Senza sangue
eBook - ePub

Senza sangue

  1. 444 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Una nuova missione per l'agente speciale Aloysius Pendergast.
Un fermacravatta, otto mozziconi di sigaretta e un castello di teorie. È ciò che si lascia dietro il dirottatore del volo Portland-Seattle che il 24 novembre 1971 ha preso in ostaggio i passeggeri, liberandoli solo a fronte di 200.000 dollari di riscatto. Rimasto sull'aereo, ha poi ordinato al pilota di fare rotta verso Città del Messico e si è paracadutato scomparendo nella notte. Mezzo secolo dopo, in Georgia, l'agente speciale dell'FBI Aloysius Pendergast e il collega Armstrong Coldmoon raggiungono Savannah per affiancare la polizia locale in un'indagine dai risvolti raccapriccianti: sono stati rinvenuti due cadaveri svuotati del sangue fino all'ultima goccia. Le notizie corrono veloci e la gente ha paura, pretende risposte. Vengono riesumate vecchie leggende che attirano sul posto ciarlatani e fanatici dell'horror, qualcuno sostiene che il Vampiro di Savannah sia tornato. Mentre la psicosi dilaga e il bilancio delle vittime aumenta, i continui colpi di scena imprimono alle indagini una traiettoria impensata portando Pendergast a immaginare, con l'occhio scaltro del federale che non dimentica i vecchi casi irrisolti, uno scenario che potrebbe collegare questi omicidi all'unico dirottamento aereo rimasto insoluto nella storia degli Stati Uniti.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Senza sangue di Lincoln Child,Douglas Preston in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Literatura e Literatura de crímenes y misterio. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
RIZZOLI
Anno
2022
ISBN
9788831807661

1

Mercoledì, 24 novembre 1971

A Flo Schaffner non piaceva affatto la nuova divisa che la Northwest Orient Airlines aveva imposto alle hostess, soprattutto lo sciocco cappellino con visiera e paraorecchie che la faceva assomigliare a Paperino. Tuttavia, se ne stava sulla soglia del portellone del volo 305, Portland-Seattle, ad accogliere con un sorriso smagliante i passeggeri in arrivo e a controllarne i biglietti. Non le dispiaceva il numero relativamente esiguo di passeggeri su quel volo; era convinta che sarebbe stato pieno, essendo il giorno prima del Ringraziamento. Ma solo un terzo della cabina principale era occupato e, in base alla sua esperienza, quello era sinonimo di un volo senza stress.
Mentre la gente si accomodava ai propri posti, lei e l’altra hostess, Tina Mucklow, cominciarono a prendere le ordinazioni delle bevande procedendo dai capi opposti della cabina. Schaffner si occupava della parte in fondo. Uno dei suoi primi clienti era seduto al posto 18C del Boeing 727; un signore di mezz’età, cortese e dalla voce suadente, che indossava impermeabile, completo grigio, camicia bianca e cravatta nera. Lei conosceva il suo nome: era sua responsabilità, nel controllare i biglietti, cercare di memorizzare i nomi di tutti i passeggeri e i posti a loro assegnati. Di solito era impossibile ma, con l’areo quasi vuoto, quel giorno era riuscita nell’impresa.
«Posso portarle qualcosa da bere, Mr Cooper?»
Lui le chiese educatamente un bourbon con Seven Up. Quando glielo portò, le porse una banconota da venti.
«Non ha un taglio più piccolo?»
«No.»
Gli disse che avrebbe dovuto aspettare un po’ perché potesse dargli il resto.
Tramite l’interfono, il pilota, William Scott, per tutti Scotty, comunicò alle hostess di chiudere i portelloni e prepararsi al decollo. Schaffner ritirò la scaletta posteriore e prese posto sul sedile ribaltabile accanto a essa, poco distante dal passeggero del 18C. L’aereo decollò puntuale, alle 14:50, per il volo di trenta minuti fino a Seattle.
Mentre l’aereo si stabilizzava e il segnale delle cinture si spegneva, il passeggero del 18C la chiamò con un cenno. Lei lo raggiunse, convinta che volesse un altro drink, ma l’uomo le mise in mano una busta. Era una cosa che le capitava con una certa frequenza: un viaggiatore solitario che le scriveva un messaggio invitandola a bere un bicchiere, a cena o qualcosa di più. Aveva imparato che il modo migliore per gestire approcci simili era fare finta di niente. Ringraziò cordialmente il passeggero e fece scivolare la busta nella tasca, senza leggerne il contenuto.
L’uomo si protese verso di lei con un sorriso amichevole e bisbigliò: «Signorina, farà meglio a guardare quel biglietto. Ho una bomba».
Schaffner non era sicura di aver sentito bene. Recuperò la busta e ne sfilò il messaggio. Era scritto con un pennarello e a lettere maiuscole e confermava che l’uomo aveva una bomba, aggiungendo che, se tutti avessero collaborato, nessuno si sarebbe fatto male.
«La prego, si sieda accanto a me» le disse lui, riprendendo il biglietto e infilandoselo nel taschino della camicia. Lei obbedì e, sganciata la chiusura della valigetta, l’uomo la aprì di qualche centimetro. Al suo interno, Schaffner vide un ammasso di cilindri rossi con dei cavi collegati a una grossa batteria.
L’uomo richiuse la valigetta e inforcò un paio di occhiali scuri. «Scriva.»
Lei prese la penna e annotò una serie di istruzioni.
«Riferisca alla cabina di comando» le disse.
Schaffner si alzò, percorse il corridoio ed entrò nella cabina di pilotaggio. Chiudendosi la porta alle spalle, disse al pilota che un uomo con una bomba stava dirottando l’aereo. Poi, leggendo dalla lettera, elencò le sue richieste.
«Ce l’ha davvero una bomba?» domandò Scotty.
«Sì» rispose lei. «L’ho vista. Sembrava vera.»
«Oh, cavolo.» Scotty chiamò la sede operativa della Northwest Orient, nel Minnesota. Il suo comunicato fu riassunto in un telex.
PASSEGGERO HA INFORMATO CHE QUESTO È UN DIROTTAMENTO. IN VOLO PER SEATTLE. HA DATO ALLA HOSTESS UN BIGLIETTO. CHIEDE 200.000$ IN UNO ZAINO ENTRO LE 17:00. VUOLE DUE PARACADUTE ANTERIORI E DUE POSTERIORI. VUOLE IL DENARO IN VALUTA CORRENTE AMERICANA. IL TAGLIO DELLE BANCONOTE NON È IMPORTANTE. HA UNA BOMBA NELLA VALIGETTA E LA USERÀ SE LA SUA RICHIESTA SARÀ OSTACOLATA IN QUALSIASI MODO.
Il dirottatore chiedeva anche un’autocisterna sulla pista dell’aeroporto Seattle-Tacoma, che avrebbe rifornito l’aereo per un nuovo itinerario da specificare in seguito. E per questa tratta successiva, voleva a bordo un ingegnere di volo.
Non aveva detto il motivo.

