- 160 pagine
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Chiese chiuse
Informazioni sul libro
Migliaia di chiese sono oggi inaccessibili, saccheggiate, pericolanti. Altre sono trasformate in attrazioni turistiche a pagamento. Oggi non sappiamo cosa farcene, di tutto questo «ben di Dio», e bene pubblico: mancano visione, prospettiva, ispirazione. Ma è anche lí che si potrebbe costruire un futuro diverso. Umano. Le antiche chiese italiane ci chiedono di cambiare i nostri pensieri. Con il loro silenzio secolare, offrono una pausa al nostro caos. Con la loro gratuità, contestano la nostra fede nel mercato. Con la loro apertura a tutti, contraddicono la nostra paura delle diversità. Con la loro dimensione collettiva, mettono in crisi il nostro egoismo. Con il loro essere luoghi essenzialmente pubblici sventano la privatizzazione di ogni momento della nostra vita individuale e sociale. Con la loro viva compresenza dei tempi, smascherano la dittatura del presente. Con la loro povertà, con il loro abbandono, testimoniano contro la religione del successo. Possiamo decidere che anche questi luoghi speciali che arrivano dal passato devono chinare il capo di fronte all'omologazione del pensiero unico del nostro tempo. O invece possiamo decidere di farli vivere: per aiutarci a vivere in un altro modo.
Domande frequenti
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Le chiese e il Vangelo
Mentre usciva dal Tempio, un discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!» Gesú gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra che non sia distrutta».(Marco 13,1-2)Mentre Gesú usciva dal Tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del Tempio. Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata».(Matteo 24,1-2)Alcuni gli fecero notare come il Tempio fosse adorno di belle pietre e di doni votivi, ed egli disse: «Verranno giorni in cui di tutte queste cose che voi ammirate non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata».(Luca 21,5-6)
La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesú salí a Gerusalemme. Trovò nel Tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal Tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma». I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» Gesú rispose loro: «Distruggete questo Tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo Tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?” Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesú aveva detta.(Giovanni 2,13-22)
Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna piú grave». E, sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro piú di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».(Marco 12,38-44)
le Diocesi dapprima produrranno un elenco delle chiese e gradualmente, attraverso la realizzazione dei progetti diocesani di censimento, costituiranno una Banca Dati nazionale delle Chiese italiane. Ad oggi la Banca Dati comprende 67 336 Chiese (di cui 66 251 pubbliche), frutto del lavoro sull’Elenco Chiese di 219 Diocesi. Per 31 021 chiese – appartenenti a 213 diocesi – è consultabile una scheda piú ampia di approfondimento e la scheda di censimento3.
Può darsi che tutto questo ci aiuti a capire che i criteri della gestione aziendale non si applicano al Corpo di Cristo. È perfino piú inappropriato intendere il Suo Vicario alla stregua di un amministratore delegato che non di un imperatore bizantino. Una tecnocrazia clericale è ancora piú remota dal Vangelo di una aristocrazia sacerdotale. Potremmo arrivare a riconoscere che l’efficienza corrompe la testimonianza cristiana piú sottilmente del potere5.
insieme al patrimonio naturale, vi è un patrimonio storico, artistico e culturale, ugualmente minacciato. È parte dell’identità comune di un luogo e base per costruire una città abitabile. Non si tratta di distruggere e di creare nuove città ipoteticamente piú ecologiche, dove non sempre risulta desiderabile vivere. Bisogna integrare la storia, la cultura e l’architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l’identità originale. Perciò l’ecologia richiede anche la cura delle ricchezze culturali dell’umanità nel loro significato piú ampio. In modo piú diretto, chiede di prestare attenzione alle culture locali nel momento in cui si analizzano questioni legate all’ambiente, facendo dialoga...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Premessa
- Chiese chiuse
- I. L’Italia sacra crolla
- II. L’industria del sacrilegio
- III. Mercanti nel tempio
- IV. Simonia
- V. Il diavolo sul pinnacolo del Tempio
- VI. Culto contro storia
- VII. Di chi sono le chiese?
- VIII. Le chiese e la Costituzione
- IX. Le chiese e il Vangelo
- Conclusione
- Il libro
- L’autore
- Dello stesso autore
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