- 784 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
«Non appena in Occidente si sparse la voce della prossima uscita della flotta turca, papa Pio V decise che quella era l'occasione buona per realizzare un progetto che sognava da tempo: l'unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare con forze schiaccianti, e mettere fine una volta per tutte alla minaccia che gravava sulla Cristianità. Quando divenne sempre più evidente che la tempesta era destinata a scaricarsi su Cipro, il vecchio inquisitore divenuto pontefice, persecutore accanito di ebrei ed eretici, volle affrettare i tempi.»È la primavera del 1570. Un anno e mezzo dopo, il 7 ottobre 1571, l'Europa cristiana infligge ai turchi una sconfitta catastrofica. Ma la vera vittoria cattolica non si celebra sul campo di battaglia né si misura in terre conquistate. L'importanza di Lepanto è nel suo enorme impatto emotivo quando, in un profluvio di instant books, relazioni, memorie, orazioni, poesie e incisioni, la sua fama travolge ogni angolo d'Europa.Questo libro non è l'ennesima storia di quella giornata. È uno straordinario arazzo dell'anno e mezzo che la precedette. La sua trama è fatta degli umori, gli intrecci diplomatici, le canzoni cantate dagli eserciti, i pregiudizi che alimentavano entrambi i fronti, la tecnologia della guerra, di cosa pensavano i turchi dei cristiani e viceversa. Per tessere i suoi fili ci sono volute la prosa appassionante e la maestria rara di Alessandro Barbero.
Domande frequenti
Informazioni
1. Dove il sultano allestisce una flotta, Marcantonio Barbaro cerca di scoprire il perché, l’Arsenale di Venezia rischia di andare a fuoco, e alla fine arrivano cattive notizie
Indice dei contenuti
- 1. Dove il sultano allestisce una flotta, Marcantonio Barbaro cerca di scoprire il perché, l’Arsenale di Venezia rischia di andare a fuoco, e alla fine arrivano cattive notizie
- 2. Dove facciamo conoscenza con un sultanoalcolizzato e con i suoi cinque visir, tutti nati cristiani, con gli abitanti dell’harem e con un finanziere ebreo
- 3. Dove il sultano e i suoi ministri discutono se invadere Cipro, Costantinopoli è divorata da un incendio, e il kapudan pascià dà prova di zelo
- 4. Dove le galere sono riparate e ridipinte, si arruolano schiavi e vagabondi, i cadì ricevono l’ordine di fornire coscritti, e la flotta imperiale, con gran fatica, si prepara a prendere il mare
- 5. Dove Mehmet pascià getta la maschera, si sequestrano navi e si arrestano mercanti, il ciaus Kubad va a Venezia ed è accolto molto male, e si piangono i primi morti
- 6. Dove i veneziani decidono di armare la flotta, all’Arsenale si lavora giorno e notte, si recluta gente in mezza Italia, e si nomina generale un uomo fortunato
- 7. Dove il sultano è incerto sul piano da adottare, Pialì pascià esce in mare con la flotta, i veneziani si preoccupano per Corfù, e la fortuna abbandona Girolamo Zane
- 8. Dove papa Pio V sogna un’alleanza, un uomotroppo ottimista va a sondare Filippo II,si discutono pregi e difetti della flottaspagnola, Gian Andrea Doria riceve un ordineambiguo, e a Roma ci si culla nelle illusioni
- 9. Dove il ritorno di Kubad distrugge le speranze del Barbaro, i mercanti veneziani ottengono la protezione del sultano, Pialì attacca Tinos e viene maltrattato, poi si prepara allo sbarco
- 10. Dove i veneziani continuano a illudersi, lo Zane va a Corfù con le navi cariche di malati, gli albanesi e i greci insorgono contro i turchi, faccendieri e truffatori si danno da fare, qualche forte turco viene preso, e qualcun altro no
- 11. Dove Pio V si spazientisce, Filippo II ordina finalmente alle sue galere di far vela verso Levante, il papa scopre com’è difficile armare una flotta, e Uluç Alì strapazza i cavalieri di Malta
- 12. Dove i turchi sbarcano a Cipro, i comandanti veneziani commettono i primi errori, si scopre che le orde invincibili del sultano esistono solo nella fantasia degli occidentali, e tutti si preparano per una lunga guerra d’assedio
- 13. Dove la flotta veneziana sparge il panico nell’Egeo, a Venezia si scopre che le cose vanno molto peggio di quel che si pensava, e Gian Andrea Doria si unisce agli alleati senza averne voglia
- 14. Dove Lala Mustafà assedia Nicosia e la prende prima del previsto, i contadini ciprioti passano dalla parte degli invasori e Cipro diventa una provincia dell’impero ottomano, benché Famagosta non sia ancora presa