2

Nella cabina di comando del volo 305, Scotty e il copilota Bill Rataczak discutevano di come gestire la situazione. Fino a quel momento, i passeggeri erano all’oscuro del dirottamento e Scotty voleva che le cose restassero così.
Dopo la chiamata in Minnesota, la sede operativa della Northwest Orient aveva contattato Don Nyrop, il presidente della compagnia aerea, e l’FBI. L’FBI avrebbe voluto prendere d’assalto l’aereo ma Nyrop aveva detto che preferiva collaborare con il dirottatore, che la compagnia era assicurata e avrebbe pagato il riscatto. A malincuore, l’FBI aveva acconsentito. Ma ci sarebbe voluto del tempo per esaudire le richieste del dirottatore.
Nel frattempo, il 727 aveva raggiunto Tacoma e iniziato a volare in tondo. L’FBI e la compagnia aerea si adoperavano per provvedere ai paracadute e al riscatto.
All’interfono, Scotty comunicò ai passeggeri che stavano riscontrando un piccolo inconveniente tecnico, non c’era motivo di allarmarsi, sarebbero atterrati di lì a un’ora circa. Nel mentre, nella coda dell’aereo, il dirottatore, Dan Cooper, fumava una sigaretta dopo l’altra. Ne offrì una a Schaffner, che la accettò per calmarsi, anche se aveva smesso di fumare da un po’ di tempo.
Fuori stava per scatenarsi una tempesta. Ben presto iniziò a piovere.
La compagnia aerea contattò la Seattle National Bank, con la quale aveva concluso degli affari. La banca fu lieta di dare una mano. Teneva pronta, infatti, una riserva di contante proprio per queste evenienze: un deposito di banconote da venti dollari che erano state microfilmate e con i numeri di serie registrati, in caso di furto o rapina. Diecimila banconote da venti dollari, in mazzette da cinquanta, furono infilate in una sacca con la coulisse e consegnate all’FBI. Pesava una decina di chili.
A fornire i paracadute fu una scuola di lanci a est dell’aeroporto: due anteriori (o di riserva), due posteriori (o principali). Come aveva richiesto Cooper, erano dispositivi civili, non militari. Anch’essi furono fatti recapitare all’FBI.
Nel frattempo, l’aereo continuava a girare in tondo sopra al Seattle-Tacoma. Tina, l’altra hostess, faceva avanti e indietro lungo il corridoio, rassicurando i passeggeri. Dan Cooper spiegò a Schaffner come si sarebbero svolte le cose.
«Dopo che l’aereo sarà atterrato» disse, «voglio che lei esca, prenda i soldi e li porti qui.»
«E se è troppo pesante?»
«Non lo sarà. Se la caverà. Poi» continuò, «prenderà i paracadute e li porterà a bordo.» Tirò fuori dalla tasca un flacone di pillole di benzedrina. «Le porti in cabina, nel caso all’equipaggio venga sonno durante il prossimo volo.»
Lei gli chiese se volesse dirottare l’aereo a Cuba, la destinazione più comune per i dirottamenti.
«No» rispose l’uomo. «Non Cuba. Un posto che le piacerà.»
Schaffner gli chiese perché stesse dirottando l’aereo. Ce l’aveva con la Northwest per qualche motivo?
«Non nutro rancore per la sua compagnia aerea, signorina» rispose lui. «Nutro rancore e basta.»
A terra, l’aeroporto era stato chiuso e tutti i voli in partenza cancellati. I voli in arrivo furono deviati altrove o tenuti in attesa. Poco dopo le cinque, la torre di controllo chiamò via radio l’aereo per dire che denaro e paracadute erano pronti e si trovavano in un’auto in fondo a una pista, come da istruzioni.
