Tommaso Campanella

Il libro e il corpo della natura

Germana Ernst

• Editore: Editori Laterza
• Anno: 2014
• ISBN:
  9788858116708
• Argomento: Philosophy
• Categoria: Philosophical Essays

Gli aspetti più rilevanti della riflessione di Campanella sulla filosofia naturale, i rapporti fra religione e politica da un lato e religione e natura dall'altro, il complesso articolarsi del suo pensiero politico, in un volume che ne affronta i nodi tematici rileggendoli alla luce delle eccezionali vicende biografiche dell'autore.

Note

Capitolo primo

¹ Syntagma, I, 1, trad. it. in Tommaso Campanella, p. 382.

² Il Syntagma vedrà la luce a Parigi solo nel 1642, tre anni dopo la morte dell’autore. Anche se talune imprecisioni e incoerenze hanno fatto sospettare manipolazioni da parte di Naudé, probabilmente minori di quanto si sia ritenuto, da subito il testo si è mostrato un documento insostituibile per ripercorrere le tappe dell’itinerario umano e intellettuale dell’autore. Campanella aveva dettato a Naudé anche un’autobiografia, la cui perdita non possiamo che rimpiangere vivamente, dovendoci accontentare degli scarni e non sempre perspicui accenni biografici che, soprattutto nella prima parte del Syntagma, si intrecciano a una bibliografia ragionata dei contenuti, delle occasioni e dei tempi di redazione dei propri libri.

³ Syntagma, I, 1 cit., p. 382.

⁴ È pertanto da modificare l’ora indicata da Firpo («sei minuti dopo le sei pomeridiane»), in DBI, XVII, Roma 1974, p. 372. Una corretta interpretazione dell’ora segnalata all’interno dello schema oroscopico compreso nelle carte dell’abate Orazio Morandi (per il quale cfr. infra, cap. VII, 2 e nota 21) fa riferimento a 12 ore dopo il tramonto del sole (momento in cui si faceva iniziare il nuovo giorno) e 18 ore p.m. (post meridiem) del 4 settembre, e cioè circa le 6 del mattino del giorno 5. La natività, conservata a Roma, Archivio di Stato, Tribunale criminale del Governatore, Processi 1630, n. 251, c. 1298 r, è riprodotta in Ernst, Religione, ragione, natura, p. 158.

⁵ Le creature sovrannaturali, Theol. V, 5, 4, a cura di R. Amerio, Centro di Studi umanistici, Roma 1970, p. 104; il passo è segnalato dallo stesso Amerio, Il sistema teologico di Tommaso Campanella, Ricciardi, Milano-Napoli 1972, p. 64, nota 2.

⁶ Medicina, p. 324.

⁷ Senso delle cose, IV, p. 298.

⁸ Sull’organizzazione e i fondi librari dei conventi domenicani calabresi, cfr. L.G. Esposito, I Domenicani in Calabria. Ricerche archivistiche, a cura di G. Cioffari, Edizioni Domenicane Italiane, Napoli-Bari 1997.

⁹ Amabile, Congiura, III, doc. 278, p. 199. Nel lavoro Fra le letture del giovane Tommaso Campanella, Qualecultura-Jaca Book, Vibo Valentia 2002, Antonella De Vinci dà notizia, e la scoperta è del più alto interesse, di note autografe del giovanissimo Campanella in margine a libri provenienti dal convento di Nicastro.

¹⁰ Philosophia sensibus demonstrata, apud H. Salvianum, Neapoli 1591; dell’opera esiste, a cura di L. De Franco, sia una traduzione italiana con il titolo La filosofia che i sensi ci additano, Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1974, che l’edizione critica del testo latino, Vivarium, Napoli 1992 (che citerò come Phil. sens. dem.).

¹¹ L. Firpo, Il metodo nuovo («Praefatio» alla «Philosophia sensibus demonstrata» di Tommaso Campanella), in «Rivista di filosofia», XL, 1949, pp. 182-205.

¹² Phil. sens. dem., p. 7 (traduco dal latino).

¹³ Ibid.

¹⁴ G. Ernst, E. Canone, Una lettera ritrovata: Campanella a Peiresc, 19 giugno 1636, in «Rivista di storia della filosofia», XLIX, 1994, pp. 353-66: 364; il testo della lettera anche in Lettere 2, pp. 115-17: 116.

¹⁵ V. Baffi, Una notte di Tommaso Campanella, in Versi, Firenze 1858, pp. 27-32.

¹⁶ Poesie, p. 278.

¹⁷ Cfr. J.M. Headley, Campanella on Freedom of Thought: the Case of the Cropped Pericope, in B&C, II, 1996, pp. 165-77. A tale autore si deve la più ampia e completa monografia recente su Campanella: Id., Tommaso Campanella and the Transformation of the World, Princeton U.P., Princeton 1997.

¹⁸ Ath. triumph., I, p. 4; cfr. la lettera che G. Naudé inviò a Campanella da Urbino, il 21 agosto 1632 (dove, forse per un errore di stampa, si parla di «24 philosophi naturales» moderni, mentre Campanella ne ammetteva «vix quatuor»), in Epistolae, Widerhold, Genevae 1667, p. 262. Per altri nomi di filosofi antichi, si potrebbero azzardare quelli di Pitagora, Platone, Diogene, Ermete Trismegisto, forse Seneca e Dante.

¹⁹ Phil. sens. dem., p. 5.

²⁰ Dialogo politico, p. 42 (cfr. infra, cap. II, 1).

²¹ Cfr. infra, cap. IV, nota 13.

²² Poesie, p. 44.

²³ È però probabile che nell’opera confluissero anche materiali già elaborati in precedenza (in un passo l’autore afferma di avere 18 anni), e forse altri furono aggiunti in seguito.

²⁴ Nella Praefatio Campanella ricorda i medici Giovan Francesco Branca e Plinio Rogliano, il barone di Acquaformosa Muzio Campolongo, il giureconsulto Gian Paolo Galterio.

²⁵ Poesie, p. 39.

²⁶ Gli studiosi che più si sono soffermati ad analizzare le tematiche dell’opera sono A. Corsano, N. Badaloni, P. Tuscano e L. De Franco, editore del testo, che tante energie dedicò sia a Telesio che a Campanella.

²⁷ Phil. sens. dem., pp. 473-74; Praefatio, p. 18.

²⁸ Secondo testimonianze processuali successive alla tentata rivolta in Calabria Campanella identificava Dio e natura con il ricorso a Plinio: «nel ragionamento diceva che non ci era Dio, ma solo è la natura, et noi a questa li avemo messo nome Dio, et allegava Plinio, quale teneva in mano» (Amabile, Congiura, III, doc. 393, p. 421; cfr. anche doc. 303, p. 245).

²⁹ Syntagma, I, 1 cit., p. 383.

³⁰ Phil. sens. dem., p. 363.

³¹ Phil. sens. ...

Indice dei contenuti

• Premessa
• I. Il libro della natura
• II. Dal palazzo d’Atlante alla via del ritorno
• III. La congiura
• IV. Nell’antro di Polifemo
• V. L’unità cristiana
• VI. La riforma del sapere e il comporsi dell’enciclopedia
• VII. La delusione della libertà
• VIII. Gli anni di Parigi
• Abbreviazioni e sigle
• Note
• Aggiornamento bibliografico