Le tre vedove
eBook - ePub

Le tre vedove

  1. 488 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Blake è morto. Lo ha ucciso la moglie. Ma quale delle tre?«Un romanzo entusiasmante».
Alex Michaelides Rachel, la prima moglie, è obbediente e sottomessa. Tina è la ribelle. Emily è semplicemente troppo giovane. Quando il cadavere di Blake Nelson viene ritrovato sotto il sole del deserto, a essere sospettate sono loro: le tre vedove. Blake Nelson è cresciuto nella Chiesa dei santi dell'ultimo giorno, quella mormone. Ma non ha mai accettato il divieto di poligamia. Si è preso un pezzo di terra desolato nell'angolo piú remoto dello Utah, deciso a viverci seguendo le sue regole. E cosí ha fatto, con le tre mogli, fino al giorno della sua morte violenta. Quando Rachel, Tina ed Emily vengono interrogate dalla polizia ha inizio un gioco di silenzi, mezze verità e sottili minacce. Chi sarà a parlare? Chi accuserà per prima le altre? O l'aver condiviso un uomo e una casa le ha rese alleate?«Quinn scrive con passione di temi fondamentali quali la violenza domestica, la poligamia e le sette religiose, ma il tema che sembra starle piú a cuore è l'amicizia tra donne».
New York Times Book Review

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Le tre vedove di Cate Quinn, Alfredo Colitto in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Letteratura e Letteratura poliziesca e gialli. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2021
ISBN
9788858436554
1.

Rachel, la prima moglie

Signore perdonami, oggi ho mentito alla polizia. Ho detto che Blake non aveva mai alzato le mani su di me. Vorrei poter dire che l’ho fatto per proteggere il suo ricordo, ma sarebbe un’altra bugia. La verità è, semplicemente, che non avrei sopportato il giudizio di estranei sul nostro modo di vivere.
Sono al ranch quando arrivano gli agenti. Ho preparato i barattoli, lavati e puliti, e li sto riempiendo di patate salate a pezzi. Quest’anno abbiamo avuto molta pioggia, il raccolto è stato piú abbondante del solito e c’è parecchia roba da mettere in conserva.
È una routine che ha il potere di calmarmi. Mi ricorda quando ero piccola e facevo i barattoli di conserve per l’inverno, con i miei fratelli e sorelle, tutti a piedi scalzi in cucina. Canticchiavo una melodia, mentre avvitavo i coperchi. La dispensa ormai è quasi piena di verdure colorate e di manzo sotto sale. Non sono mai riuscita a rendere la carne bella da vedere, ma il sapore è buonissimo.
Immagino che a quelli di città il ranch Nelson sembri piuttosto anonimo. È una vecchia tenuta di pochi ettari, che negli anni Cinquanta ospitava anche una mandria di vacche. Cinque anni fa, Blake ha rifatto l’impianto idraulico in casa e ha comprato una stufa. Fuori non c’è altro che deserto e avvoltoi dal collo rosso, per piú di centocinquanta chilometri.
Fa ancora caldo per essere autunno, e tutte le porte sono spalancate. Sento già il cambiamento nell’aria, quegli improvvisi sbalzi di temperatura che portano temporali e fanno apparire grosse nuvole bianche nel cielo del deserto. Ho gli occhi chiusi e sento il sole sul viso, attraverso la piccola finestra della cucina. Quando li apro di nuovo, davanti alla porta di casa c’è un gruppetto di poliziotti.
– Signora Nelson?
Alzo lo sguardo, con il coltello in mano. Devo apparire strana a questi agenti di città, nel mio vestito lungo a fiorellini, con le maniche lunghe e le spalline e abbottonato dal collo alle caviglie, e con i capelli biondi intrecciati dietro la schiena. Asciugo l’amido di patata dalla lama e poso il coltello.
– Quale signora Nelson desidera, scusi? – Li guardo uno alla volta.
Alcuni stanno osservando il ranch. L’esterno è un po’ disordinato, con le baracche decrepite, il magazzino per la roba secca e l’orticello lasciato a metà. Dentro è pulito e accogliente, con un bel po’ di centrini lavorati all’uncinetto. C’è un piccolo divano con due cuscini fatti da me, con le scritte colorate «Casa è dov’è il tuo cuore» e «Dio è amore». La cucina è semplice: piano di lavoro e lavello. Ci sono una stufa a gas per cucinare e degli attrezzi per fare le conserve che Blake mi ha regalato per il nostro secondo anniversario di matrimonio.
Nel retro c’è il vecchio fienile, dove abbiamo messo i letti. Due letti singoli per due mogli, e uno matrimoniale per Blake e quella di noi con cui ha deciso di passare la notte.
Un poliziotto prende una foto di famiglia, scattata poco dopo che Blake aveva sposato Tina. C’è nostro marito con noi tre alle sue spalle. Io, la piú anziana, con i capelli biondi cotonati per l’occasione, il rossetto rosa e una camicetta a fiori che mi scende sui fianchi larghi. Emily, snella e con un’aria piú giovane dei suoi diciannove anni, occhi verdi spalancati come un coniglio abbagliato dai fari, i capelli chiari arricciati per la foto. Poi Tina, con il suo sorriso da gatta che ha mangiato il canarino. Capelli neri e lisci, vestito scollato, trucco pesante.
A quel punto si fa avanti una poliziotta in pantaloni attillati, con quell’aspetto sano che hanno molte ragazze di Salt Lake City, se non sono il tipo religioso e passano i fine settimana facendo sport e attività all’aria aperta. Bruna, con una lucida coda di cavallo. Begli occhi castano chiaro. Capisco subito che non è una della nostra Chiesa.
– Sono la detective Brewer, – dice, tendendomi una mano abbronzata.
Gliela stringo. Ha una stretta calda e ferma.
– Ci sta dicendo che ci sono altre signore Nelson, qui? – chiede.
– Ah, no, – per qualche motivo guardo il coltello e Brewer stringe gli occhi, come se mi avesse colta a mentire.
– Voglio dire, – continuo, – che le altre al momento non sono in casa.
– Lei è la signora Rachel Nelson, moglie di Blake Nelson?
– Sono io. Sei anni proprio ieri, – sorrido. – È stato il nostro anniversario.
Questo sembra darle fastidio. Guarda la foto del matrimonio.
– Siete mormoni? – domanda.
– Noi preferiamo l’espressione «santi dell’ultimo giorno» – rispondo, un po’ tesa. – Posso chiederle il motivo della visita?
– Signora Nelson, – dice lei, con un sospiro, – temo di doverle dare una brutta notizia riguardo a suo marito.
Non tanto le parole, ma il tono, mi colpiscono come uno schiaffo.
– È stato arrestato? – mi sento arrossire.
– No.
– Sono in arresto io, allora?
– Perché non si mette seduta?
2.