I piloti fecero atterrare il 727, effettuando il rullaggio, come aveva richiesto il dirottatore, su una sezione lontana della pista. Era ormai buio e la pioggia cadeva insistente, accompagnata di tanto in tanto da un fulmine. L’area era stata illuminata da una serie di riflettori.
L’aereo si fermò. «Vada a prendere i soldi» disse l’uomo a Schaffner.
La hostess attraversò il corridoio fino al portellone e scese giù per la scaletta, raggiungendo sugli alti tacchi instabili l’auto in attesa. Un agente dell’FBI prese la sacca con i soldi dal portabagagli e gliela consegnò. Schaffner tornò all’aereo, risalì la scaletta e portò la sacca a Cooper. Lui la aprì, vi guardò dentro e ne tirò fuori qualche mazzetta.
«Per lei» disse.
Schaffner ne fu sorpresa. «Spiacente, signore. Niente mance. Politica della Northwest Orient.»
Lui parve accennare un sorriso. «D’accordo. Vada a prendere i paracadute.»
La hostess scese di nuovo la scaletta e, facendo altre due volte la spola, portò a Cooper i paracadute.
L’uomo si protese verso di lei. «Adesso arriva la parte importante, Flo. Ascolti attentamente. È tempo che il capitano dica a tutti quelli a bordo che l’aereo è stato dirottato. Il dirottatore ha una bomba e vuole che tutti scendano dall’aereo. Devono andare dritto fuori: non devono aprire le cappelliere, prendere il bagaglio a mano o qualsiasi altra cosa abbiano portato a bordo. Se queste istruzioni non saranno seguite alla lettera, o se un eroe torna e interferisce con me, farò detonare l’ordigno. Per favore, riferisca al capitano. Solo il pilota, il copilota e lei resterete a bordo.»
«Sì, signore.» Schaffner si alzò, andò in cabina e riferì la richiesta. Poco dopo, il capitano accese l’interfono.
«Ascoltate attentamente e, vi prego, restate calmi» disse agli altoparlanti la voce neutra di Scotty. «A bordo c’è un dirottatore con una bomba.»
Si levò una serie di proteste, versi strozzati e un paio di urla.
«Niente panico. Tutti i passeggeri devono sbarcare immediatamente. Non aprite le cappelliere. Non portate con voi alcun bagaglio. Dovete sbarcare a mani vuote.»
Altri versi strozzati, mormorii.
«Iniziate subito a scendere. Camminate, non correte.»
I passeggeri si alzarono in massa, in una babele di confusione e toni alti, e si precipitarono verso l’uscita anteriore. Diverse persone si allungarono verso le cappelliere e una di esse riuscì ad aprire la propria.
Accortosi di ciò, Cooper si alzò dal sedile e sollevò la valigetta, brandendola come un’arma. «Tu!» gridò, tutt’a un tratto furioso, indicando il passeggero indisciplinato. «Indietro! Ho una bomba! La faccio esplodere se non seguite le mie istruzioni!»
Il passeggero, un uomo anziano, si ritrasse terrorizzato, tra le urla e i rimbrott...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Senza sangue
  4. 1
  5. 2
  6. 3
  7. 4
  8. 5
  9. 6
  10. 7
  11. 8
  12. 9
  13. 10
  14. 11
  15. 12
  16. 13
  17. 14
  18. 15
  19. 16
  20. 17
  21. 18
  22. 19
  23. 20
  24. 21
  25. 22
  26. 23
  27. 24
  28. 25
  29. 26
  30. 27
  31. 28
  32. 29
  33. 30
  34. 31
  35. 32
  36. 33
  37. 34
  38. 35
  39. 36
  40. 37
  41. 38
  42. 39
  43. 40
  44. 41
  45. 42
  46. 43
  47. 44
  48. 45
  49. 46
  50. 47
  51. 48
  52. 49
  53. 50
  54. 51
  55. 52
  56. 53
  57. 54
  58. 55
  59. 56
  60. 57
  61. 58
  62. 59
  63. 60
  64. 61
  65. 62
  66. 63
  67. 64
  68. 65
  69. 66
  70. 67
  71. 68
  72. 69
  73. 70
  74. 71
  75. 72
  76. 73
  77. 74
  78. 75
  79. 76
  80. 77
  81. 78
  82. 79
  83. 80
  84. Nota degli autori
  85. Copyright