La città fra le nuvole

Anthony Doerr

• Editore: RIZZOLI
• Anno: 2022
• ISBN:
  9788831807104
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Letteratura generale

Costantinopoli, 1453. Sulla città sotto assedio si abbatte la violenza dell'esercito ottomano. All'interno delle mura, la dodicenne Anna abita in una casa di ricamatrici, trabocca di curiosità e, da quando ha trovato l'antico libro greco che racconta di Ètone, legge alla sorella malata le avventure dell'umile pastore dell'Arcadia che sogna di trasformarsi in un uccello per raggiungere un'utopica città nel cielo. Secoli dopo, in una biblioteca nell'Idaho dei nostri giorni, l'anziano Zeno placa i suoi fantasmi allestendo con cinque bimbi delle elementari una trasposizione teatrale del mito di Ètone; ancora non sa che il diciassettenne Seymour, che parla con i gufi, sta mettendo a repentaglio le loro vite. Anche Konstance, in un futuro lontanissimo, legge. Non ha mai visto la Terra, ha quattordici anni e da sempre è in viaggio su un'astronave, con altre ottantacinque persone, alla ricerca di un pianeta extrasolare su cui vivere. Mentre sfreccia in un vuoto freddo e silenzioso, davanti a sé ha un rompicapo: più di cento ritagli di carta con sopra delle parole. Costantinopoli, 20 febbraio 2020, Ètone... Tre piani temporali, tre orbite a distanze diverse da un comune centro di gravità. Su ciascun piano, dei tenaci sognatori; il centro che li tiene legati a sé e ne determina le traiettorie è un libro eterno, modello di utopia e immaginazione. Intorno a questo oggetto misterioso Anthony Doerr costruisce un romanzo torrenziale, un omaggio al potere delle storie e dei libri che le contengono, irriducibile testimonianza del passaggio dell'uomo sulla Terra.

NAVE ARGOS

ANNO DI MISSIONE 65

CAMERA STAGNA 1

GIORNO 307

Konstance

Seduta a gambe incrociate sul pavimento di una camera stagna circolare c’è una ragazzina di quattordici anni. Ha la testa incorniciata da una criniera di riccioli e i calzini tutti bucati. Questa è Konstance.

Alle sue spalle, appesa dentro un cilindro trasparente che si erge fino al soffitto per quasi cinque metri, c’è una macchina composta da milioni di milioni di filamenti d’oro, tutti sottili come capelli o meno, e ciascuno attorcigliato intorno a migliaia d’altri in matasse di strabiliante complicatezza. Di tanto in tanto sulla superficie della macchina un viluppo a caso dà un impulso luminoso: ora qui, ora là. Questa è Sybil.

In un altro punto dell’ambiente ci sono una branda gonfiabile, una toilette a circuito chiuso, una stampante alimentare, undici sacchi di Nutripolvere e un tapis roulant multidirezionale, della forma e dimensione di uno pneumatico, detto Ambulatore. La luce proviene da un anello di diodi inseriti nel soffitto; uscite non se ne vedono.

Stesa a terra c’è una griglia di quasi cento ritagli rettangolari: Konstance li ha ricavati strappandoli dai sacchi di Nutripolvere vuoti e ci ha scritto sopra con dell’inchiostro che si fa da sé. Alcuni sono fitti della sua grafia; altri non ospitano che una parola. Uno, per esempio, contiene le ventiquattro lettere dell’alfabeto del greco antico. Un altro recita:

Nel millennio che precedette il 1453, la città di Costantinopoli si trovò assediata per ventitré volte, ma nessun esercito aprì mai una breccia nelle sue mura.

Konstance si china a prendere tre ritagli dal rompicapo che ha davanti. La macchina dietro di lei lampeggia.

È tardi, Konstance, e non hai mangiato niente tutto il giorno.

«Non ho fame.»

Che ne dici di un bel risotto? O un po’ d’agnello arrosto con il purè? Ci sono ancora tante combinazioni che non hai provato.

«No, grazie, Sybil.» Konstance guarda il primo ritaglio e legge:

Il perduto racconto in prosa Nubicuculìa, in cui lo scrittore Antonio Diogene narra il viaggio di un pastore verso un’utopica città nel cielo, fu probabilmente composto verso la fine del Primo secolo e.v.

Il secondo:

Da un compendio bizantino del Nono secolo sappiamo che si apriva con un breve prologo in cui Diogene si rivolge a una nipote ammalata e dichiara di non aver inventato la storia comica che segue, bensì di averla rinvenuta in una tomba nell’antica città di Tiro.

Il terzo:

La tomba, scrive Diogene alla nipote, recava l’iscrizione Ètone: vissuto ottant’anni da Uomo, uno da Somaro, uno da Spigola, uno da Cornacchia. Al suo interno Diogene sostiene di aver scoperto un cofanetto di legno con la scritta Straniero, chiunque tu sia, aprimi per apprendere ciò che ti sbalordirà; e all’apertura, di aver trovato ventiquattro tavolette di legno di cipresso con intagliata la storia di Ètone.

