La seduzione
eBook - ePub

La seduzione

  1. 192 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

La seduzione

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

La seduzione è un'esperienza straordinaria e magica in cui mettiamo in gioco noi stessi in modo totale. È un'arte raffinata, un'operazione ad alto rischio, una sfida entusiasmante, coinvolgente, vitale. È la capacità di attrarre e di conquistare cuore, mente e corpo di un altro, fino a poco prima estraneo. Questo libro è rivolto a coloro che con intelligenza e con passione vogliono comprenderne i formidabili segreti.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a La seduzione di Luigi Anolli in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Psychology e Social Psychology. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2014
ISBN
9788858115107
Argomento
Psychology

1. La danza della seduzione

Il guanto di Gilda

Il guanto, com’è noto, è un accessorio dell’abbigliamento per proteggere le mani dal freddo e dallo sporco, usato fin dall’antichità. Già gli egizi facevano ricorso a sacchetti legati attorno ai polsi con la funzione di guanti per proteggere la pelle e come segno di nobiltà. Successivamente si aggiunse lo spazio per il pollice per facilitare la presa. I romani conoscevano due tipi di guanto: quello standard e quello che saliva fino alla spalla. Da allora il guanto ha preso varie forme, dal guanto cavalleresco a quello da sera.
Ma chi avrebbe detto che il guanto sarebbe diventato un simbolo importante della seduzione? Nel 1946 Rita Hayworth nel ruolo della protagonista Gilda ha stregato l’immaginario erotico maschile togliendosi semplicemente un lunghissimo guanto di capretto. Mentre canta Amado mio, Gilda si sfila lentamente il guanto, con una sequenza memorabile di movenze e di gesti, di sorrisi e di espressioni del viso, incenerendo con lo sguardo Johnny (interpretato da Glenn Ford). È lo spogliarello più pudico e, nello stesso tempo, più seduttivo che la storia del cinema possa ricordare.
Che cosa ci dice questa icona ormai classica del cinema? Diverse cose. Innanzi tutto, ci dice che la seduzione riguarda non che cosa si fa, ma il modo con cui lo si fa. Un conto è togliersi banalmente un guanto e un conto è sfilarlo nel modo intrigante e ammiccante di Gilda. Una persona potrebbe anche mettersi nuda ed essere per nulla seduttiva. A Rita Hayworth basta togliersi un guanto per coinvolgere in modo irresistibile il partner spettatore. Da questa scena Pier Paolo Pasolini ha preso l’ispirazione per scrivere uno dei suoi primi romanzi, intitolato appunto Amado mio (1982).
Per la seduzione non vi sono ricette né tecniche collaudate che è sufficiente mettere in atto in maniera automatica per raggiungere il traguardo che si desidera. I manuali del tipo Conquista una donna in nove mosse lasciano il tempo che trovano e, di solito, si rivelano deludenti e inefficaci.
La seduzione si manifesta soltanto se vi è passione profonda, desiderio intenso, attrazione e interesse vero per il partner. In questo caso la seduzione si esprime attraverso indizi e forme intriganti e ammiccanti di comunicazione, soprattutto sul piano non verbale. Nella seduzione sono più le cose che non si dicono ma che si fanno capire rispetto a quelle che si dicono apertamente. Il desiderio vive nelle pieghe recondite dell’implicito. Appena diventa esplicito ed evidente, corre il rischio di svanire o di essere banalizzato.
Di conseguenza, la seduzione è un’arte, perché è creativa, soggettiva e irripetibile. Ogni volta è una situazione nuova e diversa. Ogni volta è una tela bianca da dipingere e da riempire con linee e colori in modo da attrarre un certo partner (e non un altro), oggi ma non ieri o domani, qui ma non altrove.
Ciò che conta è l’ispirazione, la sincerità dei sentimenti, l’originalità con cui presentiamo noi stessi al potenziale partner.
La seduzione è il contrario dell’ovvio e della banalità. Essa è un momento straordinario che richiede la capacità di inventare nuove forme nel modo di manifestare se stessi, di stare con chi ci interessa, di stabilire con lui un legame intenso. Come per Gilda, è essenziale non togliersi un guanto, ma sfilarlo in maniera unica e irripetibile. Una parte per il tutto.
La seduzione costituisce una esperienza tipicamente umana fra le più belle ed entusiasmanti che possa succedere a una persona nel corso della propria vita. Uomini e donne, giovani e anziani, potenti e gregari hanno attraversato nella grande maggioranza dei casi questa avvincente avventura. Come l’amore, anche la seduzione non conosce età né genere né condizioni economiche né cultura.

