I Cappelli e io. Partner a tempo pieno. Una folle corsa verso le rose. Pensavamo di farcela a correre per tre giorni filati. Max aveva un cugino a Bremerhaven, in Germania. Lavorava in una fabbrica farmaceutica dove producevano il Pervitrol, una pillola che massimizzava l’allegria e una volta aveva portato i carri armati della Wehrmacht a schiacciare la Polonia a tempo di record. Anschluss!!! Blitzkrieg!!! Ci demmo appuntamento allo Stan’s Drive-in. Belle cameriere ci servirono frullati di ananas fortificati al rum. Ingoiammo pasticche di Pervitrol e affrontammo il lavoro.
Controllammo tutte le informazioni in nostro possesso. Sentite questa: Janey Blaine aveva lasciato la scuola di formazione professionale di Visalia. Tutte le sue credenziali della Smith-Bryn Mawr erano false. Sembrava uscita da lí, ma non era vero. I suoi tabulati telefonici erano deprimenti. Chiamava mamma e papà a Visalia e Robbie Molette. E basta.
Controllammo i tabulati di Robbie. Aveva una linea privata in casa dei genitori, a Highland Park. Sentite questa: Robbie chiamava Janey e le altre quattordici ragazze squillo elencate nel suo album. Harry era andato a parlare con il capo della sicurezza della Metro, il quale gli aveva fornito i nomi. Aveva rosolato il Roditore Robert J. Molette senior a fuoco lento. Il padre di Robbie spingeva ragazze ingenue nel giro delle squillo fin dal ’49. Il capo della sicurezza aveva promesso a Harry di fargli avere presto un dossier. Tornammo ai tabulati di Robbie, e sentite anche questa: aveva chiamato Nick Ray, Nick Adams, Jimmy Dean, Chester Voldrich e Arvo Jandine. Arvo era il cosiddetto fotografo dei Nick’s Knights, all’opera al negozio di liquori.
Parlammo della nostra jihād contro i Robbie senior e junior. Senior avrebbe assunto suuuubito un avvilente avvocato. Noi avremmo affrontato Robbie junior a muso duro per convincerlo a tradire il padre. Li informai dei miei controlli. Purtroppo avevo dovuto lasciare Lois per guardare tabulati telefonici dalle tre alle otto del mattino. Avevo controllato tutti quelli di Gioventú bruciata, soppiantando i controlli che avevo già effettuato. Ora, sentite questa:
Nick Ray ha un mandato di comparizione da parte della Huac statale e federale. Ha condotto gruppi finanziati dal Comintern dal ’42 al ’43, tra i quali: il Comitato Hollywood per la libertà artistica, il Partito del popolo per resistere alla censura, il Comitato giú le mani dal compagno Stalin. Max m’interruppe: aveva parlato con un vicesceriffo dei Furti, e i numeri di serie sul bottino di Nick Adams corrispondevano a quelli di due recenti furti con scasso. Avremmo portato in centrale Nick per pestarlo fino a farlo strillare.
Tornai ai miei controlli su Gioventú bruciata. Tutta roba da delinquenza giovanile, a parte Arvo Jandine.
Lui era un esibizionista. S’introduceva negli spogliatoi delle ragazze e tirava fuori l’arnese. Aveva colpito alla Pasteur Junior High School, alla Nightingale, alla Le Conte, alla Foshay e alla Audubon Junior High. Fummo tutti d’accordo: quel succhiacazzi richiedeva considerazione.
Eddie ci informò riguardo alle prove di laboratorio. Sentite: il violentatore e presunto assassino era un secretore selvaggio. Ray Pinker aveva prelevato un campione di sangue dal suo sconcio sperma. Ab negativo. Dentro il corpo di Janey c’erano particelle di plastilina e polistirene. Roba che si trovava nelle fodere dei sedili delle auto. Brutta notizia: quel tipo di fodere poteva corrispondere a Mercedes, Buick e Pontiac prodotte tra il ’51 e il ’54. Facemmo un geeeemito collettivo. Significava milioni di automobili. Dovevamo controllare tutte le marche e i modelli per determinare una rosa di sospetti.
