- 448 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Di «Cosa Nostra», best seller internazionale di John Dickie, hanno scritto: «Quando ho finito di leggere questa storia di Cosa Nostra non ho saputo se privilegiare l'accuratezza, la precisione, l'intelligenza dello storico o la leggerezza, la scorrevolezza, la fluidità del narratore.»
Andrea Camilleri
«Nessun altro libro sulla mafia è insieme così persuasivo, comprensivo e leggibile.»
Denis Mack Smith
«Il miglior saggio mai scritto sulla mafia. Dickie è implacabile nella sua chiarezza.»
Massimo Carlotto
«Un saggio che scuote ogni certezza.»
Corrado Augias
Pizza napoletana, bistecca alla fiorentina, saltimbocca alla romana, risotto alla milanese, pesto genovese e trapanese, olive ascolane, mostarda di Cremona. Non fatevi ingannare: non è una lista delle delizie all'italiana. È la dimostrazione che la cucina del Bel Paese è una cucina di città. Altro che mito contadino…
«Gli italiani a volte parlano di una 'civiltà della tavola'. È una definizione che abbraccia i tanti e diversi aspetti di una cultura che trovano espressione attraverso il cibo: dall'economia agricola alle ricette per i sottaceti, dai legami familiari alla tecnica corretta per sputare un nocciolo d'oliva nella mano. Il cibo è affascinante, ma in definitiva è molto più affascinante chi lo produce, lo cucina, lo mangia e ne parla. Ecco perché questo libro è una storia della civiltà della tavola italiana, non semplicemente la storia di quello che gli italiani mettono in tavola.»
Domande frequenti
Informazioni
Fonti
Capitolo 1
Capitolo 2
Indice dei contenuti
- Avvertenza
- Uno. Toscana.Al contadino non gli far sapere...
- Parte prima. La tavola medievale
- Due. Palermo, 1154.La pastasciutta e il planisfero
- Tre. Milano, 1288. Potere, provvidenza e pastinaca
- Quattro. Venezia, Trecento. Ombre cinesi
- Parte seconda. Il Rinascimento.Cucinare per i principi e per i papi
- Cinque. Roma, 1468. «Il piacere onesto»
- Sei. Ferrara, 1529. Una dinastia a tavola
- Sette. Roma, 1549-1550. Pane e acqua per le loro eminenze
- Parte terza. Cibo di strada
- Otto. Bologna, XVII secolo. Il gioco della cuccagna
- Nove. Napoli, tardo Settecento. I mangiamaccheroni
- Dieci. Torino, 1846. «Viva l’Italia!»
- Parte quarta. Cibo per la nuova nazione
- Undici. Napoli, 1884. Pinocchio odia la pizza
- Dodici. Firenze, 1891. Pellegrino Artusi
- Tredici. Genova, 1884-1918. Emigranti e prigionieri
- Parte quinta. Fascisti in cucina
- Quattordici. Roma, 1925-1938. Il «villaggio rustico» di Mussolini
- Quindici. Torino, 1931. La Taverna del Santopalato
- Sedici. Milano, 1936. Casalinghe ed epicurei
- Parte sesta. La terra dell’abbondanza
- Diciassette. Roma, 1954. Miracolo gastronomico
- Diciotto. Bologna, 1974. I tortellini della mamma
- Diciannove. Genova, 2001-2006.Pesto disonesto?
- Venti. Torino, 2006. Contadini alla riscossa?
- Fonti
- Ringraziamenti
- Immagini
- Referenze iconografiche