Salvarsi
eBook - ePub

Salvarsi

Come uscire dall'Overlook Hotel (QUANTI EINAUDI 03)

  1. 30 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Salvarsi

Come uscire dall'Overlook Hotel (QUANTI EINAUDI 03)

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

A un certo punto del 2020 ci siamo domandati se quello che stava accadendo fosse un film dell'orrore o la realtà. Come nell'infanzia, in cui chiedevamo speranzosi ai grandi se quello che stavamo vedendo sullo schermo fosse finto.
Antonella Lattanzi - rileggendo uno dei romanzi più spaventosi di tutti i tempi: Shining, di Stephen King - ha interrogato la sé stessa tredicenne. E da quella storia ha estratto una lucida e spietata indagine sui legami familiari, sulle convenzioni sociali, sulle difficoltà ad accettare chi siamo. Perché «quando un libro ti attraversa, non è più soltanto un libro. È un pezzo della tua vita che ti piomba addosso, come la vita fa sempre».

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Salvarsi di Antonella Lattanzi in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Social Sciences e Essays in Sociology. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2021
ISBN
9788858436745

1.

Danny e Wendy Torrance non sono mai davvero tornati indietro dall’Overlook Hotel, l’albergo maledetto che sfoderò tutte le sue armi per ucciderli. Ma, da quell’albergo, c’è qualcuno che può dire di essere mai uscito per davvero? Per me, tutto è iniziato in un supermercato. Un placido, inoffensivo supermercato barese che sonnecchiava covando dentro di sé le braci.
Nelle interminabili estati passate a Japigia, il mio quartiere di periferia a Bari, quando gli amici erano tutti in vacanza e per gli stradoni seccati dal sole non volava una mosca (l’unico rumore erano gli zoccoli dei cavalli tanto amati dal potente boss del mio quartiere che li portava a passeggiare), e quando dentro i casermoni anche gli spiriti dormivano, ho imparato che leggendo potevo vivere altrove. Ricordo quelle estati come rocambolesche, come se il mio corpo non avesse fatto altro che incontrare avventure. Ed è stato cosí. I miei genitori hanno una formazione classica; ci tenevano che noi figlie leggessimo i grandi romanzi. Ogni età aveva il suo grande romanzo che ci si schiudeva davanti. Fino a un fatidico giorno dei miei tredici anni in cui sono inciampata in un mondo nuovo, io avevo letto tantissimo. Ma solo libri che mi avevano fatto scoprire i miei genitori.
Anni Novanta. C’è un grande supermercato. Mio padre, mia madre e io siamo in fila alla cassa. Io mi giro un attimo indietro. Vedo un cestone di libri. Edizioni tascabili di libri “facili” – cosí, senza alterigia né snobismo, mi era stato insegnato – di cui – mi avevano insegnato – avrei potuto fare tranquillamente a meno. Non so quale forza mi porta verso quel cestone. Mentre i miei sono in fila, inizio a cercare nel mucchio. Sento i rumori del supermercato acuirsi, il cicalio delle casse, le voci di genitori e figli, il rollare dei carrelli, gli annunci all’altoparlante. Le luci al neon si fanno piú forti. Come volessero portarmi via di là. Ma io vedo solo questa copertina con lo sfondo nero. La scritta rossa, a caratteri cubitali, in rilievo: STEPHEN KING. Chi è Stephen King, io forse neanche lo so. Vedo una faccia cattivissima al centro della copertina. Un titolo in azzurro: Shining. Leggo la quarta e non so che succede. Io quel libro lo voglio.