- 15. Dove la flotta cristiana si spinge fin quasi a Cipro, poi apprende la notizia della caduta di Nicosia e ritorna ignominiosamente indietro, mentre in patria comincia la caccia ai colpevoli
- 16. Dove Mustafà rinuncia ad assediare Famagosta, Pialì insegue il nemico in ritirata, il maltempo continua a perseguitare le squadre cristiane, e a Costantinopoli si accarezzano grandi progetti per l’anno che viene
- 17. Dove Marco Quirini porta rinforzi a Famagosta e si copre di gloria, i veneziani riarmano con gran convinzione e poi si perdono d’animo, e l’inchiesta sulla gestione della flotta rivela verità scandalose
- 18. Dove un frate maneggione fa una brutta fine, i negoziati per la Lega continuano a incagliarsi, Iacopo Ragazzoni va a Costantinopoli a trattare segretamente la pace, ma quando c’è quasi riuscito riceve l’ordine di sospendere tutto, perché alla fine la Lega è firmata
- 19. Dove la flotta turca si riarma ed esce in mare, Sebastiano Venier si dà molto da fare e raccoglie poco, le cose in Albania vanno di male in peggio, e Uluç Alì arriva in Levante
- 20. Dove gli spagnoli inventariano le loro galere, a Napoli e a Genova si bandiscono appalti e si ammassano rifornimenti, un ambasciatore impazzisce per lo stress, si recluta la fanteria che combatterà a Lepanto, e il granduca di Toscana manifesta strani timori
- 21. Dove il Venier esita sulla strategia da seguire, la flotta turca attacca Creta e fa un buco nell’acqua, i cretesi provano a ribellarsi e non ci riescono, i turchi risalgono verso lo Ionio e la flotta veneziana sfugge da Corfù appena in tempo
- 22. Dove il kapudan pascià riceve l’ordine di attaccare la flotta cristiana,ma poiché questa non si fa vederespadroneggia nell’Adriatico; sicché a Venezia si fortifica il Lido e si attende il peggio
- 23. Dove la squadra del Colonna perde tempo a Napoli e provoca incidenti prima di proseguire per Messina; la squadra del Venier arriva in Sicilia a corto di uomini, e incappa in altre disavventure; e tutti si lamentano per il ritardo di don Juan de Austria
- 24. Dove i turchi assediano Famagosta e si dimostrano più capaci del previsto, la città capitola dopo aver resistito fino all’ultimo barile di polvere, e l’incontro fra due uomini collerici produce conseguenze disastrose
- 25. Dove don Juan arriva a Messina, la squadra di Candia si fa aspettare ma alla fine arriva anch’essa, Gian Andrea Doria viene all’appuntamentopensando ad altro, e si raduna una flotta che secondo l’opinione di tutti è molto più forte di quella turca
- 26. Dove la flotta turca, per non rimanere in trappola nell’Adriatico, fa vela verso sud, mentre da Costantinopoliarrivano ordini già superati dagli eventi,e i cristiani sono pronti a uscire da Messina per andare in cerca del nemico, anche se molti pensano che sarebbe meglio non trovarlo
- 27. Dove don Juan impara a gestire un consiglio di guerra, la flotta cristiana salpa da Messina e raggiunge Corfù, il clero greco entra in agitazione, il corsaro Karagia Alì compie una ricognizione spericolata, e sulla flotta turca tutti pensano al ritorno a casa
- 28. Dove il Venier impicca un capitano spagnolo, don Juan sta per fare impiccare lui, poi ci ripensa; faticosamente si riesce a fare la pace fra i cristiani, e la flotta fa vela per Lepanto, anche se ormai nessuno crede più che il nemico uscirà dal porto
- 29. Dove sulle due flotte s’innalzano gli stendardi, si prega, si suona e si balla; i cristiani sferrano i galeotti, e chi può cerca di manovrare per portarsi in posizione favorevole. Poi l’artiglieria apre il fuoco, e si vede subito che i cristiani ne hanno molta di più
- 30. Dove l’archibugeria cristiana arresta l’impeto dei nemici, la fanteria va all’arrembaggio, la flotta del sultano è sbaragliata e il kapudan pascià ucciso, mentre Uluç Alì se la cava ancora una volta
- 31. Dove si riflette sulle cause di una vittoria così schiacciante, e si conclude che i cristiani godevano di una tale superiorità che non potevano non vincere
- 32. Dove i cristiani realizzano l’ampiezza della vittoria, ma anche la gravità delle perdite, e tornano a casalitigando per la spartizione del bottino. Intanto i feriti muoiono come mosche, e ai turchi prigionieri toccano sorti diverse: chi è liberato dietro riscatto, e chi finisce al rogo
- Epilogo
- Carte
- Appendice
- Bibliografia
- Ringraziamenti