trasformazione. Dalle guerre napoleoniche all’avvento del turismo (1800-1940), Istitut Cultural Ladin, Vigo di Fassa 2001; M. VAROTTO, Dal Grand Tour a Patrimonio Unesco, in A. CARTON e M. VAROTTO (a cura di), Marmolada, Cierre, Verona 2011. Uno sguardo a tutto campo sulla scoperta inglese delle Dolomiti è la recente opera di F. TORCHIO e R. DECARLI, Ad est del Romanticismo. 1786-1901, alpinisti vittoriani sulle Dolomiti, 2 voll. (Storie e Testi), New-Book, Rovereto 2013.
13 Di Julius von Payer segnalo almeno la splendida opera, fondamentale anche per la storia dell’alpinismo sulle Alpi orientali, Julius Payers Bergfahrten: Erschliessungsfahrten in den Ortler-, Adamello- und Presanella-Alpen (1864-1868), Manz, München-Regensburg 1920, parzialmente tradotta in Q. BEZZI e R. CIROLINI (a cura di), SAT 1872-1982, SAT - Società degli Alpinisti Tridentini, Trento 1984, pp. 189-341. Su Julius von Payer cfr. D. ONGARI, Storia dell’esplorazione dell’Adamello e della Presanella, Manfrini, Calliano 1989; V. MARTINELLI, Adamello. Il tempo dei pionieri, La Grafica, Bolzano 1992; C. RANSMAYR, Gli orrori dei ghiacci e delle tenebre, Feltrinelli, Milano 2008; e Dalle Alpi all’Artico, a 140 anni dalla spedizione alla Franz Joseph Land, catalogo della mostra (Trento, aprile-maggio 2012), Centro stampa, Trento 2012.
14 FRESHFIELD, Le Alpi italiane cit., pp. 83-84.
15 L. STEPHEN, Il terreno di gioco dell’Europa. Scalate di un alpinista vittoriano, Torino, Vivalda 1999, pp. 18-19; F. GARDINER, Nouvelle expéditions dans le district de Zermatt, in «Annuaire du Club Alpin Français», 1876, p. 411; e A. F. MUMMERY, Le mie scalate nelle Alpi e nel Caucaso, Vivalda, Torino 2001, p. 144.
16 C.-E. ENGEL, Storia dell’alpinismo, Einaudi, Torino 1965, p. 104.
17 Q. SELLA, Una salita al Monviso. Lettera a Bartolomeo Gastaldi, segretario della Scuola per gli ingegneri, Verbania, Tararà 1998, p. 61. Sulla figura di Sella e la nascita del CAI, cfr. G. QUAZZA, L’utopia di Quintino Sella. La politica della scienza, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Torino 1992; e S. MOROSINI, Sulle vette della patria. Politica, guerra e nazione nel Club alpino italiano (1863-1922), Franco Angeli, Milano 2009.
18 A. GORRET, Souvenir d’un discours prononcé à Varallo à l’assemblée générale extraordinaire du Club Alpino Italiano, le 29 août 1869, par l’abbé Gorret Aimé, membre honoraire de ce mémé Club, in «Bollettino del CAI», a. 1869, n. 16, pp. 333-35.
19 E. WHYMPER, La salita del Cervino, Vivalda, Torino 2004; e G. REY, Il Monte Cervino, Hoepli, Milano 1904. Ricostruzioni piú dettagliate della vicenda si trovano in MOROSINI, Sulle vette della patria cit.; M. MESTRE, Le Alpi contese, CDA, Torino 2000; e M. CUAZ, Le Alpi, il Mulino, Bologna 2005.
20 A. STOPPANI, Il Bel Paese, Cogliati, Milano 1908, p. 31.
21 Cfr. C. AMBROSI, Italiani di carta. La pre-annessione del Trentino ad opera del Touring club italiano, in C. AMBROSI e M. WEDEKIND (a cura di), Turisti di truppa. Vacanze, nazionalismo e potere, Fondazione Museo Storico del Trentino, Trento 2012, p. 63.
22 M. TEDESCHI, Le Alpi al popolo, Milano, Centro Alpinistico Italiano - Sezione di Milano, 1945, p. 110. Sulle escursioni cfr. anche S. PIVATO, Il Touring Club Italiano, il Mulino, Bologna 2006 p. 103; e A. PASTORE, L’uso politico della montagna nel primo Novecento italiano, in G. BELLI, P. GIACOMONI e A. OTTANI CAVINA (a cura di), Montagna. Arte, scienza, mito da Dürer a Warhol, Catalogo della mostra (MART, Rovereto, dicembre 2003 - gennaio 2004), Skira, Milano 2003.
