Via della magnolie 11
eBook - ePub

Via della magnolie 11

  1. 200 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Via della magnolie 11

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

I Boscolo sono una famiglia come tante? Non proprio. Abitano quasi tutti nella palazzina di via delle Magnolie 11 e non disdegnano finti omicidi, gare truccate e amori clandestini. In una parola, hanno una morale tutta loro. Altrimenti perché continuerebbero ad affittare l'appartamento del secondo piano a quel donnaiolo di Lorenzo, senza comunicarlo alla legittima proprietaria? E perché dovrebbero avvalersi di un detective privato travestito da palma per impedire a lei, la legittima proprietaria, di scoprirlo? «Come l'amato di Bella ciao, anche io una mattina mi son svegliata e ho trovato l'invasor. Il maledetto virus, che per molti motivi ho odiato: quelli piú ovvi, certo, ma anche per la retorica insopportabile che ha scatenato intorno a sé. Come sfuggire alla melensaggine che si diffondeva a macchia d'olio, aggravando la pena di tutti? L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata di offrire a chi avesse avuto voglia di servirsene una storia negativa al tampone, ma non solo, che del tampone proprio ignorasse l'esistenza. Cosí ogni mattina, dal 16 marzo al 3 maggio, mi sono alzata e come prima azione della giornata ho scritto cinque o sei pagine e le ho postate. Quando ho iniziato la prima puntata avevo un solo dato di partenza: una palazzina in una piccola città immaginaria, Rivabella Lago, in provincia di Verbania, abitata da una famiglia di origine veneta e di natura truffaldina. Tutto il resto è venuto giorno per giorno, semplicemente perché doveva venire. Stella Marina e sua cugina Claudia, il fratello di Stella Marina, che si chiama Alvise, la nonna assassina, l'inquilino bellissimo, l'avvocato romantico ma permaloso, il cugino americano tutto arancione... e la cognata carognetta che si iscrive a un talent di ballo, in una parola: i Boscolo, a cui mi sono affezionata man mano che a loro si affezionavano i miei amici di Facebook, che commentavano, suggerivano, proponevano modifiche, trovavano nella storia oggetti e sentimenti della loro vita quotidiana. Mi auguro che sia lo stesso anche per voi, che state per leggerla tutta riunita dentro questa bella copertina. E non smettete dopo la parola FINE, perché le storie dei Boscolo continuano...»
S. B.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Via della magnolie 11 di Stefania Bertola in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Letteratura e Letteratura generale. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2020
ISBN
9788858434857