Seduzione e amore

È naturale e ovvio che tra seduzione e amore esista un profondo e intenso legame. Senza seduzione è impossibile raggiungere l’amore (anche se non è vero il contrario). Ma l’amore ha molte facce. È una realtà imprendibile che da migliaia di anni affascina la mente degli umani. Già i greci erano soliti distinguere fra eros, agàpe e filia. Il primo è l’amore passionale fondato sul desiderio sessuale (erotico appunto); il secondo è l’amore gratuito e disinteressato del dono di sé ed è spesso condiviso in una comunità religiosa nell’aspirazione a qualcosa di più grande (in questo senso Dio è agàpe); il terzo, infine, è l’amore dell’amicizia e dell’affetto, spesso tra fratelli ma anche con estranei.
Nella lingua araba i volti dell’amore sono ancora più numerosi. Secondo la scrittrice araba Ahdaf Soueif (1999, pp. 386-87) hubb è l’amore in senso generico, ishq è l’amore che lega due persone insieme, shaghaf è l’amore che si annida nei meandri del proprio cuore, hayam è l’amore che vagabonda sulla terra, teeh è l’amore in cui uno perde se stesso, walah è l’amore che suscita dispiacere e rammarico, sababah è l’amore che trasuda dai pori della pelle, gharm è l’amore per cui si vuole pagare un prezzo.
La seduzione è esplicitamente legata all’amore passionale. L’amore passionale è uno stato emotivo molto intenso e potente, suscitato dal desiderio ardente di unirsi e di stare con il partner. Ha inizio quando un individuo incomincia a considerare un’altra persona come speciale e unica. Ne esalta le virtù e ignora o minimizza i suoi difetti. Nell’amore passionale i partner avvertono un senso estremo di energia e di vigore, e una condizione di euforia ed eccitazione. Continuano a pensarsi reciprocamente, con una sorta di pensiero ossessivo e dominante. Essi modificano la priorità delle loro attività quotidiane per stare insieme il più possibile. L’esperienza della separazione crea ansia e turbamento. Eventuali ostacoli e avversità aumentano la loro passione anziché attenuarla, come pone bene in evidenza la storia di Romeo e Giulietta narrata in modo sublime da William Shakespeare. Si dichiarano pronti a morire l’uno per l’altra pur di salvare il loro amore.
L’amore reciproco è associato a un senso di pienezza estatica, di profonda soddisfazione, di totale realizzazione di sé e di immenso piacere. Per contro, la separazione genera un senso di ansia e angoscia, spesso di disperazione.
La seduzione va intesa come la strada per giungere all’amore passionale. Come prima battuta sedurre significa allora riuscire ad attrarre un altro che fino a un istante prima era un perfetto estraneo. Significa conquistare la mente e il cuore di un altro, sapendo di piacergli e di essere corrisposto. Sedurre vuol dire creare un mondo esclusivo e magico con l’altro.

