- 144 pagine
- Italian
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Chi ha fatto il turno di notte
Informazioni sul libro
Un maestro della poesia anaforica, incalzante, oratoria. E però, contemporaneamente, intima, capace di far risuonare il silenzio fra le parole per toccare le corde più riposte di un sentimento. Sarajlic è uno dei grandi poeti del secondo Novecento: ha affrontato temi di poesia civile, l'amore, la morte, l'arte, sempre trovando le vie apparentemente divergenti dell'emozione e dell'ironia. Questo grazie a un calore umano intensissimo che passa in ogni suo verso e arriva al lettore con forza contagiosa. Lo hanno amato poeti molto diversi fra loro, come Enzensberger, Brodskij, Simic, proprio perché la sua voce poetica ha un segno unificante, è il simbolo di una poesia universale, colta ma immediata, sempre consapevole ma lontana dalle scuole e dalle tendenze. A dieci anni dalla morte, questo libro propone una scelta di poesie di Sarajlic, alcune inedite in italiano, che ripercorre circa cinquant'anni della sua straordinaria esperienza poetica.
Domande frequenti
Informazioni
Addio alla grande arte
Vi ricordate «Miracolo a Milano»?Vi ricordate i primi(i vostri e i suoi)film di Gérard Philipe?Vi ricordate «I migliori anni della nostra vita»?Vi ricordate Simone Signoret in «Casco d’oro»?e Tatjana Samojlova nelle «Cicogne» di Kalatozov?Vi ricordate Modugnoe la sua «Piove»?Vi ricordate quell’atmosfera di festaalle prime dei drammidi Arthur Miller, Tennessee Williams e Aleksandar Popović?Vi ricordate i concerti di Leonid Kogan e David Ojštrach?Vi ricordate le serate letterariedi Slobodan Marković,Evgenij Jevtušenko,Tadeusz Różevicz,Hans Magnus Enzensberger?Vi ricordate Paul Anka e Vladimir Visotski?Vi ricordate quello stordimentodopo aver chiuso l’ultima paginadel libro di Davičo «Poesia»?E vi ricordate come, in seguito,si ingoiavano i nuovi libridi Marek Hlasko,Juri Kazakov,Danilo Kiš,Josef Škvorecky?Vi ricordate la tristezza che usciva dai romanzidi Venjamin Kaverin e di Heinrick Böll?Preferivate mica i racconti di quest’ultimo?Vi ricordate quel racconto «Viaggiatore, quando verrai a Spa...»?Vi ricordate l’impazienzacon cui aspettavate il nuovo numero di «Novi Svijet»con la continuazione delle memorie di Ehrenburg?Vi ricordate quandodopo aver letto «Treni strettamente sorvegliati»volevate scrivere direttamente all’autoreper ringraziarlo di quello splendido libro?Vi ricordate le mostredi Marijo Mikulić,Ljubo Lah,Safet Zec,Hibrahim Ljubović,Emir Dragulj1?Vi ricordate «Il mio piccolo villaggio» di Menzel?Vi ricordateil Taganjka, il Berliner Ensemble e l’Atelier 212?Vi ricordate le improvvisazioni di Zoran Radmilović?Mai piú.Mai piú quella vita e quell’arte.Mai piúquella passione creativa.Quella gioia di stare insieme.Quello splendore di stellenei versi dei giovani poeti.L’epoca della grande arte è passata.Ioalmenoc’ho vissuto dentro.
Nota
Indice dei contenuti
- Copertina
- Chi ha fatto il turno di notte
- Prefazione di Erri De Luca
- Nota al testo
- Chi ha fatto il turno di notte
- «Već naglas su te brezama recitovala moja predvečerja»
- «Già ad alta voce alle betulle ti recitavano i miei crepuscoli»
- Iz voza
- Dal treno
- Posveta
- La dedica
- Linija Mažino
- La Linea Maginot
- Opet jedna noć
- Ancora una notte
- Povodom Ljermontova
- Nell’occasione di Ljermontov
- Tamara
- Tamara
- Sarajevo
- Sarajevo
- Fragment iz kamenog doba
- Frammento dell’età della pietra
- Izar to ne zna
- L’Isar non lo sa
- Domaća
- Familiare
- Ne sasvim jasna pjesma o Lujevima i Sultanima
- Poesia non del tutto chiara a proposito di Luigi e di Sultani
- Kad sam daleko od tebe
- Quando sono lontano da te
- Oproštaj s Pragom
- Congedo da Praga
- Ljubavna pjesma šezdesetih godina vijeka
- Poesia d’amore degli anni sessanta del secolo
- Druga ljubav
- Un secondo amore
- Neko je zvonio
- Qualcuno ha suonato
- Kako će Sarajevo bez mene
- Come farà Sarajevo senza di me
- Jekovac
- Jekovac
- Porodicu boli grlo
- La famiglia ha mal di gola
- Onaj kos
- Quel merlo
- šta čovjek nosi sa sobom
- Ciò che l’uomo porta con sé
- Podražavanje Hajneu
- Alla maniera di Heine
- Tražim ulicu za svoje ime
- Cerco la strada per il mio nome
- Sude
- Giudicano
- Ruke
- Le mani
- «Trgom Svetog Marka možda nikad više»
- «Per Piazza San Marco forse mai piú»
- Pjesmica s kamilicom
- Poesiola con la camomilla
- 30. februar
- 30 febbraio
- Promjena adrese
- Cambio d’indirizzo
- Nekrolog glagolu voljeti
- Necrologio del verbo amare
- Vlasnik cipela broj 43 posmatra dječje sandale izložene u muzeju u Aušvicu
- Il proprietario delle scarpe numero 43 contempla i sandali da bambino esposti nel museo di Auschwitz
- Slavenska žalosna vrba
- Il salice piangente slavo
- O nagradama
- A proposito dei premi
- Stihovi u slavu kralja Huana Karlosa
- Versi in gloria di re Juan Carlos
- Novo iščitavanje klasike
- Nuova rilettura dei classici
- Sestrama
- Alle sorelle
- Penzionisani Lopud
- L’isola di Lopud pensionata
- Drugi put bih znao
- Un’altra volta saprei
- Posljednji tango u Sarajevu
- Ultimo tango a Sarajevo
- Jevrejsko groblje
- Il cimitero Ebraico
- Oproštaj s Tvrtkovom ulicom
- Addio alla via re Tvrtko
- U slavu Olge Lippautz i Petra Kalaša
- In gloria di Olga Lippautz e Petar Kalaš
- Sve meni
- Tutto a me
- Naši ljubavni sastanci kod Lava
- I nostri incontri d’amore al «Leone»
- Nijedna ti
- Nessuna tu
- Da je barem 1993. godina
- Fosse almeno l’anno 1993
- Čitajući staru pjesmu o 30. februaru
- Leggendo la vecchia poesia sul 30 febbraio
- Oproštaj s velikom umjetnošću
- Addio alla grande arte
- Nota di Silvio Ferrari
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- L’autore
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