Konstance chiude gli occhi e vede lo scrittore scendere nel buio dei sepolcri. Lo vede esaminare lo strano cofanetto alla luce di una fiaccola. I diodi al soffitto calano d’intensità, le pareti si attenuano dal bianco all’ambra e Sybil dice: Presto sarà Luce Spenta, Konstance.

Lei però passa a tentoni fra i ritagli sul pavimento e da sotto la branda recupera i resti di un sacco vuoto. Con le unghie e coi denti ne strappa un rettangolo pulito. Inserisce una cucchiaiata di Nutripolvere nella stampante alimentare, pigia dei bottoni, e l’apparecchio sputa trenta grammi di liquido scuro nella scodella in dotazione. Poi Konstance prende un pezzo di tubo in polietilene, alla cui estremità ha modellato un pennino, intinge la penna di fortuna nell’inchiostro di fortuna, si china sul ritaglio in bianco e disegna una nuvola.

Intinge di nuovo.

Sopra la nuvola disegna una città di torri, e poi minuscoli puntini di uccelli librati nel cielo intorno ai pinnacoli. La camera si fa più buia. Sybil lampeggia. Konstance, mi tocca insistere, devi mangiare.

«Non ho fame, grazie, Sybil.»

Prende un rettangolo con scritta sopra una data – 20 febbraio 2020 – e lo piazza accanto a un altro con scritto Carta A. Poi colloca a sinistra il suo disegno della città nelle nuvole: per un istante, nella luce che muore, i tre ritagli paiono quasi innalzarsi e brillare.

Konstance si siede sui talloni. Da quasi un anno non esce da questa camera.

UNO

STRANIERO, CHIUNQUE TU SIA,

APRIMI PER APPRENDERE

CIÒ CHE TI SBALORDIRÀ

Nubicuculìa di Antonio Diogene, Carta A

Il codice Diogene misura 30 × 22 cm. Se ne sono recuperate, crivellate dai tarli e con sensibili fioriture di muffa, solo ventiquattro carte, qui etichettate da A a Ω e tutte in qualche misura danneggiate. La grafia è ordinata e inclinata a sinistra. Dalla traduzione del 2020 di Zeno Ninis.

… per quanto tempo eran rimaste ad ammuffire in quel cofanetto, queste tavolette, in attesa di occhi che le leggessero? Sebbene certo che nutrirai dubbi sulla veridicità dei bizzarri eventi che esse narrano, nipote mia diletta, la mia trascrizione non omette neppure una parola. Può darsi che invero, ai tempi andati, gli uomini percorressero la terra al pari delle bestie, e che invero una città d’uccelli fluttuasse nel cielo tra il regno degli uomini e quello degli dèi. Oppure, come tutti i folli, il pastore s’era fabbricato la sua verità, e dunque essa era per lui tale. Ma volgiamoci ora alla sua storia, e decidiamo da noi del suo senno.

BIBLIOTECA CIVICA DI LAKEPORT

20 FEBBRAIO 2020

ORE 16:30

Zeno

Accompagna cinque alunni di quinta elementare alla biblioteca civica tra cortine di neve che cade. È un ultraottantenne in giaccone di tela, scarponcini con la chiusura in velcro e pinguini che pattinano disegnati sulla cravatta. Fin dal mattino la gioia gli si gonfia in petto senza sosta e adesso, di pomeriggio, alle 16:30 di un giovedì di febbraio, mentre guarda i bambini che corrono avanti sul marciapiede – Alex Hess con addosso una testa d’asino di cartapesta, Rachel Wilson con una fiaccola di plastica, Natalie Hernandez che trascina un altoparlante portatile – per poco non si ribalta per l’emozione.