Automobili. Questo ci fece riflettere su un punto importante. Come aveva fatto Janey ad arrivare tra Mulholland e Beverly Drive? Non aveva la sua macchina. Non aveva chiamato un taxi. Rock e Phyllis non l’avevano accompagnata. Non si era messa in attesa fuori dal Frascati. Perciò qualcuno era passato a prenderla davanti al ristorante.
È a Beverly Hills. Da Beverly Glen a Mulholland è una breve salita lungo una collina. Tutto si riduceva ai lavori da squillo di Janey, passati e presenti. Tutto si riduceva a Robbie Molette e a scoprire se Janey lavorava free lance oppure no.
Eddie riferí sul porta a porta nella zona della scena del crimine. Risultato zero. Nessuno aveva visto un cazzo. Ray Pinker aveva notato segni di trascinamento ai piedi di Beverly Glen e della massicciata. Secondo lui indicava un solo indiziato che trascinava qualcosa verso l’alto. Un detective di West Los Angeles non era d’accordo. Aveva studiato con attenzione un mucchio di foglie schiacciate e secondo lui indicavano due indiziati che trascinavano Janey verso il basso lungo la scarpata. Riguardo al referto tossicologico: Janey aveva un tasso alcolico esagerato. Logico. Al Frascati aveva bevuto diversi martini e probabilmente vino. E poi aveva ingoiato, spontaneamente o a forza, quattro pillole di Seconal. Ray diceva che quando era morta era in stato comatoso.
Max disse: – Mi sto annoiando. Andiamo da Robbie. Eddie e Freddy, voi venite con me.
Harry disse: – Abbiamo delle piste su Fat Boy che vorrei controllare.
Red disse: – Nix. Tu e io andiamo a prendere Adams. L’agente dello sceriffo ha detto che possiamo torchiarlo per primi.
Degluuuutii. Jimmy era il complice di Nick Adams nei furti. E io non lo avevo rivelato…
Andammo decisi. Max, Eddie e io. Siamo troppo zelanti e forse esageriamo: irruzione nella cucina del Beverly Hills Hotel.
Entrammo dall’ingresso del personale, causando agitazione. Ci guardammo intorno in cerca del Rettile Robbie. Niente da fare, papacito.
Max interrogò il capo del personale, il quale disse che Robbie era in giro tra i bungalow. Doveva ritirare i piatti di quattro colazioni.
Uscimmo e vedemmo il suo carrello. Max e Eddie si mangiarono avanzi di pancetta e patatine. Robbie uscí da un bungalow. Stava mangiando avanzi di salmone affumicato dai piatti sporchi. Ci vide e fece Oh, merda.
Lasciò cadere gli avanzi e divenne totalmente passivo. Rabbrividiva e si muoveva in modo umile e sottomesso. Lo caricammo in macchina e lo portammo in centro.
Max e Eddie erano seduti davanti. Robbie e io eravamo dietro.
Robbie disse: – Si tratta di Janey, vero?
Max disse: – Robbie si sta facendo furbo.
– Voglio dirvi subito, – disse Robbie, – che intendo collaborare. Vorrei evitare un pestaggio come quello dell’altra volta.
Eddie disse: – Diglielo, Freddy.
– Hai due scelte, ragazzo, – dissi. – O ci dài tutto il giro di ragazze di tuo padre, o ti prendo a botte io stesso.
Robbie sputò le protesi dentarie. Io gliele spinsi di nuovo in bocca. Max disse: – Ha capito. La vita in famiglia che conosceva è appena scomparsa.
Arrivammo in centro e lo trascinammo su al dipartimento investigativo e verso le salette interrogatori. Red ci avvisò via radio che lui e Harry avevano appena arrestato Nick Adams. Il ragazzo aveva fatto il duro, con atteggiamenti bellicosi. Lo avevano preso a calci in culo e a manganellate per illustrargli la situazione.
Sistemammo Robbie nella saletta n. 2. Max gli diede una barretta al cioccolato e una Coca. La saletta n. 3 era riservata a Nick Adams.
Eddie disse: – Ho acceso gli altoparlanti in corridoio. Il capo vuole osservare.