Tina, la terza moglie

Devo riconoscerlo. La Malvagia Strega dell’Ovest ha mostrato sicurezza di sé, questa mattina. Rachel è stata l’unica di noi ad avere il coraggio di recarsi all’obitorio per identificarlo. Sono cose che vedi nei film polizieschi, nelle serie tivú. I parenti in lacrime che dicono: «Sí, è lui». Nei film non vedi mai nessuno che dice: «Non ci vado, non ce la faccio».
La polizia mi ha fermato mentre stavo per farmi la prima pera da un anno e mezzo a questa parte. Come un piccione viaggiatore tossico, avevo trovato la strada per Rio Grande, i due isolati che costituiscono il quartiere della droga a Salt Lake City. Il che è abbastanza curioso, per una come me che viene da Las Vegas. Dove sono cresciuta, tutta la città è dedicata a questa roba. Qui invece, si agitano per un paio di strade popolate da vagabondi.
In ogni modo, quando mi ha fermato la polizia ho pensato che volessero arrestarci per bigamia. Cosí andiamo alla stazione di polizia e mi ritrovo in una di quelle stanze dove ti portano prima di dichiararti ufficialmente nei guai. Stanze dove sono tutti gentili e niente viene registrato.
Eccomi nel dipartimento di polizia di Salt Lake City, convinta che non sia cambiato molto, a parte l’imputazione. È proprio buffo, no? A Las Vegas mi hanno arrestata per adescamento, qui mi arrestano perché sono sposata.
Poi entra una bella donna poliziotto, alta, ben messa. Capelli castani a coda, molto lucidi, come se il suo corpo non potesse trattenersi dal comunicare a chiunque il suo ottimo stato di salute. Praticamente zero trucco, abbronzatura da escursionista, occhi color ambra, quasi dorati.
Mi ricorda le foto turistiche che mi mandava Blake. Persone con un’esistenza pulita, in abbigliamento sportivo, che pubblicizzavano lo stile di vita all’aria aperta dello Utah: snowboard in inverno, mountain bike in estate.
Si presenta come detective Brewer. Di regola le donne come lei non mi piacciono. Pensano di sapere cosa vuol dire crescere poveri, ma non lo sanno.
– La signora Tina Nelson?
Scuoto la testa. – Sono Tina Keidis, – la guardo storto, per farle capire che non mi farà ammettere che sono la moglie di Blake, perché è contro la legge. Mi appoggio allo schienale della sedia. – Voi poliziotti comprate tavoli e sedie di plastica all’ingrosso? A Las Vegas sono uguali.
Volevo chiarire il punto. Ero già stata in quella situazione, quindi non aveva senso provare a spaventarmi.
– Signorina Keidis, – dice un poliziotto. – È stato trovato un cadavere nel deserto. Crediamo che si tratti di suo marito.
Questo mi chiude la bocca.
Allora Brewer mi dice cosa è successo. Un tipo di città in cerca della sua anima stava guidando nel mezzo del nulla quando ha visto gli avvoltoi volare in cerchio vicino al fiume dove Blake andava a pescare. Poi mi spiega in che condizioni era il corpo. Sospette. Malgrado le apparenze, Blake aveva delle ferite che loro non pensano si sia potuto procurare da solo.
Quando mi racconta i particolari, mi dispiace per il tizio che lo ha trovato.
– Ho sentito che l’hanno fermata a Rio Grande, – dice Brewer, e aggiunge: – Non si vedono molti mormoni, da quelle parti. Si era persa?
Borbotto qualche stupidaggine, dicendo che non conosco bene la città. Ma loro non sono stupidi. Probabilmente hanno già letto il grosso fascicolo a mio nome che hanno in Nevada.