Lo porgo a mia madre e dico: possiamo comprare anche questo? Lei lo sfoglia, legge la quarta, dice: non è un libro per te. Mia madre non sapeva chi fosse Stephen King. Mi risponde qualcosa come: questi sono libretti (ma molti anni dopo, ho finalmente convinto i miei a leggere Shining e It, e un altro ricordo potentissimo della mia vita siamo io e mio padre, di solito di poche parole, che parliamo per ore al telefono della magnificenza di questi romanzi, che parliamo per ore al telefono, attraverso questi romanzi, di noi). Io però insisto e faccio i capricci e punto i piedi e sono cocciuta come mia madre mi ha sempre detto che sono – c’è una parola, nel mio dialetto, che secondo molti mi definisce: capatòsta. Sono capatòsta e finché non mi comprate questo libro da qui non usciamo.
Devono cedere. Hanno sempre dovuto cedere, poverini. Adesso so che i piú grandi errori li ho commessi a causa di questa marmorea testardaggine contro la quale i miei non sono mai riusciti a mettere in atto difese. Ho commesso i piú grandi errori della mia vita a causa della mia testardaggine: lo ammetto. Ma quante scoperte incredibili mi si sono spalancate davanti. Quante vite ho vissuto, quante cose ho visto.
Cedono. Torno a casa. Non mi tolgo la giacca. Mi metto a leggere. Da quel momento scivolo in una specie di trance. Io, che leggevo tutto, non leggo nient’altro se non Stephen King. Giorno e notte (di notte muoio di paura). Leggo a colazione, a pranzo mentre siamo a tavola, e i miei libri si sporcano di sugo, di verdure che non voglio mangiare, sono seduta a tavola ma ho un muro davanti, che mi separa e mi protegge da tutto: i libri di King. Leggo solo King e – dato che è da un bel po’ che ho capito che da grande voglio fare la scrittrice, e sono anni che provo a scrivere il mio primo romanzo; riesco sempre a iniziare, ma dopo un paio di capitoli non so piú andare avanti, e sono anni però che scrivo racconti piú o meno finiti (piú meno che piú) – provo a scrivere come King. Non è una decisione. Semplicemente, mi metto a scrivere e ho la testa piena di King. Uso la macchina da scrivere di mio padre. I tasti mi consumano le unghie. I tasti delle macchine da scrivere ti consumavano sempre le unghie: chissà se in quel consumarsi, in quel bloccarsi a mezz’aria dei tasti, in quell’incastrarsi anche un po’ doloroso di un dito in mezzo ai tasti, in quel sovrapporsi dei vari colori dell’inchiostro, c’era un senso piú profondo. Scrivo il racconto di una figlia che ama tantissimo sua madre. Sua madre però la vessa in tutti i modi. O meglio: il suo amore e la sua devozione piú grandi sono rivolti altrove, non a lei. Lei soffre terribilmente di quell’abbandono. Allora la uccide, prima che quel mancato amore di sua madre uccida lei. E poi questa figlia scrive dal carcere, sulla carta igienica, delle lettere alla madre morta, per raccontarle quanto la madre le ha fatto male, e quanto lei invece l’ha amata. (Adesso mi vengono naturali una domanda e una considerazione. La domanda è: non sono, questi, temi – demoni – tipici di King? L’amore, l’assenza, l’abbandono, il dolore che viene dall’amore. La considerazione è: i demoni di King sono i nostri. Perché la letteratura questo fa: ti rivela che non sei solo e, cosí facendo, anche nel dolore ti offre una salvezza).
Mia madre legge il racconto battuto a macchina. La vedo poggiare un foglio alla volta sul tavolo. Ho passato anni della mia vita in piedi, ad aspettare il responso di qualcuno a cui tenevo su ciò che avevo scritto. Li passo ancora. Mi metto lí, in tensione, e aspetto. Forse la mia vita è questa. L’attesa della risposta: che ne pensi, tu? Mia madre si spaventa. Dice: basta con King. Mi viene un po’ da ridere un po’ da piangere, oggi, quando penso a quante volte mia madre mi ha detto “Adesso basta” sperando di farmi smettere qu...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Quanti Einaudi
  4. Salvarsi
  5. 1.
  6. 2.
  7. 3.
  8. 4.
  9. 5.
  10. 6.
  11. 7.
  12. 8.
  13. 9.
  14. 10.
  15. 11.
  16. Gli altri Quanti. Speranze
  17. Il libro
  18. L’autrice
  19. Della stessa autrice
  20. Copyright