Via delle Magnolie 11

Prima puntata

Eccola. È la terza della coda.
Stella Marina, alla cassa 4 della Coop di via Gemelli del Gol, si prepara psicologicamente. Non è la prima volta che Ludovica Roberti viene a fare la spesa qui, e non è la prima volta che capita alla cassa di Stella Marina. Ammesso che capiti, e non lo faccia apposta per sventolarle sotto il naso il suo essere la fidanzata di Lorenzo. Rivabella è una piccola città, e di Coop c’è solo quella. Ma di casse ce ne sono sei, e volendo si potrebbe evitare.
Solo un cliente adesso la divide da Ludovica, e Stella Marina deve esercitare tutto il suo autocontrollo per fingere di non vederla finché non ce l’avrà proprio davanti. Fissa come ipnotizzata il vecchietto che depone davanti a lei due confezioni di Tavernello, una di stracchino e una rete di patate. Il vecchietto le sorride incerto. Non è possibile, pensa, che questa deliziosa ragazza, che avrà al massimo trent’anni, mi fissi con ardore. Sono scherzi dell’ipertensione. La bella cassiera lo segue con lo sguardo come fanno i gatti con le lucertole, e solo quando il fragile autista in pensione ha pagato, messo gli acquisti nella busta e si è allontanato, Stella Marina prende in considerazione l’esistenza della cliente successiva, e lo fa con un certo stupore: toh guarda, ce n’è un’altra.
– Ciao! Come va! – trilla Ludovica, da sempre un’abusatrice di esclamativi.
– Bene, grazie. E tu?
Ludovica scarica sul nastro una serie di articoli irritanti: una bottiglia di Ferrari, una confezione di code di gambero, brie, speck, una pasta sfoglia surgelata, un tubetto di Veet parti delicate, deodorante. Seratina in vista?
Nello stesso istante Ludovica risponde alla domanda che non è stata fatta.
– Stasera voglio preparare il rotolo speck e brie, e il risotto con le code di gambero. Non è che sia un’occasione speciale ma sai… le creiamo noi le occasioni speciali.
Stella Marina sorride, senza parlare.
– Allora ciao, casomai ci vediamo piú tardi… Alvise e Giulietta vengono per l’aperitivo, se ti va passa anche tu.
– Grazie, ma esco con degli amici.
Lei alza un sopracciglio, paga e se ne va.
Stella Marina resta un attimo imbambolata, finché la cliente successiva non la richiama con dolcezza.
– Le spiacerebbe battere la mia spesa entro l’orario di chiusura?
In questo preciso istante, nella cittadina di Bridgeton, New Jersey, Antonia Capece nata Ballarin sta scuotendo vigorosamente la testa rivolta a sua figlia Nancy, e mentre scuote la testa aggrotta le sopracciglia, e fa segno di no con le mani, a indicare un diniego completo e totale.
– Ma quale albergo, ma quale bed e breakfast! C’è la casa di Rivabella!
Nancy è colpita da un fulmine. La casa di Rivabella. Esiste ancora?
Antonia annuisce con tutta la forza del suo collo taurino.
– Non l’ho mai venduta e nemmanco affittata, che il figlio di mio cugino dice che bisognava fare troppi lavori. È lí apposta, se Jeremy si accontenta.
Entrambe rivolgono lo sguardo verso Jeremy, che sorride felice: – Mi accontento, certo. Ci sarà un pochino di acqua corrente?
Stella Marina ha finito il turno, e stacca la bicicletta dalla rastrelliera. Pedala veloce attraverso le strade alberate di Rivabella, attraversa la piazza col giardino e lancia appena uno sguardo verso il dehors del Pink Flamingo, dove ferve l’happy hour. Per lei nessuna hour è happy, da quando Lorenzo è venuto ad abitare al secondo piano di via delle Magnolie 11. O meglio, erano stati abbastanza happy i primi giorni, quando il nuovo inquilino la salutava per le scale con un certo sguardo intenso a cui lei rispondeva con un ancora piú intenso batticuore. Ma una sera, un’orribile sera di qualche settimana prima, lui, l’ingegner Lorenzo Bonvicini era arrivato al cancello in compagnia di una brunetta coi capelli corti, proprio mentre Stella Marina appoggiava la bici al faggio, e gliel’aveva presentata, quell’insensibile.
– Ciao, Stella Marina. Come va? Lei è Ludovica, la mia ragazza. Ludo, lei è Stella Marina, la figlia del mio padrone di casa.
– Veramente? Ti chiami veramente Stella Marina?
A lei era caduta la bici di mano, dritta sul piede sinistro, un dolore forte e benedetto, che le aveva risparmiato di rispondere. Lorenzo aveva tirato su la bicicletta, e dopo una serie di confusi ringraziamenti erano entrati in casa e si erano separati. Loro a piedi verso il secondo piano. Lei in ascensore verso il quarto.
Di solito affrontava energicamente le scale, ma quella sera non aveva voluto condividere nemmeno una rampa con quell’infausta coppia.
Questa sera qui, invece, sale veloce le scale contraendo gli addominali, come si conviene, ma mentre sta passando di slancio il terzo piano, la porta si apre, e appare sua cugina, che le fa un cenno imperioso col dito.
– Vieni un attimo, ti devo parlare.
– Claudia, possiamo fare domani? Sono stanca morta e vorrei farmi una doccia prima di cena.
– Ma quale doccia, Stemarí. La famiglia è in pericolo!