La verità? Dopo la notte dell’anniversario di matrimonio, ho perso la testa e sono andata in centro a cercare guai. Blake mi aveva avvisata che sarebbe stato difficile, ma non credo che sapesse quanto. Le altre due sono cresciute in questa cultura, nel culto di Dio e dell’uomo come capo della famiglia. Per me è tutto nuovo. Non l’ho mai nemmeno avuta, una famiglia. Sono cresciuta in affido, e vedevo mia madre solo le volte che era in città.
Perciò posso chiedere a Gesú di darmi la forza e a Dio di perdonarmi, ma ogni giorno al ranch mi sento come se mi calpestassero il cuore. Mi sembra proprio cosí, che mi riducano il cuore in poltiglia.
Rachel dice che con il tempo diventa piú facile, ma non credo che lei abbia mai vissuto quel tipo di amore. Lei e Blake erano fidanzatini al college, due sani ragazzi mormoni che facevano le cose per bene. A Rachel piace fare ciò che ci si aspetta da lei. E vincere. Nasconde quel lato di sé, ma la perfetta signora mormone è tremendamente competitiva.
Per questo ha permesso al marito di prendere altre mogli. Per lei essere una buona mormone non era abbastanza. Doveva essere la migliore di tutte.
Quindi Rachel non può capire com’era tra me e Blake. Lui si prendeva cura di me, al centro di disintossicazione. Cercava di salvare la mia anima. Ci scherzavamo sopra. Io lo prendevo in giro, della serie: – Che ci fa un bel giovane come te in mezzo a noi tossici? – Lui diceva che non aveva mai completato la sua missione e voleva rimediare facendo volontariato nei centri di riabilitazione. Io lo prendevo in giro anche su questo, dicendo che noi tossicodipendenti recuperati eravamo convertiti di bassa lega, cosí ansiosi di avere una nuova vita da essere pronti a credere a qualunque cosa. Lui rideva e diceva che non avevo torto. Ridevamo molto, lui e io.
La verità è che Blake mi ha salvata, in tutti i sensi. E la prima volta che abbiamo ballato, al brutto party natalizio del centro di disintossicazione, la mia testa contro il suo petto caldo, mi ha detto che non aveva mai provato per nessuna ciò che provava per me.
Mi afferro a quel ricordo, nei momenti bui, quando dormo sola e Blake è con un’altra moglie.
Il momento peggiore è al tramonto, quando Rachel comincia a preparare una delle sue cene mormoni a base di cose in barattolo. L’atmosfera è… bollente. Giuro che in quel letto matrimoniale deve esserci la corrente elettrica. Vedi Rachel che guarda ovunque meno che verso il fienile dove c’è la stanza da letto. Emily diventa piú silenziosa del solito. Io divento inquieta. Nervosa. Dico cattiverie. Come quando ero fatta tutto il tempo e non riuscivo a trovare la roba.
Al tramonto è quando si scatenano le nostre liti peggiori. Il giardinaggio, le pulizie e le altre faccende sono state fatte. Non c’è molta illuminazione nel ranch e niente tivú, a parte un piccolo televisore portatile che Emily giura di non guardare mai ma che misteriosamente a fine giornata ha sempre le batterie scariche. A Blake piaceva che leggessimo la Bibbia insieme, ma lui non era sempre a casa. Quindi immagino che avrei dovuto prevederlo. L’anniversario.
Blake aveva scelto me per tre notti di fila. L’atmosfera era difficile. Ho quest’immagine, di noi tre mogli sedute sul divano, in attesa di vedere...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Le tre vedove
  4. 1. Rachel, la prima moglie
  5. 2. Tina, la terza moglie
  6. 3. Emily, la seconda moglie
  7. 4. Rachel, la prima moglie
  8. 5. Rachel, la prima moglie
  9. 6. Tina, la terza moglie
  10. 7. Rachel, la prima moglie
  11. 8. Rachel, la prima moglie
  12. 9. Tina, la terza moglie