Oltrepassano la stazione di polizia, l’assessorato ai parchi, l’immobiliare Eden’s Gate. La biblioteca di Lakeport è un palazzetto a due piani all’incrocio fra Lake e Park Street, con un alto timpano e pretese vittoriane, donato al c...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• La città fra le nuvole
• PROLOGO. ALLA MIA DILETTA NIPOTE CON LA SPERANZA CHE TI DONI SALUTE E LUCE
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 65 CAMERA STAGNA 1 GIORNO 307
• UNO. STRANIERO, CHIUNQUE TU SIA, APRIMI PER APPRENDERE CIÒ CHE TI SBALORDIRÀ
• BIBLIOTECA CIVICA DI LAKEPORT. 20 FEBBRAIO 2020 ORE 16:30
• DUE. LA VISIONE DI ÈTONE
• COSTANTINOPOLI. 1439-1452
• UN VILLAGGIO DI TAGLIALEGNA TRA I MONTI RODOPI DELLA BULGARIA. NEGLI STESSI ANNI
• TRE. L’AVVERTIMENTO DELLA MEGERA
• LAKEPORT, IDAHO. 1941-1950
• LAKEPORT, IDAHO. 2002-2011
• QUATTRO. TESSAGLIA, TERRA DI MAGIA
• NAVE ARGOS. ANNI DI MISSIONE 55-58
• CINQUE. L’ASINO
• BIBLIOTECA CIVICA DI LAKEPORT. 20 FEBBRAIO 2020 ORE 17:08
• SEI. IL COVO DEI BRIGANTI
• COSTANTINOPOLI. AUTUNNO DEL 1452
• LA STRADA PER EDIRNE. QUELLO STESSO AUTUNNO
• SETTE. IL MUGNAIO E IL BURRONE
• COREA. 1951
• LAKEPORT, IDAHO. 2014
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 61
• OTTO. GIROTONDO
• LA STRADA PER COSTANTINOPOLI. GENNAIO-APRILE 1453
• COSTANTINOPOLI. IN QUEGLI STESSI MESI
• NOVE. SULL’ORLO CONGELATO DEL MONDO
• COREA. 1952-1953
• LAKEPORT, IDAHO. 2014
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 64
• DIECI. IL GABBIANO
• BIBLIOTECA CIVICA DI LAKEPORT. 20 FEBBRAIO 2020 ORE 17:27
• UNDICI. NEL VENTRE DEL PESCECANE
• COSTANTINOPOLI. APRILE-MAGGIO 1453
• DODICI. IL MAGO DENTRO IL PESCECANE
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 64 GIORNO 1-GIORNO 20 NELLA CAMERA STAGNA 1
• LAKEPORT, IDAHO. 1953-1970
• LAKEPORT, IDAHO. 2016-2018
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 64 GIORNO 21-GIORNO 45 NELLA CAMERA STAGNA 1
• TREDICI. FUORI DAL PESCECANE E DENTRO LA TEMPESTA
• COSTANTINOPOLI. MAGGIO 1453
• QUATTORDICI. LE PORTE DI NUBICUCULÌA
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 64 GIORNO 45-GIORNO 46 NELLA CAMERA STAGNA 1
• LONDRA. 1971
• LAKEPORT, IDAHO. FEBBRAIO-MAGGIO 2019
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 64 GIORNO 46-GIORNO 276 NELLA CAMERA STAGNA 1
• QUINDICI. I GUARDIANI ALLE PORTE
• BIBLIOTECA CIVICA DI LAKEPORT. 20 FEBBRAIO 2020 ORE 17:41
• SEDICI. L’ENIGMA DEI GUFI
• SEI CHILOMETRI A OVEST DI COSTANTINOPOLI. MAGGIO 1453
• DICIASSETTE. LE MERAVIGLIE DI NUBICUCULÌA
• LAKEPORT, IDAHO. 1972-1995
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 64 GIORNO 276 NELLA CAMERA STAGNA 1
• LAKEPORT, IDAHO. 1995-2019
• DICIOTTO. TUTTO ERA MAGNIFICO, EPPURE…
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 65 GIORNO 325 NELLA CAMERA STAGNA 1
• LAKEPORT, IDAHO. AGOSTO 2019
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 65 GIORNO 325-GIORNO 340 NELLA CAMERA STAGNA 1
• DICIANNOVE. ÈTONE VUOL DIRE ARDENTE
• LAKEPORT, IDAHO. AGOSTO 2019-FEBBRAIO 2020
• VENTI. IL GIARDINO DELLA DEA
• DODICI CHILOMETRI A OVEST DI COSTANTINOPOLI. MAGGIO-GIUGNO 1453
• VENTUNO. IL SUPER MAGICO ULTRA POTENTE LIBRO DI OGNI COSA
• BIBLIOTECA CIVICA DI LAKEPORT. 20 FEBBRAIO 2020 ORE 18:39
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 65 GIORNO 341-GIORNO 370 NELLA CAMERA STAGNA 1
• VENTIDUE. CIÒ CHE GIÀ POSSIEDI È MEGLIO DI CIÒ CHE CERCHI TANTO DISPERATAMENTE
• ISTITUTO PENITENZIARIO STATALE DELL’IDAHO. 2019-2030
• VENTITRÉ. LA VERDE BELLEZZA DEL MONDO SPEZZATO
• A QUINDICI CHILOMETRI DA UN VILLAGGIO DI TAGLIALEGNA TRA I MONTI RODOPI DELLA BULGARIA. 1453-1494
• QUELLO STESSO VALLONE. 1505
• VENTIQUATTRO. NOSTOS
• BOISE, IDAHO. 2057-2064
• NAVE ARGOS. ANNO DI MISSIONE 65
• EPILOGO
• BIBLIOTECA CIVICA DI LAKEPORT. 20 FEBBRAIO 2020 ORE 19:02
• QAANAAQ. 2146
• Ringraziamenti
• Copyright