La scuola s'è rotta
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La scuola s'è rotta

Lettere di una professoressa

  1. 206 pagine
  2. Italian
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La scuola s'è rotta

Lettere di una professoressa

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«Caro don Lorenzo, sono passati quanti anni dalla lettera che mi hai inviato? Il mondo è cambiato mille volte da allora. Eppure io mi ritrovo a insegnare nella scuola dei tuoi poveri Gianni, sempre più distinti dai ricchi Pierini. Non a Barbiana, bensì in una periferia palermitana. Quaranta anni fa ci avevi convinti tutti. Noi insegnanti e quelli che decidono. Avevamo capito la tua lezione. Ci abbiamo provato a fare una scuola migliore. E l'avevamo fatta, lasciamelo dire, prima che arrivasse questo disastro».
«Egregio Ministro, dirà lei: non ne posso più di sentirvi, voi insegnanti. Si consoli, non è da solo: molti lo stanno già dicendo insieme a lei, che si son stufati di sentirci. Eppure, non demordo. Ci sono due tipi di alunni svogliati: quelli che a furia di rimproveri continuano imperterriti a rifiutare qualunque invito alla responsabilità e quelli invece che, sentendosi ripetere sempre la stessa cosa, alla fine rinsaviscono per sfinimento. Voglio essere ottimista, annoverare lei tra i secondi e prenderla per sfinimento».
«Caro Tony T., il Primo degli Ultimi. Così dicevi contento e soddisfatto. «Proessorè, sugnu u primu d'i peggiu da scola, ma sugnu puru u cchiù beddu i tutti» (Sono il primo dei peggiori della scuola, ma sono anche il più bello di tutti). Tu sei quello su cui ho pianto più di tutti gli altri e ancora mi ritrovo a piangere nonostante siano trascorsi¿ quanti anni? Sì, quattro anni. Trovare una tua lettera nella cassetta della posta è davvero l'ultima delle cose che mi sarei aspettata. Intanto non c'era il mittente. Furbo tu, eh? Anche perché, in effetti, «Tony T., cella 46, carcere Pagliarelli, Palermo» non fa proprio un bell'effetto, esibito su una busta».

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Informazioni

Qualche dato

Le informazioni che vi riporto non vogliono avere il carattere della completezza, né pretendono di essere altro che un quadro generale dell’universo scuola. La maggioranza dei miei colleghi le conoscono perfettamente, per cui potrebbero trovarle banali, mentre, ne sono convinta, sono poco note ai piú. E io a loro mi rivolgo. L’ignoranza, non solo quella dei nostri ragazzi, ma anche la nostra, quando è ignoranza di fatti importanti, ha un costo che non possiamo piú permetterci.

La scuola in Italia.

In Italia, secondo quanto recita la Costituzione, l’istruzione è obbligatoria per otto anni, dai sei ai quattordici anni di età (anche se l’obbligo scolastico è stato allargato negli anni con vari provvedimenti; vedi piú avanti).
La scuola dell’obbligo inizia con la scuola elementare, che dura cinque anni, e continua con la scuola media, che dura tre anni.
La scuola italiana è cosí organizzata:
  • – la scuola materna, che non è obbligatoria, è per i bambini dai tre ai sei anni;
  • – la scuola elementare, che è obbligatoria e gratuita, è formata da cinque classi, dalla prima alla quinta;
  • – la scuola media, che è obbligatoria, è formata da tre classi, dalla prima alla terza.
Alla fine della terza media, gli studenti fanno l’esame per avere la licenza media.
Dopo l’esame di licenza possono frequentare le scuole superiori che sono divise in:
  • – scuole professionali (tre/cinque anni);
  • – licei (cinque anni);
  • – istituti tecnici e magistrali (quattro/cinque anni).
Alla fine delle scuole superiori gli studenti fanno un esame per avere un diploma o per poter frequentare l’università. L’università è divisa in facoltà; alla fine di un corso di laurea, di durata variabile, gli studenti ottengono la laurea.
Le istituzioni scolastiche in Italia.
Fonte: Istat - Banca dati indicatori regionali di contesto, Eurostat, Ocse-Pisa 2003.
Circoli didattici (scuole elementari)
2227
Istituti comprensivi (elementari e medie)
3872
Scuole secondarie di primo grado (scuole medie)
1196
Scuole secondarie di secondo grado (scuole «superiori»)
3158
Totale
10453
Scuole, alunni, classi (anno scolastico 2009-10).
Fonte: Istat - Banca dati indicatori regionali di contesto, Eurostat, Ocse-Pisa 2003.
Livello scolastico
Scuole
Alunni
Classi
Scuola dell’infanzia
13610
998258
42459
Scuola primaria
15961
2574163
135278
Scuola secondaria di primo grado
7149
1660602
77125
Scuola secondaria di secondo grado
5197
2572924
115139
Totale
41920
7805947
370001

