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Pensieri tra le righe
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Indice dei contenuti
Citazioni
Informazioni sul libro
"Non son capace/ di scriver di te/ grandi cose,
ma son quelle piccole cose/ a renderti grande
ai miei occhi."
(Semplicemente, 11/11/2021) (...) Poesia è illudersi di essere eterni,
di esser migliori, degni di menzione;
in verità siamo uomini inermi
a corrodere il foglio
per qualche attenzione."
(La Poesia, Scintille 2016).
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Informazioni
Argomento
LetteraturaCategoria
PoesiaPASSEGGIATA
E stanca di stare
seduta a pensare
ai miei pochi modi
d’incantare il lettore
ho dato un calcio -nella mente-
al taccuino frusto
come a un pallone
e me ne sono andata
a zonzo tra la gente,
quelle poche maschere -o persone-
del paese intente
ad arrancare sulla via
di casa, i pugni stretti
sulle buste della spesa
e il bacio volto al cielo
in prossimità della chiesa
che anche se è diroccata
ugualmente si prega
e si ricorda,
perché il paese è immune
alla mondanità che ammorba
il pensiero cittadino quotidiano,
che d’un barbone stretto
nel suo brutto pastrano
non ha -più- misericordia
che d’un cane spaesato
a cui si dona il boccone avvelenato.
La grigia lastra del selciato
sa di pioggia mattutina
e una bambina troppo bassa
per saltar sull’altalena
nel parco del Castello
(al mio paese, sì, Solero)
trova il bello nello schiaffo
del suo piede nelle pozze
e le fa eco
il disappunto della madre
per le sue scarpette zozze
di fanghiglia novembrina
e la brina sulle foglie evanescente
sente il tempo suo nemico ricorrente
che la sfiora, che l’immola
al primo sorgere del sole.
Si fa tremulo il chiarore
del grigio d’autunno
e il fulgore rosso
delle foglie accartocciate al suolo
come vecchie addormentate
nelle case del riposo
del paese.
Non han gloria più le chiese
se ora la misericordia
cede il passo alla bagordia
di più languide pretese
che ci fanno tutti uguali
-sì, anche loro, i Cardinali
che non pagano l’affitto
della casa, a fine mese-.
E così vaga il pensiero a pari passo
tra le mie esauste parole
ed il mondo esteriore
a sbrindellarle ulteriormente
in un gorgo di sciacquone.
Così sento della gioia il peccatore,
l’egoismo14 della vita -mia- rovina
perché uccide la brina novembrina
al solo tatto -mio- di umana
che sconfino con il minio -mio- distratto
da un anfratto della vita quotidiana contadina;
e forse della Parola cristiana
non ho più stima, io, paesana
-io- forse ancor bambina
dietro gli occhi e le mie ciglia
schiuse al cielo,
e con la testa per aria più non so
dove ho i piedi sul sentiero
e inciamperò e ruzzolerò giù, certo,
per un declivio che mi parrà sciacquone
(lo stesso di prima) il gorgo
del tempo -poco- concesso alle persone
come brina,
anche noi di pioggia mattutina
sulla chiesa diroccata
o la lastra lucidata d’ossidiana
al cimitero -mio, deserto- del paese,
che si rianima
ad un tocco di campana.
___________________
14 Variazione possibile: il passaggio
NEW YORK 1929, STAZIONE15
La mia coscienza
ha nel verbo un miraggio,
quel raggio di sole imbrigliato
nel vetro anfitrione,
polveroso scroscio16
di cielo in stazione.
Del presente posso
sol cogliere l’att...
Indice dei contenuti
- Cover
- Indice
- Frontespizio
- Copyright
- Nota biografica di Daniela
- Poesie di Daniela
- Fra le tue braccia
- Nell’imperfezione del giorno
- Semplicemente
- Questo inverno
- Lottando
- L’inconsistenza dei sogni
- Saggio amore
- I cattivi pensieri
- Filastrocca di Natale
- Cortometraggio
- Inquietudine
- Di primo mattino
- Parole come carezze
- Nascita di un amore
- La mia natura
- Nota biografica di Serena
- Poesie di Serena
- Solitudine
- Amica
- Appartamento
- Distanza
- Disagio
- Abbaglio
- Discoteca
- Dichiarazione
- Marea
- Impulso
- -Senza titolo- (Tra i fusti d’erba e i rovi si annida)
- Haiku
- Ora di pietra
- -Senza titolo- (Seduta all’ombra dal sole)
- Mi presento
- Tempo
- In memoria di Anita
- La poesia
- Campagna
- Migrante
- Passeggiata
- New York 1929, stazione
- Maschere
- Amore
- Impressione
- Luci e ombre
- Il campo
- Silent night – il coprifuoco
- Faro d’inverno
- Ringraziamenti