  13. 10. Emily, la seconda moglie
  14. 11. Rachel, la prima moglie
  15. 12. Emily, la seconda moglie
  16. 13. Rachel, la prima moglie
  17. 14. Tina, la terza moglie
  18. 15. Rachel, la prima moglie
  19. 16. Emily, la seconda moglie
  20. 17. Tina, la terza moglie
  21. 18. Rachel, la prima moglie
  22. 19. Emily, la seconda moglie
  23. 20. Rachel, la prima moglie
  24. 21. Tina, la terza moglie
  25. 22. Rachel, la prima moglie
  26. 23. Emily, la seconda moglie
  27. 24. Tina, la terza moglie
  28. 25. Rachel, la prima moglie
  29. 26. Emily, la seconda moglie
  30. 27. Rachel, la prima moglie
  31. 28. Tina, la terza moglie
  32. 29. Rachel, la prima moglie
  33. 30. Tina, la terza moglie
  34. 31. Rachel, la prima moglie
  35. 32. Emily, la seconda moglie
  36. 33. Rachel, la prima moglie
  37. 34. Tina, la terza moglie
  38. 35. Rachel, la prima moglie
  39. 36. Rachel, la prima moglie
  40. 37. Tina, la terza moglie
  41. 38. Rachel, la prima moglie
  42. 39. Emily, la seconda moglie
  43. 40. Emily, la seconda moglie
  44. 41. Rachel, la prima moglie
  45. 42. Tina, la terza moglie
  46. 43. Rachel, la prima moglie
  47. 44. Emily, la seconda moglie
  48. 45. Tina, la terza moglie
  49. 46. Rachel, la prima moglie
  50. 47. Tina, la terza moglie
  51. 48. Emily, la seconda moglie
  52. 49. Rachel, la prima moglie
  53. 50. Tina, la terza moglie
  54. 51. Emily, la seconda moglie
  55. 52. Tina, la terza moglie
  56. 53. Tina, la terza moglie
  57. 54. Rachel, la prima moglie
  58. 55. Emily, la seconda moglie
  59. 56. Tina, la terza moglie
  60. 57. Emily, la seconda moglie
  61. 58. Rachel, la prima moglie
  62. 59. Tina, la terza moglie
  63. 60. Emily, la seconda moglie
  64. 61. Tina, la terza moglie
  65. 62. Tina, la terza moglie
  66. 63. Rachel, la prima moglie
  67. 64. Tina, la terza moglie
  68. 65. Emily, la seconda moglie
  69. 66. Rachel, la prima moglie
  70. 67. Tina, la terza moglie
  71. 68. Rachel, la prima moglie
  72. 69. Emily, la seconda moglie
  73. 70. Tina, la terza moglie
  74. 71. Rachel, la prima moglie
  75. 72. Emily, la seconda moglie
  76. 73. Tina, la terza moglie
  77. 74. Rachel, la prima moglie
  78. 75. Tina, la terza moglie
  79. 76. Emily, la seconda moglie
  80. 77. Tina, la terza moglie
  81. 78. Rachel, la prima moglie
  82. 79. Emily, la seconda moglie
  83. 80. Tina, la terza moglie
  84. 81. Rachel, la prima moglie
  85. 82. Emily, la seconda moglie
  86. 83. Tina, la terza moglie
  87. 84. Rachel, la prima moglie
  88. 85. Rayne Ambrosine, all’età di quindici anni
  89. 86. Tina, la terza moglie
  90. 87. Emily, la seconda moglie
  91. 88. Rachel, la prima moglie
  92. 89. Tina, la terza moglie.
  93. 90. Rachel, la prima moglie
  94. 91. Rachel, la prima moglie
  95. 92. Emily, la seconda moglie
  96. 93. Rachel, la prima moglie
  97. 94. Rayne Ambrosine, all’età di quindici anni
  98. 95. Tina, la terza moglie
  99. 96. Emily, la seconda moglie
  100. 97. Tina, la terza moglie
  101. 98. Emily, la seconda moglie
  102. 99. Rachel, la prima moglie
  103. 100. Tina, la terza moglie
  104. 101. Emily, la seconda moglie
  105. 102. Tina, la terza moglie
  106. 103. Rachel, la prima moglie
  107. 104. Tina, la terza moglie
  108. 105. Rachel, la prima moglie
  109. 106. Rachel Nelson
  110. 107. Cinque mesi dopo Rayne Ambrosine Nelson
  111. 108. Emily Martinelli Nelson
  112. 109. Tina Keidis Nelson
  113. Ringraziamenti.
  114. Il libro
  115. L’autrice
  116. Copyright