Il territorio della seduzione

Per sua natura, la seduzione è in funzione dell’amore. Vi può essere un impiego diverso e distorto della seduzione, ma siamo nel campo dei disturbi umani a cui dedicheremo un intero capitolo.
Tuttavia, l’ambito dell’amore è immenso. Per evitare di smarrirsi e per non fare confusione, occorre stabilire opportune distinzioni. Molti psicologi e antropologi (in particolare, l’antropologa Helen Fisher, 2004) sono oggi inclini a individuare tre sistemi distinti nel campo dell’amore a livello biologico e comportamentale: il desiderio sessuale, la seduzione e l’attaccamento. Pur essendo distinti, sono fra loro profondamente intrecciati attraverso un’azione contemporanea.
Il desiderio sessuale è il motore primo dell’amore erotico. È caratterizzato dalla ricerca ardente del piacere sessuale. Può quindi essere indirizzato verso numerosi partner. L’eccitazione sessuale è associata fondamentalmente agli ormoni androgeni (in particolare, al testosterone).
La seduzione è caratterizzata da un forte incremento delle risorse personali fisiche e psichiche, dall’orientamento esclusivo verso un determinato partner e dal desiderio di conquistarlo nella sua totalità. Per sua natura, la seduzione è diretta al possesso del partner prescelto. Essa è quindi fortemente selettiva. A livello biologico è associata all’incremento di alcuni ormoni come la dopamina e la norepinefrina, e alla diminuzione della serotonina (vedi cap. 3).
L’attaccamento, a sua volta, è associato al reciproco sostegno materiale e affettivo, al mantenimento di una grande vicinanza e intimità, all’ansia per la separazione, alle cure parentali dei figli. Favorisce comportamenti di affiliazione e di intesa, genera un senso di serenità, di sicurezza, di conforto e di agio psicologico. Rafforza il legame emotivo fra i partner. Sul piano biologico è associato alla ossitocina e alla vasopressina.
La seduzione è l’anello centrale di questi tre sistemi. È connessa con il desiderio sessuale, pur essendone distinta, e conduce a una relazione di intimità e di attaccamento con il partner. In questo senso la seduzione è una svolta decisiva nel percorso della propria esistenza, indipendentemente dal periodo della sua durata.
Occorre sottolineare un punto essenziale sin da ora. Nella seduzione confluiscono aspetti sia biologici sia psicologici. La seduzione implica una forte attivazione (arousal) dell’organismo fino a giungere a un’eccitazione massima. Come per le emozioni, le componenti biologiche sono, tuttavia, una condizione necessaria ma non sufficiente per la seduzione. Sono altresì indispensabili i fattori psicologici connessi alla scelta, all’interesse e al desiderio, alle strategie per la conquista del partner in funzione della variabilità contingente delle situazioni.
Al pari delle emozioni, nella seduzione vi è una stretta e costante interdipendenza fra gli aspetti biologici e quelli psicologici. Non ci possono essere gli uni senza gli altri e viceversa, in un rimando circolare continuo. Questa circolarità è la premessa centrale per produrre complessità nella seduzione, per aumentare i suoi gradi di libertà e il numero delle opzioni, per creare un gioco aperto, dai diversi percorsi possibili e dagli esiti probabili, mai scontati.
Per sua natura, la seduzione richiede quindi una pluralità di strategie psicologiche e una versatilità di tattiche contingenti che rendono inutile (al limite, controproducente) ogni tipo di ricetta e di tecnica precostituita e prestabilita.

