Fonti e bibliografia
1. Nota per i non addetti ai lavori
Le narrazioni storiografiche coeve agli avvenimenti ricordati nel libro sono per buona parte andate perdute. Pur nel loro naufragio è possibile riscoprirne traccia nella pagina di storici o biografi o eruditi di generazioni successive, che si sono avvalsi della loro testimonianza. Per una maggiore intelligenza del lettore non addetto ai lavori, offriamo di questi autori – in ordine alfabetico – una minima nota biografica che possa aiutarlo a inquadrarli sotto l’aspetto cronologico e il profilo contenutistico.
Dione (Cassio Dione), storico di lingua greca, nato a Nicea in Bitinia nel 155 e morto a Roma nel 235. Visse nell’urbe durante l’età dei Severi, e scrisse una Storia romana che andava dalle origini all’età sua e si articolava in ottanta libri. Ci è pervenuta intera, o in estesi frammenti, per il periodo compreso tra il 68 a.C. e il 46 d.C. Costituisce per l’età augustea la fonte più ricca che ci sia giunta.
Flavio Giuseppe (Tito Flavio Giuseppe), storico di lingua greca e di origine ebraica vissuto tra il 37 ca. e il 100 ca. Risiedette a Roma durante l’età dei Flavi, acquisendo sotto Vespasiano la cittadinanza romana. Scrisse le Antichità giudaiche in cui raccontava la storia del popolo ebraico, nonché la Guerra giudaica che narrava della rivolta degli Ebrei contro i Romani domata dalle legioni al comando di Vespasiano e di Tito. Descrisse in essa anche gli ultimi giorni della fortezza ebraica di Masada, dove la più parte dei difensori si suicidò.
Lucano (Marco Anneo Lucano), poeta epico latino di origine spagnola, vissuto negli anni tra il 39 e il 65. Soggiornò a Roma nell’età di Nerone, che lo costrinse al suicidio perché coinvolto nella congiura pisoniana. Scrisse un grande poema epico sulla lotta tra Cesare e Pompeo, dal titolo di Farsaglia, rimasto incompleto al decimo libro.
Nicola di Damasco, storico di lingua greca, originario della Siria, vissuto a Roma nell’età di Augusto. Nacque nel 64 e morì dopo il 4 a.C. Scrisse una Storia universale in centoquarantaquattro libri, purtroppo perduta, una Vita di Augusto, in parte superstite, nonché una propria autobiografia e altri scritti di riflessioni filosofiche.
Ovidio (Publio Ovidio Nasone), poeta latino nato a Sulmona nel 43 a.C. e morto a Tomi sul Mar Nero, nel 17. Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Frequentò i maggiori letterati e poeti del suo tempo, come Messalla, Cornelio Gallo, Properzio e Orazio. Condusse vita brillante, introdotto anche nella casa e nella corte di Augusto. Multiforme la sua attività poetica, sia a Roma sia nell’esilio di Tomi, cui fu condannato nell’8. Contestò la morale del regime con l’Arte di amare. La sua opera maggiore è costituita dalle Metamorfosi.
Patercolo (Velleio Patercolo), storico di lingua latina, nato in area campana, visse a Roma nell’età di Augusto e di Tiberio. Incerte le date di nascita e di morte, ma circoscrivibili prima del 4 a.C. e dopo il 30 d.C. Scrisse una succinta storia di Roma, Historiae Romanae ad Marcum Vinicium consulem libri duo, che andava dalla preistoria mitica alla propria età, articolandosi in due libri: smaccatamente filo-tiberiana, è un’opera di storiografia di regime, che però costituisce, per la parte contemporanea, l’unica trattazione di età giulio-claudia pervenutaci pressoché completa.
Plinio sr. (Gaio Plinio Secondo, Plinio il Vecchio), storico ed erudito di lingua latina, nato a Como nel 23 ca. e morto a Pompei, durante l’eruzione del Vesuvio, nel 79. Visse a Roma tra l’età di Nerone e quella di Vespasiano. Scrisse Le guerre in Germania (Bella Germaniae) in venti libri e una trattazione storica che faceva seguito a quella di Aufidio Basso, A fine Aufidi Bassi, in trentuno libri. Di lui rimane superstite solo la Storia naturale, che è una monumentale e preziosa opera enciclopedica in trentasette libri.
Svetonio (Gaio Svetonio Tranquillo), biografo di lingua latina, nato forse a Ostia, intorno al 70, e vissuto al tempo dei Flavi e degli imperatori Traiano e Adriano. Tra i suoi molti scritti, anche di carattere erudito, sono da ricordare un De viris illustribus e, soprattutto, La vita dei dodici Cesari, da Cesare (incluso nella rassegna) a Domiziano. Di particolare interesse per questo nostro volume sono le vite di Augusto, Tiberio e Caligola.
Tacito (Publio Cornelio Tacito), sommo storico di lingua latina, nato nel 55 e ori...