Robbie divorò la sua Nougat Deelite e ingollò la Coca. Max, Eddie e io ci sedemmo a cavalcioni sulle sedie. Robbie si sedette di lato. È un babbeo passivo. È qui per collaborare. È un compagno spione. Chi devo tradire per uscire di qui senza essere preso a botte?
Max disse: – Tu hai il tuo giro di ragazze e quello della droga. Tuo padre gestisce le ragazze: lui le recluta e tu organizzi gli appuntamenti, esclusivamente in hotel. Il giro di droga invece te lo smazzi da solo: vendi marijuana e pasticche durante le riprese esterne dei film. Fai il lecchino con i clienti cinematografari dell’hotel e cosí vieni a sapere dove saranno le riprese.
– Esatto al cento per cento, – disse Robbie.
Eddie disse: – Per la cronaca, hai ucciso tu Janey Blaine, o sai chi è stato?
– No.
Io chiesi: – Chi può essere stato, secondo te?
Robbie bevve un sorso di Coca-Cola. – Ho letto l’«Herald». Dicono che Janey è uscita dal ristorante sola. A piedi e sola a mezzanotte, in una Beverly Hills deserta. Aveva lasciato a casa la sua auto. Forse aveva un appuntamento, forse si è lasciata caricare a bordo da qualcuno. Vi do una dritta: Janey era avida. Forse un tizio si è fermato, lei ha notato l’interesse e gli ha offerto un pompino per cinquanta dollari. Poi tutto è andato storto ed è finita ammazzata.
Eddie disse: – Ora parlaci di tuo padre. Per la cronaca. Togliamoci dai piedi questo punto.
Robbie si grattò le palle. – Per la cronaca, mio padre sfrutta il suo lavoro di tecnico alla Metro per reclutare belle fiche ingenue con l’aria da ragazze raffinate. Lo scopo è quello di trasformarle in squillo, con una divisione degli utili al cinquanta per cento. Lo fa dal ’49. Prima che me lo chiediate, non ha un libro in cui segna gli appuntamenti, né un album fotografico delle ragazze. Si tiene tutto in testa.
– Descrivi la sua relazione con Janey Blaine.
Robbie si mise un dito nel naso. – È stato lui a reclutarla. Questo significa che l’ha fatta spogliare e se l’è scopata, una volta sola. Non l’ha uccisa lui. Questo è ridicolo. Non esce mai la sera. La fica ce l’ha in casa, se la vuole, e la vuole sempre. Mia madre e le mie sorelle lo tengono ben rifornito.
Max disse: – Clienti che hanno molestato Janey. Cosa hai sentito al riguardo?
– Un cazzo. E vale per tutte le mie ragazze. Lavorano con clienti di alta classe, solo nell’hotel.
– Tuo padre non ha un libro degli appuntamenti o un album delle ragazze, – intervenni, – ma tu l’album ce l’hai, l’ho visto. La domanda è: Janey teneva un quaderno degli appuntamenti?
Robbie si leccò le dita. Gnam, gnam, Nougat Deelite.
– Non lo so, ma c’è una cosa che dovete sapere. Io tengo in casa una lista degli appuntamenti, soprattutto quelli con i grossi nomi che maltrattano le mie ragazze. La mia stanza è stata perquisita pochi giorni fa. Quando sono rientrato, ho notato varie cose leggermente fuori posto, e quell’elenco era sparito. Per vostra fortuna, comunque, lo conosco a memoria.
Max annuí. Robbie Molette. Diffidate delle imitazioni.
– Dacci un’anteprima. Poi piú tardi puoi ricostruire l’elenco su carta.
Robbie si grattò di nuovo le palle. – A parte il nostro amico senatore Kennedy ho i senatori Johnson, Knowland, Smathers, Humphrey e il governatore Stevenson, a cui piacciono i ragazzi, ma io non tratto quel tipo di cose. Abbiamo anche il capo del personale di Ike, Sherman Adams, il procuratore distrettuale Ernie Roll, Louis B. Mayer, Lew Wasserman, Jack L. Warner e Darryl F. Zanuck. Per non parlare...