Vita di Antonio Gramsci
eBook - ePub

Vita di Antonio Gramsci

  1. 352 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Vita di Antonio Gramsci

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

La linea che Giuseppe Fiori segue nel ricostruire passo per passo la biografia gramsciana consiste nel vederne le radici e le scaturizioni psicologiche e culturali nel massimo della profondità possibile, là dove biografia ed ethnos traggono alimento reciproco. È proprio per questo che si può dire che questa è una «vita» autentica, non un casellario di idee fatte calare dall'alto.Dall'Introduzione di Alberto Asor Rosa

«Del grande intellettuale sardo non vedevamo che "la testa", lo storico degli intellettuali, l'analista delle tre "quistioni" del Mezzogiorno d'Italia (il Napoletano, la "quistione siciliana", la "quistione sarda"), lo studioso originale del capitalismo americano, il teorico dell'"egemonia", cioè del socialismo innervato di consenso. Poco sapevamo della sua vita, la famiglia, l'infanzia in Sardegna, i primi studi, il breve processo di formazione, e poi l'integrazione a Torino, il ruolo effettivo nel Congresso di Livorno (1921), i veridici rapporti (dopo l'arresto) con Togliatti, la rottura con i comunisti incarcerati a Turi, l'eterodossia rispetto a Stalin. Pensai allora che l'operazione di aggiungere "gambe e corpo" alla "testa" – così da avere di Gramsci il ritratto intero – potesse non essere fuori dalla portata del cronista ostinato.» Così Giuseppe Fiori dà avvio al ritratto di Gramsci «a figura intera, con i tuffi del sangue e della carne». Pubblicata per la prima volta nel 1966 e tradotta in dodici lingue, questa biografia sconvolse l'ortodossia comunista, che di Gramsci vedeva o voleva far vedere solo «la testa», e da allora non è mai invecchiata, anzi in un certo senso ha ricevuto sempre nuova freschezza dai materiali inediti su Gramsci via via ritrovati.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Vita di Antonio Gramsci di Giuseppe Fiori in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Politica e relazioni internazionali e Ideologie politiche. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Nota bibliografica

1. Opere di Gramsci

1.1. Lettere

Una prima raccolta di 218 lettere dal carcere venne pubblicata dall’editore Giulio Einaudi nel 1947. Non erano tutte integrali. I tagli discendevano da tre ordini di considerazioni: 1°, per il gruppo di lettere dal confino di Ustica, il calcolo politico, oggi severamente giudicato, di nascondere la cordialità dei rapporti fra Gramsci e Bordiga; 2°, escludere i riferimenti privati che i familiari di Gramsci ancora in vita potevano desiderare di non pubblica conoscenza; 3°, ridurre ogni lettera alle sue linee essenziali, con la soppressione di aspetti marginali. Malgrado l’incompletezza della raccolta e i tagli, il ritratto intellettuale e morale di Gramsci emergeva abbastanza netto, ed ancora oggi quell’edizione può essere letta da chi voglia un primo vigoroso abbozzo del personaggio. – Una scelta di queste lettere apparve, per gli Editori riuniti, nel 1961. Vi era premesso il notevole discorso pronunziato da Luigi Russo nell’aula magna della Scuola Normale Superiore di Pisa il 27 aprile 1947, dieci anni dopo la scomparsa di Gramsci. – Altre lettere, messe via via a disposizione dai familiari o da altri corrispondenti, sono uscite in giornali e riviste. Le hanno raccolte, insieme ad una parte di quelle edite da Einaudi e ad altre inedite, Giansiro Ferrata e Niccolò Gallo per le edizioni del Saggiatore (secondo volume dell’antologia 2000 pagine di Gramsci). Il volume, apparso nel 1964, comprende 64 lettere del periodo 1912-1926 e 268 lettere dal carcere. È rilevante il lavoro di annotazione dei due curatori. – Infine una raccolta completa di lettere dal carcere è uscita nella Nuova Universale Einaudi a cura di Sergio Caprioglio e di Elsa Fubini (1965). Sono 428 lettere in gran parte riscontrate sugli originali. I curatori vi hanno premesso notizie sui corrispondenti (ma non tutto ciò che riguarda la famiglia Schucht è completamente esatto) ed una molto puntuale cronologia dove sono schematicamente riferite le svolte e i fatti salienti della vita di Gramsci. Conclude l’opera l’indice dei libri e dei periodici citati nelle lettere. Eccellente è il lavoro di annotazione, con molti contributi originali alla conoscenza di Gramsci.
La produzione gramsciana può essere distinta in due grandi periodi: gli articoli ed i saggi usciti in giornali e riviste dal 1914 al 1926; i Quaderni del carcere.

