- 304 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
«Finché sarà in piedi il Tempio, si ribelleranno.» Profezia di un capo militare romano all'assedio di Gerusalemme nel 70 d.C.
Questo libro racconta come finì, in antico, l'indipendenza dello Stato ebraico. Ciò avvenne, nel più generale contesto della conquista del Medio Oriente e in particolare dell'area siro-palestinese, ad opera delle legioni romane (63 a.C.). La figura dominante dell'aggressione e della spoliazione del 'tesoro di Stato' degli Ebrei fu Gneo Pompeo Magno, in quell'anno (l'anno terribile della congiura di Catilina) potente personaggio pubblico della repubblica imperiale romana. Una fonte ebraica coeva dei fatti, i cosiddetti Salmi di Salomone, fornisce un quadro veridico della vicenda. E svela il ruolo decisivo della voracità dell'aggressore. Voracità che si appagò finalmente, dopo oltre un secolo di violenze e apparente riconciliazione, nell'anno 70 d.C. Allora l'imperatore Tito, «delizia del genere umano» secondo la vulgata adulatrice, distrusse il Tempio di Gerusalemme e lasciò depredare il tesoro lì conservato, frutto del contributo corale di tutte le comunità ebraiche. Il movente economico e l'odio per un popolo atavicamente considerato con avversione furono, allora, alla base del primo genocidio degli Ebrei. È una storia che ci riguarda ancora. Il revisionismo storiografico riuscì a prevalere e la tradizione si prestò a fare da sponda alla menzogna di Stato, voluta dai vincitori e avallata dai loro clienti.
Domande frequenti
Informazioni
XI.
Il più grande trionfo mai visto
1.
Indice dei contenuti
- Avvertenza
- Introduzione. Gli Ebrei e gli altri
- I. Antefatto
- II. Due verità?
- III. I resoconti disponibili
- IV. Massacro dei sacerdoti e irruzione nel «Santo»
- V. Come Giuseppe rese Pompeo astinente e pio
- VI. Il destino dei χρήματα, secondo i moderni
- VII. «Il forziere dei tiranni»
- VIII. Chronicon Paschale: «Saccheggiò il Tempio e portò via molti oggetti»
- IX. Giuseppe di Tiberiade: «profanò e saccheggiò»
- X. Livio: «Templum triumphatum»
- XI. Il più grande trionfo mai visto
- XII. Il «Tempio-città»: un tempio uguale e diverso
- XIII. La vigna d’oro
- XIV. Monete insultanti e sincretismi
- XV. I Salmi di Salomone: «Sfogarono su di noi la smania di preda»
- XVI. Yahweh punisce il «serpente»
- XVII. L’anno 63 visto da Qumran
- XVIII. Crasso e il «dattero»
- XIX. Cicerone: «Ex illo fano nihil attigit»
- XX. Pompeo come Tito
- XXI. Epilogo
- Appendici
- I. «Il muro che Pompeo distrusse» (→ cap. II, § 3)
- II. Giulio Africano su Pompeo nel Tempio (→ cap. VIII, § 2)
- III. L’avventura del Chronicon Paschale (→ cap. VIII)
- IV. Illazioni su una «vigna» (→ cap. XIII, § 2)
- V. Stravolgimenti medievali della «vigna» (→ cap. XIII, § 3)
- VI. Alla ricerca della «bella furia» (→ cap. XV, § 6)
- VII. Evocatio (→ cap. XV, § 7)
- Sigle e abbreviazioni