Il cerchio magico

Che cosa è allora la seduzione? Sul piano scientifico, è la costruzione di un cerchio magico fra due persone attraverso una sequenza di mosse e contromosse intriganti e implicite in cui lo scopo principale è quello di riuscire ad attrarsi a vicenda e di creare un legame reciprocamente vincolante con il traguardo di raggiungere una relazione intima più o meno stabile nel tempo. La seduzione è una progressione che coinvolge in modo costante i partner, stringendoli sempre di più insieme, con la conseguenza che uno non possa più fare a meno dell’altro.
Il termine seduzione rimanda al latino dal verbo «seducere» (composto da sed che vuole dire «a parte, via» e ducere «condurre, trarre», come in tedesco ver-führen) e nel corso dei secoli ha assunto diversi significati. In passato, voleva dire «condurre qualcuno fuori strada» o deviare e quindi ingannare l’altro in qualche modo. Dalle tragedie greche fino al romanticismo la seduzione era considerata una forza inesorabile del fato, una trappola che era capace di condurre l’individuo sulla strada sbagliata.
D’altra parte, anche i primi versi della Divina Commedia di Dante: «Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita» sono stati interpretati in questo senso, facendo riferimento alla sua irresistibile attrazione per Beatrice. In questo scenario il seduttore era paragonato a un «cacciatore», freddo, machiavellico nelle sue tattiche, mentre la persona sedotta era considerata come preda e vittima dei suoi sentimenti.
Ma la parola «seduzione» ha un secondo significato assai differente e in questo caso vuol dire «essere portati in disparte, in un luogo isolato e separato». Chi è sedotto, è attratto e condotto semplicemente da «un’altra parte». La seduzione è isolamento dagli altri. È separazione dal resto della realtà. È la costruzione di un mondo totalmente privato, lontano da tutti e da tutto, dove domina incontrastato il sentimento di esclusiva appartenenza reciproca fra i partner.
In questo senso la seduzione implica la creazione di un cerchio magico che racchiude le promesse, i sogni, le lusinghe e i complimenti più forti. È intessuto di sguardi infiniti, di carezze dolci e di baci. È un mondo dove esiste soltanto l’altro e non vi è spazio per nessun altro.
Come nei riti neopagani, il cerchio magico della seduzione è una specie di Eden dove tutto è bello, dolce, armonioso e perfetto. La seduzione allora è vivere in un mondo incantato dove il sogno e la realtà diventano un tutt’uno. Dove l’impossibile diventa possibile. Dove la vita quotidiana diventa una favola.
Nella seduzione si ha la trasfigurazione del partner. Appare come un dio o come una dea, perfetta nella sua bellezza e sublime nelle sue doti. Diventa come un personaggio leggendario. Un eroe mitico di cui celebrare le virtù e le imprese.
Nella seduzione i contorni della vita quotidiana assumono una dimensione inconsueta e meravigliosa. È un momento straordinario ed eccezionale, dove il tempo e lo spazio si annullano. Per questo la seduzione è un’esperienza assoluta, senza confini. Non vi è posto per nient’altro, perché i pensieri, i sentimenti e i desideri verso il partner occupano la totalità della mente. Tutto il resto diventa secondario, banale e insignificante.
Di conseguenza, la seduzione è come la follia, dove non valgono le regole e gli standard della vita quotidiana. Come nella follia, nella seduzione si inventano parole particolari e frasi inconsuete, una maniera di comunicare che tende a escludere gli altri e a creare una realtà esclusiva fra i seduttori.

Un crescendo con brio

La seduzione non è un episodio né un fatto. È un processo dove il non dire e far intendere con indizi è assai più importante del dire. È un percorso che, per assurdo, non si sa quando veramente inizia e non si sa neppure quando finisce. È una danza in cui il ritmo inizia quasi in sordina, poi aumenta improvvisamente con accelerazioni vertiginose. Talvolta tumultuose. Oppure si ferma per un attimo in una pausa di estasi. Come il famoso brano musicale Bolero di Ravel, la seduzione è un crescendo fino ad arrivare a un culmine oltre il quale non si può andare.
Come nella danza, nella seduzione non vi è chi conduce e chi è condotto. Chi conquista e chi è bersaglio. La seduzione è un gioco reciproco, dove i movimenti sono all’unisono e fra loro sincronizzati. I partner si seducono l’un l’altro in un avvicendamento continuo all’interno di un vortice progressivo di scambi e di mosse. Entrambi sono responsabili dell’andamento seduttivo grazie al rispecchiamento, alla compensazione, alla sintonia e alla convergenza. Entrano così in territori dove ognuno di essi osa di più nei confronti dell’altro. Dove ognuno diventa più esigente verso l’altro.
Alla fine, seduce di più chi appare sedotto e conquistato.
Pur essendo caotica e imprevedibile per sua natura, la seduzione, tuttavia, segue in molti casi un itinerario abbastanza d...

Indice dei contenuti

  1. Premessa
  2. 1. La danza della seduzione
  3. 2. La seduzione di ieri e di oggi
  4. 3. Attrazione fatale
  5. 4. L’arte della seduzione
  6. 5. Le patologie della seduzione
  7. 6. I dintorni della seduzione
  8. Riferimenti bibliografici