23 E. TOLOMEI, Alla Vetta d’Italia. Prima ascensione della vetta piú settentrionale della grande catena alpina spartiacque, CAI, Torino 1905.
24 MESTRE, Le Alpi contese cit., p. 61.
25 R. AMSTÄDTER, Der Alpinismus. Kultur – Organisation – Politik, WUV-Universitäts-Verlag, Wien 1998, p. 127. Sul tema dell’antisemitismo cfr. anche L. STEURER, Non tedesco ed ebreo. Considerazioni sull’antisemitismo in Tirolo, in Juden. Ebrei e antisemitismo in Tirolo e in Trentino, in «Materiali di lavoro - Rivista di studi storici», n. s., 1988, 1-4; MESTRE, Le Alpi contese cit.; JÜDISCHES MUSEUM HOHENEMS e JÜDISCHES MUSEUM WIEN, Hai visto le mie Alpi. Una storia d’amore ebraica, Museo Provinciale di Castel Tirolo 2013; M. WEDEKIND, Alpinismo e pangermanesimo. Il ruolo del Deutsch-und Österreichischer Alpenverein (1869-1938), in «Archivio Trentino di Storia Contemporanea», 1995, 2.
26 ENGEL, Storia dell’alpinismo cit., p. 133.
27 Il riferimento è alla celebre definizione che coniò per le Alpi lo scrittore, illustratore, alpinista inglese JOHN RUSKIN, Pittori moderni, Einaudi, Torino 1998. Una sua «biografia alpina» è in M. FERRAZZA, Cattedrali della terra. John Ruskin sulle Alpi, CDA-Vivalda, Torino 2008. Segnalo anche: L. SCHERINI (a cura di), Le Cattedrali della Terra. La rappresentazione delle Alpi in Italia e in Europa 1848-1918, Catalogo della mostra (Milano, gennaio-marzo 2000), Electa, Milano 2000, dedicata a Ruskin nel centenario della morte. È bene aggiungere che, qualche anno dopo aver ammirato sacralmente quelle montagne, lo scrittore inglese ne denunciava la violazione sacrilega da parte dei suoi compatrioti, alpinisti o turisti: «Voi avete trascurato la natura, cioè non avete rispettato quelle sensazioni profonde e sacre che ci comunicano i paesaggi naturali. I rivoluzionari francesi ridussero le cattedrali di Francia a delle stalle, voi avete trasformato le cattedrali della terra in piste da corsa. Il vostro unico piacere è scarrozzare in vetture ferroviarie lungo le loro navate, e mangiare sui loro altari. […] Le Alpi, che i vostri poeti amavano con rispetto, le considerate pali insaponati in un parco di orsi, su cui voi stessi vi arrampicate e scivolate con grida di gioia» (J. RUSKIN, Sesamo e gigli, 1865, Nuova Berti, Piacenza 2013, pp. 102-3). Sulla polemica (estetica ed etica) fra Ruskin e i membri dell’Alpine Cl...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. La guerra verticale
  3. Elenco delle illustrazioni
  4. Elenco delle cartine
  5. Premessa
  6. Ringraziamenti
  7. La guerra verticale
  8. I. Il campo da gioco dell’Europa - Sul turismo, l’alpinismo, il nazionalismo
  9. II. L’intrico montuoso - Sul terreno di guerra
  10. III. Tutto si presenta capovolto - Sulle teorie della guerra di montagna
  11. IV. Il pastore e l’ufficiale - Sui preparativi e le avvisaglie di guerra
  12. V. La distanza e il tempo - Sui piani strategici e le forze in campo
  13. VI. Guardiani di una casa di pazzi - Sulla guerra dei forti
  14. VII. Prigionieri della guerra - Sul primo anno
  15. VIII. Il mulo e la Fiat - Sul vivere e il combattere in montagna
  16. IX. Ira in cielo e in terra - Sulla salute degli uomini e dei quadrupedi
  17. X. L’occhio avanzato dell’esercito - Sul mimetismo e la ricognizione aerea
  18. XI. Un arsimento continuo, il consumo dei corpi - Sulla Strafexpedition
  19. XII. Un pezzo di cielo in piú - Sulla guerra sotterranea
  20. XIII. Famelica, pantagruelica, insaziabile - Sui civili e sui prigionieri
  21. XIV. Di questo prima non esiste nulla - Sugli animali, i boschi, l’acqua
  22. XV. Uno sport arrischiato - Sull’alpinismo in guerra e dopoguerra
  23. XVI. Uomini di bosco e di caccia - Sull’identità dei soldati di montagna
  24. Note
  25. Indice dei nomi e dei luoghi
  26. Il libro
  27. L’autore
  28. Copyright