1.2. Scritti del periodo 1914-1926

L’editore Einaudi ha pubblicato finora gli articoli usciti in «Il Grido del Popolo», in «La Città futura» e nell’«Avanti!» dal 1914 al ’18 (Scritti giovanili, 1958); una raccolta della rubrica Sotto la Mole, che appariva quotidiana sull’«Avanti!» (Sotto la Mole, 1960); gli scritti dell’«Ordine nuovo» settimanale (L’Ordine nuovo. 1919-1920, 1954). Ancora da Einaudi è uscita nel 1963 una antologia dell’«Ordine nuovo» settimanale, curata da Paolo Spriano, autore di un esemplare saggio introduttivo (ripubblicato dagli Editori riuniti nel 1965 col titolo Gramsci e L’Ordine nuovo). Scritti del periodo precedente l’arresto appaiono in 2000 pagine cit. Ferrata e Gallo vi hanno ordinato, oltre ad una scelta di testi già pubblicati nelle edizioni einaudiane, articoli del periodo 1921-26, tolti da «L’Ordine nuovo» quotidiano, da «L’Ordine nuovo» quindicinale, da «Stato operaio» e da «l’Unità». L’antologia del Saggiatore comprende anche l’intervento di Gramsci alla Camera dei deputati del 16 maggio 1925, la lettera al PCUS dell’ottobre ’26 ed il saggio incompiuto Alcuni temi della quistione meridionale, pubblicato per la prima volta a Parigi nel gennaio del 1930 su «Stato operaio». 2000 pagine (che d’ora in avanti indicheremo D) è aperto da una lucida prefazione di Ferrata, che si amplia e continua a svolgersi nelle successive premesse ai diversi gruppi di scritti gramsciani. – Elsa Fubini cura attualmente l’edizione degli scritti 1921-22 e 1923-26.

1.3. I Quaderni

Le 2.848 pagine di trentadue quaderni che Gramsci riempì, negli anni del carcere, di note e di appunti sono la grande eredità lasciata alle nuove generazioni. «Le 2.848 pagine dell’originale – ha scritto il primo ordinatore dei Quaderni, Felice Platone, in «Rinascita» dell’aprile 1946 – corrispondono a circa quattromila pagine dattilografate. Appena entrata in possesso dei quaderni, Tatiana Schucht provvide a numerarli applicando a ognuno di essi un’etichetta sulla copertina e una sul dorso, ma nella numerazione non tenne alcun conto dell’ordine in cui i quaderni erano stati scritti (così il quaderno scritto per primo e iniziato l’8 febbraio 1929 porta il numero 16); uno dei quaderni, contrassegnato da Gramsci con la cifra III e intitolato La filosofia di Benedetto Croce, per motivi che ignoriamo, non è stato numerato come gli altri. Ventuno quaderni sono stati scritti (o almeno iniziati) nel carcere di Turi di Bari e recano su ogni foglio il timbro della Casa Penale; ogni foglio è numerato a cura della Direzione del carcere e la copertina o la prima pagina recano la scritta: “Il presente quaderno contiene fogli numerati dall’uno al... appartenente alla M.la 7047 Gramsci Antonio”. Qualche volta questa scritta è sostituita dalla semplice dicitura: “M.la 7047 fogli...” seguita dalla firma del direttore del carcere. Gli altri undici quaderni, e precisamente il 3, il 5, il 6, il 10, l’11, il 12, il 17, il 31, il 23, il 25 e il 27 secondo la numerazione di Tatiana Schucht, non sono timbrati e non recano nessun’altra indicazione della Casa Penale: sono quindi stati scritti negli anni 1934-35 dopo il trasferimento di Gramsci alla clinica di Formia. Nel 1935, Gramsci interruppe, e per sempre, il lavoro: la sua lucidità e il suo vigore intellettuale erano rimasti intatti come attestano coloro che poterono intrattenersi con lui in quegli ultimi mesi della sua vita; ma le sue energie fisiche erano esaurite.»
Il lavoro di datazione delle note presenta difficoltà notevoli. L’edizione Einaudi le pubblica in sei volumi in questo ordine: Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, 1948; Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura, 1949; Il Risorgimento, 1949; Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno, 1949; Letteratura e vita nazionale, 1950 (comprende anche le cronache teatrali apparse sull’«Avanti!» dal 1916 al 1920); e Passato e presente, 1951. Nei sei volumi einaudiani sono organicamente raggruppati temi svolti in quaderni diversi, anche a distanza d’anni. Un’antologia di scritti gramsciani (articoli, lettere, note del carcere) è uscita per gli Editori riuniti nel 1963 a cura di Carlo Salinari e Mario Spinella. Col titolo Elementi di politica è anche uscita nel 1964, sempre per gli Editori riuniti, una raccolta curata da Mario Spinella.
Vasta è la letteratura critica sul pensiero di Gramsci. In mancanza di una bibliografia generale [ma cfr. le Note bibliografiche di...

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. Avvertenza
  3. Premessa
  4. Capitolo primo
  5. Capitolo secondo
  6. Capitolo terzo
  7. Capitolo quarto
  8. Capitolo quinto
  9. Capitolo sesto
  10. Capitolo settimo
  11. Capitolo ottavo
  12. Capitolo nono
  13. Capitolo decimo
  14. Capitolo undicesimo
  15. Capitolo dodicesimo
  16. Capitolo tredicesimo
  17. Capitolo quattordicesimo
  18. Capitolo quindicesimo
  19. Capitolo sedicesimo
  20. Capitolo diciassettesimo
  21. Capitolo diciottesimo
  22. Capitolo diciannovesimo
  23. Capitolo ventesimo
  24. Capitolo ventunesimo
  25. Capitolo ventiduesimo
  26. Capitolo ventitreesimo
  27. Capitolo ventiquattresimo
  28. Capitolo venticinquesimo
  29. Capitolo ventiseiesimo
  30. Capitolo ventisettesimo
  31. Capitolo ventottesimo
  32. Capitolo ventinovesimo
  33. Capitolo trentesimo
  34. Nota bibliografica