Il numero dei docenti.

Il numero esatto dei docenti non lo conosce nessuno. Un dato sicuro riguarda il personale docente della scuola statale nell’anno scolastico 2007-08: oltre 840000 insegnanti, di cui 750000 circa su posti normali e 90000 su posti di sostegno (finalizzati all’integrazione degli alunni disabili), ai quali vanno sommati 25000 insegnanti di religione. Dal personale della scuola statale rimangono esclusi i docenti delle scuole gestite da altre amministrazioni pubbliche (comuni, province autonome), quantificabili in quasi 35000.
Quanti sono i docenti italiani?
Docenti scuole statali
su posti normali
750000
su posti di sostegno
90000
Insegnanti di religione
25000
Docenti di scuole gestite da altre amministrazioni pubbliche
35000
Totale
900000
A questo totale – prossimo a quota 900000 – vanno poi sommati i docenti delle scuole private, il cui numero complessivo può essere stimato in almeno 80000. Occorre, infine, considerare gli almeno 100000 insegnanti dotati di abilitazione e impegnati in supplenze brevi (spezzoni di anno scolastico). Nel complesso, la popolazione dei docenti della scuola italiana supera abbondantemente il milione di persone.
Degli 840000 docenti che prestavano servizio nella scuola statale nell’anno scolastico 2007-08, circa 700000 erano assunti a tempo indeterminato (di ruolo). Dei restanti 142000, circa 22000 erano assunti a tempo determinato annuale (ossia con un contratto da settembre a fine agosto successivo), mentre 120000 lo erano a tempo determinato «fino al termine delle attività didattiche» (con un contratto da settembre a giugno). Considerando anche i 100000 impegnati in supplenze brevi, il totale dei docenti precari che nel 2007-08 hanno lavorato nella scuola pubblica supera le 240000 persone.
Docenti precari.
Assunti a tempo determinato annuale
(contratto di dodici mesi)
22000
Assunti fino al termine delle lezioni
(contratto da settembre a giugno)
120000
Assunti per supplenze brevi
100000
Totale
242000
Com’è noto, la maggioranza degli insegnanti italiani è donna: per la precisione l’81 per cento. La quota...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Premessa
  4. La scuola s’è rotta
  5. La parola ai maestri. Lettera a don Lorenzo Milani
  6. I tagli del boscaiolo cieco. Lettera al ministro dell’Economia.. e p.c. al ministro della Pubblica istruzione
  7. In difesa del ruolo. Lettera all’amica avvocato
  8. In piedi sul banco. Lettera al primo della classe
  9. La norma e la protesta. Lettera alla collega dal registro perfetto
  10. La scuola dei figli, la scuola dei genitori. Lettera a una mamma
  11. Fare scuola in Sicilia. Lettera a Leonardo Sciascia
  12. Il primo degli ultimi. Lettera all’ultimo della classe
  13. Epilogo. Lettera ai miei ex studenti
  14. Appendice
  15. Qualche dato
  16. Approfondimenti
  17. Il libro
  18. L’autrice
  19. Copyright