Seconda puntata

Maddalena controlla di nuovo Instagram. Niente. I followers sono sempre 541. Che ignobile miseria. La sua carriera di influencer non decolla. Eppure, pensa, le pantofole arcobaleno a punto riso che ho postato ieri sono da urlo. Se non fanno tendenza quelle, fra le ragazze sopra gli ottanta…
Possibile che gli sponsor non si facciano avanti?
Sta ancora fissando incredula quelle meravigliose babbucce a gondola quando sente la porta di casa che si chiude e una specie di violento bisbiglio che arriva dall’ingresso.
– Claudiaaaaa! Chi è?
– Non urlare nonna. È Stella Marina.
– Ha portato i Pinguini?
Stella Marina si affaccia alla porta del salotto.
– No, nonna, oggi niente Pinguini. Se vuoi ho in borsa una tortina Paradiso.
– Ma sei scema! – sbraita nonna Maddalena. – Quella tutta zucchero è! C’ho il diabete io!
– Non è vero, non hai il diabete, e comunque anche i Pinguini sono tutti zucchero. Ora scusa ma Stemarí e io dobbiamo parlare.
Claudia la trascina in cucina e chiude la porta.
– Ti ricordi della cugina Antonia, nel New Jersey?
– Chi?
– La cugina Antonia, la figlia della prozia Rosaura.
– Ascolta, Claudia. Sono stanca, e anche depressa. Ho intenzione di farmi una doccia e ululare alla luna appena spunta. Non ho voglia di ricostruire la storia della famiglia, non in questo momento.
Stella Marina si alza, ma Claudia la risbatte giú senza difficoltà. Osservate, vi prego, la differenza fra queste due cugine. Di Stella Marina ce ne saranno una cinquantina di chili scarsi, resi piú fragili dalla distribuzione lungo un metro e settanta circa di altezza. Claudia è una creatura compatta, fa sessantacinque chili su un metro e sessanta, sessantacinque chili di curve affascinanti e capelli di mutevole colore e occhi cosí celesti da rendere il suo sguardo seducentemente alieno. Se Claudia spinge sulla sedia Stella Marina, Stella Marina si siede eccome.
– Allora. Jeremy, il nipote di zia Antonia, viene a lavorare in Italia, e vuole prendersi l’appartamento.
– L’appartamento? Ma quale appartamento?
– Quello che non c’è piú, tesoro. Il secondo piano.
Ignari della minaccia che si addensa sulla palazzina in cui vivono, Lorenzo Bonvicini, ingegnere, e Alvise Boscolo, padrone di palestra e personal trainer, stanno sorseggiando i loro Boulevardier, il cocktail del momento, un Negroni con il whisky al posto del gin.
A prepararli è stata Giulietta, la moglie di Alvise, casalinga specializzata nell’inutile. Non chiedete a Giulietta di cucinare un risotto, di pulire un bagno o di riordinare l’armadio della biancheria, sono operazioni a cui è totalmente impreparata (neanche ce l’ha, un armadio della biancheria), ma, se si tratta di mixare cocktail, disporre fiori nei vasi e scegliere il colore delle saponette, si rivela ferratissima. I suoi due figli, Dimitri e Natasha, sono bambini sempre coordinati, e raramente provvisti di merenda nella cartella.
Giulietta medesima, e Ludovica, s’intrattengono invece con un piú delicato Aperol Spritz, e parlottano da una parte mentre i due maschi sono impegnati in una discussione a base atletica: Alvise sta cercando di convincere Lorenzo a iscriversi nella sua palestra.
– Allora, hai deciso? – chiede Giulietta, sussurrando, al riparo di un’ampia onda di capelli azzurri.
– Non so, Giuli. Mi sembrano metodi un po’ datati –. Ludovica è sotto sforzo, fatica a mantenere la conversazione sommessa per non farsi sentire dai maschi, neanche un trillo, neanche un esclamativo, per lei è durissima.
– I metodi diventano datati perché continuano a funzionare nel tempo, – sottolinea Giulietta, che ha una sua efficace filosofia dell’imbroglio.
– Sí, però mi sembra umiliante, per me.
– Ma va’, tu devi puntare al risultato, amica.
Ludovica sospira. – Non so, vediamo… stasera gli faccio una cenetta… ho preso lo spumante…
In quel momento Alvise si avvicina alle ragazze.
– Giuli, scendiamo? I bambini avranno fame.
– Non ti preoccupare, gli ho lasciato una ciotola di anacardi, stanno a posto.
Scende la notte su Rivabella, in questa fredda giornata di marzo. La primavera si fa sentire, ma siamo nel nord dell’Italia, vicino alle montagne, e il cambio di stagione è lento. Le magnolie di via delle Magnolie non sono ancora fiorite, neanche quella enorme davanti al numero 11. Stella Marina è alla finestra del quarto piano, e guarda la luna, sia pure senza ululare. Troppi pensieri. E se davvero arriva questo Jeremy e scoppia il bubbone?
Ma poi scrolla le spalle, e ricorda le istruzioni di Anna di Frozen: affronta i problemi un passo dopo l’altro. Adesso, il primo passo è vedere se Ludovica va via o se si ferma a dormire da Lorenzo. Perché se va via, vuol dire che la convivenza è ancora lontana, e finché non c’è convivenza c’è speranza. Perciò si sistema bene al davanzale, e appoggia la testa sulle mani. È stanca, e si addormenta cosí, come i bambini sul banco di scuola.
Quando si sveglia sono le due, ha il collo intorcinato come uno scoubidou, e non saprà mai se Ludovica è andata o rimasta.

Terza puntata

Quando Stella Marina si sveglia la mattina dopo, è domenica. Per fortuna la Coop di Rivabella è una Coop semplice, non una Iper, e la domenica rispetta il terzo comandamento e santifica la festa. Stella Marina può pigrare un po’ a letto, fare una lunga doccia inondandosi di bagnoschiuma agli Agrumi freschi di Sicilia, mettersi il balsamo sui capelli e fare colazione con calma, procedendo nella lettura di Oltre gli scogli di Elinor Glyn, un’autrice della Biblioteca della Rosa Salani. Ha scoperto quest’appassionante e ormai defunta collana frequentando una bancarella di libri usati in piazza Guevara: sono un po’ come gli Harmony, con protagoniste molto piú eleganti.
I romanzi della Rosa la incoraggiano a sperare: qui le Ludovica vengono implacabilmente sconfitte dalle Stella Marina, e gli ingegner Lorenzo s’innamorano perdutamente della bella inquilina del quarto piano. Stella Marina divora la terza fetta di pane, burro e pasta d’acciughe, e sospira: purtroppo non è piú solo Ludovica a minacciare la sua eventuale storia d’amore con Lorenzo, ora c’è anche la cugina Antonia del New Jersey.
E infatti conviene sbrigarsi: l’intera fami...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Via delle Magnolie 11
  4. 7, Blackbird Lane
  5. Il libro
  6. L’autrice
  7. Della stessa autrice
  8. Copyright